Non so se vi ho mai fatto questa domanda, ma dedicandomi adesso alla rubrica di oggi, "Classici Eterni", vi domando: qual è il vostro classico preferito? Beh, il mio è il più classico di tutti, il più romantico e il più meraviglioso romanzo che abbia mai letto, ovvero "Orgoglio e Pregiudizio". Ma non parleremo oggi di questo, di Elizabeth Bennet o dell'affascinante Mr Darcy. Penso che "Orgoglio e Pregiudizio" sarà l'ultimo classico che tratterò.
Oggi la mia attenzione si focalizza su una ragazzina bionda che inseguendo un coniglio bianco...
Edizione Mondadori, ma le versioni sono tantissime! |
edizione originale |
Scheda tecnica
Titolo: Alice nel paese delle meraviglie
Titolo originale: Alice Adventures in Wonderland
Autore: Lewis Carroll
Prezzo: 10,00 euro
Pagine: 288
Editore: Mondadori (collana Oscar Classici)
Autore
Lewis Carroll (1832-1898), pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, dopo la laurea in matematica fu nominato dapprima bibliotecario, quindi docente di matematica al Christ College di Oxford; accostò sempre alla carriera ufficiale molti altri interessi. Oltre alle due sue opere più famose, appunto, Alice’s Adventures in Wonderland (1865) e Through the Looking-Glass (1871), va ricordato il racconto in versi The Hunting of the Snark (1876).
La storia
(da Shvoong.com)
Alice si sta quasi addormentando dalla noia, seduta all’aperto con sua sorella maggiore, quando vede un Bianconiglio che guarda l’orologio e parlotta fra sè.
Lo segue giù per una tana di coniglio molto profonda e finisce sottoterra, in una saletta con una porticina chiusa a chiave che conduce ad un bel giardino. Alice mangia e beve cose che le fanno cambiare di dimensione, però non riesce ad attravesare la porticina ed entrare nel giardino. Quando diventa enorme, piange di frustrazione e qundo si rimpicciolisce, si ritrova a nuotare in un mare fatto delle sue stesse lacrime. Nel mare, incontra molte creature, fra cui un Topo. Le creature e Alice riescono ad uscire dal mare e ad asciugarsi, ma Alice viene subito lasciata sola. Alice trova la casa del Bianconiglio e ridiventa grande bevendo uno strano liquido. Spaventa il coniglio ed i suoi vicini e ridiventa molto piccola sventolandosi con un ventaglio. Poi Alice incontra un Bruco che sta fumando la hookah. Il Bruco irrita Alice chiedendole di recitare una poesia, cosa che al momento non le riesce. Il Bruco informa Alice che mangiare da una parte del fungo su cui è seduto la farà crescere, ma mangiare dall’altra parte la farà rimpicciolire. Alice sta ancora provando a diventare della misura giusta per raggiungere il giardino. Arriva ad una casetta nel bosco, dove risiedono una Duchessa, il suo bambino bruttino, la sua Cuoca ribelle, e il suo Gatto del Cheshire. La cucina è piena di pepe e di piatti tirati per la rabbia. Alice prova a salvare il bambino da tutto quel pandemonio, ma il bambino si trasforma in un porcellino, così deve lasciarlo andare. Appare il Gatto del Cheshire, sogghigna ad Alice, e le raccommanda di visitare il Cappellaio Matto o la Lepre Marzolina. Il Gatto del Cheshire appare e scompare all’improvviso. Finalmente, scompare gradualmente e rimane solo il suo sogghigno. Alice va a casa della Lepre Marzolina, dove è in corso una festa. Alice si siede a tavola con la Lepre, il Cappellaio, e il Ghiro. Li trova maleducati e se ne stanca presto, così se ne va. Decide di attraversare una porta in un albero e si ritrova ancora una volta nella saletta con la porticina che porta al giardino. Questa volta riesce ad entrare.
Nel giardino trova tre giardinieri che stanno dipingendo di rosso delle rose bianche. Hanno paura che la Regina di Cuori tagli lorola testa. Ad un tratto appare la Regina di Cuori con il suo seguito di carte da gioco. la Regina invita Alice a giocare a croquet, e Alice prende parte ad un gioco molto singolare. Qui scopre che la Duchessa deve essere decapitata. La testa del Gatto del Cheshire appare sul campo da gioco causando un parapiglia. La Duchessa in persona viene chiamata dalla prigione a risolvere l’assunto ed inizia a parlare con Alice della morale di ogni cosa. La Regina decide allora che Alice deve andare a trovare la Finta Tartaruga, scortata dal Grifone. Alice apprende la storia della Finta Tartaruga ed assiste ad un ballo chiamato Quadriglia dei Gamberi. Alice riprova a recitare una poesiacon ben poco successo. Il Grifone riaccompagna Alice in tribunale, dove sta iniziando il processo. Il Fante di Cuori è accusato di aver rubato le torte della Regina. Per Alice è molto eccitante essere in tribunale ed ascoltare la testimonianza del Cappellaio e della Cuoca. Alice stessa è chiamata a testimoniare dopo essere di nuovo inesplicabilmente cresciuta. Alice è impertinente ed il Re le ordina di lasciare il tribunale, ma lei rifiuta. É scandalizzata dall’ingiustizia del procedere della corte e provoca la Regina, che ordina anche la sua esecuzione. Alice dice alla corte ed ai giurati che non sono nient’altro che un mazzo di carte, ed essi si alzano per attaccarla. A questo punto, Alice si rende conto di aver dormito per un bel po’ di tempo in grembo a sua sorella. Le racconta del suo sogno meraviglioso e poi rientra per il the. La sorella è rapita dal sogno ed immagina Alice da grande, conservando intatto il suo senso infantile del meraviglioso.
Beh, e voi lo avete letto "Alice nel paese delle meraviglie"? Cosa ne pensate?
Io l'ho letto da piccola e non mi piaceva, poi i miei mi costrinsero a guardare il cartone della Disney e ancora non ne capivo il senso. Probabilmente, anzi sicuramente, è una storia che si comprende molto meglio da grandi, quando si è capaci di leggere ciò che sta sotto le righe. Quando si è capaci di interpretarlo. Alice nel paese delle meraviglie non è una semplice fiaba per bambini. Ce l'ha dimostrato di recente il grande Tim Burton - regista che io stimo profondamente - con la sua versione cinematografica, "Alice in Wonderland". Lo avete visto? Io l'ho trovato un film strepitoso! E ha il merito di aver fatto amare una storia che non tutti amavano, perché, come me, non la comprendevano.
Il meraviglioso mondo di Alice non segue le regole del mondo che conosciamo, ma è una realtà assurda e paradossale, in cui è possibile, però, rintracciare molti vizi del nostro genere umano. E' un romanzo che fa sognare ad occhi aperti, che ti trasporta in un vortice di avventure e peripezie sorprendenti, un romanzo da cui è difficile tirarsi fuori.
Una volta entrato in un mondo fantastico, seppur strano, chi vorrebbe abbandonarlo?
Una volta entrato in un mondo fantastico, seppur strano, chi vorrebbe abbandonarlo?
Sinceramente? Non ho mai amato la storia di Alice e il cartone lo odiavo e non volevo mai vederlo perché mi metteva ansia e stavo malissimo.
RispondiEliminaMi sono convinta a leggere il libro una volta cresciuta e non mi è piaciuto per niente. Forse sbaglio, forse sono guidata dal pregiudizio, ma proprio non riesco a farmelo piacere né a trovarci niente di così eccezionale. Tutti vi hanno trovato dei riferimenti interessanti, ma a me è sembrata solo un'accozzaglia di cose buttate lì senza senso e senza motivo e sono convinta che siano i lettori ad averci trovato qualcosa dietro le parole, tra le righe. Probabilmente mi sbaglio, ma per il momento non riesco a pensare diversamente. I classici che amo di più? Scegliere non è facile, ma ci sono tre classici che più di ogni altro mi hanno conquistata. Sono "Via col vento" di Margaret Mitchell, "Jane Eyre" di Charlotte Bronte e "La storia" di Elsa Morante.
Infatti anche io l'ho odiato per gran parte della vita, proprio perché per me non aveva alcun senso e, come dici tu, mi metteva ansia. Poi ho cercato di darglielo un senso, crescendo...di trovarlo. Può essere che hai ragione sul fatto che sia il lettore a darglielo, in effetti non sono certa che sia davvero quello giusto o che ve ne sia uno, ma di certo questo me l'ha fatto rivalutare. E, l'Alice nella mia personale ottica, è un romanzo avventuroso e fantastico, come ho scritto nel post;)sempre meglio dell'ingarbugliato scritto da Carroll...
EliminaBacini, e grazie per l'intervento arguto..a presto!
domanda difficile...ci sono tanti classici che amo...
RispondiEliminaperò mi ricordo che la lettura di "Dorian Gray" mi era piaciuta particolarmente!
Anche a me piace tantissimo "Il ritratto di Dorian Gray", infatti è il primo classico che ho trattato inaugurando questa rubrica...
EliminaCiao, a presto;)
Io invece adoro Alice nel Paese Delle Meraviglie, libro, cartone animato e film. *-*
RispondiEliminaOvviamente il cartone non approfondisce tutte le tematiche, i doppi sensi e le verità nascoste di cui vuole parlare Carrol perchè è diretto ad un pubblico infantile; il libro invece mi è piaciuto tantissimo. Il film poi ne è una libera reinterpretazione (Johnny Depp & Tim Burton *-*).
Ho approfondito moltissimo questo autore l'anno scorso, tant'è che Alice nel Paese delle Meraviglie è stato l'argomento della mia tesina d'esame. *-*