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giovedì 18 marzo 2021

Review Party: "Aurora Burning" di Amie Kaufman e Jay Kristoff

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi è il mio turno di parlarvi di Aurora Burning, in occasione del Review Party organizzato da Ambra di ParanormalBooksLover. Aspettavo con ansia questo secondo capitolo della serie sci-fi scritta a quattro mani da Jay Kristoff e Amie Kaufman. Il primo volume mi era piaciuto parecchio, considerando anche che non avevo letto mai nulla di questa coppia di autori. Mi aveva divertito e, col finale, elettrizzato. Aurora Burning è una storia piena di azione e colpi di scena, ma non tutto mi ha fatto delirare come mi aspettavo. Ad ogni modo, è il romanzo perfetto per concedersi una bella distrazione e, per un po’, sentirsi parte di una pazza squadra pronta a tutto per salvare l’universo. Ringrazio Ambra per avermi coinvolta in questo evento e la casa editrice per la copia digitale fornitami, in cambio di un'onesta opinione.

Aurora Burning
di Amie Kaufman & Jay Kristoff


Prezzo: 19,90 euro (cartaceo), 9,99 euro (eBook)
Pagine: 384
Genere: sci-fi, young adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 16 Marzo 2021

I nostri eroi sono tornati. (Più o meno). Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che una forza oscura e antica sta per essere liberata nella galassia minacciando la sopravvivenza di ogni razza senziente che vive al suo interno. Qual è la buona? Ty e gli altri membri della Squadra 312 sono pronti a intervenire nuovamente per salvare la situazione. Tutto bene, se non fosse che incappano in una serie di tante piccole distrazioni che minacciano di distoglierli dalla missione, tipo il branco di gremp che li sta inseguendo per catturarli e accaparrarsi così la taglia messa sulla loro testa. O il gruppo di agenti AIG con inquietanti fiori argento per pupille pronti a tutto pur di mettere le mani su Auri. O, ancora, la sorella di Kal, ricomparsa dopo una lunga assenza, che non pare esattamente felice di rivedere il fratellino e che per di più ha un esercito syldrathi dalla sua. Con metà della galassia sulle sue tracce, la Squadra 312 non si è mai sentita così tanto desiderata. Quando Ty e i suoi scoprono che l' Hadfield è stata recuperata, per loro è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima, la nave-colonia era svanita, lasciando Auri come unica sopravvissuta. E ora nella scatola nera del vascello potrebbero essere contenute informazioni fondamentali per la salvezza di tutti. Ma il tempo è tiranno e, se Auri non sarà in grado di imparare a gestire in fretta il suo potere, la squadra e tutti i suoi sostenitori rischieranno seriamente di ritrovarsi più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV. Preparatevi a leggere di rivelazioni scioccanti, colpi in banca impossibili, doni misteriosi, e un'epica battaglia finale che segnerà il destino degli eroi più improbabili (e indimenticabili) di tutta la Legione Aurora, e forse dell'intera galassia.

Tornare nello spazio, in compagnia della squadra 312 era una delle cose che aspettavo di più quest’anno. Aurora Rising si era rivelato una bella sorpresa lo scorso anno e desideravo tantissimo ritrovare dei personaggi che, ognuno a suo modo, mi erano entrati nel cuore. Li ritroviamo dove li avevamo lasciati. Adesso fanno i conti con la perdita di un membro importante della squadra e si leccano le ferite, ma devono metabolizzare in fretta e andare avanti con la loro missione, che, a questo punto, diventa ancora più ardua. Come se non bastasse la squadra 312 sembra essere la più ricercata dell’intera galassia, in quanto sulla loro testa incombe una grossa taglia. Sulle loro tracce si mettono anche gli Indomiti, dei ribelli Syldrathi capitanati da Saeedi, sorella di Kal, che intende far rinsavire il fratello e portarlo dalla loro parte. Aurora è un’arma micidiale, il Grilletto degli Eshvaren, ma non ha ancora imparato a controllare il suo potere. Eppure lei è l’unica speranza che può impedire che si diffondano le spore del Ra’haam nell’intera galassia. Abbiamo avuto un assaggio di ciò che può fare, nel finale del primo libro, ed evitare un tale disastro è fondamentale. Il lettore non avrà un attimo di tregua in questo nuovo romanzo di Kaufman/Kristoff, perché si succedono avvenimenti e rivelazioni capaci di tenere col fiato sospeso, di far divorare le pagine per capire come finirà, cosa accadrà, che ne sarà dei personaggi. La prima parte è forse più lenta, ma il finale lascia sicuramente ben sperare, oltre che fare urlare per la frustrazione (io, personalmente, non amo questo tipo di finali aperti, ma in pratica funzionano benissimo perché ti invogliano a leggere il seguito). Il romanzo è pieno di imprevisti, non manca l’azione né i riferimenti a famosi film di genere sci-fi o romanzi (Matrix, Guardiani della Galassia, la serie Illuminae e molti altri). Talvolta, però, sembra tutto troppo. Non l’ho trovato sempre perfettamente scorrevole al pari del primo, in alcuni momenti mi è sembrato confusionario e ciò che avevo amato in Aurora Rising, non l’ho purtroppo riscontrato in questo secondo volume. 
La parte ironica e brillante mi è sembrata forzata e poco incisiva. Se nel primo libro i protagonisti erano molto più spontanei e divertenti, stavolta mi è sembrato come se gli autori non fossero riusciti nell’intento di renderli ancora tali. Del resto, i problemi per la squadra 312 sono aumentati e magari di scherzarci su non era il caso, ma quei momenti di leggerezza che davano una spinta in più ad un romanzo space-opera del genere erano uno dei dettagli che avevo apprezzato maggiormente. Mi è piaciuto, però, che di qualche personaggio siamo riusciti a saperne di più, per esempio di Zila, il membro quasi più asociale del gruppo. Me lo ricordavo di poche, pochissime parole, mentre in questo secondo volume veniamo a conoscenza del suo passato, un passato che l’ha segnata e che l’ha portata a diventare la persona che è oggi. Non la si può di certo biasimare. Un personaggio che avevo amato molto era stato Finian, che però sembra aver perso un po’ del suo atteggiamento sfrontato e della sua lingua lunga, troppo preso a calamitare le grazie del Volto della squadra. Peccato. Tyler, il nostro Ragazzo D’Oro, il leader del gruppo, non si è dimostrato sempre all’altezza delle aspettative, purtroppo, ma ho apprezzato il suo rapporto con Scar. I due fratelli ne hanno passate tante ed è bello vedere quanto tengono l’uno all’altra, nonostante le continue frecciatine che si scambiano. Scar, mi dispiace, ma davvero non sono riuscita a mandarla giù. È un personaggio inconsistente. Il suo pov è il peggiore di tutti, ma se proprio devo dirla tutta, non ce n’è stato uno che abbia spiccato particolarmente. Nel primo volume le personalità dei vari personaggi mi sembravano molto meglio definite, mentre qui, talvolta, non riuscivo a distinguere un pov dall’altro e dovevo tornare indietro a controllare chi stesse narrando. 
Non capisco questa mossa di omologarli così tanto, va bene darci l’impressione che siano uniti, una vera famiglia, ma così proprio no. Mi aspettavo maggiore attenzione da questo punto di vista. Gli unici che mi sono piaciuti di più sono stati Kal e Auri e non solo per la loro storia d’amore, per l’imprinting, il Richiamo e tutta quella roba là, ma perché mi hanno dato l’impressione di avere di più da dire, di essere stati approfonditi a dovere, di aver fatto un percorso più significativo. A parte queste pecche - che magari sono pecche solo per me, ma un altro lettore potrebbe non pensarla allo stesso modo - non si può negare che il romanzo intrattenga, specialmente nella seconda parte, in cui il ritmo accelera e la voglia di risposte aumenta. Purtroppo, resta tutto abbastanza in aria, quindi dovremo aspettare il terzo volume per scoprire come finirà e spero sia la volta buona perché mi conquisti al 100% e compensi le aspettative in parte deluse con questo volume. Aurora Burning non è superiore ad Aurora Rising, ma è una lettura che, per lo più, trascina e riesce a regalare anche dei bei momenti (per me restano indimenticabili quelli tra Kal e Auri <3). Un’avventura spaziale in cui non mancano inseguimenti, furti, combattimenti, creature mostruose, sorprese di ogni genere. C'è tanta roba, anche troppa, e forse la scelta del pov multiplo non è esattamente vincente, in questo secondo libro, e non risalta quanto nel primo, ma non potrete fare a meno di sentirvi assoggettati al mondo creato dai due autori e provare il desiderio di esplorarlo sempre di più. 
Voto: 3,5 tazzine di caffè, per un romanzo da cui mi aspettavo molte più emozioni e carattere.

A presto!
xoxo

2 commenti:

  1. Più o meno concordiamo, ma io salvo ben poco di questo libro per questo ho dato una valutazione negativa (anche perché il primo si era beccato la sufficienza per un pelo). Forse leggerò il terzo, non saprei, vedremo quando uscirà se ne avrò voglia 😅

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    1. Io avevo dato 4,5 al primo e mi aspetto da un secondo volume che vada migliorando, quindi che mi faccia dare un 5, o quantomeno mantenere lo stesso voto. Ma tutta questa evoluzione non l'ho notata, poi a me i libri dove c'è tanta azione e poco altro non piacciono, mi aspettavo almeno un po' più dell'ironia del primo libro, invece era scarna e quando c'era sembrava parecchio forzata. Tanti piccoli difetti che messi insieme hanno fatto una bella delusione...

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