Buongiorno, carissimi lettori! ^^
Dopo averlo annunciato nei giorni scorsi, eccoci oggi al primo appuntamento con la rubrica fissa dedicata a bambini e ragazzi. In questo spazio troverete recensioni, ma anche molto altro, consigli, fiabe, racconti, di tutto e di più per i piccoli lettori e i più giovani. Era da tempo che volevo creare un angolino simile, ma ho sempre rimandato. Grazie adesso al contributo di Anna, la nostra bookstagrammer dei bambini, e di tutte le altre nuove collaboratrici, è stato possibile rendere concreta un'idea rimasta per troppo tempo nel cassetto. L'appuntamento è ogni venerdi, qui sul blog. Non mancate!
Vi lascio adesso alla recensione di Mary e il fiore della strega, di Mary Stewart, a cura della dolcissima Anna. Conoscete questo libro? Lasciateci un commento! ;)
Mary e il fiore della strega
di Mary Stewart
Prezzo: 5,99 € (eBook) 15,00 € (cop. rigida) 10,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 156
Genere: fantasy per bambini, narrativa ragazzi
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 29 maggio 2018
Mary Smith non si è mai annoiata così tanto in vita sua. I genitori l'hanno spedita a passare le vacanze in campagna, a casa dalla prozia Charlotte, dove non accade mai niente di divertente. Un giorno più noioso degli altri, Mary si mette a seguire un gattino nero, si inoltra nel bosco e trova un fiore viola mai visto prima, così bello da sembrare magico. La bambina non ci mette molto a scoprire che le basta sfregare i petali del fiore su un manico di scopa per prendere il volo. Da quel momento per Mary la vacanza in campagna si trasforma in un'avventura da brividi, che la porterà in una misteriosa scuola di stregoneria, tra lezioni di incantesimi, laboratori di magia e segreti molto pericolosi.
Pubblicato nel 1971 con il titolo originale di “The Little Broomstick” (il piccolo manico di scopa), MARY E IL FIORE DELLA STREGA racconta l’avventura magica e sorprendente vissuta della undicenne Mary Smith durante una vacanza estiva in cui è costretta a soggiornare a casa della vecchia prozia Charlotte nella verde campagna inglese. Nella tenuta di Red Manor le giornate trascorrono noiose finché un giorno mentre gironzola nel giardino della grande casa, Mary incontra un gattino, Tib, un randagio nero che con le sue movenze eleganti e silenziose la convince a seguirlo. Pare che il gatto sappia esattamente dove portarla: proprio nel punto in cui sta sbocciando un bellissimo fiore sconosciuto, diversissimo da quelli che crescono selvatici nella natura circostante. Zebedee, il vecchio giardiniere, lo descrive come un fiore magico, rarissimo, che compare all’improvviso una volta ogni sette anni e noto da tempi antichi con il nome “fiore della strega” perché la leggenda narra che le streghe se lo contendessero per i suoi poteri. E’ proprio mentre Mary sta aiutando Zebedee a spazzare il cortile che accade la magia: a contatto con le sue mani, cosparse dei pistilli polverosi del fiore incantato, la piccola scopa si anima e con un balzo e una piroetta prende la ragazzina e il gatto a cavalcioni e si innalza in volo sopra le cime degli alberi… Inizia così una avventura straordinaria che porterà Mary e Tib in una antica Accademia per Maghi e Streghe per imparare tutti i segreti della magia, Incantesimi e Pozioni sotto la guida dell’esimio scienziato Professor Dee e della rinomata Preside Mumblechook. Durante la visita all’aula di Trasfigurazione però, insospettita dal comportamento diffidente e aggressivo del gatto, Mary inizia a capire che la scuola è tutt’altro che un luogo sicuro… Perché le formule magiche sembrano filastrocche ma terminano con immagini inquietanti? Cos’è il liquido verde che ribolle maleodorante nei calderoni? Cosa rappresentano veramente i disegni di animali mostruosi sparsi sulla cattedra della Preside? E quali creature sono imprigionate, tra lamenti disperati, nelle gabbie del laboratorio? Ma soprattutto dove è finito Tib dopo che la ragazzina lo ha perso di vista durante un esperimento di Invisibilità? Mary non può restare in quella scuola un minuto di più, ma per ritrovare il suo gatto e liberare i prigionieri serve l’aiuto del libro più prezioso dell’Accademia, “Gli Incantesimi Maggiori”. Solo così potrà annullare le stregonerie diaboliche che aleggiano nei corridoi dell’antico edificio. Ma il furto non passerà inosservato…
Mary Smith è una protagonista atipica, il suo nome banale e normalissimo rispecchia la sua quotidianità banale e normalissima, ma durante le sue avventure si dimostrerà coraggiosa, leale, pronta anche a mettere in pericolo la sua stessa vita per salvare i suoi nuovi amici. MARY E IL FIORE DELLA STREGA è un breve romanzo e una lettura che corre velocissima, come veloci sono i frizzanti e allegri voli sulla vivace e simpatica scopa, co-protagonista della storia, un personaggio silenzioso ma di carattere, indomita e determinata compagna fedele di Mary, capace di volare oltre le sue forze e oltre le sue capacità pur di mettere in salvo la sua padroncina. La trama è coinvolgente, il ritmo, lo stile e il linguaggio rispecchiano la spontaneità con cui i bambini stessi descriverebbero la storia: con dolcezza nell’incontro con il gattino, con ingenuità di fronte all’elemento magico e meraviglioso, con sicurezza davanti alle ingiustizie e con quel pizzico di follia con cui solo i bambini sanno tuffarsi in una nuova avventura. Scope volanti, scuole di magia, animali incantati compagni di avventure, professori malvagi, libri di incantesimi e formule magiche ci portano direttamente nella classica letteratura fantasy per bambini.
Impossibile non trovare le numerose PASSAPORTE, cioè quei punti in comune, di incontro, quei portali magici che esistono tra i libri e che uniscono le storie in un unico, immenso universo fantastico.
Dopo più di 20 anni di immersione nel planetario successo dell’universo di Harry Potter, le cui caratteristiche sono diventate ormai la base classica del filone letterario magico, non è facile trovare originalità in MARY E IL FIORE DELLA STREGA che mostra gli stessi contenuti, le stesse atmosfere e gli stessi personaggi condensati però in 150 pagine scritte con l’estrema semplicità del linguaggio adatto ai bambini. Ma se agli occhi di un Potterhead questo romanzo potrebbe apparire noioso e banale è necessario ricordare che è stato scritto ben 25 anni prima della serie di Harry Potter e senza l’ambizione di diventare una saga. Effettivamente nel libro le tematiche magiche sono soltanto accennate, mancano riferimenti specifici al folklore e alla magia, mancano le spiegazioni sul perché degli eventi, mancano gli approfondimenti che potrebbero fare comprendere il funzionamento della forza misteriosa e magica che sottende la trama insomma manca tutta l’imponente e complessa struttura narrativa creata in modo geniale dalla Rowling.
Le PASSAPORTE con la serie Harry Potter di J.K. Rowling, del 1997-2007, sono tantissime!
Prima fra tutte la scopa di Mary che prende vita e, allegra e vivace come se fosse stata ferma in attesa da anni, ha voglia di sgranchirsi i rametti di saggina e prendere finalmente il volo con la sua padroncina. La descrizione riporta alla memoria il momento divertentissimo in cui, alla prima lezione di volo, Neville Paciock, sopraffatto dalla sua stessa magia, si alza in volo tra giravolte e picchiate con la sua scopa.
L’Endor College inoltre ricorda molto, la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwards: un antico castello, lezioni di Incantesimi, Pozioni, esperimenti di Trasfigurazione, statue di Grifoni di guardia al cancello di ingresso, l’incantesimo di apertura di ogni porta praticamente identico all’ALOHOMORA di Harry Potter…
Ma ci sono anche altre, seppure più sottilmente celate, Passaporte magiche che fanno da ponte con altri romanzi.
Il gatto di Mary, Tib, è definito “famiglio”, un animale da compagnia per Maghi, sì come la civetta di Harry Edvige e il gatto di Hermione Grattastinchi, ma anche esattamente come nella serie di libri fantasy per bambini “THE FAMILIARS” di A. Jay Epstein e A. Jacobson, del 2010-2014, in cui un gatto, una rana e una ghiandaia sono i Famigli magici chiamati al compito di salvare il loro mondo.
Cosa dire poi del personaggio del vecchio giardiniere Zebedee? Mary stenta persino a vederlo tanto si confonde con il paesaggio… "con la sua giacchetta scolorita, il vecchio cappellaccio sdrucito, e due pezzi di spago legati intorno alle ginocchia per tenere su i pantaloni, Zebedee ricordava un oggetto dimenticato nel capanno degli attrezzi"… questa descrizione fa volare la mia mente e la mia fantasia al campo di grano in cui Dorothy incontra per la prima volta il meraviglioso personaggio dello Spaventapasseri ne “IL MAGO DI OZ” di L. Frank Baum, del 1900.
MARY E IL FIORE DELLA STREGA ti ha incuriosito? Allora ti consiglio anche l’omonimo film di animazione uscito nel 2017 e diretto da Hiromasa Yonebayashi, dello studio di animazione Ponoc, fondato da un gruppo di ex allievi di Miyazaki e che porta con sé la travolgente eredità creativa dello Studio Ghibli.
A presto con una nuova recensione.
Anna
Foto credit: @anna_bookfantasy
Ma che meraviglia ** Bellissima anche l'edizione!
RispondiEliminaGrazie Nicole! È un libro breve e carino, vale la pena @anna_bookfantasy
EliminaHo guardato per la prima volta il film proprio qualche mese fa senza sapere che fosse tratto da un libro, ma da allora vorrei recuperarlo!
RispondiEliminaEro partita con aspettative bassissime, invece la storia è riuscita a catturarmi e coinvolgermi dall'inizio alla fine. È vero, ci sono numerosi riferimenti a altre opere letterarie che non permettono di concepirlo come del tutto "originale", ma credo che l'atmosfera che l'Endor College e Mary riescono a creare sia comunque magnifica!
Ciao Silvia! E pensare che in realtà è stato scritto prima dei libri che gli somigliano...quindi in realtà è originale! Anche il film è delizioso non trovi! Grazie del feedback @anna_bookfantasy
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