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lunedì 25 gennaio 2021

Review Party: "Sorcery of Thorns" di Margaret Rogerson

Buongiorno, lettori caffeinomani! ^^
Oggi una nuova recensione per voi, quella di Sorcery of Thorns, di Margaret Rogerson, un libro che desideravo tantissimo leggere, uscito in Italia il 19 Gennaio per Oscar Mondadori. Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio e per avermi permesso di organizzare questo review party e un altro ringraziamento va alle bravissime colleghe che si sono lanciate con me in questa avventura. Passate a leggere le loro recensioni, mi raccomando. E, adesso, vi lascio la mia. Buona lettura!

Sorcery of Thorns
di Margaret Rogerson


Prezzo: 22,00 euro (cartaceo), 11,99 euro (eBook)
Pagine: 444
Genere: fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2021

Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia. Il suo disperato tentativo di impedire l'atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L'unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero. A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.

Prima di leggere Sorcery of Thorns sapevo ben poco di questo romanzo. Non sono solita cercare recensioni in giro, per non farmi condizionare, ma le opinioni a riguardo so che erano parecchio positive. Ipnotizzata anche dalla bellissima cover, la mia voglia di leggerlo era salita alle stelle. Purtroppo, però, a lettura conclusa, devo ammettere che non mi ha sconvolta quanto mi aspettavo. Immaginavo tutt’altro tipo di storia, qualcosa di più complesso, più intricato, più profondo, ma mi sono ritrovata davanti una storia con elementi un po’ banali e una protagonista che non mi ha conquistata. Non nego che sia stata una lettura carina e piacevole, che mi ha intrattenuta a dovere, ma non ho letto con affanno, come mi è capitato altre volte, con la voglia di sapere assolutamente cosa sarebbe successo dopo, con la voglia di non chiudere occhio la notte per poter andare avanti con la lettura. C’ho messo una vita, infatti, a terminare questo libro, e adesso che l’ho fatto, confermo la mia opinione iniziale, ovvero che è uno di quei romanzi da leggere senza troppe pretese. Non aspettatevi un fantasy entusiasmante, ma una storia leggera, in cui magia e incantesimi non mancano, come non mancano viaggi in carrozza, inseguimenti, qualche piccola sorpresa, una ship carina, ma nulla di più. O, almeno, io non ho percepito molto altro. Ci sono comunque delle cose che mi sono piaciute di Sorcery of Thorns, cose che me lo hanno fatto apprezzare e che, forse, sono gli unici punti forti del romanzo - e adesso ve ne parlerò - ma a parte questo, poco altro mi ha appassionata. Qualcuno ha addirittura avvertito somiglianze con il mondo e le atmosfere potteriane, apprezzando molto più di me il romanzo, che invece non ho mai letto la saga di Harry Potter (a parte il primo volume, che non mi ha preso più di tanto). Sicuramente, dei motivi validi per leggere Sorcery of Thorns ci sono, ma resta comunque il fatto che questo tipo di storia sarebbe stata più apprezzata qualche anno, non dopo tutti i capolavori fantasy che si leggono ultimamente. Non vuol dire, però, che perché non abbia fatto innamorare follemente me, non possa fare innamorare voi. Io dico sempre che ogni opinione è soggettiva, le percezioni che si hanno di un libro cambiano da persona a persona in base a tante esperienze. Quindi, leggete Sorcery of Thorns e fatevi una vostra opinione, poi parliamone insieme :)
La storia è quella di Elizabeth, un’orfana che fa l’apprendista in una delle Grandi Biblioteche che custodiscono i grimori, dei libri nel quale è contenuta della magia molto pericolosa. Questi libri sono animati, possono sussurrare, muoversi, o trasformarsi persino in degli esseri mostruosi. Ecco perché vengono tenuti in catene e sorvegliati costantemente. Elizabeth è una ragazza che ha sempre vissuto tra gli scaffali polverosi della Biblioteca e ha il sogno di diventare una Guardiana e proteggere il mondo dalla magia. La magia è considerata qualcosa da cui tenersi lontani, così come i maghi sono visti come esseri spaventosi, brutali, malfidi. È una ragazza ingenua e particolarmente goffa, eppure quando un giorno si imbatte nel magister Nathaniel Thorn, lui sembra trovarla molto interessante. Nathaniel è un giovane mago con tanti segreti. È accompagnato sempre dal suo fedele servitore Silas che Elizabeth scoprirà essere un demone. Ogni mago ne possiede, la loro magia deriva da quella dei loro demoni servitori, ma con loro stipulano anche un contratto, nel momento in cui li evocano, che gli sottrae anni di vita. Quando Elizabeth si ritrova in fuga perché accusata di un terribile crimine, sarà Nathaniel ad andarle incontro. Pare che lui sia l’unica persona a crederle, eppure Elizabeth non mancherà di ritrovarsi ancora nei guai e ad aver bisogno dell’aiuto del mago e del demone Silas per uscirne, ma soprattutto per far luce su una verità difficile da rivelare. Dovrà smascherare un nemico troppo potente e con dei piani oscuri e, nel frattempo, la vedremo addentrarsi sempre di più in un mondo che, si renderà conto, non conosceva affatto. Alla fine, non sarà più sicura di cosa sia reale e cosa no, di chi fidarsi, in cosa credere. Dovrà usare tutto il suo intuito e imparare che spesso le apparenze ingannano.
Partirò dalle cose che mi sono piaciute di più del romanzo. Ho apprezzato da subito i due personaggi di Nathaniel e Silas, gli unici che davvero sono riusciti ad incuriosirmi e a farmi andare avanti con la lettura. La natura misteriosa del rapporto che li lega è la parte più interessante di tutte e la scopriamo sempre di più, mano a mano che si procede con la lettura. Nathaniel si dimostra, dal primo momento, un personaggio per nulla scontato, che dietro il suo atteggiamento cinico e i suoi sorrisetti maliziosi, nasconde un grande dolore. Ho adorato le sue battute e il suo sarcasmo, ma soprattutto, come già detto, il legame che ha con il suo servitore Silas. Il demone è un altro dei punti forti del romanzo, per via della sua personalità molto ambigua. I demoni come lui si nutrono della vita dei loro padroni, li servono perché devono, perché gli viene comandato così, ma non vedono l’ora di prendersi ciò che gli spetta di diritto. Silas è uno dei demoni più temuti, circolano su di lui storie inquietanti, eppure vedremo come nonostante la sua natura, sembri essere davvero affezionato a Nathaniel. Ma è possibile che un demone possa rivelarsi diverso da come lo si ritiene, in realtà? Ed è possibile che anche i maghi non siano davvero tutti esseri così temibili e la magia non sia sempre un male? Per quanto riguarda la protagonista, Elizabeth, l’ho trovata davvero troppo ingenua per gran parte del romanzo, per poi fare un’evoluzione troppo repentina che non mi ha convinta per niente. Anche il worldbulding non è privo di difetti. Non sono riuscita ad inquadrarlo bene, nonostante tutta la parte delle biblioteche che custodiscono i grimori mi abbia affascinata (ammetto che dove ci sono libri i miei occhi prendono a sbrilluccicare e il mio cuore ad aumentare i battiti). Alcune parti del romanzo scorrono bene, altre sono lente e noiose e totalmente inutili. Lo stile dell’autrice non brilla per originalità, è sobrio e disinvolto, ma il target del romanzo sembra essere molto young. Ecco perché vi dicevo che una storia così, probabilmente, l’avrei apprezzata di più anni fa. Nonostante tutto, il romanzo si fa leggere, ci sono scene più interessanti di altre e dialoghi più piacevoli di altri, ma permette di distrarsi per un po’ grazie ad una buona dose di avventura e a un paio di personaggi degni di nota. La trama si fa più interessante a partire dalla seconda metà del libro, quando le cose per Elizabeth cominciano a complicarsi e quando vengono fuori pian piano i segreti di Nathaniel e il loro rapporto si evolve. Il mio voto finale è 3,5 tazzine, giuro che avrei voluto dare di più, ma proprio non sono riuscita. Ad ogni modo, spero possiate godervi più di me questa lettura e percepire ancora più elementi che ve la facciano amare. Fatemi sapere che cosa ne pensate ;) 

A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest
Banner: @veiledmirror

2 commenti:

  1. Concordo in parte con la tua recensione. Anche a me Nathaniel e Silas sono piaciuti molto ma anche Elisbeth fa la sua parte. Ho trovato la storia piacevole ma non eccezionale però il romanzo di lascia leggere.

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  2. Ciao Franci! Capisco perfettamente cosa vuoi dire. Anche io sono convinta che sia un libro destinato ad un target tendente più allo young che allo ya. È anche vero che io ero partita con aspettative molto basse perché avevo provato e fallito a leggere il primo libro dell'autrice. SoT si è dimostrato molto meglio di an enchantment of ravens!

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