Nuovo appuntamento con la rubrica "Milk,Cookies&Books: libri a merenda", dedicata a bambini e ragazzi. Oggi la nostra Ms Rosewater recensisce un titolo davvero speciale, "Per chi splende questo lume" di Virginia Gattegno con Matteo Corradini, una storia che parla di Auschwitz, di ricordi, ma anche di sopravvivenza, di vita e di cambiamenti. Una storia semplice e commovente. Buona lettura!
Per chi splende questo lume
di Virginia Gattegno con Matteo Corradini
di Virginia Gattegno con Matteo Corradini
Prezzo: 9,99 € (eBook) 16,00 € (cop. rigida)
Pagine: 194
Genere: narrativa per ragazzi
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 18 gennaio 2022
Virginia e Fatima si incontrano in una stanza d'ospedale. Virginia ha avuto un malore, Fatima aspetta che un medico le tolga la sardina che si è infilata nel naso. Fatima è una bambina curiosa e vuole conoscere la lunga vita di Virginia. «Cosa hai fatto prima?» le chiede, e Virginia non si tira indietro. In un viaggio a ritroso nel tempo, Virginia ripercorre la sua vita straordinaria: la nascita a Roma e l'infanzia in Italia. Il trasferimento a Rodi, a 13 anni, quando il padre viene nominato direttore della scuola ebraica dell'isola. Il mare, gli anni felici, l'incontro con il futuro marito. Ma Virginia ricorda anche le leggi razziali, l'arresto da parte dei nazisti e la deportazione. Racconta, con delicatezza e onestà, quello che è stato l'orrore più grande della sua vita: l'internamento ad Auschwitz. Eppure la luce di Virginia continua a splendere anche dopo il campo, anche dopo l'atrocità della Shoah. Ed è così che racconta a Fatima come ha ricostruito la propria vita. Una vita che la porterà in Congo e infine a Venezia come maestra, dove, finalmente, a un passo dalla pensione, troverà il coraggio di raccontare la sua esperienza nel lager, taciuta fino ad allora. «Entrai. Avevo davanti agli occhi la mia ultima quinta elementare: ero stata per loro la maestra Virginia per cinque anni. Non mi sono seduta alla cattedra ma sono rimasta in piedi, a metà strada tra la lavagna e i primi banchi, come chi ha qualcosa da dire ma non sa da dove cominciare.» Da quel giorno Virginia non ha smesso di raccontare la sua storia di sopravvissuta ad Auschwitz. A Fatima e a tutti i ragazzi che vogliono sapere.
Questa recensione doveva uscire la settimana scorsa. Purtroppo, la sera prima della pubblicazione, abbiamo appreso della scomparsa della protagonista e co-autrice di questo libro e abbiamo deciso di rimandare. "Per chi splende questo lume" mi ha fatto conoscere Virginia Gattegno e sentirla, pur non avendola conosciuta, un'amica.
Virginia Gattegno è una signora di quasi cento anni dalla vita avventurosa, nata a Roma ha vissuto ad Anzio, Rodi, in Congo, ora a Venezia. Virginia un giorno si sente male, viene portata all'ospedale di Venezia, lì conosce una bambina.
Cos'hai fatto prima? Chiede la piccola, così il racconto comincia, a partire dagli anni subito dopo la fine della guerra, quando Virginia, col marito, la sorella e il cognato si trasferirono in Congo per cercare lavoro e fortuna: una nuova vita dopo anni terribili; Cosa hai fatto prima? Le chiede un'altra bambina proprio in Congo, durante una festa; Cos'hai fatto prima? Domanda in un italiano incerto una ragazza di Rodi. E ogni volta Virginia torna indietro, non sempre in ordine cronologico, perché un ricordo ne richiama un altro, perché il tempo è come un cerchio.
Al centro del tempo c'è Auschwitz, un buco nero al quale l'esistenza di prima si accatasterà alla ricerca di un segno premonitore che si è mancato di vedere e da cui comunque ogni ricordo successivo resterà influenzato, un buco nero appunto, lì il tempo si ferma, ne viene inghiottito. Auschwitz resta sempre presente, anche se si vive, si cambia, s'invecchia. Virginia Gattegno è riuscita a trovare un equilibrio in questa convivenza, a ricostruire se stessa a partire dalla famiglia che ha creato col marito, dalla sua passione per l'insegnamento, dalla testimonianza che è iniziata proprio con i suoi alunni.
Virginia ha vissuto tante vite in tanti luoghi, la sua voce è gentile, il suo racconto semplice, ci parla e ci mostra le fotografie custodite nella scatola di latta, le stesse che sua madre mostrò a lei, ci lascia vedere i suoi disegni e ci legge le poesie che ha scritto negli anni.
Irma Kohn (protagonista del precedente libro di Corradini) era un personaggio letterario, bello, reale e complesso ma soggetto a regole diverse da quelle che governano la dimensione degli uomini. Matteo Corradini ha trattato questa storia con rispetto e amore, guidando il lettore con una prosa pulita alla scoperta di una persona che è sopravvissuta, come la maggioranza degli scampati ai campi di concentramento, in silenzio, perché il dolore è così profondo che fa male anche parlarne, trovando la forza di confidarlo solo dopo molti anni. Il suo intervento si avverte nella struttura del libro, il cerchio delle vite di Virginia che s'inseguono e si rivelano l'un l'altra chiamate dalla domanda che imprime il ritmo del racconto, Cosa hai fatto prima?, nella scelta di fare del libro stesso una rappresentazione della vita della protagonista, in cui le pagine che raccontano del campo di concentramento sono nere col testo scritto in bianco, come in un mondo capovolto, racchiuse da quelle bianche del prima e del dopo.
“Per chi splende questo lume” è un racconto che possono leggere bambini che si avviano a diventare ragazzi e adulti, un racconto di memoria, vera e viva, commovente nella sua discrezione e gentilezza. Quando si arriva all'ultima pagina del libro dispiace davvero, si vorrebbe ascoltare ancora la voce di Virginia, ma si prova soprattutto gratitudine per chi ha voluto condividere questi ricordi così importanti.
Ms Rosewater
Photo credit: @lisapavesi
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