coffee_books

lunedì 24 settembre 2012

Recensione: "Terrestre" di Jean-Claude Mourlevat


Salve followers carissimi!
Sono qui con la recensione di una freschissima uscita: "Terrestre" di Jean-Claude Mourlevat, in libreria dal 19 settembre. Per quanti erano in attesa di un giudizio su questo romanzo, vi posso dire che, per me, è stata una piacevolissima scoperta...

Terrestre
di Jean-Claude Mourlevat


Prezzo: 15,00 euro
Pagine: 359
Editore: Rizzoli (collana Narrativa Ragazzi)

Autunno. Campagna. Mattina. Piove. Quando Anne imbocca una strada in mezzo al nulla non può certo immaginare che cosa l'aspetta. Ha per compagno uno scarabeo e per la testa un solo pensiero: ritrovare la sorella Gabrielle, scomparsa da quelle parti un anno prima. Di certo non sa che sta varcando i confini di un mondo rarefatto, dove le auto volano, i palazzi sono di vetro, la gente non respira e non sa cos'è l'amore. In quella realtà asettica e brutale Anne rischia la vita. Ma nell'ombra esiste forse qualcuno disposta ad aiutarla: persone che sognano un luogo chiamato Terra, in cui il vento scuote gli alberi e gli odori aleggiano nell'aria...

A metà tra distopico e Fantascienza, un romanzo per ragazzi, ma adatto anche agli adulti, Terrestre ci trasporta in un luogo vago e sconosciuto, alla scoperta, o meglio, alla riscoperta, di valori e cose che noi consideriamo banali, per il semplice fatto di usufruirne quotidianamente. Ma quando tutto ciò viene a mancare, quando anche il solo respirare o sorridere può diventare pericoloso, allora comprendi quanta importanza abbia ciò che siamo e ciò che abbiamo. Le piccole e semplici cose sono quelle che mancano di più...

Anne Collodi non ha più notizie della sorella da un anno. Dopo il matrimonio con un tipo strano di nome Jens, si sono completamente perse le sue tracce. Eppure né lei, né i genitori hanno mai smesso di sperare in un suo ritrovamento. Un giorno Anne riceve un messaggio d'aiuto da parte della ragazza e, senza sapere dove questo la porterà, parte alla sua ricerca, con poche indicazioni a sua disposizione.

La storia inizia con Anne che, facendo l'autostop, accetta il passaggio di un vecchio signore di nome Etienne Virgil. Lui è uno scrittore scontento di se stesso e profondamente perso. Anne, una perfetta sconosciuta, sembra capirlo meglio di chiunque altro e fargli uno strano effetto. Ecco perché, anche dopo averla lasciata alla fermata da lei richiesta, lui continuerà a pensare a quella ragazzina con uno scarabeo in mano e una valanga di domande sprezzanti.

Anne, giunta a Campagne, il luogo indicato dalla sorella nel suo misterioso messaggio, vi si inoltra e giunge in un mondo inaspettato e assolutamente distorto. Non fa né caldo né freddo, gli spazi sono immensi e asettici, le macchine volano e la gente... non respira!

Anne non ha la minima idea di dove si trovi, ma cercherà delle risposte all'Hotel Leggenda, dove una signora della Reception, Stormiwell, nonostante le sia proibito, le offrirà, di nascosto, il suo aiuto.

A questo punto si vengono a scoprire diverse cose su quel luogo e quella gente, anche se tutto resterà sempre abbastanza indefinito. Una cosa che non leggerete mai in Terrestre è che Anne si trovi in mezzo ad extraterrestri. Non verrà mai dichiarato esplicitamente, ma sarà il lettore a trarre questa conclusione. E' gente che assomiglia ai terrestri nell'aspetto ma, facendoci più attenzione, si possono notare le differenze. Oltre al fatto che non respirano, hanno anche la pelle glabra, lo sguardo un po' perso, espressioni sempre serie e un'aria perennemente melanconica. Inoltre, trovano rivoltanti la maggior parte delle cose terrestri e considerano la razza come portatrice di germi e malattie, sporca e chiassosa. Da tempo, però, studiano da vicino la Terra e i suoi abitanti, mandando soldati in missioni segrete e tenendo d'occhio la loro evoluzione, soprattutto in campo nucleare. In più, attratti dalle donne terrestri,  le rapiscono, le usano e poi le mandano a morire in un luogo chiamato Estrella.

La nuova realtà è dura da digerire per Anne, che è arrivata fin lì per ritrovare la sorella e invece scopre che è stata rapita per chissà quali scopi e che probabilmente non potrà salvarla. Ma Anne non demorde! In più, è fortunata ad aver trovato la signora Stormiwell, che mette a repentaglio la sua stessa vita pur di aiutare quella giovane terrestre (che segretamente la "invidia" - resterete colpiti dallo scambio che pretenderà per le sue informazioni), o lo scrittore Etienne Virgil, anche lui pronto ad aiutarla come può, o l'ibrido Bran. Ebbene sì, anche qui si parla di ibridi. Sono coloro nati da una madre terrestre, solitamente le donne che vengono rapite. Essi possiedono la capacità di respirare, anche se possono benissimo farne a meno, e sono i più credibili per una missione "terrestre". Infatti, sono ibridi i soldati reclutati per le missioni. Bran è un soldato ibrido e Anne lo conosce al matrimonio della sorella, un anno prima, quando ancora aveva soltanto un leggero dubbio sul futuro cognato e i suoi amici, tra cui Bran, le sembravano un po' strani.

Sono tante, troppe le cose da dire di questo romanzo, che cattura dalla prima all'ultima pagina, con la sua scrittura decisa e fluida. Si alternano i punti di vista - e forse solo questo gioca un po' a suo sfavore, si passa da quello di Anne, che parla in prima persona, a quello in terza persona dei numerosi altri personaggi - ma si ha sempre molta chiarezza su chi sia il narratore, ispezionandone a fondo il pensiero, la personalità e  le intenzioni. Questo romanzo inizia in modo lento, con la conoscenza di due soli personaggi, Etienne Virgil e Anne Collodi. Un anziano scrittore amareggiato e una quindicenne sveglia e determinata. Sembrano così diversi l'uno dall'altra, eppure qualcosa li accomunerà e li porterà a collaborare...

La storia è suddivisa in tre parti. Dopo la prima, in cui lentamente si scopre il mondo sconosciuto in cui è penetrata Anne, si passa ad una seconda molto più intrigante. Entra in scena Bran, accennato solo nella prima parte, che qui diventa uno dei protagonisti. Lo conosciamo e ce ne affezioniamo immediatamente. Lui è molto più "terrestre" di quanto si possa immaginare, o minimamente sospettare, e proverà per Anne un'empatia istantanea (già dal matrimonio). Mi è piaciuto molto il suo personaggio, come anche la signora Stormiwell (la prima fan dei terrestri), il marito di lei, o Thorkensen, amico di Bran. In un romanzo di sole 359 pagine troviamo concentrata una storia autoconclusiva ma con una caratterizzazione dei personaggi degna di una saga!

La terza parte del romanzo ci trasporta a Estrella, un luogo temuto, spaventoso, che ricorda tantissimo i campi di concentramento nazisti! Anne, con la sua tenacia e la sua incrollabile temerarietà, è riuscita a superare ogni minaccia che le si è parata davanti, è riuscita a fingere benissimo di non essere terrestre, a mascherare la sua natura, a conquistarsi la fiducia di qualche alleato, la loro amicizia e giungere fino a quel posto, dove è rinchiusa la sorella. Ma la vera prova sarà adesso entrarci e Anne sarà pronta a tutto! Non avete idea quanto!

Terrestre, mi ha sorpresa. Davvero. Ho cominciato a leggerlo rapita dalla cover e dalla trama originale, ma poi scoprendone lo stile, molto semplice e adatto a dei lettori più giovani, ho pensato di trovarmi davanti un romanzo che non mi avrebbe entusiasmato più di tanto. Invece, più andavo avanti più me ne innamoravo. Oltre alla storia ricca di elementi fantastici, si susseguono numerosi colpi di scena e Anne è messa in costante difficoltà. Viviamo insieme a lei l'ansia di ritrovare la sorella, di sapere cosa le sia successo. Viviamo insieme a lei le strategie di passare inosservata in mezzo a quella gente "anormale", dove respirare è vietato, come anche sorridere, cantare, ansimare, e molto altro. Conosceremo un mondo stranissimo, terrorizzato dal nostro, dalle nostre usanze, dai nostri cibi e dalle nostre abitudini. Come se ad essere alieni fossero gli abitanti della Terra e quello il mondo normale. Una realtà distorta, che ci porterà a constatare quanto sottovalutiamo i beni di cui disponiamo normalmente e senza i quali saremmo persi. Diversi.

Con un'ironia leggera e stuzzicante, l'autore ci presenta tutto questo e lo fa in modo egregio, regalandoci una storia commovente e ricca di significato, spiazzandoci con la sua smisurata fantasia, "rapendoci" e trasportandoci in un mondo che non vorremmo mai smettere di leggere.

Lo consiglio a tutti, grandi e piccoli. Contiene perle di saggezza per ogni generazione, azione, romanticismo e poesia. Vi conquisterà, ve lo assicuro!

Voto: 9/10





8 commenti:

  1. Ok... mi sa che lo metterò nel prossimo ordine insieme a Delirium! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Brava, due bellissimi romanzi, anzi devo dire che tra i due ho anche trovato delle similitudini a volte...
      Cmq io l'ho acquistato in ebook - purtroppo!:( - ma comprerò di sicuro il cartaceo...

      Elimina
  2. Li metterò in lista regalo per il compleanno...

    RispondiElimina
  3. Ottima recensione! Lo voglio anch'io :P
    Ps. La cover del romanzo è splendida!

    RispondiElimina
  4. Ho appena finito di leggerlo e mi è piaciuto tanto ma mi ha lasciato una profonda tristezza sopratutto per il povero signor Virgil. Comunque bello, diverso dai soliti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero! La fine che fa Virgil ha scioccato anche me:( Però è un romanzo con una profondità che hanno pochi, mi è piaciuto tantissimo e consiglierei a tutti di leggerlo...

      Elimina

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...