coffee_books

martedì 25 luglio 2023

Rubrica: Coffee&Ciak - "Barbie" (a cura di Melz)

Buon pomeriggio! ^^
Oggi riesumiamo una rubrichetta che amiamo tanto, quella dedicata a film e serie TV, per parlare del film del momento, Barbie, da pochissimo nelle sale e già super chiacchierato. Barbie è diventato in pochissimo tempo un fenomeno di culto, monopolizzando social e non solo. Lo ha visto per noi Melz e ce ne parla nella sua recensione. Voi lo avete visto? Vi aspettiamo nei commenti! ;)

Barbie
di Greta Gerwing



Con: Margot Robbie, Ryan Gosling
Distribuito da: Warner Bros
Nelle sale dal: 21 luglio 2023

******

Ne ho sentite di ogni, prima che il film Barbie di Greta Gerwig (conosciuta come regista di Lady Bird o la trasposizione cinematografica di Piccole Donne con Saoirse Ronan e Florence Pugh) approdasse nelle sale. “Ma dai, anche te con questo Barbie”; “Sarà sicuramente una schifezza colossale”; “Ma cosa potrà mai dire un film su Barbie?” Per tutti voi che avete fatto queste osservazioni, dopo aver letto di chi si occupava della scrittura e della regia, e dopo aver saputo di Margot Robbie e Ryan Gosling come protagonisti, davvero pensavate potesse essere un pessimo prodotto?

Parliamo un po’ della trama senza spoiler. Barbieland è il mondo perfetto, dove ogni giornata è perfetta. Le Barbie sono al comando, ognuna con il loro mestiere ben definito: la Barbie presidentessa si occupa della politica, la Barbie dottoressa di curare gli altri, la Barbie scrittrice di scrivere e così via... il mondo di Barbie creato da Greta e Noah è reale nell’essere finto, tutto è fatto come se qualcuno stesse giocando con loro. Mentre Barbie fa colazione, la tazza è vuota (nessuna bambina mette del latte vero per far finta che la bambola stia mangiando), sotto la doccia non c’è acqua, così come nella piscina finta. Insomma, nel posto dove vive Barbie Stereotipo, ovvero Margot Robbie, è tutto a misura di donna. E poi ci sono i Ken, che vivono solo in funzione di Barbie. Viene più volte ribadito infatti che è “Barbie e Ken”, mai solo Ken. Riassumendo: Barbieland è un matriarcato. Le giornate perfette, però, cessano quando Barbie Stereotipo inizierà a pensare alla morte e i suoi piedi toccheranno il suolo (come sappiamo, le Barbie sono costruite per stare sempre sulle punte) e sarà costretta a recarsi da Barbie Stramba, cioè quella Barbie con i capelli tagliati male e vestita peggio (la rappresentazione delle Barbie che vengono sciupate dalle bambine a furia di sperimentare mentre giocano). Proprio quest’ultima dirà a Barbie Stereotipo che i suoi pensieri di morte sono dettati dalla bambina che sta giocando con lei e che la soluzione a tutto sarà andare nel mondo reale, trovarla e rimettere tutto a posto. Accompagnata, seppur controvoglia da Ken, Barbie si accorgerà che il mondo reale non è per nulla come crede...

Non dirò altro sulla trama perché dovete scoprire da soli quanto può esserci dietro a una premessa del genere. Già dalle prime righe di copione, nella intro ispirata a 2001 - Odissea nello spazio, viene introdotto quello che sarebbe dovuto essere da sempre il ruolo di Barbie: una bambola per ispirare le ragazzine a essere qualsiasi cosa avrebbero voluto essere. E Barbie Stereotipo è convinta che questa sia la verità, si aspetta di arrivare nel mondo reale ed essere ringraziata per l’influenza che ha avuto. Ma non è così, e lei ne sarà devastata. Ken, invece, scoprirà che il mondo reale è quasi il contrario di Barbieland e troverà il patriarcato qualcosa di affascinante tanto da informarsi su come fare per metterlo in atto.

I Ken sono gli “antagonisti” della storia, cosa che dal trailer poteva sembrare il presidente della Mattel. Ma non si tratta mai di antagonisti veri e propri perché i Ken di Barbieland siamo noi donne nel mondo vero! Vogliono ribaltare la situazione perché non gli sembra di avere rispetto, non gli sembra di avere considerazione e sono stanchi di vivere in un mondo dove non possono avere potere, né una casa dei sogni. Ryan Gosling è sublime nel ruolo di Ken Spiaggia, ha fatto suo il personaggio, fa morire dal ridere e quando canta beh... penso che intonerò I’m just Ken per tutta l’estate in ogni momento. Ah, e già che ci siamo, vi tranquillizzo... ci sono delle canzoni, ma non è un musical.

Dall’altro lato, Barbie avrà una sorta di crisi d’identità perché le verrà fatto notare un dettaglio importante: Barbie è nata per ispirare, ma è finita per essere un modello troppo perfetto. Chi è perfetto come Barbie? Assolutamente nessuno. Forse per questo Barbie Stramba è il personaggio preferito di chiunque abbia visto il film. Margot Robbie con la sua mimica facciale e fisica è riuscita a rendere umana Barbie anche in una sorta di rigidità dovuta al fatto di essere una bambola.

Il monologo di America Ferrera (appena vedrete il film capirete e se l’avete visto avete già capito) è lo sfogo classico di tutte noi donne, ma colpisce sempre in maniera sorprendente. E colpirà in modo positivo anche tutte a Barbieland.

Per quanto riguarda il finale mi sento di dire che è azzeccato. Per me Barbie Stereotipo doveva avere proprio quell’arco, e anche i Ken a Barbieland proprio per far capire ancora meglio la nostra società odierna. Altra menzione speciale va alla collaborazione della Mattel che si è messa in gioco in modo così esplicito da essere una sorpresa: le battute sul marketing, sui soldi, tutto perfetto.

Ho amato tutto di questo film: i colori, la musica, le parole, il significato, le tematiche, le risate che ha fatto fare a tutta la sala. Non è assolutamente un film per bambini, o meglio... è godibile anche fatto vedere a un bambino, ma è un film scritto per adulti! Io dico solo che tutti dovrebbero vedere Barbie anche se, lo ammetto, può essere un po’ ridondante di concetti. Però fa sempre bene ribadire alcune cose...

Andate al cinema!

Melz


Fonte immagini: Google immagini

Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...