Buongiorno, lettor*!
Eccomi oggi con la recensione di una splendida novella legata alla serie del Diario vittoriano di Laura Costantini. Se mi seguite, sapete che, da quando ho iniziato questa serie, non sono più riuscita a farne a meno. Mi sono affezionata ai personaggi e innamorata di ogni cosa e la lettura di Amanti: quello che il diario non dice è stata la conferma di quanto la serie sia bella senza mezzi termini. Se ancora non l’avete conosciuta, non sapete cosa vi state perdendo. Se già l’avete letta, vi prego, supportiamoci a vicenda. Non so se arriverò alla fine di questo viaggio con cuore e mente integri. Vi lascio alla mia opinione di questo piccolo ma meraviglioso volumetto e vi aspetto nei commenti ;)
Amanti: quello che il diario non dice
di Laura Costantini
Prezzo: 0,99 € (eBook) 4,16 € (cop. flessibile)
Pagine: 103
Genere: romanzo storico, lgbt+
Editore: self-published
Data di pubblicazione: 11 febbraio 2019
Aver ceduto alla necessità di amarsi non è stato sufficiente. Il mondo di Robert e Kiran continua a obbedire alle rigide regole della morale vittoriana. Robert deve sposare la fidanzata Catherine e offrire una facciata rispettabile. È necessario. Kiran lo sa, ma la sofferenza è quella di un'anima che non può gridare il proprio amore.Questo contenuto speciale raccorda il secondo volume del Diario vittoriano, Lord Kiran di Lennox, al terzo, Miss Adele Dickinson. Contiene spoiler per chi non ha letto i primi due volumi editi da goWare.
<<Non più amici, fratelli, compagni. Ora, finalmente, amanti>>
Amanti: quello che il diario non dice è un libro di poco più di cento pagine che si pone tra il secondo e il terzo volume della serie Diario Vittoriano. Purtroppo, non credo mi sia possibile parlarvene senza fare qualche spoiler sul secondo libro, perciò se preferite andate direttamente alle righe finali della recensione. Dopo la chiusura del secondo volume buttarsi su questa novella è inevitabile e istintivo. Non puoi fare a meno di continuare a leggere delle traversie di Kiran e Robert. I nostri due giovani ne hanno passate di tutti i colori pur di non perdersi, di non rinunciare alla loro amicizia, al loro legame assoluto, un legame mal visto dalla società benpensante e bigotta dell’epoca. Il passato di Kiran, il colore della sua pelle, le sue origini sono sempre motivo di diffidenza da parte di chiunque, nonostante lui si sia riscattato, sia stato preso sotto l’ala protettrice della regina stessa, abbia acquisito titolo nobiliare e si sia elevato socialmente; agli occhi del mondo resta un selvaggio, un degenere, un invertito. Chi lo conosce bene, però, sa che Kiran è una persona dall’animo puro, leale e pronto a farsi in quattro per i più bisognosi. Robert lo conosce da anni, da quando a Calcutta per lui era soltanto il Ragazzo Ombra, ma gli era bastato un istante per capire quanto fossero simili. Adesso sono cresciuti, hanno accumulato più esperienze e sono pronti a varcare la soglia dell’età adulta. Con questa, però, giungono anche nuove responsabilità, il genere di responsabilità che ci si aspetta da due giovani facoltosi come loro, ovvero che si sposino e mettano su famiglia. Quantomeno per sopire le voci che circolano su di loro e sul loro rapporto.
Nel secondo libro, al ritorno da un viaggio in India per conoscere il nonno di Kiran, i due si erano imbattuti in una giovane che aveva conquistato Robert immediatamente, una ragazza bellissima, figlia di un imprenditore tessile, che aveva iniziato a corteggiare con l’intenzione di farne la signora Montcliff. Questo aveva causato una sorta di frattura tra i due amici, provocando dubbi e incertezze. Ma poi c’era stata la festa di fidanzamento di Robert, dopo la quale ogni dubbio era stato dissipato. Laura Costantini aveva lasciato volutamente aperto il finale con l’intenzione di avvinghiare il lettore e fargli desiderare il seguito. In questa novella scopriamo cosa è avvenuto subito dopo. Sappiamo che Catherine è un osso duro, una ragazza che sa quello che vuole e non ha intenzione di farselo sottrarre. Lei vuole Robert, vuole diventare sua moglie, il suo centro, la sua unica famiglia. E di dividerlo con Kiran non se ne parla proprio. Tra i due si innesca una sorta di guerra a colpi di trovate astute e colpi bassi e se tutto questo riesce a infastidire Robert, che non può fare a meno di portare avanti la farsa con Catherine, è ormai troppo tardi per tornare indietro. Sia Robert che Kiran devono indossare le loro maschere, fare buon viso a cattivo gioco, lasciare che si arrivi al matrimonio, tutto ciò che è necessario per distogliere l’attenzione dalla verità... e la verità è che, alla fine, loro si sono amati davvero e hanno intenzione di continuare a farlo. Non sono disposti a rinunciare l’uno all’altro, sebbene qualche complice e amico consigli loro di separarsi una volta per tutte (tranne Aldus Shelby, che tu sia benedetto! Hai detto quello che tutt* noi lettor* volevamo sentire).
<<Ma non chiedevano altro che amarsi. Sentirsi, stringersi, respirarsi l’anima>>
E così assisteremo a un tira e molla che ci farà scoppiare il cuore, con questi due giovani che muoiono dalla voglia di stare insieme, di toccarsi, di baciarsi ma che devono frenarsi, stare in guardia, fare attenzione a non destare sospetti perché il sogno che stanno vivendo potrebbe trasformarsi all’improvviso in un incubo.
Questa novella per me ha rappresentato la perfezione. Laura Costantini riesce a toccare corde che nemmeno sapevo esistessero nel mio cuore. Riesce a trasmettere ogni emozione possibile e a tenere la tensione sempre alta. Il suo stile è impeccabile e con ogni parola riesce a smuovere sensazioni inaspettate in chi legge. Ho perso il sonno con questa storia, con l’amore disperato tra Kiran e Robert, con le loro vicende travagliate, ricche di angst, ma così belle da esplorare e vivere. Oltre la storia d’amore sublime e i personaggi caratterizzati alla perfezione, abbiamo anche sullo sfondo un’epoca vittoriana di grande impatto, che ci permette di immergerci totalmente nell’ambiente descritto, grazie all’accuratezza dell’autrice nel ricreare un quadro storico preciso e dettagliato, frutto di studi chiaramente ben approfonditi. Se cercate un romanzo storico degno di questo nome, forbidden love, con tanto angst e siete dispost* a farvi un pochino calpestare il cuore, allora dovete conoscere assolutamente il Diario Vittoriano.
Amanti: quello che il diario non dice è una piccola perla di questa serie, un volume irrinunciabile per approfondire ancora di più il legame dei due protagonisti (e per leggere di qualche gioia, dopo le tante sofferenze), un legame puro e bellissimo che purtroppo nell’epoca in cui è ambientato non poteva essere vissuto a dovere, non veniva compreso, né accettato. I diari di Robert ci riportano tutta la verità che si cela dietro le apparenze, che si cela nel suo cuore dietro la maschera che è costretto a indossare e ci mostrano quanto possa essere estenuante dover mentire e non poter vivere liberamente i propri sentimenti. Ma un po’ di sana follia e coraggio possono far sì che regole e paure vengano superate. Niente più limiti, solo la libertà di viversi (anche se chissà per quanto).
Non posso che dare il massimo dei voti a questo volume che mi ha conquistata come i precedenti e vi avviso che prestissimo tornerò a parlare di questa serie, perché vado avanti a leggerla come se non ci fosse un domani.
Fonte immagini: Pinterest
Art: Dany&Dany
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