Buongiorno, cari lettori! ^^
Oggi, finalmente, vi parlo di un romanzo sul quale ho sclerato tanto ultimamente, "Il Respiro del Tempo", di Alessia Litta. Dopo aver letto anche Vento di Kornog, il primo libro di questa duologia bretone (QUI trovate la recensione), adesso posso dirvi cosa penso del nuovo romanzo di Alessia Litta che, vi ricordo, uscirà su Amazon il 26 maggio.
Quando Alessia mi contattò per farle da beta a questo romanzo, accettai senza saperne molto, fidandomi esclusivamente delle doti dell’autrice (che avevo già avuto modo di appurare leggendo il suo romanzo d’esordio Vite sospese). Non avrei mai immaginato che mi avrebbe preso così tanto da farmi fare le ore piccole, che mi sarebbe piaciuto a tal punto da volerne parlare ovunque e in qualunque momento. Il Respiro del Tempo mi ha catturato per la capacità dell’autrice di creare un intrigo magistrale, in cui ogni dettaglio sembra studiato alla perfezione per incastrarsi in quella che è una trama complessa e tremendamente affascinante. Continuate a leggere per saperne di più!
Il Respiro del Tempo
di Alessia Litta
Prezzo: 1,99 euro (in offerta lancio a 0,99 euro)
Pagine: 323
Genere: mistery-romance (con elementi gotici)
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 26 Maggio 2020
Novembre 2015.
Dopo otto mesi lontana, Delphine Bright è tornata in Bretagna. Ma non è felice. Non ha dimenticato quello che è successo la notte maledetta del suo compleanno – notte in cui si è ritrovata a perdere tutto – e non riesce a riabituarsi alla vita al maniero Laouenan.
L’occasione per allontanarsi di nuovo arriva quando il suo amico Geoffrey la invita al castello Sorzeauc nella foresta di Paimpont. Per Delphine è la soluzione perfetta. Ma non ha fatto i conti con suo padre Francis che, inaspettatamente contrario, assume a sua insaputa un uomo perché la scorti.
Eric Kerouen ha perso tutti i contatti con la famiglia Laouenan dopo i fatti di otto mesi prima, e non si aspetta certo che Francis Bright si rifaccia vivo all’improvviso con la più improbabile delle proposte: accompagnare sua figlia Delphine al castello Sorzeauc e proteggerla.
Né Delphine né Eric vorrebbero accettare una situazione del genere. Eppure non hanno scelta.
Delphine è in pericolo e una nuova minaccia sembra arrivare dal passato Laouenan.
(NOTA: non è necessaria la lettura di Vento di Kornog per seguire “Il Respiro del Tempo”, benché quest’ultimo ne sia lo spin-off e ne segua gli eventi.)
<<Spostò gli occhi verso est, seguendo la linea immaginaria che conduceva al maniero Laouenan.
Non era rimasto che dolore. E solitudine. Tutto era stato rovinato in una notte.
Come avrebbe potuto tornare a vivere tra quelle mura? Come avrebbe potuto riprendere la vita di un tempo, sapendo cosa era stato nascosto lì dentro?>>
Mi è bastato leggere la trama de Il Respiro del Tempo per capire che questa storia mi avrebbe regalato parecchie gioie e, infatti, è stato così. Certo, non mi aspettavo mi avrebbe conquistato immediatamente, eppure dopo aver conosciuto Eric e Delphine non ho potuto fare a meno di affezionarmi a loro e vedere dove il destino li avrebbe condotti. Questi due personaggi erano già presenti in Vento di Kornog, anche se come personaggi secondari. L’autrice ha poi sentito l’esigenza di raccontare anche di loro, di farci sapere come sono andate le cose dopo le vicende drammatiche di otto mesi prima, dopo le scoperte scioccanti che avevano gettato in cattiva luce la famiglia dei Laouenan. Siamo in Bretagna, terra selvaggia e affascinante della Francia, un luogo ricco di mistero e leggende. Delphine Laouenan ritorna a casa, dopo un periodo di lontananza dedicato a rimettere insieme i pezzi della sua vita disfatta. L’amico Geoffrey Sorzeauc, appartenente a una delle famiglie più in vista della Francia, la invita al castello di famiglia in occasione del compleanno del nonno. Delphine non se la sente di rifiutare un invito del genere e accetta volentieri. Incontrerà però l’opposizione del padre che non vuole lasciarla andare da sola, dopo aver ricevuto dei misteriosi avvertimenti. Sarà per questo motivo che contatterà il poliziotto Eric chiedendogli di accompagnare la figlia e stare attento che non le accada nulla mentre è ospite dai Sourzeauc. Le iniziali reticenze vengono superate da Eric solo quando si rende conto che potrebbe conoscere chi ha avvertito il padre di Delphine e che dietro potrebbe nascondersi qualcosa di veramente grosso. Delphine, invece, è meno convinta, è sicura che non potrebbe accaderle nulla in mezzo alla famiglia dell’amico. Ma al castello qualcosa di strano sembra accadere davvero. Strani lamenti nella notte, voci, apparizioni inquietanti. Delphine sembra accorgersi di cose che altri non vedono e che le lasciano addosso delle angoscianti sensazioni. Si renderà conto che la presenza di Eric al suo fianco è quantomai provvidenziale, perché il ragazzo si dimostrerà pronto a correre in suo soccorso, a credere anche alle più assurde delle ipotesi. Sì, ma cosa c’è davvero dietro tutta questa storia? Non basterà ispezionare quell’antico castello per scoprirlo, perché i segreti sono nascosti talmente bene che nemmeno un poliziotto in gamba come Eric, in un primo momento, riuscirà a scovarli. Ma lui e Delphine non si arrenderanno e, andando a fondo alla storia, inizieranno a scoprire che i Sourzeauc non sono esattamente un esempio di virtù e dignità e che tra le mura del loro castello si celano misteri immensi e storie da far accapponare la pelle. Sarà difficile credere a molte cose, bisognerà tenere la mente aperta, e poi un ruolo fondamentale lo giocheranno le superstizioni e le leggende legate alla terra bretone, una terra magica e suggestiva sotto ogni punto di vista, ma solo allora si avranno le risposte alle proprie domande.
<<Scrutò il cielo metallico che si scuriva sempre di più. Quella notte ci sarebbe stata tempesta, pensò. Una fra le tante che colpivano quella terra selvaggia e primitiva. Una terra che poteva essere imprevedibile. Che ascoltava e rispondeva alle emozioni di chi l’abitava, nel bene e nel male, per generare magie inaspettate.
Una terra che amava nel profondo, anche se a volte sapeva essere crudele. La sua Bretagna>>
Alessia Litta ci trasporta in un luogo meraviglioso, in una storia intricata che vede protagoniste, ancora una volta, delle famiglie nobili bretoni alle prese con antiche maledizioni e che non manca di regalare sensazioni seducenti a ogni pagina. Il suo stile è diretto, attento, dinamico. Non si perde in lunghe descrizioni, non si concede digressioni inutili. Tutto ciò che ha scritto è frutto di un lavoro meticoloso sulla trama, in cui ogni filo si intreccia sapientemente a un altro per regalarci, alla fine, una storia indimenticabile, di quelle che non riescono a farti staccare gli occhi dalle pagine. Oltre l’ambientazione, che è uno dei punti forti di questo romanzo, abbiamo anche dei protagonisti che piano piano si lasciano amare. Delphine è una ragazza tormentata dalle colpe della sua famiglia, dal dolore causato, un dolore che sembra non voler abbandonare neanche lei. Trova giusto un po’ di conforto nella musica del suo violino, ma pure in quei momenti la malinconia l’affligge. L’offerta di Geoffrey è l’occasione ideale per mettere da parte il suo tormento interiore e svagarsi un po’, ma il destino sembra abbia altri piani per lei. Eric non è il classico poliziotto diligente e ligio alle regole, ama il suo lavoro ma segue i casi affidandosi ad un istinto e un’impulsività che altri colleghi non hanno. Dopo che il suo mentore viene ferito in circostanze misteriose e riversa in un coma profondo, Eric si propone di scoprire la verità a qualunque costo. Mai si immaginerebbe che la pista per questo incidente si vada a collegare ai Laouenan e ai Sorzeauc, due delle famiglie più ricche e potenti che conosca. Così come fuori da ogni suo pensiero era farsi coinvolgere da una come Delphine, che con lui ha ben poco a che vedere. Invece, forse per la vicinanza a cui sono costretti o per l’incredibile magnetismo di quegli occhi tendenti al viola o per il desiderio di proteggerla che si fa sempre più insistente, si sentirà attratto dalla giovane in una maniera che non lascia scampo. L’autrice però mette il giusto pepe alla storia non rendendo affatto le cose facili per i due, perché tra di loro si insinua il giovane e affascinante rampollo della famiglia Sorzeauc, Etienne, che la assedierà con modi gentili ed eleganti. Non pensate però che si tratti di un triangolo amoroso perché non è assolutamente così. Delphine ha le idee piuttosto chiare su ciò che vuole e su chi vuole. Deve solo trovare il modo ed il momento giusto per confessarlo, impegnata com’è a risolvere i segreti che aleggiano ancora sulla sua famiglia e adesso su quella dei Sorzeauc.
L’autrice ci fa entrare subito nel vivo della storia, anche perché sono luoghi ormai a lei familiari e anche a chi ha già letto Vento di Kornog, ma non lascia smarriti i lettori che si approcciano per la prima volta alla realtà cui ha dato vita. Non manca infatti un riassunto iniziale che spiega i fatti avvenuti otto mesi prima, come non mancano concise spiegazioni mano a mano che si procede nella lettura e si incappa in elementi presenti anche nel precedente romanzo. Insomma, un lavoro davvero certosino quello della Litta che, con uno stile davvero sobrio ed elegante, riesce a farci vivere un’avventura ricca di enigmi, corredata da atmosfere gotiche di grande effetto e da una storia d’amore che tiene col fiato sospeso fino alla fine. Come ho già detto all’autrice una volta terminato il romanzo, ho amato davvero tutto. Mi sono sempre piaciute le storie che hanno quel pizzico di soprannaturale, che ti mettono in testa mille domande e piano piano ti ritrovi a scavare nella verità insieme a dei protagonisti meravigliosi. Tra luoghi incantanti, castelli infestati, foreste misteriose, nobili famiglie piene di segreti e antiche maledizioni, Alessia Litta ci conduce per mano in una storia che è impossibile non amare, una storia che inevitabilmente lascerà un segno. Sono stata davvero felice di leggerla, confermando il mio amore per questo tipo di romanzi, quelli che hanno la capacità di farti sclerare come una ragazzina e che si fanno spazio nel tuo cuore con molta facilità. Complimenti ad Alessia per questo nuovo, encomiabile lavoro. Spero che continuerà a scrivere mistery-romance come questo perché è perfettamente nelle sue corde e perché ci sarà sempre qualcuno come me che li bramerà.
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