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mercoledì 3 febbraio 2021

Review Party: "Il Regno Capovolto" di Marie Lu

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Marie Lu, Il Regno Capovolto, uscito ieri per Oscar Mondadori. Ammiro l’autrice sin dalla sua serie dispotica d’esordio, Legend, e ho letto anche gli altri suoi romanzi pubblicati fino ad ora in Italia. Sebbene siamo ben lontani dalla perfezione di Legend e da ciò che quella serie ha impresso in me, Il Regno Capovolto è stata una lettura piacevolmente inaspettata. Ringrazio Maria Cristina per avermi coinvolta in questo speciale review party e la casa editrice per la copia eBook fornitami in cambio di una recensione onesta.

Il Regno Capovolto
di Marie Lu


Titolo originale: The Kingdom of Back
Prezzo: 17,00 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 348
Genere: fantasy, realismo magico
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 2 Febbraio 2021

Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo. Nel suo primo romanzo storico, l'autrice Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell'indissolubile legame tra un fratello e una sorella.

Devo essere sincera: ho iniziato a leggere Il Regno Capovolto con aspettative molto basse. Nonostante Marie Lu sia un’autrice che amo molto, i suoi ultimi lavori (Warcross, in particolare) mi avevano deluso e così non volevo aspettarmi troppo da questo suo nuovo romanzo, ma volevo allo stesso tempo dargli una chance. Non mi è dispiaciuto, anzi mi ha permesso di conoscere in parte un personaggio di cui ignoravo l’esistenza. Il romanzo, infatti, parla della sorella di Mozart, una sorella di qualche anno più grande di lui, che pare avesse un talento pari al suo, se non più straordinario. Ma Maria Anna Mozart, essendo una donna, non aveva gli stessi privilegi del fratello e, nonostante la sua abilità nel comporre, il suo lavoro non passò mai alla storia. Con il suo romanzo, Marie Lu, però, apre uno spiraglio verso una possibilità diversa, quella che la musica di Nannerl - questo il nomignolo affettivo della ragazza - abbia ottenuto la gloria attraverso il fratello. Nannerl è una giovane ragazzina che ama molto suonare il clavicembalo, decisa a seguire le orme del padre, anche lui musicista, che le sta dietro e le dà insegnamenti rigidi e severi. Ma è quando il piccolo Woferl dimostra di saperlo suonare allo stesso modo che il padre si anima di una gioia mai vista e definisce i suoi figli una benedizione e un miracolo divino. I due iniziano a suonare insieme e Woferl sembra essere sin da subito in grado di comporre. Ha un orecchio sopraffino e nella sua mente la musica scorre distintamente, talmente tanto che quasi Nannerl è invidiosa del suo talento. Il padre, pieno d’orgoglio, organizza un tour in giro per l’Europa per farli suonare in tutte le corti e gli ambienti più raffinati, e sarà durante questi viaggi che i due fratelli si lasceranno coinvolgere sempre di più dalle lusinghe di un giovane principe di un regno fatato. Nannerl ha stretto con lui, in sogno, un patto: le farà ottenere la fama e il successo che merita, così da non essere dimenticata (è la sua più grande paura), e in cambio lei farà qualcosa per lui. Ma cosa comporterà davvero questo patto? Chi è, in realtà, quel giovane e quanto può fidarsi di lui?
Marie Lu mescola realtà e fantasia per regalarci un romanzo che parla a tutte quelle persone che in qualche modo, nella loro vita, sono state discriminate.
Chissà che opere meravigliose sarebbero giunte a noi se alle donne di allora fosse stato concesso di scrivere musica,  o di fare qualunque altra cosa facevano gli uomini, se degli evidenti talenti non fossero stati messi a tacere da regole e doveri di una società chiusa e patriarcale (ma questo è un concetto che può espandersi anche ad altri tipi di società e discriminazione, ovviamente). Nannerl è una ragazza che vuole di più per sé, che sogna in grande. Non vuole pensare che il suo futuro le riservi soltanto un matrimonio combinato,  dei bambini e una casa di cui occuparsi. I suoi sogni la portano lontano, esattamente alle porte di un luogo incantato, in cui tutto sembra essere capovolto e di questo luogo Hyacinthus sembra esserne il custode. Lui le dice di poter avverare il desiderio del suo cuore, di poterle dare ciò che vuole ed ecco perché Nannerl accetta di aiutarlo, affrontando per lui delle prove sempre più pericolose. Anche Woferl conoscerà quel regno, che loro battezzeranno, appunto, Il Regno Capovolto, e la musica del regno li spingerà lontano. Li distrarrà durante i loro viaggi, riempirà i loro sogni, i loro pensieri e scorrerà nelle note dei loro pentagrammi. Nannerl arriverà a sfiorare la soddisfazione del vedere esaudito il suo desiderio, eppure, si renderà conto, che mentre quello si realizza, qualcos’altro inizia a disfacersi. Woferl si ammala sempre più spesso e potrebbe non essere solo dovuto al freddo e alla sua salute cagionevole. Potrebbe celarsi molto di più dietro i suoi continui malanni, Hyacinthus potrebbe non essere esattamente un principe di un regno fatato e i suoi sogni potrebbero infrangersi da un momento all’altro. Confesso che ho amato molto la parte relativa al Regno Capovolto, le prove che Nannerl deve affrontare per Hyacinthus e le favole che vengono raccontate e riempiono le pagine di questo romanzo. L’atmosfera onirica e fiabesca, con risvolti appena più oscuri nel finale, mi hanno veramente esaltata, purtroppo, però, non posso dire lo stesso di tutto il resto. Infatti, mentre questa parte l’ho apprezzata molto, quindi quella fantasy, relativa al realismo magico, ho trovato molto più lenta e noiosa la quotidianità dei due protagonisti. Forse non all’inizio, ma sicuramente dalla seconda metà in poi. Probabilmente il romanzo si dilunga troppo in certe parti che magari potevano essere abbreviate o eliminate. Succede ben poco, perché i fratelli non fanno che girare di città in città a esibirsi e null’altro si aggiunge alle loro giornate. 
L’unico evento che mi ha acceso un po’ più di curiosità è stata la conoscenza di Nannerl con un giovane di nome Johann, che però non viene approfondita o comunque trattata a dovere. Nannerl è sempre costretta a mantenere un comportamento di un certo tipo in pubblico, così come impone la società e come non smette di rammentarle il padre, e lei per non deluderlo acconsente, abbassa sempre la testa, obbedisce. Mi ha irritata non poco questo atteggiamento remissivo, sebbene non manchino dei piccoli tentativi di ribellione da parte della ragazza, in realtà non sono così preponderanti da fare la differenza o da portarla ad ottenere dei risultati che la facciano apparire meno condiscendente. Nonostante tutte le avventure vissute nel Regno Capovolto, nonostante il patto con Hyacinthus, nonostante la sua forte voglia di emergere e riscattarsi, sembra davvero che il destino di Nannerl sia segnato e Marie Lu non ha fatto molto per cambiarlo, anche solo un pochino, approfittando della licenza fantastica che gliene dava la possibilità. Il Regno Capovolto è un romanzo con un grande potenziale, la scrittura è affascinante, anche se manca del ritmo giusto, e ci sono dettagli sicuramente apprezzabili, ma non lascia il segno, così come non lo fa la sua protagonista. Il modo in cui realtà e fantasia si mescolano mi ha davvero intrigato ed è uno dei motivi per cui non mi sento di bocciare assolutamente quest’opera, ma avrebbe potuto essere molto di più, se l’autrice avesse avuto più coraggio. Non mancherà comunque di stupirvi, di trasportarvi in un mondo fatto di magia, di sfide, di talento, di amore fraterno, di musica e di tenerezza. Un mondo delicato, a tratti amaro, e che, per un po’, vi farà sognare.
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A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest e Google immagini
Calendario: @dolcicarloni

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