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sabato 29 aprile 2023

Review Tour: "Le indagini del Marlow Murder Club" di Robert Thorogood (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi Coffee&Books partecipa al Review Tour (organizzato da Rosa Gli occhi del lupo) di Le indagini del Marlow Murder Club, un giallo con protagoniste delle simpatiche vecchiette nei panni di investigatrici. Lo ha letto la nostra Eleonora, appassionata di un'altra serie dello stesso autore, e ce ne parla nella sua recensione. 

Grazie a Rosa per averci incluse nell'evento e alla casa editrice per la copia omaggio in cambio di un'onesta opinione. 

Vi aspettiamo nei commenti! ;)

Le indagini del Marlow Murder Club
di Robert Thorogood

Prezzo: 17,00 € (cop. rigida)
Pagine: 304
Genere: giallo
Editore: Time Crime
Data di pubblicazione: 12 maggio 2023

Judith Potts ha settantasette anni ed è beatamente felice. Vive da sola in una villa un po’ dimessa appena fuori Marlow, non c’è nessun uomo nella sua vita che le dica cosa fare o quanto whisky bere, e per tenersi occupata crea i cruciverba per i giornali nazionali. Una sera, mentre nuota nel Tamigi, è testimone di un brutale omicidio. La polizia locale non crede alla sua storia, così decide di investigare da sé, e ben presto a questa missione si uniscono Suzie, una dog-sitter dal cuore puro, e Becks, la sobria e composta moglie del parroco. Insieme sono il Marlow Murder Club. Quando un altro cadavere viene ritrovato, si rendono conto di avere per le mani un vero e proprio serial killer. E l’enigma che volevano risolvere diventa una trappola da cui potrebbero non trovare via d’uscita...

Prima che mi dimentichi partiamo subito con i ringraziamenti alla Fanucci Editore per avermi dato la possibilità di leggere il libro in anteprima, soprattutto perché una volta scoperto che Robert Thorogood è l’autore di una delle mie serie TV preferite, Delitti in Paradiso, ero ancora più curiosa di leggere questo suo nuovo lavoro. 

Partiamo dicendo che se siete dei fan di Miss Marple probabilmente questo romanzo fa per voi, infatti la protagonista indiscussa di questo è Judith Pots, un’arzilla settantasettenne che per lavoro crea cruciverba, è affezionatissima ad una cappa/mantella multiuso e che prima di andare a dormire la sera si beve sempre un paio di dita di Scotch, il suo personale toccasana e rimedio contro i malanni.

La storia è ambientata a Marlow, un piccolo paesino che sorge sulle rive di un fiume, uno di quei posti piccini e caratteristici in cui tutti sanno tutto di tutti e dove il fulcro cittadino sono le prove del coro della chiesa, tutti i giovedì sera dalle 7 alle 9. In questo pittoresco insieme, Judith è l’eccentrica del villaggio, è colei che si vive la sua vita da libera vecchietta che sfrutta al massimo l’aver superato ormai l’età e la mentalità per fare qualcosa di diverso da quello che le va indipendentemente da ciò che possono pensare gli altri, nello specifico vivere sola soletta in una antica villa che incuriosisce ogni abitante di Marlow e fare qualche nuotata notturna nel fiume vestita solo della sua pelle. 

È proprio durante una di queste nuotate che una sera sente dapprima una discussione e poi il rumore di uno sparo, entrambi provenienti dalla casa del suo vicino. Preoccupata per la sorte del buon uomo con cui ogni tanto si scambia un saluto decide di andare a controllare la situazione e notando alcuni elementi che non tornano allerta la polizia locale denunciando un possibile omicidio. Gli investigatori, dopo una breve ricognizione, liquidano lei e le sue idee come teorie senza fondamento di una qualunque impressionabile vecchietta, la quale però non riuscendo a darsi pace e, convinta dell’incompetenza delle forze dell’ordine, decide di prendere in mano la situazione e di indagare per conto proprio.

Durante le sue ricerche fa conoscenza e pian piano amicizia con altre due donne del paese: Becks, la (insoddisfatta) moglie del pastore, calata a fondo in un ruolo che le sta decisamente stretto, anche se non lo vuole ammettere, e Suzie, un’altra signora che per passare le sue giornate fa la dog-sitter dopo essere rimasta sola a seguito del trasferimento delle figlie. Inizialmente il particolare trio assomiglia di più a tre persone prese a caso che continuano a incontrarsi involontariamente e che sono forzatamente costrette a passare del tempo insieme. Pian piano però le tre signore diventano sempre più affiatate fino a formare una piccola combriccola di ficcanaso in incognito, assolutamente adorabili.

Torniamo alla parte “gialla” della faccenda; questa si fa sempre più complessa. Da uno, gli omicidi diventano due e poi tre, tutti accomunati dalla stessa arma del delitto e da altri elementi inconsueti che permettono di collegarli senza ombra di dubbio. In città c’è un serial killer, ma chi potrebbe essere? Marlow è una cittadina in cui il massimo evento è una lite per organizzare il rinfresco dopo la messa della domenica, tutti si conoscono fin dalla più tenera età e sembra che sia impossibile nascondere qualcosa perché è pieno di “vicini curiosi” in ogni dove. Eppure... eppure le prove non mentono anche se a quanto pare in questo caso non ce ne sono abbastanza e quelle che ci sono conducono a un vicolo cieco. Ma è davvero un vicolo cieco? Le nostre tre signore, armate solo di cocciutaggine, insolenza e inventiva non ci credono e pian piano da spine nel fianco della polizia diventano a tutti gli effetti delle consulenti esterne che ovviamente finiscono per risolvere il caso facendo così il lavoro dei poliziotti.

L’espediente poliziesco che l’autore ha deciso di usare non è per lui qualcosa di nuovo, infatti se qualcuno lo conosce già dalla serie di Delitti in Paradiso probabilmente una volta giunti alla risoluzione se lo ricorderà, in generale l’intero sviluppo delle indagini e la raccolta degli indizi rispecchia abbastanza la sua impostazione classica per lo sviluppo della storia; quello che dà veramente quel qualcosa in più al romanzo sono proprio i personaggiRobert Thorogood ha la capacità di amplificare e rendere peculiare la normalità dei suoi personaggi, di fare dei loro “difetti” dei punti di forza e allo stesso tempo costruirli a più livelli, che pian piano svela o ci fa capire nel corso del libro e probabilmente non è neanche sbagliato dire che è stato proprio il Murder Club il mio elemento preferito del libro, ancora più che l’intero processo di crime solving, comunque molto particolare; sono stata in grado di capire qualcosa, ma ad altre parti non ci sarei mai arrivata. L’autore, infatti, come al suo solito, ha girato intorno alla soluzione, offrendo uno spunto per poi tirarlo indietro, avanti e indietro, avanti e indietro in modo da farti capire qualcosa ma non tutto, solo al momento della spiegazione finale tutti i tasselli trovano un senso.

Penso di preferire come suo lavoro la serie di Delitti in Paradiso ma devo dire che le vecchiette (e non) di Marlow se la sono ad ogni modo cavata egregiamente.
Eleonora



Photo credit: @eleonoranicoletto

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