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mercoledì 16 novembre 2022

Review Party: "Il Regno dei Demoni" di Victoria Aveyard (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Party di Il Regno dei demoni, secondo volume della nuova serie di Victoria Aveyard, uscito in Italia per Mondadori. Ce ne parla Eleonora, che aveva già letto il primo volume in inglese, Realm Breaker (QUI la sua recensione, se volete recuperarla). Ringraziamo Amarilli Silvia Moro per averci incluse nell'evento e la casa editrice per la copia omaggio in cambio di una recensione onesta.

Il Regno dei Demoni
di Victoria Aveyard

Prezzo: 10,99 € (eBook) 20,90 € (cop. rigida)
Pagine: 556
Genere: fantasy, epic-fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 22 novembre 2022

Il destino del mondo giace sul filo di una lama. Combattendo insieme alla sua banda di improbabili compagni, Corayne sta imparando ad abbracciare l'antico potere che le scorre nelle vene e a comprendere lo straordinario potere della spada ereditata dal padre. Ma il suo viaggio è tutt'altro che concluso. L'esercito della regina Erida, infatti, sta marciando attraverso Allward spalleggiato da Taristan, che lungo il cammino apre portali su mondi da incubo radendo al suolo interi regni. Se vuole salvare il mondo che conosce, Corayne non ha altra scelta se non radunare un esercito tutto suo. Per farlo, lei e i suoi compagni dovranno percorrere terre pericolose e affrontare assassini, bestie ultraterrene e mari tempestosi. Ma Taristan ha scatenato un potere malefico molto più letale dei suoi eserciti di mostri. Qualcosa di tremendamente pericoloso attende nell'ombra, qualcosa che potrebbe consumare il mondo e spegnere ogni speranza di vittoria.

Questo secondo libro della trilogia del Regno delle Ceneri riparte esattamente da dove eravamo rimasti alla fine del primo volume. Coryane e il suo gruppo di sgangherati salvatori della patria si stanno riprendendo dalla battaglia in cui sono riusciti a chiudere il primo Spectrum, il “portale magico” che funge da collegamento tra Allward e tutta una serie di mondi demoniaci governati da Nimbus, il malvagio re demone che vuole impossessarsi di ogni cosa. La battaglia ha lasciato i nostri protagonisti malconci e moralmente a pezzi, ma sono tutti ben consapevoli che la loro impresa è solo appena iniziata e che per portarla a termine avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile. Nella speranza di ottenerlo i sei ripartono subito per il loro viaggio attraverso i regni di Allward alla ricerca di alleati.

Nel frattempo la regina Erida, insieme al consorte e zio di Coryane, nonché servo di Nimbus, Taristan di Cor, ha imboccato definitivamente la strada della psicopatia, siamo passati dal bisogno che aveva nel primo volume di dimostrare a tutti di essere in grado di regnare all’ambizione più sfrenata e incontrollata di conquistare e dominare il mondo per esserne imperatrice incontrastata per la qual cosa è disposta a togliere dal proprio cammino chiunque, e sottolineo chiunque, si frapponga tra lei e il suo obbiettivo. Erida si è spinta a un punto tale che in un momento di stizza ha compiuto un omicidio senza apparente motivo e persino chi le è stato sempre fedele e sostenitore all’interno della sua corte ha iniziato ad aver paura di lei e dei limiti che è disposta a distruggere per la sua mera ambizione. L’unico che appoggia pienamente i suoi piani, e anzi ritiene che siano addirittura quasi troppo blandi, è proprio Taristan che, appoggiato dal demone, vede i disegni della regina come un tassello aggiuntivo verso la realizzazione del dominio di Nimbus.

Lo sviluppo dell’azione di fatto in questo secondo volume parte molto avanti rispetto alla storia, all’incirca dopo la prima di metà del libro. In parte è dovuto al fatto che in questo secondo romanzo l’autrice si è concentrata molto sullo sviluppo dei rapporti tra i personaggi, sia all’interno del gruppo di eroi, sia tra la coppia reale. Nella prima parte del libro, quella un po’ più lenta, arriviamo a comprendere meglio la psicologia dei vari personaggi, se ad esempio nel primo libro Andry, Dom e Coryane sembravano abbastanza tre personaggi capitati per caso nella storia, in questo libro hanno assunto uno spessore ed una caratterizzazione maggiore. Andry è un personaggio di cui personalmente ho apprezzato molto l’ampliamento della personalità, è passato dall’essere un ragazzino che sapeva solo essere uno scudiero, perché quello gli era stato insegnato, a diventare un giovane uomo con la morale di un futuro cavaliere, i modi di uno scudiero ma una personalità propria. Anche per Dom e Coryane vale lo stesso discorso, entrambe le loro personalità vengono sviluppate e approfondite meglio e non sono più quei personaggi in 2D che sembravano un po’ nel primo volume, così come anche Sorasa Sarn, l’assassina mercenaria, si rivela molto più profonda e complessa di quanto potesse sembrare a una prima occhiata. Per quanto assurdo possa sembrare, in realtà la figura che ho trovato più d’impatto, anche se a mio parere ha perso un po’ del suo spessore passando dal primo al secondo libro, è proprio quella della regina. Nessuno degli attori della storia è stato in grado di scatenare una mia reazione così forte quanto Erida, la regina folle. Il suo personaggio è stato forse l’unico ad avere quella che secondo me è un’involuzione, nel senso che in questo libro l’unica cosa che la caratterizza è appunto solo la sua sete di conquista e l’attrazione che prova per il marito assetato quanto lei (chi si somiglia si piglia), ma nel suo essere così monotematica è stata l’unica a “saltare fuori dalle pagine” per davvero.

A differenza del primo libro, inoltre, in questo secondo volume, si percepiscono maggiormente le caratteristiche che identificano questa saga come epic fantasy a tutti gli effetti, se nel primo libro infatti sembravano tutti un po’ scombinati qui si distinguono chiaramente, possiamo ben individuare infatti l’eroina incaricata di una missione scritta nel suo destino, la compagnia dell’eroe che le fa da spalla, la missione, dalla cui realizzazione dipende il destino dell’intero mondo, e ovviamente gli oppositori, che in questo caso fanno coppia, in tutti i sensi, governati dalle forze del male responsabili della situazione drastica.

Sostanzialmente ne Il Regno dei Demoni troviamo anche una evoluzione stilistica e contenutistica dell’autrice che si dimostra più dettagliata e ben in grado di gestire multipli POV, rimanendo comunque focalizzata sulla scena principale; può risultare a tratti lento ma vista la complessità generale dell’ambientazione e della scelta narrativa dei diversi punti di vista risulta un libro interessante e godibile. Un consiglio: prima di buttarsi nella lettura della serie forse conviene aspettare l’uscita di tutti quanti i libri che la compongono, altrimenti si rischia di avere qualche difficoltà nel riprendere il filo dell’azione e anche perché Victoria Aveyard ama lasciare i finali in cliffhanger.

Per finire ringrazio Mondadori per avermi dato la possibilità di leggere questo libro in anteprima.



Eleonora


Fonte immagini: Pinterest

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