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giovedì 28 aprile 2022

Review Party: "La legge dei lupi" di Leigh Bardugo

Buongiorno caffeinomani! ^^
Oggi tocca a me recensirvi “La legge dei lupi”, di Leigh Bardugo, capitolo conclusivo della serie dedicata a Nikolai. Il Grishaverse ha un pezzo del mio cuore e questo ormai lo sapete, purtroppo, però, questa duologia il cuore me lo ha spezzato. Vi spiego il perché nella recensione.

La legge dei lupi
di Leigh Bardugo

Prezzo: 10,99 € (eBook) 21,90 € (cop. rigida)
Pagine: 480
Genere: fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 26 aprile 2022

Il secondo volume della serie Grishaverse "Il re delle cicatrici". Anche in questo secondo e ultimo volume della dilogia ritroviamo tre dei personaggi più amati del GrishaVerse: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all'oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo.

Comincio tornando a ribadire che non c’era alcun bisogno di questa duologia su Nikolai. Non se ne sentiva davvero l’esigenza. La prima trilogia chiudeva a suo modo un cerchio, la duologia di Sei di Corvi tocca le vette più alte, con una Bardugo nella sua forma migliore. Purtroppo non si può dire lo stesso di questa. Sebbene l’autrice abbia avuto un notevole miglioramento rispetto alla serie originale, la sua maturità stilistica non va di pari passo con la trama di questi due libri e con determinate scelte che ha deciso di compiere. Ho apprezzato tornare nel mondo dei Grisha, ritrovare quell’atmosfera che tanto amo, ammetto di provare dei brividi ogni volta, eppure è tutto qui. La duologia di Nikolai non mi ha fatto innamorare come speravo, non si è dimostrata all’altezza di altri libri dell’autrice e dopo Sei di Corvi mi aspettavo decisamente di meglio, non di peggio. Il primo volume, Il Re delle Cicatrici, mi ha regalato alcuni momenti piacevoli, probabilmente merito della nostalgia per il Grishaverse e di personaggi a cui sono particolarmente affezionata, ma i difetti erano evidenti. Nella Legge dei Lupi, purtroppo, nulla cambia e quei difetti sono ancora presenti, ma stavolta creano più nervoso, perché quasi speravo in una ripresa e una degna conclusione. Ci sono stati pochi momenti davvero interessanti in questo secondo volume che mi sento di salvare e penso che aver ritrovato i miei adorati Corvi sia stato uno di quelli. Non riesco però a capire perché l’autrice abbia continuato a tirare per le lunghe una trama che, appare evidente, non riesce a essere sempre credibile, anzi talvolta risulta quasi forzata. Ho avuto come l’impressione che, a un certo punto, fossero venute meno le idee e abbia iniziato ad arrampicarsi un po’ sugli specchi, tirando in ballo personaggi che avevano già fatto il loro percorso nei libri precedenti, facendo addirittura risorgere i morti, e che non aveva senso riportare tra queste pagine, almeno per me. L’allegra rimpatriata mi è sembrata una forzatura eccessiva, un modo per colmare appunto l’insufficienza di idee. 

Quella che doveva essere la duologia dedicata a Nikolai avrei voluto fosse più concentrata su di lui e meno su altri personaggi, invece pare quasi che il nostro intrepido re e corsaro dal sarcasmo pungente venga messo in secondo piano. Zoya, che nel primo libro mi aveva intrigata per i suoi botta e risposta con Nikolai e per il modo in cui, a suo modo, si prendeva cura di lui e del suo mostro, in questo secondo libro l’ho trovata molto più fastidiosa, troppo montata, troppo superdotata. Troppo tutto. Le vengono date così tante doti e qualità da apparire una sankta, quando a conti fatti è una grisha che si è fatta strada come tanti altri. Le sue sofferenze non sono più gravi di quelle subite da altri e lei non è una sorta di divinità, eppure Bardugo pare quasi darle più spazio e valore di quanto in realtà si meriti. Nikolai sembra dipendere da lei, la cerca continuamente, sembra non poter fare a meno di avere accanto la sua Zoya, il suo generale, come se lui, da solo, non valesse abbastanza. Un attaccamento quasi ridicolo e anche repentino, direi, che non si addice molto al Nikolai che abbiamo imparato a conoscere nella trilogia principale.

Parlando di Nina, amo il suo personaggio. In Sei di Corvi e Il Regno Corrotto l’ho adorata, davvero, e anche qui, alla fine, mi è piaciuta molto. Infiltrata alla Corte di Ghiaccio, la nostra magnifica spia cerca di carpire i piani di Jarl Brum per poter fornire al suo Re informazioni utili. Sempre bravissima in quello che fa e provvista anche di una nuova abilità che mette a sua disposizione l’appoggio dei morti, Nina porta avanti la sua missione e il suo percorso in maniera costante, benché il dolore della perdita continui a bruciare. Al suo fianco c’è pero Hanne, figlia di Brum, un personaggio davvero molto bello e al quale lentamente mi sono affezionata, una ragazza costretta a nascondere i suoi poteri grisha e che, allo stesso tempo, non si sente realmente se stessa in un corpo femminile. Il loro legame si consolida e si rafforza ed è stato bello seguire questa parte della storia, sebbene sia tanto staccata dal filone principale. Nel primo libro avevo trovato il pov di Nina molto più lento degli altri e anche noioso, qui si fa più interessante ma non nego che in molti punti sia rimasto ancora poco scorrevole e pesante nelle descrizioni. L’evoluzione di Nina è stata lenta e graduale e questo alla fine ha contribuito a convincermi, mentre lo stesso non si può dire di Nikolai e Zoya, il cui rapporto ha avuto uno sviluppo un po’ dubbio.

Ci sono poi dei pov che ho trovato assolutamente inutili che hanno reso un po’ più confusionaria una trama già di suo traballante, per non parlare di certe perdite assolutamente senza senso (non penso di poter perdonare l’autrice per questo piccolo trauma che mi ha dato).

La legge dei lupi regala, insomma, molti più bassi che alti, tant’è che in alcuni momenti ho anche pensato che a scrivere questa storia fosse stata un’altra persona. Continuo ad amare, e sempre lo farò, il Grishaverse e tutto ciò che lo riguarda, ma un personaggio bello e carismatico come Nikolai meritava qualcosa di più, una storia più complessa, un approfondimento migliore del suo carattere e non di divenire succube di Zoya, l’eroina che, in questi due libri, tutto può.

Ho apprezzato l’ampliamento del worldbuiding che si sposta dai confini di Ravka estendendosi altrove, permettendoci di conoscere meglio anche altri regni del Grishaverse e altri costumi, usanze, leggi. L’autrice ha sicuramente il merito di aver dato vita a un universo eccezionale e ricco di fascino, però con questa duologia non ha sfruttato al meglio le potenzialità in suo possesso, regalandoci una storia fatta di cliché, fanservice, idee banali, morti immotivate, personaggi riciclati. Le emozioni sono scarne, non colpiscono prepotentemente il lettore come è stato con la duologia di Sei di Corvi ed è un vero peccato. Questo libro mi è piaciuto meno del primo perciò le mie tazzine sono soltanto tre stavolta. Il finale sembra quasi voler suggerire che non tutto si concluderà con questa serie, ma io spero vivamente che l’autrice si concentri su altri lavori senza peggiorare ulteriormente la situazione. Per quanto mi riguarda, continuerò a considerare la miglior parentesi di questo universo la storia dei Corvi, perché questa duologia è stata fin troppo deludente.
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest


Ringrazio Ale di Raggywords per aver organizzato l'evento e avermi inclusa e un ringraziamento alla casa editrice per la copia omaggio in cambio di un'onesta opinione.

sabato 3 aprile 2021

Review Party: "Rovina e Ascesa" di Leigh Bardugo


Buongiorno, lettori caffeinomani.
Oggi si conclude il review party dedicato a Rovina e Ascesa di Leigh Bardugo, ultimo capitolo di una serie che ci ha tenuti avvinti negli ultimi mesi, anche in vista dell’uscita della serie tv Netflix dedicata al Grishaverse. Ho amato Tenebre&Ossa sin dal primo momento e ammetto che leggere la parola fine ha fatto un certo effetto. Non riesco ancora a credere che siamo arrivati alla conclusione di questa incredibile storia. Eppure è così. Sento già la nostalgia farsi spazio nel mio cuore (*lacrimuccia*). Vi lascio alla recensione e vi consiglio di recuperare anche quelle delle mie colleghe. Ringrazio la casa editrice per la copia digitale del romanzo in cambio di una recensione onesta.
 !!! Attenzione, potrebbero esserci spoiler del secondo volume!!! 

Rovina e Ascesa
di Leigh Bardugo


Titolo originale: Ruin and Rising
Serie: The Shadow&Bone Trilogy #3
Prezzo: 17,95 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 288
Genere: fantasy, young adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 30 Marzo 2021

"Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

Ci siamo. È davvero finita. La serie che più ci ha fatto sclerare negli ultimi tempi, è giunta al termine. Siamo tutti in attesa della trasposizione tv su Netflix, adesso, ma si sa che la storia originale dei libri è sempre quella che più si porta nel cuore. Sono molto affezionata a questa serie. Me ne innamorai quando uscì il primo libro, anni fa, col titolo Tenebre e Ghiaccio e una copertina improbabile, e sono tornata ad amarla, adesso, con la nuova ristampa. Leigh Bardugo ci ha regalato un mondo davvero affascinante e originale, lo ha corredato di personaggi indimenticabili ed è riuscita a far breccia nel cuore dei lettori. La storia della giovane orfana Alina, del suo migliore amico Mal e del terrificante quanto magnetico antagonista che risponde al nome de L’Oscuro, ci ha tenuti incollati alle pagine e ci ha donato un milione di emozioni diverse. Rovina e Ascesa è un capitolo finale non privo di difetti, ma allo stesso tempo notevole. Non mancano i colpi di scena sconcertanti, gli imprevisti, le perdite, eppure tutti i nodi vengono al pettine, si scoprono nuovi dettagli di una storia fino ad ora ricca di mistero e si giunge ad una resa dei conti prospettata sin dal finale del primo volume. Decisamente ho preferito questo libro al precedente, nel quale Alina e Mal mi hanno un po’ stremato con i loro battibecchi e gelosie. Qui li ritroviamo più nella parte, più consapevoli di ciò che li attende, pronti a tutto pur di mettere un punto a quella storia, pur di fermare l’Oscuro e salvare Ravka e il mondo intero. Alina, in un primo momento, dovrà fare i conti con una “santità” che non vuole ma che, in un certo senso, le appartiene. Lei è l’unica speranza per gli abitanti di Ravka e dovrà rivestire il ruolo che l’Apparat le ha cucito addosso. Lui vuole tenerla al sicuro nascondendola nei sotterranei della Cattedrale Bianca, dove si sono rifugiati tutti dopo lo scontro di Alina con l’Oscuro, alla fine del secondo volume. Ma Alina continua a sentire il desiderio di recuperare il terzo amplificatore, l’uccello di fuoco, e per farlo dovrà uscire da quel labirinto sotterraneo. Il potere dei tre amplificatori riuniti potrebbe essere l’unica soluzione per fermare L’Oscuro, che non ha intenzione di arrendersi e anzi continua ad avanzare e a distruggere tutto ciò che incontra. 
Al suo fianco ha il fedele Mal, il miglior tracciatore che il mondo conosca e anche la persona di cui è innamorata, e un gruppo di Grisha che credono nella sua causa e hanno deciso di seguirla. È quasi una missione impossibile e suicida la loro, ma in qualche modo riusciranno a cavarsela e a fronteggiare gli attacchi dell’Oscuro, che ormai punta a giocare sporco. Nikolai sarà, come sempre, l’ausilio più imprevedibile della missione. Devo ammettere che in questo libro mi è piaciuto ancora di più il suo personaggio. È intelligente, intrigante, pieno di sorprese. Non mi aspettavo quello che la Bardugo gli ha riservato, a un certo punto della storia, e meno male che non mi sono mai spoilerata nulla su questo perché è stata una vera sorpresa. Diciamo che è riuscita a dare ancora più spessore a un personaggio che già si era fatto amare. Ovviamente questo risvolto lo ritroveremo come elemento fondamentale della serie a lui dedicata, immagino, ed ecco perché sono già curiosissima di leggerla e non vedo l’ora di avere quei libri tra le mani! Per quanto riguarda Alina, il suo oscillare tra il voler fare la cosa giusta e il cedere al richiamo di un potere sempre più grande, mi ha dato l’impressione di poca coerenza solo nella parte iniziale, perché poi, finalmente, abbiamo una protagonista più sicura di sé, più convinta delle sue capacità, più implacabile e severa. (<<Sono l’Evocaluce. Il buio cala quando lo decido io>>). Mal - e qui chiedo venia per tutte le volte che l’ho insultato - mi è piaciuto. Eh sì, lo dico e lo sottolineo: mi è piaciuto. Se il suo personaggio fosse stato per tutto l’arco dei tre romanzi come è stato in quest’ultimo, lo avrei amato anche di più e da prima. E non parlo solo del colpo di scena che lo riguarda che, ommioddio, è pazzesco, MA IO ME LO IMMAGINAVO CHE C’ERA QUALCOSA SOTTO - ma parlo del ragazzo devoto, solido, la “lama” pronta a difendere in nome di ciò in cui crede, non il ragazzo geloso, paranoico, pronto ad azzuffarsi con chiunque perché la sua Alina stava solo cercando una soluzione per salvare il mondo (in Assedio e Tempesta è così e mi ha urtato non poco).

<<Sei tutto quello che ho sempre voluto>> disse. <<Sei tutto il mio cuore>>

Rovina e Ascesa
è un romanzo abbastanza breve, si legge in pochissimo tempo, il ritmo talvolta rallenta a favore di momenti più leggeri in cui l’autrice concede di apprezzare la coralità dei personaggi coinvolti e qualche battuta ben assestata (mitiche quelle di Zoya, che è diventata uno dei miei personaggi preferiti in assoluto). Ma è anche un modo per farci percepire ancora meglio i colpi di scena previsti che, in effetti, arrivano improvvisi e lasciano di stucco. Insomma, come ultimo capitolo, questo romanzo ha davvero tanto da offrire. Scopriremo di più su Morozova, il leggendario Grisha che creò gli amplificatori, un uomo dedito ad una magia oscura che portò all’abominio. Scopriremo un suo legame importante e anche cosa abbia a che fare con L’Oscuro. Per quanto riguarda quest’ultimo, ci ho provato. Ho provato a vederlo solo come un mostro - perché, in effetti, di cose mostruose ne fa, eccome! - ma la Bardugo è stata bravissima anche nel caratterizzare il cattivo. Penso che sia uno dei migliori villain di sempre. Veniamo a conoscenza del suo passato e di come questo possa aver influenzato ogni cosa in lui. Alla fine, non è altro che un ragazzo, un ragazzo che ha vissuto troppo a lungo e non ha mai conosciuto nessuno come lui, con il suo stesso potere. Questo ha fomentato la sua ambizione e le sue ossessioni, fino a farlo praticamente impazzire. (<<Era un uomo antico, lo sapevo. Ma in quel momento era solo un ragazzo; un ragazzo brillante, dotato di un potere troppo grande, gravato dall’eternità…>>) Sarà sempre e comunque un personaggio amatissimo per me ed è stato bello conoscere il suo nome, grazie Leigh <3 A questo punto non mi resta che concludere dicendo che questa serie avrà anche un po’ più di difetti rispetto ad altri romanzi della Bardugo, ma è una serie unica, che ti resta nel cuore. Ha un worldbuilding impressionante, dei bei personaggi per cui fare il tifo, e riesce a mescolare perfettamente romance, magia, mistero, avventura e qualche nota dark. Insomma, va letta, non ci sono scuse. Adesso non resta che attendere la serie tv per continuare a sclerare e, poi, chissà, magari sperare che la Bardugo ci regali nuovi romanzi dedicati a questo mondo a cui siamo ormai così tanto legati.
Voto: 4,5 tazzine, per un romanzo che conclude una delle serie più belle di sempre!

*******

Qui sotto tutti i blog che hanno partecipato al Review Party, passate a recuperare le tappe se ve le siete perse ;)

A presto!
xoxo


Fonte immagini: Pinterest
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venerdì 13 novembre 2020

Blogtour: "Tenebre e Ossa" di Leigh Bardugo - Motivi per leggere il libro


Buongiorno, lettori! ^^
Oggi il blogtour di Tenebre e Ossa fa tappa sul mio blog. Sono molto contenta che sia stata data nuova vita e nuova veste a questa serie, che non meritava di essere interrotta. Leigh Bardugo è un’autrice fantastica e se c’è chi riesce ogni volta ad emozionarmi è proprio lei. Questo grandioso evento è stato organizzato dall’infaticabile Giusy di Divoratori di Libri, che ringrazio per avermi coinvolta. Grazie anche a tutte le ragazze che hanno preso parte all’evento in uno o più modi e alla casa editrice per l’eBook inviatoci e la collaborazione.

Tenebre e Ossa
di Leigh Bardugo


Prezzo: 17,90 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 240
Genere: fantasy, young adult
Editore: Mondadori 
Data di pubblicazione: 3 Novembre 2020

L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.

In questa tappa, e poi anche su Instagram, troverete i motivi per cui, secondo me, questo romanzo merita di essere letto. I motivi sarebbero tantissimi, Leigh Bardugo ha dato vita a una serie unica e spettacolare, ma spero mi basteranno tre soli motivi per convincervi in maniera definitiva.

Worldbuilding
 
Leigh Bardugo ha creato un mondo davvero strepitoso e variegato. Ravka è il luogo in cui è ambientato il libro che molto chiaramente si rifà alla Russia del 1800, per lingua, nomi, costumi, cultura e molto altro. L’autrice, però, non rilega tutto in quest’unica terra ma le dà ampio respiro facendo riferimenti anche ad altri luoghi che conosceremo poco alla volta, anche grazie ad altri libri dedicati al Grishaverse. Le descrizioni sono molto ben curate, dalla Faglia d’Ombra - una striscia di terra oscura e popolata da creature mostruose che divorano chiunque osi attraversarla - all’architettura dei Palazzi e dei luoghi di corte. Ogni dettaglio di questo romanzo emana fascino e stupore. La Bardugo non manca nemmeno di arricchire il tutto con riferimenti a leggende o a storie di santi o avi dei protagonisti. Insomma, nulla è lasciato al caso, è una storia ricca, complessa e appassionante.

Il sistema magico
In questa serie abbiamo la presenza di esseri magici chiamati Grisha, persone capaci di alterare la materia o controllare gli elementi. Sono soldati del Secondo Esercito, dominatori della Piccola Scienza. Non sono tutti uguali, ma vengono suddivisi a seconda delle loro capacità. Abbiamo i Corporalki (Ordine dei vivi e dei Morti) di cui fanno parte Spaccacuore, Guaritori e Plasmaforme, gli Etherealki (Ordine degli Evocatori), in cui troviamo Chiamatempeste, Inferni e Scuotiacque, e, infine, i Materialki (Ordine dei Fabrikator), di cui fanno parte Tempratori e Alkemi. È tutto molto ben strutturato e non c’è il pericolo di riscontrare confusione di alcun tipo. Non troverete spiegoni noiosi di come funzionino i poteri dei Grisha, ma poco alla volta verrà spiegata ogni cosa e avrete ben chiaro il quadro del sistema magico all’interno del Grishaverse.


L’Oscuro
Ebbene sì, ragazzi. Se pensate che un romanzo non meriti di essere letto solo per via di un unico personaggio, beh, vi sbagliate di grosso. E di sicuro non avete mai conosciuto L’Oscuro. Leigh Bardugo ci regala uno dei personaggi più belli e controversi di sempre. Misterioso, sexy, spaventoso e inquietante, L’Oscuro è davvero tanta roba. Ha mille sfumature e vorrete conoscerle tutte. Uno dei personaggi costruiti in maniera impeccabile dalla Bardugo a cui solo Kaz Brekker potrebbe avvicinarsi. Non ci sono parole abbastanza utili sul vocabolario per descriverlo, ma se vi ho incuriosito, sappiate che lui è assolutamente uno dei motivi per cui dovete leggere Tenebre e Ossa, per il suo legame con Alina, la protagonista, per il suo spessore e per l'evoluzione. Non so come verrà reso da Ben Barnes nella serie televisiva di Netflix, ma Ben mi piace da impazzire perciò spero faccia un buon lavoro. 
Se siete curiosi di saperne di più sull’Oscuro, sul potere dei Grisha, sul worldbuiding di questo romanzo, continuate a seguire questo fantastico evento con tutti gli approfondimenti possibili e immaginabili. 


Io vi lascio il link alla mia recensione, vecchia di qualche annetto, ma dalle parole sentite allora come adesso. Ecco qui: http://coffeeandbooksgirl.blogspot.com/2013/10/recensione-in-anteprima-tenebre-e.html

Spero di avervi convinti a dare una possibilità a questo romanzo che, fidatevi, ha molto, molto altro in serbo per voi.

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A presto!
xoxo

Fonte immagini: Google immagini
L'Oscuro: @morgana0anagrom

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