Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Arrivo oggi con una nuova recensione, in questo tardo pomeriggio domenicale, perché ho avuto una pessima settimana e sono rimasta bloccata da dolori cervicali che non mi hanno permesso di mettermi al pc. Recupero perciò una recensione che dovevo pubblicare giovedì, mentre quella di The Witcher. Il guardiano degli innocenti la pubblicherò in settimana, ormai.
Il romanzo di cui vi parlo oggi è "Sarah Gilmore. La Custode" di Fabio Fanelli, letto in occasione di un review party ma, essendo la mia opinione non proprio positiva, pubblico la recensione fuori dall'evento. Ci tengo comunque a ringraziare la casa editrice per l'ebook inviatomi in cambio di una recensione onesta e Miriam Giorgi per avermi coinvolta nell'iniziativa da lei organizzata.
Sarah Gilmore. La Custode
di Fabio Fanelli
Prezzo: 2,99 € (eBook) 16,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 300
Genere: fantasy
Editore: Saga Edizioni
Data di pubblicazione: 5 novembre 2021
Tre maghi, Morgante, Rufus e Samuel, scelgono di tramandare il loro sapere magico attraverso un Grimorio. Avendo attirato le attenzioni di un’antica congrega di maghi, gli Oscuri, che vogliono utilizzare quel sapere come arma, decidono di inserire un incantesimo di protezione. In questo modo, il libro potrà essere letto solo da una persona pura di cuore: la Custode. Questo titolo si tramanda di generazione in generazione, fino a Sarah Gilmore, una ragazza come tante, che frequenta l’università, con una famiglia adottiva che le vuole bene e con al suo fianco Irina, la sua migliore amica. La ragazza non sa ancora di essere la Custode del Grimorio, ma sa che un senso di vuoto le attanaglia le viscere. Un giorno, una donna misteriosa entra nella sua vita: è Atena e le svelerà la sua vera identità. Sarah dovrà essere abbastanza forte per sconfiggere gli Oscuri e impedire che il Grimorio cada nelle mani sbagliate, ma è solo l’inizio.
Ero entusiasta all’idea di leggere questo romanzo, la trama mi sembrava parecchio intrigante e poi sapete che non mi dispiace mai leggere fantasy italiano, l'anno scorso ne ho letti parecchi meritevoli e mi auguravo di cominciare questo anno con la stessa fortuna. Purtroppo, però, il romanzo non mi ha colpito come mi sarei aspettata e si è dimostrato mancante su diversi fronti.
La storia in sé non è male e il prologo mi aveva fatto ben sperare; magia, segreti da custodire e libri antichi dal grande potere mi hanno attirato come una calamita. Peccato che le promesse vengono presto infrante e tutto si riduce a una storia che fa fatica a ingranare e in cui si muovono troppi personaggi, alcuni persino capaci di mettere in ombra quella che dovrebbe essere la protagonista.
Abbiamo, in un primo momento, tre potenti maghi che nel corso del tempo hanno pensato bene di raccogliere in un volume tutti i loro segreti magici, le pozioni, gli incantesimi più pericolosi. Ma tanto sapere, racchiuso in un solo libro, può fare gola a molti, soprattutto agli Oscuri, delle forze malvagie che non vedono l’ora di avere la meglio sui maghi. Così i tre maghi, Morgante, Rufus e Samuel, decidono che quel Grimorio verrà affidato solo a persone pure di cuore. Queste saranno Custodi del libro e solo a loro sarà possibile avere accesso alla saggezza contenuta tra le quelle pagine. Nessun altro potrà mai leggerlo. Ci spostiamo poi in epoca moderna e ci troviamo in una sorta di comunità magica, definita Tenuta, in cui vivono giovani maghi che studiano ed esercitano la magia. Tra questi vi è Sarah Gilmore, la ragazza a cui è stato tramandato il Grimorio, posseduto in precedenza da sua madre e dalle sue antenate prima di lei. Sarah è una ragazza timida, dolce, priva di malizia. Nel suo sguardo può leggersi tanta purezza d’animo, candore e ingenuità, ma è anche fin troppo abbarbicata in uno stato di infantilità che può dare sui nervi al lettore. Non conosce bene la magia, non sa controllarla, non è ancora consapevole dei suoi doni o della portata del potere del Grimorio che deve custodire, in alcuni momenti sembra vivere in un mondo tutto suo, eppure compie il dovere a cui è chiamata con tutta la disponibilità possibile, soprattutto alla luce del fatto che prima di lei è stata sua madre a custodire il Grimorio e lo ha fatto con encomiabile coraggio. Questo le dà la forza per tenere duro, per non farsi screditare da chi pensa che una ragazzina come lei non possa essere adatta al compito e ce la mette tutta per imparare a difendere il libro. Ad aiutarla in questo compito ci sono gli amici Damian ed Electra, insieme ai rappresentati di altre comunità magiche che non esiteranno a rispondere alla chiamata di Atena, la direttrice della Tenuta, e a proteggere Sarah e il Grimorio dai tentativi di attacco degli Oscuri.
Sono tante le cose che avrebbero potuto funzionare in questo libro e che purtroppo non funzionano e poche quelle che realmente riescono a convincere. Mi è piaciuta sicuramente l’idea del Grimorio da proteggere, questo magico libro che contiene un sapere immenso e che per nessuna ragione deve finire nelle mani sbagliate, ma tutto ciò che fa da contorno a questo elemento principale NON funziona. Non funzionano i personaggi, non funziona lo stile e non funzionano molte vicende inserite nella storia.
Cominciando dai personaggi, devo dire che, purtroppo, non ne ho trovato uno che sia stato caratterizzato a dovere. Sono tutti piatti, senza un minimo di profondità. Si fa fatica a distinguerli, se non per i loro nomi, e di conseguenza anche ad affezionarcisi. Nel momento in cui entrano in scena nuovi personaggi non vengono presentati come si dovrebbe, alcuni per nulla, e si rischia solo di fare confusione, anche perché sono pure parecchi. Nemmeno lo stile gioca a favore dell’autore, che tra refusi e ritmo sbagliato, tende a non lasciare il segno, a generare persino noia per gran parte della lettura. Troppe le scene inutili, alcune davvero senza senso, che sembrano messe a caso nel testo e che non portano da nessuna parte, scene che potevano benissimo essere tagliate oppure scritte diversamente per incastrarsi meglio con la storia.
Già dai primi capitoli si riscontrano problemi, il lettore si ritrova spaesato di fronte a cose già avvenute e ad altri misteri di cui non viene detto molto (come il rapimento della migliore amica di Sarah, Irina) di cui veniamo informati a piccoli bocconi, perché sembra venga dato per scontato e ci tocchi già conoscere la vicenda. Di conseguenza, tutto assume questo andamento poco chiaro andando avanti con la lettura, con i tempi di rivelazione di determinati fatti completamente sbagliati. Quando poi si parla di Sarah, invece, sembra che solo lei scopra le cose come se fosse il suo primo giorno alla Tenuta. Insomma, tanta confusione! E personaggi "dimenticabili", storia che divaga, ritmo fatto di alti e bassi, incoerenza nella storia. Per tutti questi motivi e non solo, Sarah Gilmore - La Custode non mi sento di promuoverlo. Magari poteva dare di più, ma penso che serva un sostanziale rimaneggiamento del testo per riuscire a far diventare davvero buona questa storia. Mi spiace molto, questa è la prima recensione negativa dell’anno, speravo di poter dare un’opinione diversa ma ben poco è riuscito a conquistarmi di questo romanzo.
Vi lascio il banner delle blogger che hanno partecipato al Review Party, potrebbe esservi utile nel caso voleste leggere delle altre opinioni sul romanzo.
A presto!
xoxo
Fonte immagine: Pinterest
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