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sabato 14 gennaio 2023

Recensione: "Jo & Laurie" di Margaret Stohl e Melissa de la Cruz

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi vi parlo di Jo & Laurie, di Margaret Stohl e Melissa de la Cruz, una sorta di retelling di Piccole Donne incentrato su Josephine March e Theodore Laurence e il finale ideale che non hanno mai avuto. Non che il finale di Piccole Donne sia così brutto, però, diciamocelo onestamente, quant* di voi hanno desiderato una sorte diversa per i nostri due beniamini? Il duo di autrici ce lo regala in questo romanzo e fa davvero un ottimo lavoro. Sono rimasta particolarmente colpita da questa storia, ma ve ne parlo meglio nella recensione. Continuate a leggere e lasciatemi un commento, se vi va. A presto!
Ringrazio immensamente la casa editrice per l'eBook inviatomi in cambio di un'onesta opinione.

Jo & Laurie
di Margaret Stohl e Melissa de la Cruz

Prezzo: 6,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 312
Genere: narrativa storica, classici, retelling
Editore: Vintage Editore
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2022

1869, Concord, Massachusetts. Dopo la pubblicazione del suo primo romanzo, Jo March è esterrefatta nel rendersi conto che la sua storia scritta tanto per guadagnare qualche soldo gode di una fama inaspettata e il suo editore e i suoi lettori chiedono a gran voce un seguito, ma non un seguito qualsiasi: il seguito giusto in cui tutte le piccole donne sono appagate, innamorate e felici. Per questo Jo è sotto pressione per scrivere il suo finale e Laurie la porta a New York per una settimana alla ricerca dell'ispirazione: musei, opere e persino una lettura pubblica di Charles Dickens in persona! Ma mentre Jo pensa a quello che sarà il destino dei suoi personaggi, Laurie ha in mente un finale ben preciso per sé e per la donna che ha scoperto di amare: una donna con un tale desiderio di indipendenza da non rendersi conto che la vera indipendenza viene da un cuore appagato.

Tutt* conoscono Piccole Donne, in un modo o nell’altro. C’è chi ha letto una delle seimila edizioni presenti in commercio, e chi ha visto almeno una delle diecimila trasposizioni cinematografiche esistenti, e tutt*, o quasi, hanno sofferto quando una delle protagoniste, Jo March, spezza il cuore al migliore amico Laurie, rifiutando il suo amore. Quello che succede dopo è una parte che non mi piace ricordare, perché, seppure ammiri Jo per la sua indipendenza e voglia di libertà, ho sempre pensato che se avesse scelto di corrispondere l’amore di Laurie sarebbe stata molto più felice. Ma può una donna vivere solo di scrittura? Può vivere la sua vita senza dover sposare per forza qualcuno. Ovvio che può. E se sei Josephine March è una scelta che ha ancora più senso. Jo è sempre stata una ribelle, un’anticonformista. Capricciosa, volubile, uno spirito libero. La scrittura per lei è sempre stata tutto il suo mondo e adesso che è cresciuta significa ancora di più. Dopo il successo del suo primo manoscritto, Piccole Donne, la pressione per un seguito si fa sempre più pesante. E Jo vuole disperatamente scriverlo, ne ha bisogno, per se stessa e per la sua famiglia. È un lavoro che gli procurerebbe del denaro e che darebbe loro modo di respirare, di vivere meglio. L’editore e le sue lettrici pretendono questo libro e non può essere un seguito qualsiasi, no, deve essere il seguito perfetto. Peccato che Jo non abbia la minima idea di come proseguire le vicende delle sue eroine, soprattutto considerando il tipo di finale che le viene richiesto, un finale romantico e non troppo fantasioso o melodrammatico. Le sue piccole donne dovranno sposarsi. Ma con chi? Come può Jo sapere con chi finiranno se lei in primis sa così poco dell’amore? Ecco, allora, che viene presa dallo sconforto, che prova a scrivere e riscrivere più volte un degno seguito ma non va mai bene. Quello che le manca è l’ispirazione, ma anche una consapevolezza che nemmeno nella vita reale possiede, troppo sfiduciata verso il futuro, incapace di immaginarlo per quanto si sforzi. E così in suo soccorso giunge Laurie, il suo caro, migliore amico Laurie, colui che la capisce meglio di chiunque altro, il solo che possa aiutarla. Laurie sta per partire per New York e porterà Jo con sé. Il cambio di scenario darà l’occasione alla giovane scrittrice di fare esperienze nuove, esperienze entusiasmanti che possano ispirarla e darle qualche idea per il nuovo libro. New York è la meta ideale, una città con così tante cose da vedere e da fare che contenere la propria gioia è impossibile. Ma nonostante le varie avventure vissute a New York, le scoperte fatte ogni giorno, Jo sembra ancora bloccata (<<Lo scriverai un giorno. Ma non oggi. Oggi sei troppo occupata a viverlo>>). 

E, come se non bastasse, al ritorno dal loro viaggio, Laurie sente di voler essere totalmente e completamente onesto con lei e le confessa il suo amore sul treno verso casa. <<Laurie era cresciuto imparando ad amarla>>, per quanto a lungo l’abbia solo amata come amico, adesso quel tipo di amore non gli basta più. Con la prospettiva di partire per Harvard e lasciare Concord, lasciare Jo per qualche anno e la paura di perderla che lo attanaglia, vuole solo avere la certezza che lei lo aspetterà e che diventerà sua moglie, una volta che sarà tornato. Ma Jo, l’incorreggibile, fantastica Jo, non può pensare di legarsi a qualcuno, di sposarsi e rinunciare ai suoi sogni. Il matrimonio non fa per lei, soprattutto non un matrimonio con il suo migliore amico Laurie, che potrebbe ambire ad avere molto più che una povera scrittrice per moglie. Laurie non è della stessa opinione, eppure non riesce a far cambiare idea alla sua testarda amica. Le cose per loro si complicheranno un po’, dopo il ritorno a Concord, e prenderanno delle strade inaspettate. Strade che li porteranno a valutare nuove possibilità, a guardare oltre i loro sogni, oltre ciò che sentono in verità nei loro cuori. E, nonostante tutto, i loro pensieri torneranno sempre lì, a quella dichiarazione, all’eventualità di una vita vissuta insieme, fianco a fianco, così come hanno sempre vissuto, ma senza niente e nessuno a separarli.

Non è facile per Jo immaginare un futuro del genere, nessun futuro in realtà che non sia quello che ha sempre immaginato per sé. Laurie l’ha presa un po’ in contropiede con la sua proposta, eppure Jo non può smettere di pensarci. Sarebbe davvero quello il finale più giusto per lei e per la sua eroina di carta? È quello il suo destino? Per molte pagine la nostra Jo, turbata e pensierosa, valuterà tutte le sue possibilità, rifiuterà ancora una volta Laurie e lo spingerà tra le braccia di un’altra donna, convinta davvero che quella sia la scelta migliore per entrambi; continuerà a scrivere, continuerà a non trovare il finale adatto, continuerà a intestardirsi sul fatto di aver fatto la scelta giusta, l’unica possibile, eppure, se davvero fosse così, perché non riesce ancora a terminare il suo libro? Dove sta sbagliando? Dal canto suo, anche Laurie si dimostrerà cocciuto e fermo sulle sue convinzioni: lui vuole Jo, nessun’altra. Esiste solo lei, dal primo giorno in cui si sono conosciuti. Ha sempre saputo che era lei quella giusta, ha sempre saputo di amarla. Il modo in cui lei lo fa sentire - come a casa - non è qualcosa che riesce a provare con altre donne e, sebbene sia consapevole di essere stato rifiutato, continua a pensare che prima o poi la sua Jo si renderà conto che loro due sono fatti l’uno per l’altra e che non esiste alternativa. 

Seguiremo le loro vicissitudini sempre col cuore in gola, in una tensione che va crescendo e che esploderà nelle ultime pagine, quando per un attimo temeremo che le cose possano non finire come ci aspettavamo. Le autrici sono state molto brave nell’approfondire i pensieri di Jo e Laurie, nel farci entrare nelle loro teste e nei loro cuori, facendoci provare nuove e inaspettate emozioni. Il loro stile è davvero perfetto e riesce a non snaturare quello di Louisa May Alcott. È curato in ogni minimo dettaglio e persino ogni personaggio sembra uscire dalle pagine della versione originale di Piccole Donne. In questo romanzo abbiamo però l’aggiunta di qualche piccola novità che ha reso il tutto più fresco, moderno e appassionante, serate magiche newyorkesi, un vestito d'argento creato su misura e l’incontro con Charles Dickens, autore molto ammirato da Jo e Laurie. Sono stata molto contenta di poter leggere questa storia che punta l’attenzione su un amore un po’ bistrattato, quello tra due migliori amici, due anime gemelle, che ho sempre pensato fossero destinate a stare insieme. Le autrici non cambieranno del tutto le carte in tavola, Jo è sempre la stessa Jo e i suoi sogni sono gli stessi che abbiamo imparato a conoscere leggendo il classico della Alcott, però ci sarà una variante, quella dell’amore, che renderà il tutto molto più coinvolgente e romantico. Ma non sarà quel tipo di amore che ti priva dell’identità o delle tue ambizioni - non sarebbe qualcosa che Jo potrebbe accettare - bensì l’amore ideale, quello che nulla toglie ma che tanto dà. Per chi ha sempre sognato un finale diverso per Jo e Laurie, per chi ha sempre desiderato vederli insieme, per chi ama follemente il trope friends-to-lovers (eccomiii!), questo libro vi darà tutto questo e molto di più. Mi sento di dire che è un po’ ripetitivo in alcune parti e l’inizio è sicuramente un pochino lento, ma dal 20% in poi inizia a essere molto più incalzante e vi ritroverete attaccat* alle pagine sognando a occhi aperti, col cuore palpitante ed emozioni fortissime a scorrervi nelle vene. Date una possibilità a questo libro, sono sicura che lo adorerete!

Fonte immagini: Pinterest

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