coffee_books

venerdì 18 dicembre 2020

Review Party: "Bambi" di Felix Salten, illustrato da Benjamin Lacombe

Buongiorno, miei cari lettori caffeinomani! ^^
Oggi vi parlo di un libro meraviglioso, edito Rizzoli, che ho avuto modo di leggere negli ultimi giorni e ho letteralmente adorato! Si tratta di “Bambi”, di Felix Salten, nella bellissima edizione della collana curata da Benjamin Lacombe. Questo libro è davvero una piccola e preziosa opera, non solo per come si presenta - se conoscete i libri di questa collana, sapete già quanto sono belli esteticamente - ma anche per ciò che ne costituisce il contenuto, la storia. Vi dirò, non la conoscevo affatto. Ho solo i ricordi vaghi del cartone animato Disney visto giusto un paio di volte, ma ignoravo il romanzo di Salten su cui è basato. Finalmente, ho avuto la possibilità di leggere questa storia e non immaginavo mi sarei innamorata a tal punto. Leggere questo libro è stata un’esperienza meravigliosa, perciò ringrazio enormemente la casa editrice per l’opportunità e per la copia fornitami, e vi invito a recuperare questo libro al più presto perché, credetemi, chiunque merita di conoscere la storia di Bambi.

Bambi
di Felix Salten, illustrato da Benjamin Lacombe


Prezzo: 25,00 euro
Pagine: 188
Genere: classici, ragazzi
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 1 Dicembre 2020

"Bambi" ripercorre i primi anni di vita di un capriolo e le prove che dovrà affrontare. Racconto iniziatico e inno alla natura, evoca vividamente la magia, la bellezza e i pericoli della vita selvaggia. Pubblicato nel 1923 in Germania, il capolavoro di Felix Salten ebbe un grandissimo successo, ma venne proibito poco tempo dopo dalle autorità naziste che vi lessero una "metafora politica del trattamento subito dagli ebrei in Europa". L'adattamento in cartone animato da parte di Walt Disney del 1942 contribuì a oscurare l'opera originale e il suo spessore letterario e simbolico. Benjamin Lacombe riporta alla luce questo testo; alternando carboncino e pittura, illustrazioni e delicati intagli, ci accompagna nella vita del bosco brulicante di esperienze e sensazioni contrastanti.

Se avete visto almeno una volta anche voi il cartone Disney Bambi, saprete già che questa storia riserva momenti traumatici. Qualcuno sicuramente si è ripromesso di non guardarlo più, qualcun altro pensa che non sia una storia adatta a dei bambini. Beh, è tutto vero. Bambi è quel piccolo cerbiatto - o capriolo - che si ritrova a perdere la madre e a doversela cavare da solo nella vita del bosco e contro un nemico sconosciuto, l’uomo. Che non sia una storia per bambini non è del tutto vero, però sicuramente è anche una storia per adulti. Bambi, sostanzialmente, è tante cose. La storia di Salten ci mette sì davanti alle difficoltà degli animali di sopravvivere giorno dopo giorno, ma ci mostra anche un lato che non è solo “pericolo”, bensì “vita”. Bambi ha molto da insegnare e non bisogna essere chissà quanto predisposti ad una lettura tra le righe per cogliere il significato di questa storia, perché è lì, bello chiaro, davanti ai nostri occhi. Non dobbiamo scavare a fondo per trovarlo, ma ci viene offerto in maniera semplice e naturale. Il lettore, come Bambi, apre gli occhi ad un mondo all’inizio sconosciuto e deve imparare a cavarsela lì in mezzo. Deve imparare a comunicare con gli altri animali, deve imparare ad ascoltare i loro versi, i loro segnali, deve imparare ad ascoltare i suoni del bosco, perché la natura stessa gli parla, tramite il fruscio delle foglie, lo scricchiolare dei rami. Pian piano deve imparare anche ad ascoltare se stesso, il proprio corpo, il proprio istinto, i propri bisogni e deve riuscire a diventare ciò che è destinato ad essere, con tutti gli ostacoli che intercorrono nel mezzo. È una storia di crescita, senza dubbio, ma anche di affermazione e consapevolezza. La consapevolezza che tutti devono affrontare delle paure, che nessuno è immune all’imprevedibilità della vita e ai piani di Qualcuno che sta al di sopra. 
Sarà la madre di Bambi la sua prima insegnante, colei che con tutto l’amore tipico di una madre, lo
metterà a parte dei segreti fondamentali per la sopravvivenza, tenendolo sempre al sicuro, ma dandogli anche modo di imparare a camminare sulle proprie gambe, a stare da solo. Ed è proprio la solitudine un’altra cosa importante che insegna questo libro, quella solitudine che va ricercata, quella in cui bisogna immergersi talvolta per poter continuare ad essere se stessi, capire la vita e raggiungere la saggezza. La vicinanza con i suoi simili darà a Bambi modo di conoscersi più a fondo, ma saranno soprattutto gli ammonimenti del Vecchio Principe a fare di lui un essere più adulto e prudente. La vita va assaporata, va goduta, ma bisogna essere sempre accorti e lungimiranti. Ciò che diventerà da grande potrebbe dare l’idea di superbia ma cosa ha passato in realtà Bambi? Cosa ha vissuto? Cosa ha visto? Cosa ha imparato? È una storia bellissima quella che ci viene raccontata da Salten, con tantissime chiavi di lettura, persino una chiave politica. Non sapevo, infatti, che i nazisti videro in quest’opera una metafora contro il trattamento subito dagli ebrei in Europa. In effetti, Salten non scrisse un’opera che era solo un’ode alla natura, ma voleva raccontare quanto la vita fosse un susseguirsi di pericoli, soprattutto nel panorama europeo degli Anni Venti, come leggiamo nell’introduzione di Maxime Rovere all’inizio del volume, e in realtà, il suo era anche un intento di auspicare un ritorno alla natura. Nonostante, però, le tragedie della vita, Salten difende la forza dell’ottimismo, rendendo questo romanzo assolutamente attuale. Bambi è un simbolo di coraggio e di speranza, anche quando la vita ti mette davanti ad ogni genere di difficoltà e dolore. Il suo percorso insegna che la paura è una cosa normale - chi non ne avrebbe di fronte alle imprevedibilità della vita? - ma bisogna imparare a mantenere il controllo, così da abbatterla quella paura, ridurla in un cantuccio, tenerla a bada per non metterci in pericolo. Vedete quando vi dicevo che questo libro ha tanto da insegnare? È davvero così. Ti fa assaporare la vita e la sua bellezza, ma ti fa passare anche attraverso il trauma della morte e della sofferenza. Perché anche il male fa parte della vita, bisogna rassegnarsi a questo, accettarlo. 
Ma parliamo dell’edizione che ho avuto il piacere di leggere. Questo è il terzo libro della collana di Lacombe che leggo e, ve lo assicuro, sono uno più bello dell’altro. Li ho amati tutti. Questa collana ci presenta dei grandi classici ma in una veste inedita e raffinata, accompagnati dalle illustrazioni di bravissimi artisti moderni. Nel caso di Bambi, è stato lo stesso Lacombe a illustrarlo e posso dirvi che sicuramente questo è il volume più bello della collana. Già la copertina è qualcosa di speciale, che ci regala tridimensionalità e profondità, tramite ritagli e intarsi, quasi a volerci accogliere nel bosco ma allo stesso tempo tenerci un passo indietro. Ombre e luci si alternano nelle illustrazioni che troviamo all’interno del volume, ma sono soprattutto i colori a farla da padrone. I colori di una natura vivida e sfavillante. Ogni tanto troviamo disegni al carboncino, altre pagine ritagliate da aprire, come a vivere pienamente un’esperienza all’interno del bosco, dove i rami degli alberi possono offuscare la visuale e per addentrarti devi scostarli. Viviamo il cambiamento delle stagioni nel tema che accompagna ogni pagina, sempre molto dettagliato e affascinante. Ogni illustrazione è un quadro, un’opera d’arte. Ti fermi ad ammirarlo, immobile così come Bambi nei momenti in cui si scruta intorno o ascolta la natura. 
C’è grande tenerezza nell’arte di Lacombe, soprattutto in questo omaggio a Bambi, un romanzo che non nasce per bambini, ma per adulti. Eppure le immagini che scorrono davanti ai nostri occhi affascinerebbero chiunque, per questo motivo mi sento di consigliare questo volume a grandi e piccini. Ai bambini per imparare a diventare grandi e ad affrontare le difficoltà della vita, senza mai perdere la speranza, nemmeno davanti alle prove più dure, e ai grandi per contemplare la bellezza della natura, quella natura che molto spesso ignoriamo, calpestiamo, distruggiamo, per imparare a guardare con sguardo rinnovato un mondo che è molto più vicino al nostro di quanto crediamo. Come farà capire il Vecchio Principe alla fine del libro a Bambi, l’uomo non è al di sopra di tutto, non sa tutto, non è immune alla sofferenza, ma è sullo stesso piano degli animali, come loro ha prove da affrontare sin dalla sua nascita, anche a lui tocca sopravvivere, non è onnipotente. <<Non è da lui che viene tutto ciò che cresce e vive>>. Bambi è una storia magica, intensa, commovente, cruda, meravigliosa. E questa edizione è di una perfezione assoluta. Vi consiglio di cuore di recuperarla e fargli posto nella vostra libreria, ma soprattutto, nel vostro cuore. 

Voto: 5 tazzine piene di caffè per un libro toccante e sorprendente.

*******

Non perdete le recensioni delle mie colleghe sui loro blog e domani troverete le nostre opinioni anche su Instagram! ;) 

A presto!
xoxo

1 commento:

  1. Franci hai ragione. questa è una storia di crescita e di consapevolezza. non è un romanzo semplice ma io l'ho particolarmente apprezzato proprio per questa sua particolarità

    RispondiElimina

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...