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sabato 25 luglio 2020

Recensione: Il Guardiano di Ys" di Sara Simoni

Buongiorno, lettori!^^
Oggi vi parlo de Il Guardiano di Ys, secondo e ultimo capitolo della duologia di Sara Simoni, edita Acheron Books. Mi hanno ispirato sin dal primo momento questi due romanzi, la trama accattivante, le magnifiche copertine. L’autrice ha tratto ispirazione dal mondo celtico e da una leggenda bretone per scrivere la sua storia, che è risultata molto affascinante, unendoci anche il suo talento personale e la sua fantasia. In questo secondo capitolo succedono davvero tantissime cose e riassumerle, senza spoilerare, non sarà facile, ma ci proverò. Se vorrete avventurarvi in questo mondo, preparatevi ad affrontare spiriti inquieti, possessioni, onde assassine, una sirena spietata e una terribile maledizione… 

Il Guardiano di Ys
di Sara Simoni


Prezzo: 14,00 euro (cartaceo), 4,99 euro (eBook)
Pagine: 332
Genere: fantasy, distopico
Editore: Acheron Books 
Data di pubblicazione: 16 Luglio 2020


Morrigan ha pagato un prezzo altissimo per riscattare la propria eredità e risvegliare il legittimo re di YS dal lungo sonno che lo imprigiona. Adesso deve agire in fretta per evitare di perdere tutto quello che le resta. Attraverso una terra devastata dalla follia umana, la giovane draoidh e i suoi compagni cercano un modo per tornare nell'incantata YS e porre rimedio ai Torti del passato. Anche a costo di ricorrere a imprevedibili alleati. Sulle loro tracce c'è il principe Cormac ruaidhri, l'uomo cui appartiene il cuore di morrigan, trasfigurato da un'orrenda maledizione e costretto a dare la caccia proprio a colei che ha amato al punto di sacrificare tutto. Vittima di una volontà antica di millenni, Cormac è pronto a ogni spietatezza pur di ottenere il tributo di sangue che spetta alla sua nuova signora. Ma morrigan non ha mai dimenticato il suo principe. Combattuta tra attaccamento e dovere, rischia di mettere in pericolo la propria vita e la sicurezza del regno sotto i mari...

Sara Simoni è stata una bella scoperta e, molto probabilmente, leggerò ancora altro di questa giovane autrice. Ho divorato la sua duologia, mi ha incantata il mondo di Ys. In questo secondo capitolo, però, le vicende si svolgono per la maggior parte nel mondo di sopra, che avremo modo di conoscere meglio. La Principessa di Ys si era chiuso con un finale davvero incredibile e le cose riprendono praticamente da lì. Il Re Stregone è stato risvegliato, ma sarà l’uomo più meritevole da mettere sul trono di diamante? Saprà rendere liberi i draoidh di Ys o è davvero folle come dicono? Morrigan ha rischiato ogni cosa per lui, Eliandros, e ha anche perso qualcosa di importante. Ma non è ancora detta l’ultima parola. Io ti troverò sempre, le aveva promesso Cormac, prima che le cose precipitassero e lui fosse condannato da una maledizione terribile. Morrigan si troverà ad avere a che fare con un sacco di responsabilità: rompere la maledizione di cui è vittima il suo amore, fermare la <<Signora della Morte>> Dahut e il suo spietato amante Legione, trovare il modo di tornare a Ys e condurci Eliandros. La perdita, il peso dei doveri, le ferite del cuore e l’apprensione per il fratellino rimasto a Ys la porteranno a sentirsi spesso inadeguata, non all’altezza e volubile. A farla sentire meno smarrita ci penserà il più inaspettato dei sostenitori, quel folle stregone con il quale sembra avere un legame speciale, un legame che si farà sempre più forte e importante (<<Quando ti guardo mi sembra di affacciarmi su uno specchio magico. Uno capace di riflettere solo le parti migliori>>). Anche questo, però, verrà messo alla prova, perché i loro nemici sono potenti e una guerra inarrestabile incombe. Ciò che la aspetta alla fine di tutto è una scelta sofferta, tra cuore e famiglia, tra amore e dovere. Sarà pronta Mor ad affrontare questa nuova sfida? 
Il Guardiano di Ys è un secondo e conclusivo capitolo in cui l’autrice è stata capace di condensare tante tematiche - amore, morte, famiglia, amicizia - e lo ha fatto degnamente, devo ammettere. Anche questo libro, come il primo, vede la trasposizione di idee spesso originali e vincenti, capaci di tenere il lettore incollato alle pagine. Ho notato solo una leggera discrepanza fra il ritmo della prima metà e quello della seconda, ma forse un po’ di lentezza era voluta. L’autrice si prende i suoi tempi per farci conoscere meglio il mondo sopra il mare, in particolare Menez-Armor, una piccola, fiorente, chiassosa e colorata cittadina, liberata dalla schiavitù da Riordan, nuovo personaggio e figura misteriosa di questo secondo volume. Ma avremo anche modo di conoscere nuove tipologie di draoidh, ovvero i faidh, capaci di vedere presente e futuro con un solo tocco, e gli intinne, che hanno il potere di leggere nella mente (nel primo libro si accennava solo brevemente a loro). La presentazione dei nuovi personaggi, le nuove ambientazioni, nonché le angosce e i tormenti provati dalla protagonista, hanno un po’ rallentato, come vi dicevo, la prima parte del romanzo. Qualcosa potrà sembrare senza senso, alcune scene inutili, ma arrivando alla fine posso dire con certezza che nulla è stato lasciato al caso. Sara Simoni ha dato un senso anche al più piccolo dettaglio, andando a chiudere qualunque situazione lasciata in sospeso, a spiegare ogni particolare della storia che poteva sembrare inutile. Certo, forse si è dilungata un po’ in alcuni punti, ma in generale funziona tutto benissimo e ogni dinamica è perfetta. Anche quelle tra Mor e Cormac, che in questo libro ritroviamo però separati, appartenenti a due fazioni nemiche. Se, inizialmente Mor mi aveva dato l’impressione di non essere capace di reggere le nuove sfide che si trova davanti, giustificando un comportamento aggressivo con una perdita che in realtà è relativa, si riprende più avanti aprendo finalmente gli occhi dinnanzi alle proprie responsabilità e ritornando ad essere la protagonista forte e accorta del primo libro. Meno sconsiderata e più matura. Con Cormac che riesce a farle sentire, in qualche modo, la sua presenza, a lottare per lei, a tenere duro solo per lei, Mor si sente decisamente più forte e sicura. Questa forza la metterà a frutto per far sì che le cose tornino come prima. Con l’aiuto di nuovi alleati, con un potere che le fa paura ma allo stesso tempo la galvanizza, la nostra giovane eroina troverà il modo di salvare chi ama? E riuscirà anche a salvare se stessa? 
Parlarvi in breve di questo romanzo non è affatto facile perché è davvero, davvero tanta roba. L’autrice non ci risparmia sorprese, né tensione emotiva, specialmente verso la fine. Ho trovato interessante la leggenda del Guardiano di Ys, un’escamotage per spiegare come mai la città sia costituita da stregoni e perché siano diversi i poteri dei draoidh. Insomma, come vi dicevo, Sara Simoni non ha lasciato nulla al caso, proprio nulla. Ho apprezzato il rapporto che si instaura con Eliandros (<<Eliandros è la mia metà folle, sfrenata. Quella che non teme la morte e si nutre degli istinti, quella che mi fa più paura e ho sempre cercato di nascondere agli altri e a me stessa>>), ma anche quello che non riesce a spezzarsi con Cormac. Mor è un’àncora di salvezza per entrambi. I personaggi secondari, devo essere sincera, non mi hanno fatto tutti impazzire. Riordan si è un po' salvato in calcio d'angolo, perché in un primo momento sembrava solo un ubriacone delirante e amante delle risse, mentre in realtà non è che un uomo in cerca di pace. Alec non è stato sviluppato abbastanza, secondo me. Entra nella storia all'improvviso, cattura discretamente l'attenzione del lettore, salvo poi dileguarsi per buona parte del romanzo e riemergere verso la fine, in un momento utile, per carità, ma non è stato abbastanza per accaparrarsi le mie simpatie. Lo avrei preferito più presente, insomma. Enid, invece, mi ha piacevolmente sorpresa (sapevo che questa ragazza avrebbe riservato ancora momenti epici). Dahut e Legione si sono dimostrati un osso duro, del resto come abbattere un nemico millenario e potentissimo che ha inabissato città e popoli pur di stare insieme?
Un duo da temere, sicuramente, ma nel profondo anche da comprendere, si renderà conto Mor, perché chi non sarebbe disposto a tutto per chi si ama? Parlando dei protagonisti, Mor l'ho preferita di più nella seconda metà del romanzo, perché all'inizio ho faticato davvero a riconoscere la Mor del primo libro, però bisogna dire che l'autrice non ha mai risparmiato di farci conoscere il personaggio anche nelle sue debolezze e per questo va apprezzata. Mor non è una tipica eroina ya - una di quelle che, pur non avendo doti particolari, riesce a salvare il mondo, per intenderci - ma è una ragazza giovane, con tante responsabilità e un potere così oscuro che talvolta le fanno paura. È una ragazza che non vuole più nascondersi, che desidera la libertà per sé e per tutti i draoidh come lei. Ed è per quello che lotta, lo fa con ciò di cui è capace, sebbene non sia facile gestirlo. Per quanto riguarda il suo potere, in questo secondo libro, una cosa che ho constatato è che fosse molto simile a quello di Minya de Il Sognatore di Laini Taylor, e forse per questo motivo sono stata riluttante a non apprezzarla sin dall'inizio del romanzo. È stato l'unico dettaglio che ho trovato meno originale, perché su tutto il resto non ho assolutamente nulla da dire. Passando a Cormac, invece, beh, lui è stato una gran bella rivelazione con la sua capacità di tenere testa a uno spirito millenario, spinto solo dal potere del suo amore per Mor. Mentre Eliandros mi ha decisamente conquistata. È un uomo solo, ferito, deluso, che dopo lungo tempo ritrova la sua città completamente cambiata, distrutta dagli uomini che l'hanno abitata, dunque le sue ragioni, la sua malinconia e la sua ira sono abbastanza comprensibili; è nel suo affetto per Mor, unico legame parentale rimastogli, che esce fuori un lato più umano e tenero e questo me lo ha fatto amare parecchio, anzi, oserò di più dicendo che non mi dispiacerebbe affatto leggere ancora di lui, magari un bel prequel che lo veda protagonista :P Adesso concludo perché mi sono davvero dilungata fin troppo. Sara Simoni, con questo finale, non ci risparmia nulla e ci fa vivere un'esperienza avventurosa, tra amore, guerra e magia. L'autrice ha un grande talento e lo ha dimostrato regalando ai suoi lettori una storia affascinante come poche. Una soldatessa capace di entrare in contatto con gli spiriti, un principe arrogante ma sensibile, un trono di diamante, un'antica maledizione, una principessa/mostro marino, una città sommersa, una guerra su due fronti e tanto altro vi aspettano in questa duologia. Mi auguro possa restarvi nel cuore come resterà a me.
Buona lettura! ^^

Voto: 4 tazzine di caffè, per un finale ricco d'azione e romanticismo.

A presto!
xoxo
Foto (@coffee&Books)
Fonte Immagini: Google

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