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sabato 13 agosto 2022

Recensione: "L'ombra degli dèi" di John Gwynne

Buongiorno, lettor*!
Oggi vi parlo finalmente di un fantasy uscito per Fanucci che ho molto apprezzato. Si tratta di L’ombra degli dèi, di John Gwynne, primo volume della saga dei Fratelli di Sangue. Non avevo ancora letto nulla di Gwynne, sebbene Malice dalla libreria mi chiami da tempo, ma alla fine mi sono buttata su questo volume e devo dire che mi ha conquistata e lasciata con la voglia di leggere il prossimo. 
Ringrazio immensamente la casa editrice per la copia inviatami in cambio di un’onesta opinione.

L'ombra degli dèi
di John Gwynne

Prezzo: 14,99 € (eBook) 20,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 464
Genere: epic-fantasy, fantasy
Traduzione: Francesco Vitellini
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 27 gennaio 2022

Le saghe più grandi sono scritte con il sangue. Dopo che gli dèi combatterono fino a estinguersi, il cataclisma che produsse la loro caduta distrusse la terra di Vigrid. Ora sta sorgendo un nuovo mondo, in cui gli jarl assetati di potere si scontrano tra loro e i mostri si aggirano per i boschi e le montagne. Un mondo in cui le ossa degli dèi morti detengono ancora un grande potere per coloro che sono abbastanza coraggiosi – o disperati – da cercarle. Mentre i sussurri di guerra echeggiano tra montagne e fiordi, il destino segue le orme di tre persone: una proprietaria terriera impegnata in una missione pericolosa, una nobildonna che ha rifiutato il privilegio in cerca di fama in battaglia e uno schiavo che insegue la vendetta tra i famosi mercenari conosciuti come i Fratelli di Sangue. Tutti e tre plasmeranno il destino del mondo mentre ancora una volta cadrà sotto l'ombra degli dèi... Ambientato in un mondo nuovo di zecca e ispirato ai miti norreni che narrano di magia e feroce vendetta, "L'ombra degli dèi" dà il via a una nuova saga fantasy epica, ricca di sentimento, battaglie, forza, potere.

<<Questo è un mondo di sangue. Di zanne, artigli e ferro affilato. Di vite brevi e morti dolorose>>

L’ombra degli dèi
non è legato ai precedenti lavori di John Gwynne, abbiamo infatti un mondo e dei protagonisti del tutto nuovi e ci si può godere la lettura in tutta serenità. Gwynne si è ispirato al folklore e all’universo norreno per quest’opera e devo dire di averla molto amata, da grande fan di serie come Vikings. Il romanzo ha uno stile molto immersivo, sin dalle prime pagine ti trascina nella vita dei protagonisti e non riesci più a staccartene. Il worldbuilding è impressionante e ricco di fascino e ci addentra in un universo crudo, violento e magico al tempo stesso. Abbiamo saghe raccontate da skaldi, davanti ai focolari, che rievocano gesta di antichi dèi, battaglie che li hanno visti protagonisti e che hanno portato, infine, alla loro estinzione. Non è un mondo così lontano perché di esso ne rimangono tracce nel nuovo mondo che si è venuto a creare; nelle ossa degli dèi che ancora emanano potere, nelle creature mostruose (vaesen) che infestano ogni luogo, nella corruzione di alcuni esseri umani. In questo scenario seguiamo le vicende di tre personaggi, principalmente: Orka, Varg ed Elvar. Orka è moglie e madre, ha una sua terra, una sua casa, ed è appagata e libera. Si è lasciata un passato ingombrante alle spalle, un passato come guerriera, che però non scopriamo subito. Adesso è al figlio Breca che insegna a usare una lancia, ma soprattutto gli insegna il coraggio. Quando scopre che cose strane accadono intorno a lei, che qualcuno (o qualcosa) di letale si aggira per i boschi e che dei bambini iniziano a scomparire, si mette in allerta e cerca, col marito Thorkel, di avvisare la jarl e di capire cosa stia succedendo. Ma, a quanto pare, si infila in una situazione più delicata e pericolosa di quanto previsto e le conseguenze saranno terribili. 

Varg è un thrall - una sorta di schiavo - in fuga che cerca vendetta per la sorella scomparsa. Vuole saperne di più, conoscere la verità e non si fermerà davanti a nulla per raggiungere questo obiettivo. La sua missione lo porterà ad avvicinarsi ai Fratelli di Sangue, a combattere contro un mezzo troll e a conquistarsi un posto proprio tra questi guerrieri, che, ammirati dal suo coraggio e dalla sua tenacia, ne faranno uno di loro. Lo attenderanno un addestramento durissimo, un viaggio stremante, la promessa di una vita ricca di fama e battaglie epiche, ma tutto ciò non lo distoglierà dal suo scopo iniziale, anzi il pensiero della sorella sarà sempre fisso nel suo cuore ad animarlo e a dargli la forza necessaria per resistere a qualunque prova.

Infine, Elvar, una guerriera appartenente agli Sterminatori, <<[...]gli uccisori dei vaesen, i cacciatori dei Corrotti, i falciatori di anime>>. Con questo personaggio ho empatizzato un po’ meno, l’ho trovato più freddo e misurato, sebbene non manchi di regalare a chi legge un vasto bagaglio di avventure. Elvar perseguita la gloria e grazie al suo coraggio riesce a ottenere risultati che pochi altri come lei riescono a ottenere, nello stesso tempo, tra gli Sterminatori. Ho adorato le battaglie in cui si trova invischiata, nonché il rapporto che la lega alla sua compagnia, il senso di fiducia e di lealtà reciproca. Insieme al capo degli Sterminatori, Agnar, e al resto della compagnia, andrà alla ricerca di fama, ricchezza e potere ma si troverà davanti ostacoli di ogni genere e il risultato finale sarà di proporzioni inimmaginabili.

I pov dei tre personaggi si alternano e assistiamo in parallelo alle loro storie, sebbene vi sia una convergenza nel finale, assolutamente inaspettata, che vi lascerà senza parole. Mi sono piaciuti tutti, in particolare ho apprezzato la forza d'animo di Orka, capace di affrontare sfide impensabili, ma anche il percorso di Varg, quello che secondo me evolve maggiormente, senza nulla togliere a Elvar, guerriera instancabile e pronta a tutto. 

Questo libro è un viaggio grandioso in un mondo lontano in cui si mescolano elementi fantastici capaci di rendere il tutto incredibilmente originale
. Seppure ho fatto un po’ di fatica all’inizio, per via dei tanti personaggi che si incontrano e dei nomi da ricordare, ho poi arrancato con meno fatica nella seconda metà, quando le cose si fanno ancora più avvincenti. Gwynne ha fatto davvero un magnifico lavoro, traendo ispirazione dalla mitologia e dalle storie norrene che sempre l’hanno affascinato (come dichiara lui stesso nei ringraziamenti) regalando a chi legge un’esperienza esaltante e indimenticabile. Scontri epici, vendette, intrighi, creature mostruose di ogni fattezza (alcune mi hanno fatto davvero ribrezzo, non penso che guarderò più un verme allo stesso modo), sangue, morti e colpi di scena pazzeschi. Ogni dettaglio di questa storia è stato trattato con cura, si denota il lavoro minuzioso che c’è dietro, soprattutto nel ricostruire una società che ricorda quella vichinga, con tutte le tradizioni e le abitudini che ne fanno parte. Ho percepito un interesse vivo per questa storia, grazie anche alla scrittura appassionata di Gwynne, e mi sono lasciata trascinare in un mondo pieno di pericoli e incognite, un mondo variegato e spaventoso, brutale e spietato, in cui individuare tracce di umanità vera è quasi un miraggio. Allo stesso tempo, sono rimasta talmente incantata dalla fantasia dell’autore, dalla devozione nel creare un mondo del genere, che non vedo l’ora di mettere le mani sul secondo libro per scoprire cosa accadrà. Ho trovato molto piacevole e accurata la traduzione di Francesco Vitellini, non deve essere stata una passeggiata affrontare un testo del genere, perciò gli va sicuramente riconosciuto l’ottimo lavoro. Aspetterò con impazienza l’uscita del secondo volume per scoprire che ne sarà di Orka, di Varg, di Elvar e di tutti gli altri personaggi. Mi aspetto ancora tante sorprese e colpi di scena. Vi consiglio assolutamente questa lettura, se siete in cerca di una storia dal sapore leggendario, se il sangue non vi fa paura e vi piacciono i personaggi in cerca di vendetta, se volete assaporare battaglie memorabili e ritrovarvi a prendere parte a un muro di scudi, con la tensione che vi irrigidisce gli arti. Gettatevi in questa avventura suggestiva, scritta egregiamente, che vi accenderà di passione per un mondo raccapricciante e crudo, ma allo stesso tempo ricco di fascino.



 Fonte immagini: Pinterest

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