Eccomi con una nuova recensione per voi! Oggi mi dedico ad un genere più leggero, un genere che un'autrice più di altre riesce a gestire bene, ovvero Sophie Kinsella. Quest'estate ho avuto l'opportunità di leggere il suo young adult, "Dov'è finita Audrey?" e devo ammettere che l'ho apprezzato parecchio. Sophie Kinsella non eccelle solo nello chick-lit ma è anche molto portata per lo young adult. L'autrice ha scritto una storia divertente e briosa, che allo stesso tempo affronta temi delicati e importanti. Un vero gioiellino che vi consiglio assolutamente di leggere!
Ringrazio immensamente la casa editrice per avermi fornito una copia ebook del romanzo, in cambio di una mia onesta opinione.
Dov'è finita Audrey?
di Sophie Kinsella
Titolo originale: Finding Audrey
Prezzo: 16,00 euro
Pagine: 285
Genere: young adult, contemporary
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Data di pubblicazione: 9 Giugno 2015
Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.
<<Parlano di "linguaggio del corpo" come se fosse lo stesso per tutti. Ma ognuno ha il suo dialetto. Per me, adesso, per esempio, dargli le spalle e fissare tutta rigida un angolo della stanza significa: "Mi piaci". Perché non sono scappata a nascondermi in bagno.
Speriamo solo che lo capisca.>>
Speriamo solo che lo capisca.>>
L'uscita di questo nuovo romanzo di Sophie Kinsella è stato per me un fulmine a ciel sereno. Non solo lo corteggiavo da quando avevo notato la pubblicazione in America, ma speravo tanto sarebbe arrivato anche in Italia e, per fortuna, così è stato. Mi ha fatto molto piacere immergermi tra le pagine di un genere che adoro e se c'è lo zampino della Kinsella, ancora meglio! Il romanzo mi ha letteralmente conquistata, sia per la sua spontaneità e leggerezza che per la sensibilità nel trattare argomenti più delicati. La protagonista del romanzo, Audrey, è una ragazza che, dopo aver subito degli episodi di bullismo a scuola, ha iniziato a soffrire di gravi ansie e attacchi di panico, al punto da non riuscire più ad avere una vita normale. Ha problemi a rapportarsi con chiunque, si nasconde dietro un paio di occhiali scuri ed evita persino di andare a scuola. Il suo cervello "lucertola", come lo chiama lei, è assolutamente irrazionale e, volendo solo proteggerla, la obbliga a scappare di fronte alle situazioni che trova difficili da affrontare. Le sedute di terapia non sembrano aiutarla molto e la sua depressione è a un punto fermo. Fino a quando nella sua vita non irrompe Linus. Lui è il migliore amico di suo fratello e va a trovarlo i pomeriggi per giocare insieme a LOC, un videogioco del quale sono entrambi ossessionati. L'attenzione di Linus viene catturata da Audrey, nonostante i suoi imbarazzanti tentativi di tenerlo alla larga, e presto riuscirà a instaurare con lei un rapporto davvero esclusivo. Piccoli contatti che li porteranno pian piano a diventare amici... e poi, forse, qualcosa di più. Dopo tanto tempo, finalmente qualcuno riesce a vedere Audrey oltre le apparenze, oltre i suoi occhiali scuri, oltre le sue paure, oltre le sue paranoie, oltre i suoi problemi. Linus è proprio ciò che stava aspettando, ciò di cui aveva bisogno. Ma lei sarà pronta a tenerselo stretto, a superare la sua "fobia sociale" e i suoi limiti, a lasciarsi andare, a fidarsi fino in fondo?
Dov'è finita Audrey? è una storia molto tenera, raccontata con grande intelligenza ed eleganza da un'autrice bestseller molto amata. Audrey è una protagonista ironica e brillante e, nonostante le sue insicurezze e le sue manie, riesce a toccare il cuore del lettore. Punto forza del romanzo è senza dubbio la spassosa famiglia di Audrey, composta da una madre iperprotettiva con l'ossessione per le grandi sceneggiate, un padre buono ma facilone che asseconda la moglie in tutto, un fratellino piccolo che si nasconde dietro maschere di supereroi e un fratello più grande che vorrebbe vincere il torneo di LOC e per questo trascorre ogni ora del giorno davanti al suo computer, provocando irrimediabilmente le ire della madre. E' una famiglia che rappresenta molte famiglie normali, resa sicuramente più comica dall'immancabile humor della Kinsella, che riesce sempre a regalare sorrisi ai suoi lettori. E' una famiglia un po' matta ma talmente adorabile che ho desiderato quasi farne parte. E poi c'è Linus, questo ragazzo dal sorriso a spicchio d'arancia, un ragazzo dolce, sensibile e sveglio, un ragazzo che si distingue dalla massa e che fa colpo su Audrey come nessuno era mai riuscito. Sarà soprattutto merito suo se, finalmente, lei riuscirà a rimettersi in sesto, se riuscirà a uscire dal suo guscio, cominciando a fidarsi degli altri, ma in primis di se stessa. Se riuscirà a guardare il mondo non più da dietro i suoi occhialioni da diva, ma con i suoi enormi occhi azzurri, aperti e sinceri. E allora, finalmente, tutto le apparirà sotto la giusta prospettiva.
Dov'è finita Audrey? è una storia molto tenera, raccontata con grande intelligenza ed eleganza da un'autrice bestseller molto amata. Audrey è una protagonista ironica e brillante e, nonostante le sue insicurezze e le sue manie, riesce a toccare il cuore del lettore. Punto forza del romanzo è senza dubbio la spassosa famiglia di Audrey, composta da una madre iperprotettiva con l'ossessione per le grandi sceneggiate, un padre buono ma facilone che asseconda la moglie in tutto, un fratellino piccolo che si nasconde dietro maschere di supereroi e un fratello più grande che vorrebbe vincere il torneo di LOC e per questo trascorre ogni ora del giorno davanti al suo computer, provocando irrimediabilmente le ire della madre. E' una famiglia che rappresenta molte famiglie normali, resa sicuramente più comica dall'immancabile humor della Kinsella, che riesce sempre a regalare sorrisi ai suoi lettori. E' una famiglia un po' matta ma talmente adorabile che ho desiderato quasi farne parte. E poi c'è Linus, questo ragazzo dal sorriso a spicchio d'arancia, un ragazzo dolce, sensibile e sveglio, un ragazzo che si distingue dalla massa e che fa colpo su Audrey come nessuno era mai riuscito. Sarà soprattutto merito suo se, finalmente, lei riuscirà a rimettersi in sesto, se riuscirà a uscire dal suo guscio, cominciando a fidarsi degli altri, ma in primis di se stessa. Se riuscirà a guardare il mondo non più da dietro i suoi occhialioni da diva, ma con i suoi enormi occhi azzurri, aperti e sinceri. E allora, finalmente, tutto le apparirà sotto la giusta prospettiva.
Il romanzo è fresco, lo stile leggero, l'autrice rappresenta i suoi personaggi un po' sopra le righe, ma è facile rispecchiarsi in loro. Io che soffro ho sofferto di attacchi di panico, mi sono rivista nelle angosce di Audrey e nei suoi tentativi di evitare la gente e i luoghi affollati. Forse è per questo che ho amato da subito questo personaggio, oltre al fatto che l'ho trovata immensamente tenera. E poi, se c'è una cosa che contraddistingue Audrey è la sua forza di volontà. Sebbene sia consapevole di avere dei problemi, non si abbatte mai, ma cerca sempre di affrontarli, a modo suo. Diciamo che ci mette sempre dell'impegno e tanto ottimismo, perché vuole veramente venirne fuori, vuole davvero guarire. La sua vita è priva di suspense, e la cosa l'annoia parecchio. Non ha bisogno di affrontare il passato per guarire, ha solo bisogno di andare avanti, di dimenticare gli episodi negativi. La vita è un continuo sali e scendi ma <<le scivolate non contano. L'importante è che il percorso nel suo insieme vada più o meno verso l'alto. E' il massimo che si può chiedere. Più o meno salire.>>
Una commedia irresistibile, che fa ridere ma sa anche commuovere, una storia divertente, dolce e a tratti romantica. Mi è piaciuta così tanto che ci sono quasi rimasta male quando ho finito il libro (è finito troppo presto!). Spero che la Kinsella possa regalaci presto una nuova, deliziosa storia come questa e dei personaggi altrettanto spassosi.
A presto!
xoxo
non ho amato la Kinsella in I love shopping e La regina della casa, gli unici suoi che ho letto, però questo mi ispira
RispondiEliminaC'è stato un periodo in cui i libri della Kinsella mi piacevano abbastanza, ma è stato una cosa passeggera, dopo ho perso interesse, ma questo sembra promettere bene :)
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