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venerdì 2 dicembre 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Pax" di Sara Pennypacker

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi per la rubrica dedicata a bambini e ragazzi vi parlo di un libro bello come pochi, una storia dolce e toccante che secondo me tutt* dovrebbero leggere, a prescindere dall’età. Si tratta di Pax, di Sara Pennypacker, la storia di una bellissima amicizia e di un viaggio unico, di crescita e consapevolezza, del ritorno verso un porto sicuro, l'abbraccio di un amico, di un compagno di vita, la propria casa.
Se ancora non conoscete il libro, correte a recuperarlo. Intanto, vi lascio la mia opinione.

Pax
di Sara Pennypacker

Prezzo: 7,99 € (eBook) 11,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 280
Genere: narrativa bambini, ragazzi
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 29 maggio 2018

Da quando Peter, dodici anni, ha trovato il volpacchiotto Pax, i due sono sempre stati inseparabili. Un giorno accade l'impensabile: il padre di Peter si arruola per andare in guerra e costringe suo figlio a lasciare la volpe sul ciglio di una strada. Il ragazzo obbedisce, ma non appena arriva a casa del nonno dove è destinato a vivere, capisce di aver fatto l'errore della sua vita. Così parte per ritrovare il suo migliore amico. Un percorso di cinquecento chilometri che gli porterà avventure, guai e amicizie: un viaggio che lo farà crescere. Pax lo aspetta, e nel frattempo scopre luci e ombre della libertà. Tutti e due non vedono l'ora di ritrovarsi, però quel momento non sarà affatto come avevano immaginato. Età dio lettura: da 9 anni.

Qualche settimana fa, Pax è giunto a casa mia in un pacchetto molto speciale da parte di una persona altrettanto speciale. La mia cara amica Francesca (del blog La Biblioteca di Zosma) me lo ha spedito come regalo di compleanno, un libro che lei aveva letto e amato e di cui mi aveva sempre parlato benissimo. Da tempo era anche nella mia wishlist, ma per un periodo era andato fuori catalogo e non avevo ancora avuto modo di recuperarlo. Di recente, però, è uscita una carinissima ristampa in flessibile, che è l’edizione che mi è stata regalata, e finalmente anch’io ho potuto conoscere la volpe Pax. Ringrazio immensamente Francesca per questo dono, ho amato il libro come non credevo possibile e ho versato un fiume di lacrime alla fine, ma ne è valsa la pena, perché il viaggio è stato incredibile e lo porterò sempre nel cuore.

Penso non ci sia niente di più bello di un’amicizia tra bambino e animale. È ciò di cui parla questo libro di Sara Pennypacker, ovvero dell’amicizia tra un ragazzino di dodici anni di nome Peter e un un piccolo volpacchiotto di nome Pax. Peter trova la volpe quando è piccolo e decide di addomesticarla e tenerla con sé. Ha perso la madre e quella piccola presenza è per lui motivo di conforto, tant’è che anche il padre, solitamente molto burbero, glielo concede. Ma poi arriva la guerra e il padre di Peter si arruola come volontario, lasciando il figlio con il nonno, e Pax non può più restare. È così che Peter e suo padre lasciano la volpe in un posto lontano, sul ciglio di una strada e vanno via. Peter è tormentato da quell’abbandono e, dopo la partenza del padre, riflette e ricorda insieme al nonno fino a che il senso di colpa non diventa quasi una tortura. Lui e Pax non possono essere divisi, loro sono inseparabili. Peter vuole a tutti i costi dimostrarlo e, armato di coraggio e di uno zaino provvisto di tutto il necessario, si avvia verso casa. Verso Pax. È lui la sua casa.

Il romanzo è breve, può essere letto anche in una giornata, e si alternano i punti di vista di Peter e Pax, narrati in terza persona. Seguiamo così il viaggio di Peter che parte da solo per recuperare la sua amata amica volpe, e quello di Pax, che invece che fare ritorno a casa, decide di restare ad aspettare il suo umano, il suo ragazzo, che è certo tornerà a riprenderlo. Pax è una volpe domestica, non è cresciuta come qualunque altra volpe. Peter lo sfamava con croccantini, qualche avanzo dei suoi pasti e burro di arachidi. Non ha mai avuto a che fare con altri animali, con la vita selvaggia, non si sa procacciare da solo le provviste. Sarà questa l’occasione per iniziare a farlo, per iniziare a imparare cose nuove, a vivere in quello che è il suo reale mondo, assaporando una libertà che fondamentalmente non ha mai vissuto. Dovrà essere grato a qualche volpe che incontrerà nei paraggi, una femmina diffidente, Peloritto, e suo fratello, Scricciolo, ma soprattutto a Grigio, una volpe più anziana che diventerà suo grande amico e gli insegnerà un bel po’ di cose. Nonostante i suoi spostamenti, però, Pax non perderà mai la speranza di ricongiungersi al suo umano e starà sempre all’erta, in attesa del suo arrivo, ma nel frattempo dovrà tenersi in vita. Il bosco è pieno di insidie, animali selvatici, volpi che vogliono difendere il territorio, ma anche umani “ammalati di guerra”. Ogni giorno una sfida, ogni giorno qualcosa in più da imparare. Anche Peter ne incontrerà parecchi di ostacoli sul suo cammino, eppure non getterà mai la spugna, sempre deciso più che mai a raggiungere la sua volpe. Una brutta ferita a una caviglia lo porterà a rivedere il suo piano iniziale e a modificare il suo tragitto, finendo per passare del tempo in una casa di campagna insieme alla stravagante Vola, ex medico di guerra congedata per una ferita riportata alla gamba. La donna si prenderà cura di lui ma, allo stesso tempo, anche lui lo farà con lei. Vola ha perso da tempo la propria essenza, non sa più chi sia, ma quell’inattesa amicizia con Peter la porterà a comprenderlo e a risorgere dalle proprie ceneri, come una fenice. Anche Peter, senza Pax, non sa più chi sia. Sa cosa non vuole essere, una persona arrabbiata incapace di controllarsi, come suo padre, e sa cosa vuole, Pax. Lui è la sua cura, l’unica certezza in una vita fatta di sbagli e bugie, l’unica cosa vera e che conta, quando intorno a lui si accumula tristezza e guerra. Ma entrambi dovranno affrontare un duro cammino prima di ritrovarsi e, una volta fatto, non è detto che stare insieme sia la scelta migliore. Perché Pax è fatto per la vita selvaggia e per stare con i suoi simili, mentre lui ha bisogno dopotutto di ritrovare anche se stesso, la sua strada.

Con uno stile scorrevole, sobrio e toccante, Sara Pennypacker ci racconta una dolce storia che ha il sapore di una fiaba
. Le descrizioni della natura incantano, i pensieri di Pax sono così semplici e, allo stesso tempo, così teneri che ci si affeziona subito a lui. La sua voce, come quella di Peter, lascia intendere un dolore incompreso e profondo, che si sofferma spesso a riflettere sull'essere umano e la sua natura. Per questo i due stabiliscono da subito un forte legame, perché sono molto simili, sebbene siano tanto diversi. La loro amicizia rappresenta qualcosa di misterioso agli occhi degli altri, eppure a conti fatti non è così diversa dall’amicizia tra un uomo e un cane, o un uomo e un gatto o qualsiasi altro animale… La storia ha un tratto delicato, malinconico, ma c’è anche quel filo di speranza che corre dall’inizio alla fine e che tiene acceso il cuore di chi legge. Non so se la conclusione si possa considerare a lieto fine. Per me è stato un finale struggente, eppure bellissimo. Ne ho colto il significato più intrinseco e forse proprio questo ha fatto più male: rendersi conto di quanto, a volte, compiere la scelta più giusta corrisponda anche a fare la scelta più dolorosa, ma si tratta di un dolore necessario, perché quando si ama, quando si vuol bene a qualcuno, bisogna anche imparare e lasciarlo andare

Questa storia è così bella che fatico a trovare le parole, ma credo che sia una di quelle storie che vadano necessariamente lette, che possono insegnare davvero qualcosa, parlare davvero al cuore. Ne ho letto una parte a mio figlio ad alta voce, ieri sera, e lui era incantato dalle descrizioni della volpe, dai suoi pensieri e dal legame che aveva instaurato con un bambino umano. Ma soprattutto, una cosa che abbiamo adorato entrambi, sono state le illustrazioni di Jon Klassen, semplici tratteggi di una tenerezza disarmante, l’accordo perfetto a una storia capace di toccare il cuore in più modi.

Consiglio questa lettura a chiunque. Qualunque cosa voi stiate cercando, qualunque sia il vostro genere preferito, Pax è un piccolo gioiello che merita di essere letto a prescindere da tutto. Non è solo la storia dell’amicizia tra un bambino e una volpe, ma ha anche il merito di farci esplorare cose di noi stessi che ignoravamo, di farci riflettere su cose su cui magari non ci siamo mai soffermat* a riflettere, una storia che fa crescere, di quelle che si portano per sempre nel cuore e non si dimenticano.


Photo credit: @francikarou @coffeeandbooks
Immagine volpe: Jon Klassen (da Pax, Rizzoli)

2 commenti:

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