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giovedì 9 dicembre 2021

Recensione: "Taste me" di Chiara Cavini Benedetti (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi si ritorna alla normale routine con la recensione della nostra Giulia, che ci parla di Taste me, di Chiara Cavini Benedetti, un new adult self molto bello che l'ha letteralmente conquistata. Vi lascio alla sua recensione. Fateci sapere cosa ne pensate. A presto! ;)

Taste me
di Chiara Cavini Benedetti

Prezzo: 2,99 € (eBook) 15,50 € (cop. flessibile) 
Pagine: 542
Genere: romance, new adult
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2021

Rayden Wade è la perfezione racchiusa in una giacca da chef. Bellissimo. Determinato. Capace di far tremare chiunque con un unico sguardo. E fa tremare me. Ogni volta che mi parla, che mi sfiora, o anche solo che respira. So che non dovrei volerlo. So che dovrei stare lontana da lui e dall’oscurità racchiusa nei suoi occhi. Proprio come so che, se scoprisse ciò che nascondo, non mi guarderebbe più allo stesso modo. Ma non sono l’unica ad avere dei segreti, e quelli di Rayden sono molto più pericolosi dei miei. Un bravo chef dovrebbe saper gestire il fuoco, ma quello che tormenta la vita di Rayden lo sta divorando. E se non posso salvarlo dalle fiamme... brucerò con lui.

Non voglio iniziare questa recensione al solito modo, perché questo non è un libro comune. Voglio partire dai ringraziamenti, voglio partire dalla penultima frase dei ringraziamenti, dove si cita: "Spero solo che Avery e Rayden siano stati all’altezza delle aspettative". Io credo, cara Chiara, che non solo sono stati all’altezza delle aspettative ma che le hanno addirittura superate, io non so se voi abbiate mai letto nulla dell’autrice, però io sì, e vi assicuro che se non riuscite ad emozionarvi con le sue parole, non lo farà nessun altro libro. Ormai credo che quest’autrice sia una specie di certezza, ogni suo libro l’ho trovato perfetto in ogni dettaglio, dalla trama, all’ambientazione, ai personaggi e alle loro storie, e Taste me non fa differenza.

Il libro di cui andremo a parlare oggi è Taste me: Forbidden romance di Chiara Cavini Benedetti, uscito da neanche un mese e disponibile su Kindle Unlimited (quindi non avete scuse e dovete approfittarne obbligatoriamente). Non posso di certo non dirvi che è un new adult, quindi troverete delle scene abbastanza piccanti, non preoccupatevi perché non sono il punto focale del libro e vi assicuro che gli darete pochissimo peso. Il libro inizia con una parola chiave: SUBLIME.

Tra l’altro, piccolo segno del destino, ho appena finito di studiare Blake, in letteratura inglese, e tutta la sua poetica è ambientata sul sublime, questa bellezza paurosa, questo incredibile ma allo stesso tempo violento. Cos’è il sublime? Era, ai tempi di Blake e ancora oggi, quella cosa che ti lascia senza fiato, come quando un cuoco stellato di appena trent’anni vede entrare nella sua cucina, una ragazzina tutta zuppa di acqua che chiede di essere assunta come cameriera, senza un minimo di esperienza ma con il fuoco negli occhi. Ragazzina, è proprio il modo in cui Avery viene chiamata dallo chef stellato, Rayden Wade, nonché suo capo. Avery ancora non riesce a capire come sia riuscita a farsi assumere in un ristorante di alto livello come l'Ambroisie, o forse lo sa, soltanto che ancora non ne è consapevole; d’altro canto piuttosto che farsi tutte queste domande preferisce essere felice per aver trovato un lavoro più che sufficiente ma soprattutto per essere diventata una dipendente del suo chef preferito, chef che dispotico per quanto sia, rispetta con tutta se stessa.

Questa è la storia di due ragazzi, che nonostante la giovane età ne hanno passate tante e tante ne dovranno ancora passare, ma che per le persone che amano darebbero tutto.

“Dovresti conoscermi, ormai. Dovresti sapere che non mi arrendo. Che continuo a lottare, sempre. Soprattutto per le persone che amo”

Rayden Wade, con i capelli scuri che gli ricadono sulla fronte, gli occhi chiari dello stesso colore della pioggia, con il suo sguardo sempre cupo, mai un sorriso, mai una risata, è la persona più temuta di tutto il suo ristorante, tanto che le cameriere lo chiamano dispochef e hanno tutte paura di lui, nessuno escluso, soprattutto in servizio.

Rayden, ne ha passate tante nella sua infanzia e quando dico tante non potete nemmeno immaginare cosa, però ora è un uomo realizzato, è uno chef stellato e sta per aprire un nuovo ristorante, quando nella sua vita entra una bufera a tutta potenza, una ragazzina senza controllo con la passione e il fuoco negli occhi che aveva lui un tempo.

“C’era qualcosa, in quella ragazzina. La sua passione era intrigante. La sua determinazione era sexy. E lei… lei era del tutto off limits”

Avery, ha 18 anni, e tante piccole disgrazie in così pochi anni, la madre è morta quando lei era piccolina, e il giorno del suo diciottesimo compleanno, il padre è entrato in coma a causa di un incidente stradale e sono già due mesi che non si sveglia.

Avery penso sia una delle protagoniste più coraggiose e forti di cui io abbia mai letto, nonostante tutto il male che la vita le ha fatto lei continua a sorridere perché:

“ A volte sorridere è la cosa più difficile che possiamo fare. Più difficile di piangere, di urlare, di fare a pezzi qualcosa... Ma ne vale la pena. Perché abbiamo solo una vita, e non accetterò mai di sprecarla passandola in lacrime. Se proprio devo stare male, voglio farlo dettando le mie regole. E io deciderò sempre di ridere.”

Quanto coraggio e determinazione in poche e semplici parole. Questo è Taste me, una storia d’amore sì, una storia di due ragazzi fatti a pezzi dalla vita ma è anche una storia di rinascita, una storia di consapevolezza di se stessi.

Chiara con le sue parole è riuscita ad emozionarmi e a farmi piangere, sorridere e gioire insieme ai protagonisti, ma soprattutto è riuscita a sollevarmi il morale quando ero a pezzi, non proprio come Rayden e Avery, ma ero a pezzi, e la sua storia è riuscita a strapparmi più di un sorriso, sorrisi mischiati a tante lacrime anche.

Vi lascio in modo diverso, con una citazione dal libro, perché non ho bisogno di spendere altre parole per consigliarvi questo libro. Questo libro è la completa attuazione del sublime.

“Anche se sai che potresti farti del male, anche se sai che avvicinarti è rischioso, a te non importa. Non puoi resistere al sublime. Perché ti fa sentire completo, ti fa sentire vivo... ed è tutto ciò di cui hai sempre avuto bisogno.”
Giulia



Photo credit: @_gbooklover_

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