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venerdì 28 gennaio 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Mary Poppins" di P.L. Travers (a cura di Anna)

Buon pomeriggio, lettor*! Come state?
Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica "Milk, Cookies&Books: libri a merenda". Oggi Anna ci parla di un personaggio molto famoso, Mary Poppins, protagonista del classico intramontabile di P.L. Travers. Avete mai letto questo libro? Sapevate che libro e film sono molto diversi? Leggete la recensione di Anna per saperne di più! A presto ;) 

Mary Poppins
di P.L. Travers

Prezzo: 12,00 € (cop. rigida)
Pagine: 190
Genere: classici, bambini, ragazzi
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Data di pubblicazione: 2 novembre 2021

Vento da Est, dice l'Ammiraglio. Al Numero Diciassette del Viale dei Ciliegi bussa Mary Poppins. È scesa giù dal cielo volando con un ombrello e una grande borsa ed è pronta a far vivere ai piccoli Banks tutta la sua magia.

SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO anche se a sentirlo può sembrare spaventoso, se lo dici forte avrai un successo strepitoso, supercalifragilistichespiralidoso!

Chi non ha mai intonato e ballato Supercalifragilistichesiralidoso, una delle canzoni più conosciute e canticchiate al mondo, opera dei fratelli Sherman, compositori e parolieri, nonché vincitori per la colonna sonora di un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award? E chi non ha mai fischiettato con allegria:

“Con un poco di zucchero la pillola va giù, la pillola va giù, pillola va giù. Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, tutto brillerà di più”

Questi due famosissimi brani, nella nostra memoria e immaginazione, sono il simbolo di Mary Poppins, la straordinaria Tata magica creata dal genio letterario Pamela Lyndon Travers e trasposta nel musical animato da Walt Disney nel 1964, non trovate anche voi? Eppure… incredibile! Nel libro non compaiono assolutamente! Ho iniziato a leggere il romanzo con l’ingenuità della bimba che si appassionò al film da piccolissima, pensando di ritrovare i dettagli del grande schermo anche tra le pagine, invece il libro è davvero diverso! Così differente che quando l’autrice, dopo più di vent’anni di insistente opera di convincimento e corteggiamento da parte del produttore cinematografico diede finalmente il suo benestare, davanti alla proiezione del film pianse tutto il tempo: detestò il musical, trovò il personaggio di Mary Poppins completamente snaturato e contestò numerose scelte stilistiche e artistiche, compreso il finale considerato antifemminista. Polemiche a parte il film divenne immediatamente un incredibile successo, uno dei lungometraggi più fortunati della storia, un musical per famiglie che ha avuto il merito di far conoscere in tutto il mondo l'amatissima Mary Poppins.

Voi sapevate che la Travers scrisse numerosi libri sequel che non ottennero però lo stesso successo? Io noooo!!! E personalmente ho intenzione di cercarli tutti, nonostante siano rarissimi: “Mary Poppins ritorna”, “Mary Poppins apre la porta”, “Mary Poppins nel parco”, “Mary Poppins dalla A alla Z”, “Mary Poppins in cucina”, “Mary Poppins in Cherry Tree Lane” e infine “Mary Poppins e i vicini di casa”.

Londra, Viale dei Ciliegi 17, casa della famiglia Banks. Da quando la vecchia tata se ne è andata, Jane e Michael sperano nell’arrivo di una nuova bambinaia simpatica e dolce che si occupi di loro e dei gemellini John e Barbara. Il vento che soffia da Est trasporta in volo Mary Poppins facendola atterrare con un terribile botto direttamente sulla soglia, scuotendo tutta la casa. Non c’è ovviamente nessun bisogno di invito o di referenze, “che usanza antiquata, roba assolutamente fuori moda”; Mary Poppins, con garbo ed eleganza, siede sul corrimano delle scale e con grazia scivola su, pronta a disfare i suoi bagagli incantati da cui estrae di tutto, dagli abiti agli arredi e anche una magica medicina che cambia sapore a seconda di chi la assaggia. Sotto gli occhi sbalorditi e scintillanti dei piccoli Banks, la bambinaia inizia a sfoderare con nonchalance le sue magie conquistandoli immediatamente: “Mary Poppins non ci lascerai mai, vero?” e giorno dopo giorno condurrà i bambini in incredibili e bizzarre avventure, senza mai lasciare a Jane e Michael la possibilità di rendersi conto se quelle che stanno vivendo sono esperienze reali o soltanto sogni. Insieme berranno uno straordinario tè a casa dello zio Albert, galleggiando a mezz’aria e ridendo come matti, incontreranno la Mucca Rossa vagabonda e ballerina, faranno il giro del mondo grazie a una bussola magica, conosceranno una strana vecchietta fatta di zucchero e proprietaria di un emporio di biscotti al pan di zenzero, affronteranno una quanto mai bizzarra visita notturna allo zoo cittadino e infine si dedicheranno agli acquisti natalizi in compagnia di una bimba che altro non è che una Stella della costellazione delle Pleiadi.

Mary Poppins è magica e straordinaria, conosce il linguaggio del vento e del sole, insieme all’amico fiammiferaio e madonnaro Bert salta nelle illustrazioni disegnate sui marciapiedi volando per il parco sugli allegri e colorati cavalli delle giostre, conosce storie fantastiche e animali parlanti e i bambini la adorano ma, detto tra noi, non è ben chiaro il perché… Nel libro infatti la Tata magica non è affatto quella bella, simpatica e buffa bambinaia che Julie Andrews interpreta magistralmente nel film! Non canta, non sorride, non gioca, non coinvolge mai direttamente Jane, Michael, John e Barbara nelle avventure descritte, semplicemente i bambini sono con lei perché il lavoro di Mary Poppins è stare in loro compagnia, ma non traspare mai nessuna intenzione affettuosa, nessun sentimento, né tantomeno un desiderio educativo. L’autrice ha fatto davvero di tutto per rendere Mary Poppins tremendamente antipatica. Sentite qua con quali parole la definisce nel libro: una donna che arricciava sempre il naso contrariata, non si poteva guardare Mary Poppins e disubbidirle, lanciava spesso terribili occhiate ammonitrici con aria molto feroce, era severa, sicura di sé, vanitosa, brusca, dava spesso risposte secche con aria scura, era spesso silenziosa, permalosa, con una curiosa espressione la-so-piu’-lunga-io in faccia, la sua voce aveva un tono minaccioso, una aria terribile, furibonda, irritata, altezzosa, altera, distinta, con una risata sprezzante, spesso di cattivo umore, arrogante, ruvida…

Ma di chi stiamo parlando? Con una descrizione del genere mi domando come i piccoli di casa Banks potessero amare Mary Poppins e di che natura fossero le precedenti tate se Jane e Michael desideravano con tutto il cuore che questa bambinaia restasse per sempre! Devo dire che non si può che ringraziare Walt Disney per aver snaturato un pochino la protagonista e averla resa quel personaggio meraviglioso che tutti amiamo. Nel libro è totalmente assente l’affetto reciproco che si crea tra Tata e bambini e non c’è nessuna parola relativa all’evoluzione del rapporto tra i piccoli Banks e i genitori, rapporto che invece nel film è un filo conduttore all’interno della trama, il felice esito di un riavvicinamento opera della magia di Mary Poppins che culmina in una toccante scena dedicata al volo degli aquiloni al parco, con la famiglia felicemente riunita. L’autrice sarà anche stata fortemente contrariata dalla trasposizione cinematografica della sua opera, ma di certo deve il suo successo alle geniali idee di sceneggiatura dell’imprenditore americano che di Mary Poppins fu anche, e per la sola e unica volta, produttore, nonché alle strepitose musiche e canzoni degli Sherman che hanno finalmente regalato un cuore alla brusca tata di Viale dei Ciliegi 17. Il team Disney fu in grado di leggere oltre le righe un romanzo che rispettava comunque, e questo non possiamo negarlo, i canoni educativi e la realtà familiare degli anni '30, e fu in grado di vedere la magia straordinaria che nel romanzo rimane semplicemente “in potenza”, di dare la giusta forza e il valore artistico anche a una semplice comparsa come quella del fiammiferaio, trasformandola in un incredibile ed esilarante coprotagonista, il sempre presente, sorridente e positivo Spazzacamino Bert.

Spesso la critica è feroce con le trasposizioni cinematografiche rispetto ai libri da cui sono tratte, in questo caso invece il romanzo, che oggi effettivamente risulterebbe un po’ datato e spento, può rivivere nel cuore dei lettori che hanno amato il film del 1964 e che hanno la voglia e la pazienza di cercare in esso la stessa magia che è riuscito a trovare Walt Disney.

Ed ecco le “passaporte” che ho trovato tra MARY POPPINS e altre storie che amo…

Cosa hanno in comune MARY POPPINS e CENERENTOLA di Charles Perrault? Sia Cenerentola al ballo al castello sia Mary Poppins durante la sua gita all’interno del disegno sul marciapiede, sono protagoniste di uno straordinario cambio d’abito che poi scomparirà magicamente al termine dell’avventura lasciando entrambe con i propri vestiti quotidiani.

E cosa hanno in comune MARY POPPINS e FAIRY OAK IL DESTINO DI UNA FATA di Elisabetta Gnone? In entrambi i romanzi compare una splendida giostra carosello in cui i cavalli prendono vita per incanto e iniziano a cavalcare volando a mezz’aria liberi e allegri; nel caso di Mary Poppins si tratta di una delle scene del film più celebri e spettacolari.


Anna


Photo credit: @anna_bookfantasy

2 commenti:

  1. Non l'ho letto, ma non sei l'unica che mi dice che Mary Poppins è antipaticissima in realtà ^^" Bellissime le tue passaporti, soprattutto l'ultima!

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  2. Ciao Babuska... sì Mary Poppins del libro insopportabile!!! 😅😅😅 La passaporta con Fairy Oak? Magica...

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