Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi recensione di I Was Born for This, di Alice Oseman, romanzo che ho ascoltato su Audible e che mi è piaciuto davvero tanto. Si tratta di un contemporary young adult autoconclusivo che affronta molte tematiche, anche abbastanza sensibili, e naturalmente c’è anche in buona parte rappresentazione lgbt+. Non avevo ancora letto nulla dell’autrice che non fosse legato alla serie Heartstopper e questo libro è stato davvero una bella sorpresa.
I was born for this
di Alice Oseman
Prezzo: 7,99 € (eBook) 14,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 408
Genere: contemporary, young adult, lgbt+
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 28 marzo 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
Per Angel Rahimi esiste una sola cosa nella vita: gli Ark, la boy-band del momento. Essere nel fandom degli Ark le ha dato tutto ciò che ama: la sua amica Juliet, i suoi sogni, un posto nel mondo. Anche Jimmy deve tutto agli Ark: è il loro frontman, e suonare in una band con i suoi amici è tutto ciò che ha sempre sognato. Ma a volte i sogni si trasformano in qualcosa che non avevi previsto, e quando Jimmy e Angel si ritrovano faccia a faccia, si rendono conto di come la realtà possa essere diversa dall’immaginazione. Divertente e profondo, I Was Born for This è una sorprendente riflessione sul potere di credere in qualcosa. Soprattutto in sé stessi.
Il mondo del fandom, si sa, può essere spietato. Lo sanno bene gli Ark, una piccola boyband in ascesa formata da tre ragazzi molto diversi: il leader Jimmy Kaga-Ricci, l’affascinante Lister e il più carismatico Rowan. Dopo il loro ultimo successo, la loro carriera sembra pronta a raggiungere vette ancora più vertiginose e davanti a loro si prospetta un contratto per un tour in America che li consacrerà definitivamente. Ma è davvero questo ciò che vogliono? Perché significherebbe più concerti ma anche più interviste, più ospitate, ritmi più serrati. La fama e i soldi hanno di certo rivoluzionato le loro esistenze, eppure non è tutto oro ciò che luccica. Jimmy soffre di ansia e attacchi di panico, Rowan non riesce a frequentare la sua ragazza per paura che il fandom si opponga, Lister scarica la tensione bevendo e fumando. Nessuno conosce questo aspetto di loro, nessuno conosce questi segreti, davanti alle telecamere e alle fan sono semplicemente tre fantastici ragazzi che fanno ottima musica e il fandom sogna grazie a loro, si scatena shippando membri della band insieme, fangirla su ogni cosa che li riguardi. Gli Ark sono l’ossessione della nuova generazione (un po' come i BTS della nostra - o qualunque altra band vanti lo stesso successo).
Angel Rahimi fa parte del fandom degli Ark praticamente da sempre. Tutta la sua vita sembra ruotare intorno a quello, lei è letteralmente ossessionata da loro, in particolare da Jimmy. Dopo aver conosciuto su internet una ragazza appassionata quanto lei degli Ark, Juliet, le due finalmente si incontrano a Londra per partecipare insieme a un meet&greet degli Ark e a un loro concerto. Dopo mesi che chattano e chiacchierano, sentono di conoscersi profondamente ormai, di essere quasi due anime gemelle. Angel non ha mai avuto nessuno con cui condividere la sua passione e poterlo fare finalmente con Juliet, addirittura dal vivo, è entusiasmante. Angel ama essere sempre aggiornata sugli Ark, controlla ogni giorno i forum che parlano di loro e qualsiasi altro sito, conosce i loro spostamenti, i loro gusti, le loro manie e incontrarli di persona è il suo più grande desiderio. Anche Juliet ama fangirlare sugli Ark con l’amica, ma sembra dimostrare anche altri interessi, come quello per un ragazzo di nome Mac, conosciuto anche lui su internet e giunto come Angel a Londra per conoscerla e partecipare agli stessi eventi per gli Ark. Angel si sente un pochino tradita e messa da parte per questo e Mac un po’ le puzza di impostore, ecco perché alla fine si ritrovano a non comunicare più come prima e ad avere anche tra loro dei segreti.
La storia è narrata tramite due punti di vista, quello di Angel, grazie al quale riusciamo a entrare nella mentalità del mondo del fandom più accanito, e quello di Jimmy, che invece ci mostra l’altro lato della medaglia della notorietà, il lato più oscuro, fatto di ansie, stress, ritmi forsennati e anche paure, nostalgie e desideri semplici, come poter avere del tempo da dedicare alla famiglia, a chi si ama. Alice Oseman è un’autrice molto sensibile, adoro il suo modo di scrivere, il suo essere vicina a ogni minoranza, trova spazio per loro in ogni suo libro. In questo volume l’autrice affronta diverse tematiche, non soltanto in riferimento alla comunità lgbt+, ma anche a livello culturale. In più, vengono affrontati nuovamente problemi relativi alla salute mentale, ma anche a droghe e alcolismo. Si potrebbe pensare che forse è tutto un po’ troppo ma, vi dirò, a me non ha fatto questa impressione, anzi trovo che Alice Oseman sia riuscita a equilibrare tutto molto bene.
Il gruppo degli Ark è eterogeneo, ma non è esente dalle critiche. C’è chi li ama e chi non capisce il perché del loro successo e dell’inclusività ad ogni costo. Un bianco (gay), un nero e un ragazzo trans per metà asiatico e per metà italiano. La nuova generazione li adora, la nuova industria musicale è fissata con il politically correct e dunque loro continuano a essere osannati e richiesti ovunque. Oseman però punta l’accento, come vi dicevo, anche sul rovescio della medaglia, sulla parte meno bella del successo, ovvero quando l’attenzione è talmente accentuata da condizionare le vite degli stessi artisti. In più, mettiamoci anche la pressione del fandom, che arriva a compromettere tutto e spesso a diventare aggressivo in maniera inquietante. In questa storia le vite di Angel e Jimmy andranno a intrecciarsi in modo quasi casuale e porteranno alla consapevolezza da parte di entrambi di quanto sia sbagliata l’opinione reciproca che hanno l'uno dell'altra. Angel e Juliet che si fanno letteralmente dei film sui loro beniamini, che li ritengono perfetti sotto ogni aspetto, si renderanno conto di quanto in realtà non lo siano, di quanto impegno, fatica, dolore vi sia dietro la notorietà e di quanti difetti abbiano anche delle star come gli Ark. I ragazzi, invece, ognuno con il proprio tormento interiore e fintamente innamorati delle fan solo per compiacerle, capiranno cosa vuol dire per quelle ragazze credere in qualcuno, avere un sogno, un punto di riferimento. I due mondi si mescoleranno e tra qualche imprevisto, qualche fuga rocambolesca, qualche incidente di percorso, alla fine si saranno create nuove amicizie e nuove consapevolezze.
Lo stile dell’autrice è come sempre fresco, scorrevole, moderno. Se siete della generazione Z vi sentirete a vostro agio con questa storia e con il suo linguaggio (giuro che io ci provo a star dietro a tutti gli slang dei giovani d’oggi, fortuna che con Alice Oseman riesco sempre a stare al passo e aggiornarmi :P). Ho apprezzato molto il messaggio di fondo sul cercare di distinguere la realtà dal sogno. La realtà è ben diversa dalle apparenze e non bisogna pensare che tutto ciò che vediamo alla TV, tutto ciò che ci viene mostrato in rete o sui social sia vero. C’è molto di più dietro e talvolta è lontano anni luce dalle nostre fantasie. I Was Born for This è una storia vera, con personaggi veri. Tutte le storie di Oseman lo sono e anche stavolta l’autrice è riuscita a rappresentare una fetta di realtà che spesso diamo per scontata. Quanto è bello poter perdere la testa per qualche band famosa ma non bisogna dimenticare che anche loro sono esseri umani e come tali hanno, sì, dei pregi, ma anche dei difetti, sono persone come noi, forse con più problemi di noi, e nessun fandom dovrebbe arrivare al punto di privarli della loro libertà. È bello far parte dei fandom, sono come una grande famiglia a volte, dove puoi trovare gente che ti capisce e che ha le tue stesse passioni, ma il fandom non è tutto, non deve essere tutto. Infatti questa storia, in un certo senso, aiuta a ritrovarsi, a credere in se stessi, a considerare che al mondo ci sono anche altre cose che meritano attenzione che innamorarsi di una celebrità e dimenticarsi di tutto il resto. La realtà, alla fine dei conti, può anche essere deludente, ecco perché nonostante tutto è bene mantenere i piedi ben saldi a terra.
Se cercate una storia d’amore da capogiro qui non la troverete. Io che involontariamente la cerco quasi sempre non ne ho sentito affatto la mancanza, perché l’autrice è riuscita a intrattenermi bene con molti altri elementi interessanti. Si concentra molto sul tema dell’amicizia, in tutte le sue sfaccettature, e questo è anche uno dei temi portanti della storia. In definitiva, Alice Oseman è una garanzia, una penna sensibile e attenta alle problematiche dei giovani, al loro mondo, e non solo. Nei suoi romanzi troverete sempre un qualche argomento che vi tocchi da vicino, perché lei si discosta dai soliti cliché e regala storie e personaggi concreti. Adoro questa autrice e I Was Born for This è carinissimo, nel suo esatto stile, e l'ho amato come ogni altro suo romanzo che ho letto.
Fonte immagini: Pinterest
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