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sabato 18 aprile 2020

Recensione: "Loki. Il giovane dio dell'inganno" di Mackenzi Lee

Carissimi lettori caffeinomani,
eccomi, finalmente, a parlarvi di uno dei romanzi che mi ha tenuto compagnia in questa deprimente quarantena: Loki. Il giovane dio dell'inganno, di Mackenzi Lee. Oscar Vault Mondadori lo ha pubblicato il 3 Marzo, ma è giunto nelle mie manine poco prima, in formato arc (ringrazio la casa editrice per il gradito omaggio). Avevo molta voglia di leggere questo romanzo, essendo una fan del personaggio della Marvel, ed ero curiosa di scoprire che cosa si fosse inventata la Lee. Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita da questa lettura. Davvero un peccato che si tratti di un autoconclusivo perché non mi sarebbe dispiaciuto leggere qualche altra avventura con protagonista questo stesso Loki.

Loki. Il giovane dio dell'inganno
di Mackenzie Lee


Titolo originale: Loki: Where Mischief Lies
Prezzo: 20,00 euro (cartaceo)
Pagine: 396
Genere: fantasy, young adult, LGBT
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 3 Marzo 2020


Non è ancora giunto il momento di misurarsi con gli Avengers: per ora il giovane Loki è impegnato al massimo delle sue forze per dimostrarsi eroico, mentre tutti intorno a lui lo ritengono inadeguato. Tutti tranne Amora, l'apprendista maga, che sente Loki come uno spirito affine e riesce a vedere la sua parte migliore. È l'unica che apprezzi la magia e la conoscenza. Un giorno però Loki e Amora causano la distruzione di uno degli oggetti magici più potenti conservati ad Asgard e lei viene esiliata su un pianeta dove i suoi poteri svaniscono. Privato dell'unica persona che abbia visto la sua magia come un dono piuttosto che una minaccia, Loki scivola sempre più nell'ombra di suo fratello Thor. Ma quando tracce di magia vengono ritrovate sulla Terra e messe in relazione con alcuni omicidi, Odino manderà proprio Loki a scoprire cos'è successo. Mentre si infiltra nella Londra del diciannovesimo secolo, la città di Jack lo Squartatore, Loki intraprenderà una ricerca che va oltre la caccia a un assassino. E finirà per scoprire la fonte del proprio potere e quale sarà il suo destino.

Ammettiamolo chiaramente: chi non ha mai amato un villain? Scommetto che ognuno di voi ne ha uno nel suo cuore. Anch'io ho un'incontrollabile tendenza a innamorarvi dei villain e Loki è uno dei miei primi amori in assoluto. Ovvio che, saputo dell'uscita di questo romanzo per Oscar Vault, abbia desiderato leggerlo con tutta me stessa. Sono stata omaggiata dalla casa editrice di un'adorabile copia arc, formato paperback, che ho iniziato subito a leggere e che mi ha catapultata in un mondo davvero affascinante. Mackenzie Lee ci apre le porte di una sfavillante Asgard, piena di magia, energia, vita e mistero. Un luogo che il nostro protagonista, Loki, ama profondamente, per tale motivo le sue ambizioni non si fermano solo all'amarla; non gli dispiacerebbe, infatti, un giorno, ereditare il regno da Odino, suo padre. Deve però fare i conti con la presenza ingombrante del fratello Thor, fulgido-biondo-eredeperfetto-Thor. Loki vorrebbe essere almeno un po' alla sua altezza o essere considerato un po' di più dal padre, invece si ritrova ad essere il figlio scomodo e inetto, quello che deve controllare i suoi poteri altrimenti potrebbe diventare pericoloso e mettere a repentaglio il regno e il suo popolo. Loki è molto giovane (la storia è ambientata prima dei film in cui compare), fa del suo meglio per guadagnarsi il favore del padre, eppure non riesce del tutto a tenere a bada la sua magia, quel potere che lo rende così speciale e diverso dal fratello. Così, di nascosto, si esercita con Amora, l'allieva della maga di corte Karnilla.
  Amora è tutto ciò che non è Loki: disinvolta e sicura di sé, ed è anche l'unica che crede nel suo potenziale. Riesce a gestire molto bene la sua magia e insegnerà a Loki a fare altrettanto. I due legheranno molto, diventando migliori amici e compagni di bravate. Ma un giorno un potente e antichissimo strumento utilizzato per prevedere il futuro, lo specchio dell'Occhio degli Dei, viene distrutto e Amora ritenuta responsabile ed esiliata sulla Terra. Per Loki è un duro colpo, non solo perché viene allontanata l'unica persona a cui tiene davvero, ma anche perché il vero artefice dell'incidente è lui e gli dispiace che a pagare sia l'amica. La sua curiosità lo aveva spinto a guardare nello specchio per sapere cosa avesse visto Odino durante la cerimonia di Gullveig da sconvolgerlo al punto da abbandonare la sala gremita di ospiti. Vedersi alla guida di un esercito di non-morti diretto contro Asgard lo turba quanto ha turbato Odino ed è motivo di mille domande, ma anche di nuovi propositi, ovvero impedire che tutto ciò avvenga e dimostrare al padre che di lui ci si può fidare. La visione però non fa stare per nulla sereno il padre degli Dei e per questo motivo, tra i tanti, decide, qualche anno dopo, di inviare Loki sulla Terra per una missione molto importante: unirsi alla SHARP Society e trovare l'autore di una serie di misfatti che sta mettendo in subbuglio Londra. Loki, per nulla contento di ricevere questo incarico, cercherà di tornare il prima possibile ad Asgard, almeno fino a quando non scoprirà che il caso seguito dalla SHARP Society odora di magia e, probabilmente, lui è l'unico capace di risolverlo.
C'è tanto da dire su questo romanzo, benché possa sembrare il contrario. Da un certo punto di vista  mi aspettavo qualcosa di diverso, di più maturo e avventuroso, ma la storia della Lee è riuscita comunque a colpirmi e a farsi amare, così come il personaggio di Loki. Se già ero pazza di lui, non ho potuto che innamorarmene ancora di più dopo questa lettura. Il target a cui è rivolto il romanzo è sicuramente più young adult di quanto credessi, ma non per questo non si dimostra adatto a lettori più grandi, soprattutto se questi sono alla ricerca di una lettura che li distragga, una lettura leggera e piacevole con cui trascorrere queste giornate di quarantena e non solo. A me ha tenuto ottima compagnia, devo ammettere. Lo stile della Lee è molto fluido e riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, grazie anche alla  buona caratterizzazione dei personaggi, soprattuto del protagonista, che si dimostra complesso e affascinante (quasi quanto il Loki che abbiamo imparato a conoscere dai film Marvel, interpretato da Tom Hiddleston). L'autrice ha approfondito bene il suo rapporto con la magia - quel desiderio contrastante di non voler essere un pericolo agli occhi degli altri e, allo stesso tempo, sentirsi libero solo quando realmente pericoloso -  ma anche quello con il destino, un destino che sembra pesargli sulle spalle, compromettendo la sua capacità di giudizio. Chi è davvero Loki? Cosa è destinato a diventare? Loki, l'Ingannatore. Il Dio del Caos. Si può sfuggire a un destino già scritto? Assassino. Malvagio. Cattivo. Ecco cosa dicono di lui i libri sulla Terra. Davvero è così che lo dipingono gli umani? E, mentre cerca di sfuggire all'inesorabile divenire, le cose si complicano perché mai si sarebbe aspettato di affezionarsi agli umani, degli esseri che ha sempre considerato inferiori, a un umano in particolare. Inutile dirvi che questa ship mi ha fatta volare dal primo istante. Loki non è tipo da cedere a facili sentimentalismi, considera altre cose molto più importanti dell'amore, ma il fastidio che prova inizialmente per Theo, si trasformerà lentamente in ammirazione e poi in innegabile attrazione.
Sapevo già che l'autrice aveva scelto di trattare in questo romanzo tematiche molto attuali riguardo la sessualità, infatti abbiamo un protagonista abbastanza fuori dagli schemi grazie al quale ci si sofferma a riflettere su pansessualità e gender-fluid (tematiche sempre più presenti negli ya di oggi). Troviamo così un protagonista che ama indossare stivali femminili dal tacco alto, o che dichiara quanto nel suo mondo non si badi al sesso della persona di cui ci si innamora. E per Theo, costretto a vivere in un mondo che non lo accetta, per via della sua omosessualità, certi racconti sembrano un sogno. Insomma, si fa sicuramente il tifo per questi due, sebbene le scelte di Loki saranno molto imprevedibili, alla fine. Oltre le tematiche, non posso dimenticare di citare l'ambientazione del romanzo: ci si sposta da una celestiale Asgard ad una cupa e sordida Londra ottocentesca, con tanto di riferimenti allo Squartatore e altri dettagli che dimostrano quanto l'autrice conosca bene l'argomento e l'abbia affrontato con cura. Insomma, non si può che restare affascinati da questo aspetto. La narrazione procede senza mai annoiare, coadiuvata anche da una frizzante ironia di fondo, cavallo di battaglia del nostro protagonista. Se ancora non avete letto il romanzo, vi consiglio di farlo, perché potrebbe regalarvi delle belle sorprese, come ne ha regalate a me. Vero è che mi aspettavo più azione ed emozioni anch'io, ma quello che è riuscito a regalarmi questo romanzo è comunque una bella esperienza. Magia, morti-viventi, una bella ship, un protagonista che ama ingannare il prossimo ma che affascina da morire, una storia con qualche venatura dark, delle interessanti tematiche su cui riflettere, non sono altro che alcuni degli elementi che troverete nel romanzo. Lasciatevi conquistare da questo giovane Loki e dalla sua imprevedibile storia: vi divertirete e ne vorrete ancora!
Voto: 4,5 tazzine, per un romanzo che sa come affascinare il lettore.

A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest

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