Buongiorno, lettori! ^^
Oggi tocca a me parlarvi di Wolfsong. Il canto del lupo, di TJ Klune. Ho letto il romanzo in occasione del Blogtour + Review Party organizzato da Giusy di Divoratori di libri, con la collaborazione della casa editrice Triskell Edizioni, e devo dire che l’ho amato dal primo momento.
Avevo già letto pareri molto positivi prima che uscisse in Italia e aspettavo con ansia la pubblicazione da noi per conoscere questa storia così toccante e bella. Non mi ha deluso affatto, anzi penso che sia tra i romanzi migliori letti quest’anno.
Qui sul blog abbiamo già parlato di Wolfsong in occasione della mia tappa del blogtour, che riguardava le tematiche del libro (la trovate QUI se ve la siete persa e volete recuperarla). Oggi approfondirò meglio il tutto, so già che verrà una recensione un po’ lunghetta, ma ormai siete abituati con me :P
Wolfsong. Il canto del lupo
di TJ Klune
Serie: Green Creek #1
Prezzo: 15,00 euro (cartaceo), 4,49 euro (eBook)
Pagine: 548
Genere: urban fantasy, fantasy, paranormal romance
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 27 Luglio 2020
Ox aveva dodici anni quando suo padre gli impartì una lezione davvero importante. Gli disse che non valeva niente e che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via. Ox aveva sedici anni quando incontrò un ragazzo sulla strada verso casa. Il ragazzo che parlava, parlava e parlava. Soltanto in seguito scoprì che il ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di quel giorno e che viveva con la famiglia che si era trasferita nell’abitazione in fondo al sentiero. Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola, di alfa, beta e omega. Ox aveva ventitré anni il giorno in cui la morte arrivò in città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere i cocci. Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto che ulula tra di loro.
<<Avrebbe dovuto essere ovvio. Avrei dovuto capire ciò che erano, ma non stavo cercando l'incredibile che si celava dietro la normalità>>
Leggere Wolfsong era proprio quello che mi ci voleva in questo periodo. Una lettura leggera, ma allo stesso tempo intensa, con tanto di quell’angst che ultimamente mi era un po’ mancato e che adoro. TJ Klune è stata una vera scoperta, per quanto mi riguarda, e mi ha fatto venire voglia di leggere tutti i suoi romanzi, ma soprattutto di leggere gli altri libri di questa splendida serie (che spero Triskell tradurrà presto). Sono tanti i motivi che mi hanno fatto innamorare di questo romanzo, conosciuto anche come il romanzo dei licantropi gay (non lo sapevo, ma mi hanno illuminata le ragazze del review party). Innanzitutto, mi ha conquistata l’ambientazione. Siamo in una piccola cittadina dell’Oregon, Green Creek, immersa nei boschi. C’è l’essenziale a Green Creek, eppure la gente la lascia. Per Ox, invece, quel posto è casa. Ox è ancora un bambino all’inizio della storia. Ha dodici anni quando suo padre decide di andare via. Non è mai stato un gran padre, e nemmeno un gran marito, a dire il vero. Ha sempre pensato che Ox fosse un po’ lento e che nella vita lo avrebbero preso a calci in culo. Nonostante tutto, questo abbandono lascia un segno nella vita di Ox. Le parole di suo padre non le dimenticherà mai, saranno anzi un monito per dimostrare quanto si sbagliava. A prendersi cura di lui, oltre la madre, ci sarà anche Gordo, che lo aiuterà con i debiti, gli darà un lavoro nella sua officina e gli farà sentire quel calore familiare che non ha mai provato. Ho davvero adorato il loro rapporto, gli imbarazzi e il modo di parlarsi talvolta senza esprimersi a parole, eppure riuscire a legarsi tanto da diventare indispensabili l’uno per l’altro. Sarà un legame molto importante quello che Ox instaurerà con Gordo, ma sicuramente quello con Joe lo sarà anche di più. Joe è un bambino che incontra, un giorno, sulla via di casa. Gli si arrampica addosso, comincia ad annusarlo e gli riempie la testa di parole (<<Era un tornado di dita, piedi e parole, e io restai catturato da quella tempesta>>). Joe abita nella casa in fondo al sentiero, quella che è sempre stata chiusa e che adesso è di nuovo abitata. I Bennet non sono una famiglia come le altre, si renderà presto conto Ox, ma allo stesso modo scoprirà quanto siano uniti e quanto affetto riescano a riservare a lui, che fondamentalmente è un estraneo. Il solo fatto di aver immediatamente legato con Joe, rende Ox, agli occhi di tutti loro, una persona speciale e col tempo capirà perché.
Come vi dicevo nella tappa del blogtour, tra le tematiche forti di questo romanzo vi sono il senso di appartenenza, ma anche di famiglia, concetti che acquistano un significato molto più profondo e ampio di quello che potremmo intendere noi. Si tratta di legami che ti rendono un tutt’uno con l’altro, legami che senti vibrare dentro, in ogni momento, una connessione che va a legarsi con una fiducia incrollabile. È un concetto che non è facile spiegare, ma che Klune ha saputo rendere benissimo, facendo quasi sentire il lettore parte di quel nucleo, grazie alle sue descrizioni vivide e “sensoriali”.
<<Il mondo può essere un posto terribile>> è quello che scoprirà Ox a sue spese. Entrare a far parte del mondo di Joe sarà la cosa migliore che gli sia mai capitata, ma anche la più pericolosa e devastante. Dovrà fare i conti con cose che non credeva possibili, mostri, magia e tanti segreti. Nel mentre, però, affronterà un percorso non indifferente, che lo porterà a diventare più sicuro di sé, più forte, tutto l’opposto di ciò che suo padre aveva previsto per lui. Da ragazzino impacciato diventerà un uomo a tutti gli effetti. Il rapporto con Joe è stato una montagna russa di emozioni. L’amicizia che instaurano in un primo momento, quando Joe è ancora un bambino, è un sentimento puro e fortissimo che nessuno potrà mettere in discussione. Ma sarà molto divertente vedere come Ox reagirà alla crescita di Joe, quando si renderà conto di provare attrazione per lui, suo migliore amico e futuro Alpha del branco. Sarà davvero esilarante, credetemi. Klune è stato bravissimo ad alternare momenti divertenti ad altri più seri e drammatici, probabilmente uno dei tanti motivi per cui questo romanzo si è fatto amare tanto. Che ricordi un po’ Twilight, come ha già detto qualcuno, è innegabile, ma del resto non pensate a Twilight ogni volta che si parla di vampiri o di licantropi? Io sì, in automatico. È impossibile non fare degli accostamenti (Klune li prende pure in giro, a un certo punto, i personaggi della Meyer :P L’autoironia: altro punto a favore dell’autore). A metà romanzo i toni, però, cambiano, si abbandonano quelli leggeri, tipici anche della gioventù dei protagonisti, e si inizia a entrare in una fase più matura e anche più complicata e dolorosa. Abbiate cura di tenere a portata di mano qualche fazzoletto perché vi servirà.
L’angst raggiungerà vette altissime, il vostro cuore andrà in pezzi per un po’, ma sarà interessante affrontare anche questa fase, direi necessaria per la crescita dei protagonisti, affinché possano diventare ciò che sono destinati a diventare. Ho trovato un po' più lenta questa parte centrale, in cui l'autore ha messo temporaneamente in stand-by la giovialità vissuta fino a poco prima per dare spazio ad un'evoluzione decisiva dei protagonisti.
L’angst raggiungerà vette altissime, il vostro cuore andrà in pezzi per un po’, ma sarà interessante affrontare anche questa fase, direi necessaria per la crescita dei protagonisti, affinché possano diventare ciò che sono destinati a diventare. Ho trovato un po' più lenta questa parte centrale, in cui l'autore ha messo temporaneamente in stand-by la giovialità vissuta fino a poco prima per dare spazio ad un'evoluzione decisiva dei protagonisti.
La narrazione, che segue il punto di vista di Ox, è quanto mai perfetta, a mio parere. L’autore utilizza un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo molto incisivo. Frasi brevi, talvolta, lapidarie, che ben rappresentano il modo di essere di Ox, la sua refrattarietà a esprimersi (<<Parole. Le parole erano il mio nemico>>). L’ho trovato molto azzeccato come stile narrativo, diverso e piacevole, ma capisco anche che potrebbe non piacere a tutti. Ad ogni modo, ha un che di poetico e questo bisogna apprezzarlo. Per quanto riguarda i protagonisti, penso che non ce ne sia uno che non abbia amato, ed è davvero cosa rara per me! Ognuno è riuscito a entrarmi nel cuore, per un motivo o per un altro. Ox, con tutte le sue insicurezze e la sua genuinità, Joe con il suo carattere diretto e istintivo, Thomas, Alpha del branco, ma anche amico-fratello-padre. Elizabeth con le sue tante sfumature di colore, Carter e Kelly con la loro spensieratezza, Gordo con il suo altruismo e i suoi tormenti interiori, Rico, Chris e Tanner fonte di risate. Insomma, mi sono affezionata a tutti, sono diventati una grande immensa famiglia cui voler bene. È stato difficile chiudere questo romanzo e doverli salutare, ma, prima o poi, li ritroverò e sarà bellissimo. Wolfsong. Il canto del lupo si è rivelato un romanzo splendido, una storia di formazione, d’avventura, d’amore, di misteri, una storia dolcissima e, a tratti, anche oscura (<<Forse la vita non sarebbe stata facile, ma avrei affrontato ogni ostacolo con zanne e artigli>>). Una storia in cui i valori della famiglia e dell’amicizia predominano, in cui far parte del branco ha mille diversi significati ma vuol dire anche <<tutto>>, una storia in cui non esistono pregiudizi di genere in amore. Questo romanzo ha tanto da regalare, non abbiate chissà che pretese prima di iniziare la lettura, ma lasciatevi semplicemente trasportare dagli eventi e dalla narrazione e vi renderete conto di avere tra le mani un vero gioiello. Imparate ad apprezzare Ox con i suoi pregi e i suoi difetti, lasciatevi travolgere dal dolce tornado Joe, innamoratevi di Gordo e dei suoi amici e del branco Bennet. Imparate a scoprire piano piano i segreti che si nascondono a Green Creek, a sentire addosso la magia antica della foresta che circonda questa città, ma soprattutto la magia della penna di Klune che rapisce e incanta come il canto di un lupo.
Voto: 4,5 per una storia meravigliosa di crescita, lealtà, amore.
A presto!
xoxo
Vi lascio nuovamente il calendario per continuare a seguire questo fantastico evento e ringrazio ancora Giusy per avermi coinvolta e la casa editrice per la copia eBook inviatami.
A presto!
xoxo
Vi lascio nuovamente il calendario per continuare a seguire questo fantastico evento e ringrazio ancora Giusy per avermi coinvolta e la casa editrice per la copia eBook inviatami.
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest (collage @Coffee&Books)
Banner: @divoratoridilibri
Non avrei saputo dirlo meglio 🙌🏻
RispondiEliminaUna vera scoperta! Ora attendo con ANSIA i seguiti 😍
Speriamo di non dover attendere troppo. Gordo e Mark saranno un’altra bella fonte di angst❤️
Eliminaè piaciuto tantissimo anche a me, spero di leggere presto ancora di loro
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