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martedì 10 novembre 2020

Review Party: "Cheshire Crossing" di Andy Weir, Sarah Andersen


Buongiorno, miei affezionati lettori caffeinomani! ^^
Oggi condivido con voi la mia opinione riguardo il fumetto di Andy Weir, Cheshire Crossing, illustrato da Sarah Andersen. Non appena ho letto di questa uscita, ho desiderato immediatamente saperne di più. Non conoscevo nulla a riguardo, ma l’idea di ritrovare insieme in uno stesso posto le tre protagoniste di alcuni classici del mio cuore mi ha entusiasmata tanto. Peccato che poi non mi abbia convinta fino in fondo. Ringrazio tanto Giusy di Divoratori di libri per avermi coinvolta in questo review party e la casa editrice per la copia digitale fornitami in cambio di un’onesta opinione.

Cheshire Crossing
di Andy Weir, Sarah Andersen


Prezzo: 18,00 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 128
Genere: fumetti, graphic novel
Editore: Mondadori (collana Oscar Ink)
Data di pubblicazione: 17 Novembre 2020

Sono passati anni da quando Alice, Dorothy e Wendy hanno compiuto i loro favolosi viaggi nel Paese delle Meraviglie, a Oz e sull'Isola-che-non-c'è. Ora eccole qui, ormai adolescenti, a Cheshire Crossing: una scuola molto speciale dove impareranno a gestire le loro straordinarie esperienze e il loro dono di attraversare mondi magici. Ma proprio non sanno starsene buone buone sedute al banco, e iniziano di nuovo ad attraversare le dimensioni, lasciandosi dietro una scia di caos completo. E se fosse solo un po' di confusione il problema, poco male. Il fatto è che, senza volerlo, fanno incontrare la malvagia Strega dell'Ovest e Capitan Uncino, unito ora in una coppia davvero diabolica. Per fermarli le tre ragazze dovranno fare ricorso a tutti i loro poteri e mettere insieme una squadra di improbabili alleati da tutto il multiverso! Cheshire Crossing è un viaggio vertiginoso, divertentissimo e sconfinato attraverso i classici della letteratura e i loro mondi fantastici come non avete mai osato immaginarli.

Quante volte da piccoli avete desiderato vedere insieme i vostri eroi preferiti, magari in uno stesso cartone animato? Io sarei impazzita di gioia. Non ho mai pensato che potesse essere altrettanto esaltante leggere un crossover con protagoniste di romanzi diversi, ma mi sono sempre chiesta se qualcuno lo avrebbe fatto. Beh, Andy Weir l’ha fatto. Ha pensato che Alice de Il Paese delle Meraviglie, Wendy di Peter Pan e Dorothy de Il Mago di Oz, potessero avere parecchie cose in comune, considerando le loro esperienze in dei mondi tanto fantastici quanto pericolosi, che sarebbe stato interessante farle incontrare e vedere cosa ne sarebbe venuto fuori. Ha disegnato lui stesso la storia la prima volta e, dopo il successo ottenuto con L’uomo di Marte, qualcuno ha notato questo precedente lavoro e ha voluto pubblicarlo. La parte grafica è stata affidata a Sarah Andersen, notissima fumettista americana (Sarah’s Scribbles), che è stata capace di rendere visivamente questa fantasiosa e originale storia e regalarci degli splendidi disegni. Penso che i disegni siano stati la cosa che ho amato di più di questo libro, i colori caldi delle tavole, intervallati da rossi squillanti, hanno davvero reso questa lettura più piacevole. Ma veniamo alla storia. Andy Weir ha voluto immaginare le sue protagoniste adolescenti. Le ritroviamo tutte insieme in un istituto, chiamato Cheshire Crossing, perché condividono lo stesso disturbo: psicosi dissociativa. Ma l’istituto non è una sorta di manicomio, come quelli che sono state abituate a girare negli ultimi anni, bensì una struttura di ricerca. Il direttore dell’istituto sa bene che le ragazze non sono pazze e che possono viaggiare tra i mondi e vorrebbe effettuare degli esperimenti su di loro. Delle tre, Alice è quella col carattere più inquieto e ribelle, che non ci sta a fare la cavia da laboratorio, così ruba le scarpette di Dorothy, recita la formula di rito e finisce in un campo di papaveri… insieme a Wendy, che stava cercando di fermarla. Inizia così la loro incredibile avventura in un mondo che non conoscono e nel quale la terribile Strega dell’Ovest vuole acciuffarle per avere l’occasione che ha perso, anni prima, con Dorothy. Solo Dorothy sa come fermare la Strega dell’Ovest ma non ha idea di come raggiungere le ragazze, senza le sue scarpette. Scoprirà che i suoi poteri non risiedono in un paio di scarpette ma, in realtà, sono innati e, così, riuscirà, insieme alla tata e tutrice, a teletrasportarsi a Oz.
Ma la scena non è solo concentrata in questo luogo, perché le nostre protagoniste varcheranno tutti e tre i loro mondi e sarà un continuo spostarsi da uno all’altro. Alice tornerà nel Paese delle Meraviglie per reclutare rinforzi, la Strega dell’Ovest finirà sull’Isola che non c’è e si alleerà con Capitano Uncino e, alla fine, si ritroveranno tutti insieme a combattere, mettendo a frutto i propri poteri, le proprie capacità. Mi è piaciuto che l’autore abbia mescolato le carte dei mondi e dei personaggi, facendo interagire tutti con tutte e tre le protagoniste. La storia è ricca di azione, combattimenti magici e vicende di ogni tipo, è praticamente impossibile annoiarsi. L’unico problema è che, forse, si è generata un po’ troppa confusione con tutti questi incontri e scontri. Weir, oltre Alice, Dorothy e Wendy, mette in scena tanti altri personaggi che, ammetto, è stato bello vedere lì in mezzo, nel ruolo di aiutanti, ma in alcune scene mi sono sembrati praticamente inutili. Tra l’altro, come se non bastasse, ogni tanto ritroviamo qualche flashback del passato che non sempre si distingue dalle scese ambientate nel presente, il passaggio da uno all’altro non è così chiaro. Le scene in cui la Strega dell’Ovest usa i suoi poteri in alcuni casi mi sono sembrate ridicole, troppo rosa e fumettistiche, per nulla in linea con il resto delle tavole, e il finale non mi ha convinta per niente, brusco e frettoloso. Ma stiamo parlando del lavoro di un autore che ha voluto creare questo crossover per puro diletto, perciò ci sta che non sia perfetto. Il punto forte di Cheshire Crossing è l’originalità.
  Alice, Dorothy e Wendy sono tre ragazze che hanno subito dei traumi non indifferenti in un’età in cui solitamente si gioca con le bambole nella tranquillità delle proprie camerette. Adesso si ritrovano ad affrontare quei traumi, ad affrontare le questioni in sospeso, le paure del passato e tutto ciò che non hanno mai avuto il coraggio di affrontare. Lo faranno insieme, aiutandosi a vicenda, perché se prima erano sole alle prese con realtà più grandi di loro, adesso non lo sono più e hanno al fianco chi crede in loro. Sono tre ragazze molto diverse. Alice è quella più snob e diffidente, eppure dietro il suo carattere freddo e distaccato, c’è tanto coraggio. L’ho trovata la più divertente delle tre, con la sua aria da perfettina imperturbabile che nessuno può scalfire (neppure un sexy Peter che reclama baci:P). Wendy ha un dono davvero invidiabile ed è abile con le armi. Dorothy è, forse, la più insicura delle tre, ma anche lei troverà il modo di superare le sue titubanze. Non ho ben capito la tata, che mi è sembrata una Mary Poppins in giovane età, però anche lei ha avuto un ruolo abbastanza importante nella storia. Mi hanno un po’ deluso i flirt della storia, avevo quasi creduto di veder salpare una fantastica ship, ma l’autore non mi ha concesso tanta grazia. Insomma, per concludere, Cheshire Crossing è stata una piacevole lettura d’intrattenimento, ricca di azione e avvenimenti, ma non abbastanza da potersi definire la mia preferita. È stato bello ritrovare Alice, Dorothy e Wendy insieme, vederle passare da un mondo all’altro e farci ripercorrere luoghi che fanno parte della nostra infanzia e ai quali siamo affezionati. I disegni della Anderson sono bellissimi, ma non mi hanno fatto impazzire i combattimenti magici. Ho amato, però, l’idea generale alla base di tutto il libro e consiglio la lettura a chi come me ama le protagoniste dei grandi classici della letteratura per ragazzi, a chi ha voglia di una storia stravagante e soprattutto di divertirsi e ritrovare personaggi tanto amati. 
Voto: 3 tazzine, un graphic novel su cui puntavo tantissimo, originale e, a tratti, divertente, ma che in molti momenti mi ha lasciata perplessa.

******
Passate a leggere anche le recensioni delle mie colleghe blogger, mi raccomando! Trovate i blog qui sotto (grazie @divoratoridilibri per la splendida grafica).


A presto!
xoxo

3 commenti:

  1. A me è piaciuta molto. Capisco le tue perplessità ma essendo una GN non poteva dilungarsi troppo nelle varie spiegazioni. Tra tutte alice è la mia preferita

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    1. A volte basta poco per far empatizzare di più il lettore, non dico che dovevano esserci 40 pagine in più ma correre di meno da una scena all'altra, da un mondo all'altro, da una situazione a un'altra. Mi ha fatto venire il mal di testa ahahah Comunque anche a me è piaciuta tanto Alice ♡ cuoricina lei...

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  2. Sai che, come Chicca, anche a me è piaciuto molto? Trovo che i vieaggi tra i mondi siano stati ben studiati così come sono state sfruttate a proprio vantaggio le capacità delle protagoniste! Però posso capire le tue perplessità, verrai che ci saranno tante altre graphic novel con cui rifarsi. ;)

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