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venerdì 10 settembre 2021

Review Party: "Scholomance. Lezioni pericolose" di Naomi Novik

Buongiorno, lettor*!
Oggi tocca a me parlarvi di "Scholomance. Lezioni pericolose", il romanzo di Naomi Novik uscito il 7 settembre per Mondadori. È stata una lettura molto particolare, avevo letto pareri contrastanti sul libro e adesso ne capisco i motivi. Ad ogni modo, l’ho trovato interessante per diversi aspetti. Vi lascio alla recensione e ringrazio la casa editrice per la copia fornitami in cambio di una recensione onesta.

Scholomance. Lezioni pericolose
di Naomi Novik

Titolo originale: A Deadly Education
Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,00 € (cop. rigida)
Pagine: 264
Genere: fantasy, dark-fantasy, young adult, dark academia
Traduttore: Simona Brogli
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 7 settembre 2021

La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti... o morire! Ma l'ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell'istituto. Galadriel "El" Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l'unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura... e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l'idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti... Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un'eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.

L’ambientazione dark academia di Scholomance. Lezioni pericolose è stato il motivo che più mi ha spinto a voler leggere questo libro, essendo un’amante di queste vibes, mi piace ritrovarle in ciò che leggo e non solo. È stato il mio primo approccio alla Novik e sinceramente non sapevo cosa aspettarmi. L’autrice ci regala una storia veramente singolare che ha al centro come vera e propria protagonista, la Scholomance, una scuola che sorge praticamente in mezzo al nulla, nel vuoto. È una scuola di arti magiche e accoglie allievi da ogni parte del mondo, ma non ci sono insegnanti e gli studenti devono arrangiarsi per qualsiasi cosa da soli. È una scuola più che mai “viva”, e in un certo senso è lei a provvedere alle lezioni e agli altri bisogni, ma è anche costantemente presa di mira da creature mostruose e oscure. Queste vengono fuori da ogni parte e in ogni momento, insidiano gli studenti, uccidendoli e nutrendosi di loro e della loro magia, che qui viene chiamata mana. I ragazzi raccolgono il mana e lo conservano per difendersi, ma tal volta devono difendersi, oltre che dai mostri, persino dai propri compagni e dalle loro mire egoistiche. All’interno della Scholomance gli studenti si dividono in cerchie, i compagni di una stessa cerchia ti difendono, ti aiutano ad aumentare il mana, insomma far parte di una cerchia ha sicuramente i suoi vantaggi. Galadriel è l’eroina di questa storia e, per quanto ami il suo nome per intero, chiaro riferimento al Signore degli Anelli, mi limiterò a chiamarla El, proprio come preferisce essere chiamata lei. El non fa parte di nessuna cerchia. Non è molto amata all’interno della scuola di magia, gli altri studenti tendono a tenerla a distanza, preoccupati per i suoi inquietanti poteri, perché pensano possa essere una strega oscura. In effetti, El ha un potere immenso e, anche gli incantesimi più semplici, per lei rischiano di essere armi di distruzione di massa. Ecco perché se ne sta sulle sue, sembra maleducata con tutti e non dà confidenza. Ma in realtà c’è qualcuno che non ha proprio intenzione di mollarla e a cui poco importa del suo carattere scontroso. Si tratta di Orion, lo studente modello, l’eroe acclamato della Scholomance, l’unico che si butta a capofitto nella lotta contro i mostri e dopo non molto scopriremo anche perché.
El non sopporta che Orion si metta sempre in mezzo e che l’abbia già salvata tre volte. Lei non vuole essere salvata, vuole cavarsela da sola. Ma non è facile cavarsela completamente da soli nella Scholomance, soprattutto se non fai parte di alcuna cerchia. Le interazioni tra i due mi sono piaciute molto e mi hanno divertita. El ha un carattere quasi impossibile, ma alla fine è tutta una facciata perché lei non vorrebbe sentirsi così sola ma avere una vita sociale e degli amici come tutti gli altri. Le sue risposte sono sempre sarcastiche e piccate, soprattutto se rivolte a Orion, e lui sembra incassare tutto ma continua ad andarle dietro. Alla fine, oltre ad altre due ragazze che si avvicineranno a lei, lui potrebbe essere l’unica persona, lì dentro, a poter considerare amica e della quale fidarsi. Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è l’atmosfera squisitamente dark che permea la scuola, con queste presenze mostruose sempre in agguato, pronte a strisciare fuori da sotto le porte, dai condotti di aerazione, da sotto il letto, o addirittura dal cibo in mensa! Si mantiene sempre un certo livello di ansia così e la lettura procede abbastanza spedita, in particolare nella seconda parte, quando già si è preso confidenza con lo stile dell’autrice. La prima parte è stata un po’ difficoltosa per me da leggere. Già il fatto che sia narrato in prima persona non mi fa impazzire, ma se il punto di vista di El somiglia anche a un flusso di coscienza, ecco che mi dibatto un pochino. Il pov di El è davvero imponente, talvolta troppo arduo da mandare giù, con tutte le sue descrizioni minuziose, le dissertazioni un po’ a caso su qualunque cosa si poggi il suo pensiero, e le spiegazioni di come funzioni il sistema magico della Scholomance, le sue regole, e tutto il resto (i classici spiegoni, insomma). Ecco, avrei preferito trovare meno spiegazioni e più azione, perché i momenti d’azione o delle interazioni con gli altri studenti sono stati quelli che hanno attirato maggiormente la mia attenzione. Avrei voluto che l'autrice si fosse dedicata a spiegarci le cose in un'altra maniera, tramite gli avvenimenti o i dialoghi, ad esempio, perché le tante spiegazioni hanno solo contribuito a confondermi le idee (infatti, a lettura terminata, non sono nemmeno sicura di aver capito tutto alla perfezione o se mi sia sfuggito qualcosa di importante). Ci può stare che le spiegazioni di quello che concerne il worldbuilding vengano date al lettore, ma non dovrebbero essere date tutte in una volta, piuttosto diluite, altrimenti si rischia l’effetto noia o smarrimento.
A parte questo scivolone, la lettura a un certo punto si riprende, anche perché ci si abitua alla fiumana di parole che costituiscono il pov di El e, avendo chiare un po’ di cose (non tutte), si procede in maniera più disinvolta verso la fine del romanzo. Scholomance è stata una lettura interessante perché alla base ci stanno delle idee che, secondo me, funzionano molto bene, ma è più che altro lo sviluppo che fa cilecca ogni tanto. Ci sono cose che avrei voluto venissero approfondite ma di cui si è detto poco, altre cose totalmente inutili di cui invece si è parlato anche troppo. Qualche dialogo in più sarebbe stato preferibile e avrebbe dato al romanzo un ritmo decisamente diverso sin dall'inizio. Non nego che però la storia sia accattivante, che i protagonisti, El e Orion, siano piacevoli da vedere interagire insieme e che, in generale, possa considerarsi una lettura diversa dalle solite del genere. La Novik con questa sua scuola stravagante e macabra mi ha divertita parecchio e ho una grande curiosità a scoprire cosa succederà nel seguito. Scholomance è un libro con delle buone premesse, che spero vengano sviluppate ancora meglio nel prossimo volume.
Potresti amare questo libro se ti è piaciuto: la saga di Harry Potter (J.K. Rowling), La Nona Casa (Leigh Bardugo)

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Non perdete le recensioni sui blog delle mie colleghe, qui sotto tutte le tappe! ;)

A presto!
xoxo

Fonte immagini: Pinterest e Google immagini

2 commenti:

  1. Anche io l'ho trovata una lettura piacevole e che mi ha ben intrattenuta. Ma non ha fatto i fuochi d'artificio. Avrei preferito che alcune cose fossero maggiormente caratterizzate, come i mostri, che non vengono mai descritti. Di sicuro non un libro perfetto, ma ho letto di peggio

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    1. Si, è vero, dei mostri non viene detto molto, ma anche sui personaggi secondari non è dato sapere granché, lo stesso Orion non è caratterizzato così bene... Ha diversi difetti, ma è stata una lettura che ha intrattenuto anche me, spero il seguito sia migliore

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