Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi per voi una nuova recensione a tema Halloween! Era da un po’ che avevo acquistato Zombirentola, di Joseph Coelho, ma lo stavo conservando per leggerlo in questo periodo. Devo dire che è stata una lettura inaspettata e divertente, assolutamente fuori dagli schemi, e spero che la casa editrice Il Castoro decida di portare in Italia anche gli altri volumi della serie Fiabe andate a male.
Zombirentola
di Joseph Coelho
Prezzo: 13,50 € (cop. flessibile)
Pagine: 192
Genere: fiabe per bambini, ragazzi, horror, retelling dark
Illustrazioni: Freya Hartas
Editore: Il Castoro
Data di pubblicazione: 11 ottobre 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
La versione dark, irriverente e deliziosamente splatter di una delle fiabe più amate di sempre. Proprio all’inizio della storia Cenerentola scivola dalla cima delle scale... e muore. Ma non per molto. La Morta Madrina arriva per ridarle la vita e, solo per tre notti, Cenerentola ritorna come Zombierentola. Con la pelle fredda come il ghiaccio e al suo fianco Zuccolo, il fedele cavallo d’ossa, Zombirentola dovrà vendicarsi delle tre crudeli NONsorelle e cercare il suo finale felice e contento, in questa nuova versione della fiaba, tanto paurosa quanto divertente! Età di lettura: da 9 anni.
Avevo tantissimi libri tra cui scegliere quest’anno per la lettura di Halloween, ma purtroppo il tempo a disposizione non è stato molto e così ho ripiegato su un libro per ragazzi, letto in pochissimo, che però, devo ammettere, mi ha sorpreso. Avevo adocchiato Zombirentola già da un po’ in libreria, con la sua splendida copertina e il suo titolo accattivante, domandandomi cosa nascondesse. Si tratta di una rivisitazione dark di una fiaba classica molto amata, quella di Cenerentola. La novità innanzitutto sta nel tipo di narrazione dell’autore, che ha scelto versi sciolti per raccontare la storia della nostra protagonista. Molti dei canoni della fiaba classica sono stati ribaltati in questa rivisitazione in chiave horror, rendendo la fiaba davvero originale e divertente.
Innanzitutto nel prologo conosciamo Il Bibliotecario, un uomo che un giorno, lavorando in biblioteca, si imbatte in una sezione nascosta. Qui vi trova libri marci, imputriditi, storie di fiabe putrefatte. I libri sono incatenati, ma lui ha la chiave per liberare quelle storie e così scopre che nessuna delle fiabe che conosceva è la stessa, ma si tratta di fiabe… andate a male. Proprio così. La storia che decide di raccontarci in questo libro è quella di Zombirentola.
In un piccolo villaggio, chiamato Borgo Gramo, vive Cenerentola, una ragazza senza più madre né padre. Il suo unico conforto è il cavallo Zuccolo, che tutti i giorni la accompagna fino al cimitero, nonostante la lunga strada e la sua età avanzata. Ma è l’ultima cavalcata per il povero Zuccolo, che alla fine muore di vecchiaia, costringendo Cenerentola a seppellirlo. Nel frattempo al villaggio giunge una strana carovana, che sembra dirigersi verso il castello sulla collina. Cavalli alti e magnifici trainano… beh, non sono di certo carrozze quelle, sono bare! Si tratta di un principe, un bellissimo principe sta per soggiornare in quel tetro castello e ha anche indetto un ballo che durerà tre giorni, l’ultimo dei quali sceglierà una sposa.
È una notizia magnifica, che mette in fibrillazione l’intero villaggio, soprattutto la finta famiglia di Cenerentola, una NONmadre dalla bellezza di porcellana e le sue tre NONsorelle, ragazze belle, dal vitino di vespa, ma cattive come non mai. Cenerentola è costretta ai lavori più umili in casa, ma anche lei vorrebbe andare al ballo, non tanto per conoscere il principe quanto per scoprire il mondo al di fuori della sua casa-prigione. Prima di partire, le tre arpie lasciano mille compiti da fare a Cenerentola, così che non le venga in mente di presentarsi sul serio al ballo e così la ragazza si ritrova a dover smoccolare tende, de-zuccherare il sale, rimettere in ordine le stanze e pulire cacca sulle scale. Peccato che proprio quest’ultima fatica sarà quella che segnerà la sua fine. O no?
Cenerentola mette il piede sulla cacca e precipita per le scale, arrivando giù tutta scomposta e… morta. Ma è in quel momento che un’ombra si materializza nella stanza. È la Morte Madrina, che ha pietà della ragazza, per tutte le sventure già sofferte in vita, e le offre una seconda possibilità. Lei tornerà in vita per tre giorni e andrà al ballo, sarà la favorita del principe e ballerà con lui, sarà l’invidia di ogni ragazza, ma allo scoccare della mezzanotte tutto svanirà e lei sarà di nuovo morta. Ha l’occasione di mettere da parte ogni pensiero negativo, ogni astio, ogni intenzione di vendetta per vivere l’esperienza che tanto desiderava. Vivere, amare, essere amata.
La Morte Madrina trasforma un fungo in un cocchio, riporta in vita il cane e il gatto morti di Cenerentola che le faranno da cocchieri, persino il suo Zuccolo viene disseppellito, ora non è che un mucchietto d’ossa dallo sguardo vispo. I suoi stracci diventano uno splendido abito di foglie d’autunno, la sua pelle ha un colorito cadaverico ma fine e i suoi occhi sono scuri e tenebrosi. Al collo l’affezionata collana a forma di teschio in cui conserva le ceneri della madre e che le è valso il nome di Cenerentola da parte della sua finta famiglia. Adesso è pronta: il castello, il principe e uno splendido ballo l’aspettano. Per tre giorni Cenerentola diverrà Zombirentola, una creatura bella e seducente come l’oblio, fredda come il ghiaccio. La sua bellezza catturerà da subito l’attenzione del principe, un principe dal suo stesso pallore terreo, anche lui NON-morto, il principe vampiro, che dimenticherà grazie a lei la sete di sangue e piano piano inizierà a sentirsi... diverso. Volete sapere come questa storia andrà a finire? Beh, dovrete leggerla per scoprirlo.
Zombirentola è una storia adatta a bambini non troppo piccoli, per via di contenuti un po’ splatter, ma è decisamente una storia perfetta per questo periodo, la sua atmosfera decadente e tetra la rende la lettura ideale per Halloween. Troverete morti bizzarre, personaggi stravaganti e scene davvero singolari, ma vi divertirete un sacco. Il punto forte sono senza dubbio le illustrazioni di Freya Hartas, che accompagnano i versi pagina dopo pagina in ogni raccapricciante dettaglio. Ho amato il look del ballo di Zombirentola, ho amato la Morte Madrina con la sua falce, ma soprattutto ho trovato adorabili (e inquietanti allo stesso tempo) il cane, il gatto e il cavallo della ragazza, con i quali mantiene uno stretto rapporto nonostante la loro dipartita. Anche il finale mi è piaciuto, sebbene me lo aspettassi più tetro, ma fa comprendere che neanche la morte può nulla contro l’amore. L’amore vince su tutto.
<<La vita cento dardi infligge a un cuore,
mille afflizioni, e la più grama sorte!
Nondimeno la vita germoglia dall'amore,
e chi lo trova vince la Morte.>>
Una storia inaspettata, graziosamente orripilante, una lettura adatta alla spooky season, la rivisitazione di una fiaba molto amata come non l’avete mai letta. Fateci un pensierino ;)
Photo credit: @francikarou
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