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martedì 3 novembre 2020

Review Party: "Shades of Magic. Il Principe d'Acciaio" di V.E. Schwab

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi vi parlo di un romanzo grafico molto atteso, ovvero Il Principe d’acciaio, di Victoria E. Schwab, che ho avuto la fortuna di leggere in anteprima. Ringrazio Silvia di Hook a Book per avermi coinvolta in questo fantastico Review Party e la casa editrice per la copia eBook omaggio in cambio di una recensione onesta.

 Shades of Magic. Il Principe d'Acciaio
di V.E. Schwab/Olimpieri/Angiolini


Prezzo: 20,00 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 128
Genere: fumetto, graphic-novel, fantasy, dark-fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Ink)
Data di pubblicazione: 3 Novembre 2020

In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell'esilio.

A darker shade of magic
è un romanzo che amo profondamente e ho riletto non so quante volte. Adoro il mondo creato dalla Schwab in questa sua strepitosa serie e non vedevo l’ora di ritrovarlo ne Il principe d’acciaio che, a conti fatti, è un vero e proprio prequel. Mentre la serie principale si concentra sulla figura degli Antari, dei maghi che possono viaggiare tra i mondi, spostarsi da una Londra all’altra, questo fumetto è incentrato, invece, sul personaggio di Maxim Maresh, che in A Darker Shade of Magic conosciamo come il Re di Arnes e padre adottivo di Kell. Qui non è ancora diventato re, è il principe ereditario, un giovane impetuoso e ossessionato dai mondi oltre la sua Londra Rossa. È uno dei personaggi più controversi della serie e l’autrice sentiva di volerlo approfondire, dedicargli più spazio, farcelo conoscere meglio, regalandoci, allo stesso tempo, un altro spaccato del suo universo incredibilmente affascinante. Nasce così questo graphic-novel, disegnato e colorato da bravissimi artisti italiani. Non sapevo cosa aspettarmi da quest’opera, infatti, in un primo momento, sono rimasta un po’ spiazzata dai disegni, dai toni scuri e la predominanza di ombreggiature, ma allo stesso tempo, molto affascinata da come Andrea Olimpieri sia riuscito a rendere visivamente le idee della Schwab e quel mondo fantastico e visionario che avevamo solo potuto immaginare. In questo fumetto, scopriamo tipi di magia diversi da quella che abbiamo letto nella serie e già basta a rendere la lettura intrigante. Ma è anche il personaggio di Maxim a tenere il lettore avvinto alla storia, questo giovane intraprendente che si preoccupa fin troppo degli altri mondi e dei segreti che potrebbero essere svelati, tanto da subire i rimproveri del padre ed essere spedito, per punizione, a Verose per una missione militare. Verose è una città portuale piena di pericoli e violenza e Maxim non è abituato a quel tipo di vita. Dovrà imparare in fretta a difendersi e a combattere, non come gli è stato insegnato ma secondo leggi ben diverse. La prima persona a insegnargli qualche regola sarà Isra, una soldatessa forte e impulsiva, che nasconde un passato doloroso e tanti sensi di colpa. Parlando proprio di Isra, credo che sia lei il personaggio che più ho amato di questo fumetto. Non si lascia intimorire da nulla e da nessuno, è sempre pronta a combattere e a mettere la vita degli altri davanti alla sua. E poi la sua storia è sicuramente molto interessante da scoprire, dopo una piccola rivelazione a metà racconto, che ce la fa guardare con occhi ancora più ardenti e curiosi. Spero di ritrovarla anche nel prossimo volume.
Tante cose mi sono piaciute di questo fumetto, una considerazione alla quale sono giunta solo alla fine, dopo averlo letto tutto, perché in un primo momento ha regnato sovrana solo la confusione. Non posso dire di apprezzare particolarmente disegni così tanto scuri e ombreggiati, soprattutto nei volti, perché talvolta in tutte quelle ombre si perdono le espressioni e i tratti che distinguono un volto da un altro, ma ho amato molto il dinamismo delle tavole, soprattutto nelle scene d’azione, che sono state rese, secondo me, in maniera molto cinematografica (mi hanno ricordato anche un po’ lo stile di Frank Miller). Ho amato il modo in cui sono stati rappresentati i diversi tipi di magia, quella di Maxim, ad esempio, accende le pagine dei colori del fuoco e visivamente è davvero spettacolare da vedere. Anche la magia della Regina dei Pirati, Arisa, l’ho trovata affascinante, la magia delle ossa, che porta tra le tavole un fluorescente colore viola che spezza tanto i toni scuri di tutto il fumetto. I dettagli migliori del romanzo grafico sono, secondo me, anche le scene dall’alto, i paesaggi e tutti quei disegni con un taglio più particolare e filmico. I vari capitoli sono inframezzati, poi, dalle varianti di cover realizzate, che rappresentano i protagonisti e i dettagli principali della storia. Sono davvero una più bella dell’altra, tant’è che non saprei dirvi quale ho preferito di più. Andando avanti con la lettura la confusione iniziale si dissipa, fino a lasciare soltanto curiosità nell’attesa di scoprire cosa ne sarà di Maxim che, insieme a Isra, ha deciso di sfidare la Regina dei Pirati. Quest'ultima si rivelerà un vero osso duro, forte anche di un potere incredibile che la rende quasi inavvicinabile. Riusciranno i nostri due eroi, il principe e il soldato, a trovare il modo di sconfiggerla? Unendo le forze saranno davvero capaci di tutto. Cosa avrà insegnato, infine, l’avventura di Verose al giovane Maxim? Lo scoprirete solo leggendo questo graphic-novel. 
Tanti i contenuti extra di questo volume che ne arricchiscono il valore: un’intervista all’autrice, studi dei personaggi, focus sulla sceneggiatura e anche i commenti della Schwab alla storia, vignetta dopo vignetta. Insomma, il primo volume di una serie davvero imperdibile, dedicata a un personaggio ricco di fascino, a un mondo che non smetterei mai di esplorare e che è stato bello conoscere tramite lo stile del disegnatore. Tra segreti, magia, violenza, combattimenti all’ultimo sangue, personaggi enigmatici e molto altro, Il Principe d’acciaio si lascia letteralmente divorare. Certo, non si tratta di una storia che lascia in qualche modo il segno, la trama non è originalissima e Arisa, per quanto furba e temutissima, non è il cattivo che mi sarei aspettata. Ad ogni modo, l’ho trovata un’avventura molto piacevole da leggere, mi ha conquistata piano piano e, alla fine, si è fatta amare, con tutti i suoi pregi e difetti. Se anche voi siete fan di A Darker Shade of Magic, non potete proprio perdere questa serie di fumetti perché vi immergerà in un mondo magico e intrigante che avete solo potuto vedere con la mente. E credetemi, lo spettacolo che viene offerto ai vostri occhi è qualcosa a cui non si può rinunciare. Ringrazio la Oscar Vault Mondadori per aver portato in Italia questo fumetto, per regalarci tanta Schwab in più, perché ce la meritiamo tutta. È un’autrice dal talento eccezionale e le sue storie troveranno sempre un posticino speciale nel cuore di noi lettori avidi di fantasy originali e indimenticabili. 
A presto!
xoxo

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