Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi vi parlo di Destini incrociati, di Lexi Ryan, volume conclusivo della duologia fantasy uscita da poco per Mondadori. Del primo libro vi avevo già parlato QUI, ma vediamo adesso che cosa ci avrà riservato l’autrice. Ringrazio la casa editrice per la copia inviatami in cambio di un’onesta opinione e la squadra di blogger che ha partecipato con me a questo evento.
Destini incrociati
di Lexi Ryan
Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,90 € (cop. rigida)
Pagine: 324
Genere: fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
Il palazzo dorato è avvolto dal velo della notte. La mia notte. Le mie tenebre. Il mio potere. Quando seppe che la sorella Jas era stata venduta al re dei Fae delle ombre, Brie pensò che la sua vita non sarebbe potuta andare peggio di così. Ma ora, intrappolata in una ragnatela di bugie che lei stessa ha tessuto, dal momento che, innamorata contemporaneamente di due principi, non può più fidarsi di nessuno dei due, la sua esistenza non le appare certo più semplice. La guerra ormai è alle porte della corte di Unseelie, eppure Brie non è ancora in grado di scegliere da che parte stare. Come potrebbe farlo, visto che non è capace di comprendere nemmeno se stessa? Più precipita, più le appare chiaro che le profezie non mentono e che lei – che le piaccia o meno – ha un ruolo da giocare nel destino del regno fatato.
Come vi avevo già accennato nella recensione di Promesse vane, questa duologia ha il pregio di essere una lettura leggera e spensierata, l’ideale per staccare da letture un po’ più impegnative. Se il primo volume si era rivelato carino e a tratti avvincente, anche se pieno zeppo di cliché, di questo secondo libro non posso esattamente dire lo stesso, perché mi ha preso veramente pochissimo e perché vuol fingere di essere qualcosa di più, ma a conti fatti manca la sostanza. Promesse vane si era concluso in maniera esplosiva, l’autrice aveva riservato per il finale una serie di colpi di scena che avevano fatto bene il loro lavoro, ovvero invogliarmi a leggere subito il secondo libro. Peccato che in Destini incrociati le carte vengono rimescolate molto male e più che dare quel tocco di originalità di cui c’era bisogno, Ryan ricasca nello stereotipo e nel “già letto” di cui non avevamo invece bisogno. Mi aspettavo che l’autrice si distaccasse di più dalla serie a cui palesemente si è ispirata, ovvero ACOTAR di Sarah J. Maas, ma così non è stato. Il finale di Promesse vane mi aveva fatto ben sperare, ma poi Destini incrociati ha abbastanza deluso le aspettative. Innanzitutto mi aspettavo che almeno uno dei due protagonisti maschili tirasse fuori un lato decisamente più infido e malvagio - sarebbe stato interessante da leggere - invece sotto sotto sono entrambi due cuori di panna che battono unicamente per Abriella. Forse l'autrice ha provato a renderli un po' manipolatori e grigi, ma con scarsi risultati. La nostra protagonista è sempre al centro dell’attenzione e sembra essere il fulcro di tutto quello che succede nel libro. Il suo potere di maneggiare le ombre a proprio piacimento non si sa come si evolve e diventa molto altro, dandole capacità che nessuno sa spiegarsi. Da che non voleva saperne di far parte del mondo Fae - piuttosto la morte -, diventa la paladina numero uno delle creature fatate, ricredendosi su tutto, anche sui legami eterni.
La prima parte del libro ha quantomeno un minimo di senso, Abriella, delusa e tradita, fugge da Sebastian e da Finn e si ritrova a essere ospitata dai Fae Selvaggi, niente di meno che dal loro re, Misha. Lui mi è parso un personaggio abbastanza intrigante, forse l’unico che salverei di tutto il romanzo, mentre la storia nella parte centrale inizia decisamente a perdere colpi. Mentre i nostri protagonisti cercano di capire come salvare dei bambini fae che si ammalano misteriosamente, le fazioni di Seelie e Unseelie lottano per il trono della Corte della Luna. La regina Arya cerca di prolungare la sua vita, nonostante la maledizione che ha lanciato sugli Unseelie la stia piano piano uccidendo, e si attende questo momento affinché succeda qualcosa di significativo una buona volta per tutte. Infatti, nel finale, finalmente, qualcosa succede… ed è esattamente quello che ci si poteva aspettare, considerando la piega che avevano preso gli eventi. Nulla di nuovo, dunque.
Destini incrociati si lascia leggere, ma molto più faticosamente rispetto al primo volume, perché davvero è tutto poco appassionante e scontato. Viene inserita qualche profezia qua e là, qualche nuovo personaggio o creatura, qualche scena ad alta tensione sessuale (ovviamente), ma non basta a dare calibro alla storia. Lexi Ryan non ha osato più di tanto in questo secondo volume, donandoci una trama che non fa scintille e che poteva essere gestita meglio sotto diversi aspetti. Il worldbuilding continua a essere inesistente, la caratterizzazione dei personaggi per nulla intrigante e in molti momenti accadono cose che non sai spiegarti e su cui l’autrice non si sofferma. L’intreccio è abbastanza tirato, non funziona quanto nel primo volume e, sinceramente, mi scade nel finale fin troppo banale e accomodante. Consiglierei di leggere questa duologia senza troppe aspettative, se vi sentite magari orfan* di ACOTAR, o se siete curios* di scoprire come l'autrice, conosciuta per i suoi romance, se la cavi con un genere diverso dal solito. Una lettura leggera, leggerissima, che non lascia troppo il segno. Voto: 3 - -
Fonte immagini: Pinterest
Banner: @paranormalbookslover
Nessun commento:
Posta un commento
Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)