Buon pomeriggio! ^^
Come ogni venerdì, eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata a bambini e ragazzi. Oggi la nostra Anna ci parla di Miss Dicembre e il Clan di Luna, di Antonia Murgo, una storia davvero originale e divertente che ha a che fare con l'Uomo Nero. Scopritela qui sotto e fateci sapere se avete già letto il libro o lo leggerete ;) A presto!
Miss Dicembre e il Clan di Luna
di Antonia Murgo
Prezzo: 9,99 € (eBook) 15,00 € (cop. rigida)
Pagine: 224
Genere: fantasy per bambini, ragazzi
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 16 marzo 2022
Miss Dicembre è in cerca di un lavoro, ma tutte le sue esperienze sono finite in maniera fallimentare pochissimo tempo dopo l’ingaggio. Quando risponde all’annuncio per una bambinaia scopre che il datore di lavoro altri non è che l’Uomo Nero, alla ricerca di qualcuno che riesca a prendersi cura del figlio Corvin. Incredibilmente, Dicembre ottiene il posto e con esso l’arduo compito di tenere a bada, armata di soffietto e scopino, un ragazzino irritante che sa tramutarsi in fumo e nascondersi tra la cenere. Una notte le cose prendono una piega inaspettata: Dicembre ha appena scoperto un dettaglio interessante sulla famiglia per cui lavora quando tre sconosciuti fanno irruzione in casa. Che cosa vogliono? Dicembre lo scoprirà fra balzi, inseguimenti e duelli, e scoprirà anche dentro di sé una riserva sorprendente di astuzia e coraggio. Età di lettura: da 8 anni.
Vincitore del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022 come Migliore Libro d’Esordio, Miss Dicembre e il Clan di Luna è davvero una rivelazione. Il comitato scientifico del premio ha fornito questa spiegazione per la scelta: “Antonia Murgo ha scritto una storia che diverte e sorprende. I riferimenti alla tradizione della letteratura per l’infanzia, dall'uomo nero, al circo, ai bambini affidati alle governanti, sono trattati con freschezza e consapevolezza. La lingua precisa evoca immagini capaci di meravigliare. Quello di Antonia Murgo è un esordio che il comitato scientifico del Premio Strega Ragazze e Ragazzi saluta con gioia.” Un gioiellino racchiuso in poco più di duecento pagine, uno scrigno prezioso in formato piccolo piccolo, un indice invitante che lascia incuriositi come davanti a una bancarella di caramelle, capitoli brevi e scoppiettanti a cui è impossibile resistere, una copertina allegra e colorata, illustrata dalla stessa autrice e veramente accattivante. Inammissibile lasciarsi scappare questo romanzo!
Vi siete mai domandati chi è davvero il famigerato Uomo Nero? Che aspetto ha? Come si veste? Dove vive? Come è arredata la sua dimora? Come trascorre il suo tempo? Se è veramente cattivo come si dice? Se ha una famiglia o dei figli? Quali sono i suoi sogni? Se è felice di essere quello che è? Ebbene, la scrittrice non solo se lo è chiesto proprio come noi, ma ha anche avuto la felicissima e divertentissima idea di raccontarcelo in questo romanzo dalla trama assolutissimamente originale che sì, strizza l’occhio ai temi e ai personaggi della tradizione letteraria per l’infanzia, ma che ce li propone da un punto di vista completamente nuovo e sorprendente, tanto da lasciare veramente, veramente meravigliati.
Miss Dicembre, chi scopre il motivo per il quale si chiama proprio così poi per favore me lo dica... dicevo, Miss Dicembre ha 15 anni ed è una ragazza davvero scaltra, è in grado di cavarsela da sola fin da piccola quando, orfana, cresce nel bislacco mondo itinerante del circo, diventando la migliore acrobata trapezista. Quando il circo chiude la ragazza è costretta a vivere di espedienti barcamenandosi in continue acrobazie tra un lavoro e l’altro, in effetti uno più strano dell’altro, fino a quando trova, in modo del tutto fortuito, un'inserzione strappata a metà, non proprio chiara, ma che le cambierà la vita. Dicembre si presenta con il suo cappellino giallo e rosso che sembra una meringa a forma di tendone da circo e una valigia assemblata con ritagli di tappezzeria colorata davanti al cancello di un'imponente villa d’epoca, dall’atmosfera magica e vittoriana con un grande giardino decadente, eternamente immerso in un clima autunnale, con grandi sale, scalinate di ciliegio, biblioteche, preziose tappezzerie, mobili e decori sontuosi. La accoglie un uomo distinto in elegante completo blu notte e barba brizzolata, Mr Moonro, un gentiluomo di altri tempi, amante dei fiori, della musica e della lettura, timidamente innamorato della governante, in cerca di una istitutrice per il figlio Corvin di 10 anni, un ragazzino indisciplinato e indomabile, tanto dispettoso quanto fragile e solo. Non è un bambino qualunque, Corvin ha dei poteri, sa dissolversi in fumo, scomparire magicamente alla vista, e sotto forma di fuoco e calore vivere nella fiamma di una lampada a olio, tra le braci del caminetto acceso, disteso nel forno sopra una soffice torta in cottura, galleggiando nell’acqua bollente di una teiera, nascosto tra il fumo che fuoriesce dal comignolo.
Il colloquio non è un gran successo, ma mentre Miss Dicembre si prepara a lasciare la villa un piccolo scherzo del destino la trattiene: il suo amato cappello è finito inspiegabilmente sul ripiano più alto della libreria. Non ci pensa due volte, con una elegante rincorsa salta sul poggiapiedi e sfoderando le sue capacità di acrobata si arrampica su scala, mappamondo, lampadario... e afferrato il suo cappello... plana di nuovo delicatamente a terra. Che sia proprio questa ragazzina la bambinaia giusta in grado di rincorrere Corvin su e giù per le sale della villa e magari riuscire ad acciuffarlo e domarlo?
“Lo vuole ancora un lavoro? È assunta. [...] Un’imbranata che può fare acrobazie.”
Corvin, “un tipetto, come dire, fumantino [...] che in forma di bambino brontolava, in forma di vapore ribolliva” fa davvero di tutto per disfarsi alla svelta della nuova bambinaia, fa perdere le sue tracce, legge il suo diario segreto, le abbrustolisce i vestiti e ruba gli unici oggetti che Mr Moonro le ha raccomandato di non perdere mai: gli attrezzi da camino. Che poi, tra parentesi, degli attrezzi da camino... a cosa mai serviranno? Miss Dicembre ha comunque visto di peggio nella sua vita e non sarà certo un ragazzino viziato e capriccioso ad avere la meglio! Tra scherzi, inseguimenti e battibecchi, i due alla fine iniziano a fidarsi l’uno dell’altra e a fare amicizia.
Ma Casa Moonro nasconde dei segreti e dei misteri, perché i nostri protagonisti non sono una famiglia normale, sono nientepopodimeno che l’Uomo Nero attualmente di ruolo e suo figlio, il futuro malefico e spaventoso ereditiere dell’incarico. Non si tratta di “essere’ l’Uomo Nero, si tratta di “farlo”. In fondo è una professione come un'altra che si tramanda da generazioni, con i suoi pro e i suoi contro. Estenuanti turni di notte, grandi, anzi esagerate responsabilità, nessuna possibilità di confronto né di lavoro in team.
“Le assicuro, Miss, che non sono una persona cattiva. E quello che faccio non mi diverte affatto. [...] Allora perché lo fa? Domandò con un filo di voce. Perché è il mio lavoro, sospirò Mr Moonro e non so fare altro.”
Insieme a questa rassegnata consapevolezza c’è tutto il dramma del tema della predestinazione: davvero si deve rimanere fedeli al ruolo e alla vita che il fato ci ha riservato? Possibile che non si possa desiderare qualcosa d’altro e non si debba fare di tutto per riuscire a cambiare la propria vita?
“Non era soltanto intrappolato nella sua casa, ma anche in un destino che non aveva scelto”
Alzi la mano chi non ha avuto paura da bambino, ma anche un po’ adesso, di questo personaggio oscuro e misterioso che nella notte fa cigolare le ante dell’armadio della cameretta, proietta ombre spaventose sulle pareti accanto al lettino, soffia fumo gelido sotto la porta, fa tremolare e spegnere la luce... terrorizzando i bambini di tutto il globo! Nel romanzo invece scopriamo che Mr Moonro è timido, gentile, galante, educato, per niente mostruoso, anzi premuroso e attento; un uomo paterno e rassicurante anche quando spiega a Dicembre a cosa serve davvero la paura ai bambini: “Ci deve essere sempre una grande paura, una paura che faccia sembrare tutte le altre insignificanti. [...] Il punto è che reagiscono. Da soli o con un poco di aiuto sconfiggono la paura. E se da bambini sconfiggono la paura dell’Uomo Nero, da grandi sconfiggeranno anche tutte le altre.”
La trama si arricchisce e complica sempre di più quando entra in scena un misterioso ritratto, quando Dicembre inizia a sentire nominare un certo Clan Della Luna e quando una notte, in assenza di Mr Moonro, per così dire in trasferta di lavoro, irrompono nella villa tre malviventi decisi a eliminare per sempre dalla faccia della terra l’Uomo Nero. Riusciranno Miss Dicembre e Corvin ad allearsi per cacciare gli intrusi, salvare Mr Moonro e svelare i segreti più reconditi che si celano nel cuore tutt’altro che gelido dell’Uomo Nero? A voi scoprirlo!
Miss Dicembre e il Clan di Luna è davvero spumeggiante, un libro vivace e inaspettato, una continua sorpresa confezionata sapientemente dalla scrittrice grazie all’uso di un lessico ricco e imprevedibile. Le descrizioni sono talmente creative, quasi oniriche ma perfettamente puntuali, che ambienti, giardini, abiti, arredamenti prendono vita come nelle scene di un film. Si rimane sbalorditi di fronte alla poesia con cui Antonia Murgo descrive i personaggi e i luoghi. Ecco la voce di Miss Dicembre che nel buio della notte chiama Corvin nella grande casa immersa nel silenzio: “La sua voce riecheggiò oltre il ballatoio come un sacchetto di biglie in un tombino”. E qui la descrizione incredibilmente evocativa dei colori del guardaroba dell’Uomo Nero: “maglioni blu notte, color candela, foschia gialla del tramonto, rosa bruma del mattino e altri colori che Dicembre non aveva mai sentito nominare”. E infine un’ultima chicca, la descrizione dell’abito da sera che Dicembre indossa per l’invito a cena di Mr Moonro: “un abito di veli pesca, albicocca e buccia d’arancia, una macedonia di colori pastello con le maniche a sbuffo”. Davvero, davvero, davvero parole geniali!
Ma non abbiamo ancora parlato delle mie adorate passaporte! Quelle che per me sono dei portali magici, dei collegamenti tra i libri che amo, dei dettagli, dei temi, dei rimandi che accomunano i libri per bambini e ragazzi e che li uniscono in un immenso e travolgente unico mondo di fantasia.
Miss Dicembre che si presenta davanti al cancello di Villa Moonro per un colloquio di lavoro da istitutrice mi ha riportato magicamente nella vecchia Londra, in Viale dei Ciliegi numero 17, davanti alla villetta deliziosa e tutta a modo della famiglia Banks, dove inizia la splendida avventura di Mary Poppins, celeberrimo romanzo di Pamela Lyndon Travers del 1934 (recensione QUI).
Il carattere indomito e sfuggente di Corvin, solo, malinconico, in qualche modo prigioniero dei suoi poteri e del suo destino mi ha ricordato moltissimo il carattere allegro, furbo, vivace e insieme sottilmente malinconico di Peter Pan, imprigionato nella sua condizione di ombra e di bambino che non crescerà mai.
E infine una delle prime apparizioni di Corvin davanti a Dicembre, in cui il ragazzino rotola fuori dalla stufa prendendo fora umana dal fumo, le fiamme e le braci... non trovate anche voi che ricordi tantissimo il mondo di Harry Potter di J.K.Rowling in particolare l’episodio in cui il volto di Sirius Black compare tra le fiamme del camino nella sala comune di Grifondoro?
Per ora è tutto! A presto!
Anna
Photo credit: @anna_bookfantasy
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