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venerdì 16 dicembre 2022

Recensione: "Miss Adele Dickinson" di Laura Costantini

Buongiorno, lettor*!
Oggi vi lascio un’altra recensione tra quelle in arretrato, ovvero Miss Adele Dickinson, di Laura Costantini. Questa serie è entrata a pieno titolo nella classifica delle più belle mai lette e più proseguo più il mio cuore si spezza all’idea che prima o poi si concluderà. Sono grata all’autrice per aver scritto una storia del genere, capace di emozionarmi costantemente e tenermi avvinghiata a sé.

Miss Adele Dickinson
di Laura Costantini
 
Prezzo: 4,99 € (eBook) 10,99 € (cop. flessibile)
Pagine: 166
Genere: romance storico, LGBT+
Editore: goWare
Data di pubblicazione: 5 novembre 2018

«Per la guerra che credi di voler portare avanti si deve essere soli».Lord Kiran di Lennox si è dato una missione: salvare i bambini di strada che affollano le strade di Londra, facili vittime delle perversioni degli aristocratici annoiati. Per farlo si avvale dell’aiuto della misteriosa Adele Dickinson, filantropa americana dal volto velato e dalla voce aspra. Ma il giovane lord e la zitella claudicante lottano contro un sistema che schiaccia tutti coloro che rappresentano un ostacolo. E che non esita a colpire lì dove fa più male.Con questo terzo episodio della serie Diario vittoriano, continua la narrazione del diario di Robert Stuart Moncliff ed entra nel vivo degli anni in cui il ragazzo ombra, ormai cresciuto è pronto a pagare il prezzo più alto sfidando l’Inghilterra vittoriana.

Eccomi di nuovo a parlarvi del Diario Vittoriano, serie splendida ambientata alla fine dell’Ottocento, che tratta di un amore puro, potente e proibito. Di questa serie si può solo amare tutto, senza eccezioni. Laura Costantini è stata capace di dar vita a una storia bellissima, curandone ogni dettaglio e facendo innamorare chiunque la legga. Impossibile non affezionarsi ai protagonisti, caratterizzati talmente bene che qualunque altro, a confronto, sembra insulso. Impossibile non lasciarsi affascinare dall’ambientazione, che si sposta tra Londra, Scozia e India e risulta sempre accurata e ben bilanciata con tutto il resto. Impossibile non trovare poetico e ammaliante lo stile dell’autrice, ogni parola scaturita dalla sua penna è così toccante e vivida da commuovere. In questo terzo volume della serie, Costantini non ci fa mancare una buona dose di tensione e drammi, così come li abbiamo trovati anche nei volumi precedenti. Le cose si fanno sempre più complicate per Robert e Kiran, che continuano a lottare contro nemici potenti e a tenere nascosto il loro amore, un sentimento che la società perbene londinese considererebbe illecito e mai comprenderebbe. Kiran è ormai una persona di spicco, un Pari d’Inghilterra, e Robert è uno degli artisti più affermati della sua epoca, oltre che giornalista e scrittore di successo. Per anni hanno tenuto testa a tutte le malelingue che circolavano su di loro, quando il sentimento che provavano non era ancora sbocciato, ma era ancora un frutto acerbo. Adesso i due sono consapevoli di ciò che provano, non riescono a stare l’uno lontano dall’altro, eppure non possono vivere quell’amore alla luce del sole, non sono liberi come vorrebbero, la società in cui vivono li condannerebbe. Robert si è legato così in matrimonio alla bella ma capricciosa Catherine, pur non amandola, ha indossato la maschera del marito perfetto così da sviare qualunque dubbio riguardo la sua "amicizia" con Lord Lennox, mentre Kiran - che non si è legato a nessuno, ma che tiene in maniera speciale alla cameriera Flossie - dall'alto della sua nuova e autorevole posizione, contribuisce a mettere in salvo vite e accoglierle in un ricovero predisposto da lui stesso. Lo fa soprattutto nei panni segreti di una stravagante zitella americana di nome Adele Dickinson, colei che di notte vaga per i bassifondi di Londra raccattando bambini e bambine dalla strada e dai bordelli, strappandoli alle mani avide dei pederasti della società inglese. Questo comporta essere costantemente in pericolo, eventualità contemplata e accettata da Kiran, che non riesce comunque a rinunciare alla sua opera caritatevole, dopo l’inferno che ha vissuto, e non può permettere qualcun altro viva sulla propria pelle le stesse cose vissute da lui. Non è facile tenere Robert a distanza con tutte le minacce che lo assediano, vorrebbe proteggerlo, tenerlo al sicuro, perché sa che chiunque gli gravita intorno potrebbe rischiare la vita, ma il loro è un legame che non si può a spezzare in alcun modo. Non c'è possibilità che uno dei due rinunci all'altro.

<<Non posso impedirti di desiderare la morte. Ma se lo fai, muoio anche io>>.

I nemici di Kiran si faranno più agguerriti, quando la posta in gioco diventerà più alta e Kiran provocherà le ire di sir Antony Ruggeri de' Spatafora, un altro uomo viscido e potente, al pari di Cavendish e, come lui, dedito a passatempi riprovevoli e immorali. Un uomo che Kiran conosce da tempo, un uomo da fermare a tutti i costi. Ma quando in ballo c’è non solo la sua vita ma anche quella di chi gli è più caro, come farà a difendersi, a portare avanti la sua battaglia senza che qualcuno ne rimanga ferito? La vendetta personale non può bastare, eppure dovrà trovare il modo di mettere fine a quella storia una volta per tutte, dovesse usare qualunque mezzo...

Anche questa volta Laura Costantini ci regala un volume breve ma particolarmente intenso, incentrato su tematiche forti e personaggi che offrono nuove sfumature da esplorare. Kiran sempre più vicino al baratro, ma nonostante tutto disposto a non arrendersi mai, la fortuna sembra baciarlo e, allo stesso tempo, farsi beffa di lui. Robert, tormentato per la distanza da mantenere, ma sempre col cuore al suo Kiran, sempre fedele a lui soltanto e disposto anche ad ammettere tutti i suoi peccati, pur di poterci stare insieme e non abbandonarlo. E il resto dei personaggi, perfettamente mossi dall’autrice come abili pennelli su una tela, con qualche aggiunta a rendere la storia ancora più intrigante, come per esempio l’ispettore Cameron, che con i suoi chiaro-scuri riesce a tenere sempre viva l’attenzione de* lettor* anche quando vorrebbero solo leggere di Robert e Kiran, pregando per un lieto fine. Una storia appassionante, con colpi di scena immancabili e una bella serie di tensioni e pericoli e tormenti interiori, eppure tutto raccontato con maestria e grazia e con uno stile talmente elegante da non riuscire a staccare gli occhi dalle pagine. Anche in questo libro si soffre, si soffre tanto e le gioie sono davvero poche, ma ho ancora fiducia che le cose possano risolversi per il meglio per i nostri due protagonisti e che, prima o poi, riescano a vivere il loro amore come meritano. Hanno fatto numerosi passi in avanti da quando si sono conosciuti a Calcutta, hanno dovuto superare parecchi ostacoli e, da giovani sprovveduti, sono adesso cresciuti e diventati uomini, si sono caricati di responsabilità e vedono il mondo in maniera diversa. Nonostante tutto, sono sempre più uniti, capaci di comunicare tramite un solo sguardo, o di comprendersi anche senza vedersi, talmente profondo è il loro sentimento. L'autrice riesce a sondarlo intimamente, a farcene cogliere la complessità e la bellezza. Raramente nella mia carriera di lettrice ho avuto modo di leggere di una coppia come questa.

Se ancora non avete fatto la conoscenza del Diario Vittoriano (nonostante le mie continue raccomandazioni? Sul serio?!), vi consiglio, anzi no, vi supplico, di dargliela. Sono certa che non ve ne pentirete. È una serie che entra nel cuore, che il cuore ve lo spacca, ma è assolutamente indimenticabile e, dopo averla letta, ringrazierete per aver conosciuto una meraviglia simile. Fidatevi!
Fonte immagini: Pinterest

1 commento:

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