Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi per la rubrica “Milk, Cookies&Books: libri a merenda”, la nostra rubrica dedicata a bambini e ragazzi, vi parlo di Mezzanotte e Cinque, un adorabile racconto natalizio dell’autrice francese Malika Ferdjoukh. Ringrazio immensamente Camelozampa per la copia omaggio in cambio di una recensione onesta.
Mezzanotte e cinque
di Malika Ferdjoukh
Prezzo: 14,90 € (cop. rigida)
Pagine: 104
Genere: narrativa ragazzi
Editore: Camelozampa (collana I Peli di Gatto)
Data di pubblicazione: 4 novembre 2022
Mezzanottecinque ha dieci anni e vive con la sorellina Bretella e il loro miglior amico Emil per le strade di Praga. Perfino lui si è dimenticato il suo vero nome: tutti lo chiamano così per un tatuaggio che ha sul braccio, un orologio che segna mezzanotte e cinque minuti. È la vigilia di Natale e i tre piccoli vagabondi sono sempre affamati e in cerca di un posto dove ripararsi dal vento gelido che spazza la Città Vecchia. Ma in tutta Praga non si parla d’altro: è stata rubata la collana di diamanti, oro e rubini della principessa Daniela Danilova! E lei ha promesso una ricompensa colossale a chi gliela riporterà...
Devo essere sincera: non avevo mai sentito parlare di Malika Ferdjoukh, eppure pare sia un’autrice molto famosa, soprattutto nell’ambito della letteratura per ragazzi. Chiedo venia e sicuramente farò ammenda recuperando qualcos’altro dell’autrice, perché Mezzanotte e Cinque mi ha divertita parecchio. Siamo a Praga ed è la vigilia di Natale. Mentre tutti si preparano al giorno più amato dell’anno e impazza un vento freddo e furioso che preannuncia neve, la principessa Daniella Danilova, appena uscita da Teatro a braccetto col suo spasimante, il conte Orlok, perde la sua preziosa collana, un tesoro di inestimabile valore. In tutta Praga non si parla d’altro, la voce si sparge in fretta e tutti vorrebbero ritrovare il gioiello della principessa, anche perché la ricompensa si dice sarà molto alta. Tra le strade più povere e malfamate, anche tre piccoli orfanelli sembrano interessati a ritrovare la collana della principessa. Potrebbe essere la svolta che stavano aspettando per cambiare finalmente vita. Uno dei tre bambini si chiama Mezzanottecinque per via di un tatuaggio che porta stampato sul braccio che sembra proprio un orologio che segna l'ora mezzanotte e cinque. Il ragazzino non ama particolarmente lavarsi, anzi si può dire che non lo faccia mai, “a meno che un temporale estivo non lo cogliesse di sorpresa”.
Ha una sorellina che gli sta sempre dietro, Bretella, cenciosa quanto lui ma piena di risorse. Nell’orlo della veste logora, infatti, le piace collezionare bottoni, ma vi si può trovare anche una vecchia caramella che ama leccare un pochino al giorno (per non finirla, ovvio! :P). E poi c’è Emil, il loro migliore amico, che quanto meno la faccia la lava, ma che si porta dietro tre simpatici topolini: Frufrù, Nanà e Zizì. Gli piace farli esibire e definirsi un domatore, sebbene quando la gente vede i suoi topi, tende a scappare o a fare salti esagerati. Emil ha un sogno: ritrovare il padre, un ricco barone di Moravia, ma per ritrovarlo gli toccherà viaggiare molto. Ecco perché si presenta al carrozzone di due teatranti, sperando lo prendano con loro. Il numero con i topolini non li conquista, purtroppo, ma Emil e i suoi amici fanno credere che i topolini siano in grado di parlare e promettono di presentare un nuovo numero il giorno dopo. Nel frattempo, Bretella, attirata dai bottoni dell’abito di un ricco signore passato di lì in carrozza, lo segue e si ritroverà a fare una scoperta sconcertante. Sarà l’inizio di una piccola e appassionante avventura che porterà i tre orfanelli niente di meno che al palazzo Danilo, l’abitazione della principessa, farà loro scoprire (per un po’) com’è vivere nella bambagia (e fare un bel bagno, finalmente) e comprendere quanto a volte, anche se si è poveri, è preferibile avere poco che essere ricchi ed eleganti ma senza cuore.
Questa piccola storia di poco più di 90 pagine è davvero ricca di colpi di scena. I nostri tre protagonisti andando alla ricerca di un sogno troveranno invece un destino diverso, il più giusto forse, il migliore che potessero trovare. Quel tatuaggio di Mezzanottecinque condurrà i ragazzi verso una verità inaspettata, come se il Natale avesse compiuto un’altra delle sue magie. Praga si offre a chi legge come una città meravigliosa e piena di vita, colori, odori e suoni, il tutto trasportato da un vento freddo che punge le ossa. Una città antica e romantica, ma che molto sembra avere in comune con la Londra dello stesso periodo in cui la storia è ambientata. Ulteriore parallelismo con questa, è la vicenda dei tre orfanelli che sicuramente fa venire in mente quella di uno degli orfani inglesi più famosi della letteratura per ragazzi e che ci trasporta subito nelle atmosfere dickensiane più classiche. Ammetto che, da amante dei romanzi di Dickens, è stato questo uno dei motivi che più mi ha attratto verso la storia. Il finale è un ulteriore sorpresa, nulla di stucchevole ma sicuramente magico e inaspettato. A rendere questo libricino ancora più speciale, vi sono le illustrazioni di Eleonora Antonioni. Sono in bianco e nero e accompagnano la storia dall’inizio alla fine, delineando alla perfezione personaggi, ambientazione e dettagli piccoli e grandi. Impossibile non affezionarsi ai tre ragazzini, così spigliati, vivaci e adorabili, così come è impossibile non amare i tre topolini che Emil si porta sempre dietro. Il libro, come molti altri di Camelozampa, è ad alta leggibilità, utilizza infatti il font Easy Reading, carattere adatto a tutti, specialmente a chi è dislessico.
Mezzanotte e cinque è una storia breve che ricalca la tradizione dickensiana, facendo riflettere sui valori dell’amicizia e della famiglia, che si sofferma sulla disuguaglianza tra ricchezza e povertà, che spinge a inseguire i propri sogni, nonostante gli ostacoli sul cammino. Non mancherà di farvi sorridere e commuovere, aspettatevi di tutto. Una lettura tenera e speciale, per ogni età. Super consigliato!
Photo credit: @francikarou @coffeeandbooks
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