Buongiorno, caffeinomani! ^^
Dopo la pausa del blog vi avevamo promesso delle novità ed è proprio da oggi che troverete la sorpresa di cui parlavo. Fino a giorno 31, qui sul blog, ogni recensione e articolo sarà dedicato ad Halloween! Ognuna di noi - o almeno quasi tutte - darà il suo contributo. Speriamo la sorpresa vi piaccia e vogliate scoprire ogni giorno di cosa parleremo ;) Oggi si comincia con la recensione di Melz a uno dei classici per ragazzi più amati, Coraline, di Neil Gaiman, che con le sue atmosfere dark è una storia perfetta da recuperare per Halloween. Vi lascio alla sua opinione e vi do appuntamento a domani con un'altra recensione e la rubrica Coffee&Ciak.
Coraline
di Neil Gaiman
Prezzo: 6,99 € (eBook) 17,00 € (cop. rigida)
Pagine: 156
Genere: fantasy, narrativa per bambini, ragazzi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2019
In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra, al cui centro c'è un ragno straordinariamente pericoloso. E sa che, tra incanti e spaventi, gatti parlanti e spettri bambini, topi musicisti e vecchie attrici indomabili, toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre...
Coraline (non Caroline o ve lo farà notare con una certa stizza) è un racconto horror per ragazzi di Neil Gaiman del 2002. Narra l’avventura di una ragazzina di undici anni, dopo il trasferimento in una nuova casa, lontana da tutti i suoi amici. Coraline sa di essere amata dai suoi genitori, ma si sente ugualmente sola e trascurata, tanto da cadere vittima dell’Altro mondo e, così, dell’Altra Madre. Perché nella nuova abitazione esiste una porta magica, apparentemente murata, ma quando Coraline ne sente il richiamo misteriosamente il muro sparisce e al suo posto c’è una casa identica alla sua e delle persone identiche ai suoi genitori. L’unica differenza? Al posto degli occhi hanno due inquietanti bottoni neri.
Il romanzo di Gaiman era inizialmente dedicato alla sua figlia maggiore, contando sulla sua volontà di scrivere una fiaba di poche pagine. Finì, poi, per impiegare ben dieci anni per terminarne la stesura, rendendolo più adatto alla figlia minore. Egli lo definisce “il libro più strano che abbia mai scritto, ma quello di cui vado più fiero”.
Tra parallelismi con fiabe più datate, come Lo Specchio di Alice attraverso lo Specchio e quelli con racconti più moderni come Harry Potter e il suo Specchio delle Brame (chi ha letto capirà), Coraline vuole rappresentare una protagonista forte e coraggiosa, ma oltremodo reale. Ella trova un mondo parallelo in cui è possibile mangiare continuamente cibo spazzatura e in cui i genitori hanno tutto il tempo di giocare con lei, desideri normalissimi per una ragazza di quell’età che odia le verdure a tavola e si annoia continuamente perché i genitori non hanno tempo da passare con lei per gli impegni lavorativi.
Dal libro è stato tratto un adattamento cinematografico diretto da Henry Selick nel 2009, con l’aiuto di Gaiman stesso. Le differenze sono varie, ma Selick è riuscito a rendere l’atmosfera inquietante della storia fin dalla sigla, in cui mani appuntite cuciono una bambola. I due mondi visitati da Coraline, poi, sono nettamente contrapposti a partire dai semplici colori: il mondo al di là della porta è caldo e vivace, quello reale freddo e spento. La visione è quella apparente della vita di Coraline, L’Altro Mondo è affascinante e sembra perfetto, è il modo dell’Altra Madre di impossessarsi di lei e renderla senza cuore e senza occhi.
La traduzione italiana è magistrale (e consiglio anche l’audiolibro che ho ascoltato su Storytel durante un viaggio in autobus), tranne per la perdita di un dettaglio. L’Altra Madre in inglese si chiama Beldam, ovvero porta il nome di un demone. Nella versione italiana viene riportato come Megera, perdendone il significato demoniaco seppur resti un personaggio spaventoso.
Il linguaggio usato da Gaiman è sempre splendido ed evocativo. Le sue descrizioni fanno vivere la narrazione, come a vedere con i propri occhi ciò che accade, ma restando semplice (per ragazzi, appunto). Si capisce fin da subito che nella casa e in quella porta ci sia qualcosa che non vada e il lettore vuole a tutti i costi sapere cos’è. Viviamo con Coraline il dualismo, la scelta, la paura, la confusione e conosciamo bizzarri personaggi che sembrano (e forse sono) completamente folli.
Se consiglio Coraline? Assolutamente sì, a ragazzi e adulti, è una lettura perfetta per il periodo di Halloween, così come il film è una bellissima visione per la notte delle streghe. Quattro tazzine piene!
Melz
Fonte immagini: Pinterest
Che bello CORALINE! Uno dei miei libri preferiti e un capolavoro della letteratura per l'infanzia! ❤️
RispondiElimina@@anna_bookfantasy
Anche per me :)
Elimina-Melz
Uno dei miei libri preferiti <3 Credo di averlo letto almeno 5 o 6 volte durante il corso dell'infanzia/adolescenza, probabilmente dovrei tornare a leggerlo adesso da adulta e vedere cosa mi trasmette ;)
RispondiEliminaSì, anch'io credo che leggerlo a età differenti trasmetta cose diverse :)
Elimina-Melz