Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi inizia una nuova settimana, dopo un weekend non proprio fantastico, ma per fortuna mi ha tenuto compagnia un'ottima lettura: Il Reietto, di Anthony Ryan. Scoprite cosa penso di questo fantasy grimdark davvero sorprendente e passate a leggere anche le altre recensioni del Review Party.
Un ringraziamento alla casa editrice per la copia omaggio in cambio di un'onesta opinione.
Il Reietto
di Anthony Ryan
Prezzo: 14,99 € (eBook) 25,00 € (cop. rigida)
Pagine: 612
Genere: fantasy, grimdark
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 31 marzo 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
Nato nel travagliato regno dell’Albermaine, Alwyn lo Scrivano è cresciuto come un fuorilegge. Sveglio e abile con la spada, Alwyn è soddisfatto della libertà di cui gode nella foresta e del cameratismo con i suoi compagni ladri. Ma un atto di tradimento gli fa intraprendere un nuovo cammino, fatto di sangue e vendetta, che lo condurrà a diventare un soldato nell’esercito del re. Sotto il comando di lady Evadine Courlain, una nobildonna assalita dalle visioni di un’apocalisse demoniaca, Alwyn deve sopravvivere alla guerra e ai mortali intrighi di corte se vuole reclamare la sua vendetta. Ma quando forze oscure, sia umane che arcane, si riuniscono per opporsi all’ascesa di Evadine, Alwyn dovrà fare una scelta: essere un guerriero o rimanere per sempre un fuorilegge? Il reietto è il primo volume della serie fantasy epica "L’Alleanza d’acciaio".
Il Reietto è il primo romanzo che leggo di Anthony Ryan. Nonostante questo autore sia in wishlist da una vita, non ho mai avuto modo di recuperare i suoi romanzi, ma stavolta non volevo farmi sfuggire l’occasione. Il Reietto è l’ultima fatica dell’autore scozzese, primo di una nuovissima serie dedicata ad Alwyn Lo Scrivano. Il libro consta all’incirca 600 pagine e pensavo sarebbe stata una bella fatica questa lettura, invece lo stile di Ryan si è rivelato inaspettatamente piacevole e più scorrevole del previsto. Sono rimasta molto colpita da questa lettura, dal modo in cui mi ha coinvolta, dall’effetto che il libro mi ha fatto una volta concluso. È stato un lungo viaggio, un viaggio intenso ma anche epico, in compagnia di moltissimi personaggi, ma principalmente di Alwyn, un ragazzo che, nato e cresciuto in un bordello, si ritrova poi a far parte di una banda di fuorilegge. Ma questo non sarà che l’inizio della sua avventura, della sua vita travagliata, perché lo aspettano tantissime sfide e lui metterà in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti per affrontarle nel migliore dei modi. Sicuramente la prima parte del romanzo è quella che mi ha colpita maggiormente, con le sue vibes alla Robin Hood a renderla tanto intrigante. Non ho potuto fare a meno di ravvisare anche un po' di trope found-family (vagamente distorto, perché sono più i membri che Alwyn vorrebbe far fuori piuttosto che quelli che si terrebbe stretti :P) che mi ha galvanizzata parecchio.
Il personaggio di Alwyn, in questo romanzo, si racconta. È dalla sua stessa voce, che si rivolge direttamente a chi legge, che noi ascoltiamo la sua storia, espediente che non trovo spesso in fantasy del genere ma che mi ha divertita moltissimo. Il passato e l’infanzia di Alwyn non sono degni di essere ricordati, ma è da quando il ragazzo viene salvato nella foresta da Deckin e la sua compagna Lorine che Alwyn considera essere iniziata la sua storia. Il Re dei Fuorilegge e la più astuta maestra di travestimenti che lo salvano dalla furia del suo tenutario per offrirgli riparo e cibo per qualche giorno. Quei giorni diventano poi settimane, mesi, infine anni e Alwyn si ritrova a diventare parte integrante della banda. Deckin lo tiene in grande considerazione, colpito dalla sua incredibile capacità di notare dettagli che altri non notano. In effetti, il ragazzo sembra essere molto acuto, sveglio, intelligente, a dispetto di tutto, ed è sicuramente grazie a queste sue qualità che riuscirà, nel tempo, a salvarsi la pelle. Riesce a leggere cose negli altri che lo aiutano a capire bene chi ha davanti, se quella persona sta mentendo o meno. È intuitivo in maniera sbalorditiva. Ma nonostante il suo intuito, non riesce a prevedere un terribile tradimento che porta la sua banda a subire un attacco a sorpresa che scombussolerà i piani di Deckin e, di conseguenza, anche i suoi. E questo rammarico diventerà motivo di vendetta, la ragione che lo spingerà a indagare in ogni momento per cercare di capire chi vi sia dietro il massacro e per rendere giustizia a chi ha pagato con la vita.
Il grandissimo pregio di questo romanzo è quello di essere totalmente inaspettato. Se infatti la prima parte ci tiene immers* nella verde e rocciosa Foresta di Shevine a complottare con Deckin e a conoscere i vari membri della sua banda, Ryan nella seconda cambia registro e ci trasporta in tutt’altro scenario, quello delle Miniere. Lascio a voi scoprire in che modo Alwyn si ritroverà a dover affrontare questa nuova, pericolosa sfida e in che modo ne uscirà; lascio a voi scoprire cosa lo porterà a unirsi alla Compagnia dell’Alleanza, capitanata da Evadine Courlain e quanto altro aspetta il nostro ardito antieroe, armato di un’astuzia sopraffina, di rancore che ribolle, di piani improvvisati e sgangherati, ma anche di una lealtà impensabile. Il Reietto è una storia di crescita, di tradimento, di vendetta, di sangue, di battaglie, di fughe, di ossessioni e devozioni. Ryan ci regala un affresco nero e cupo di un giovane che deve adattarsi alle più svariate esperienze della vita pur di sopravvivere, che deve sfruttare conoscenze e intuito per andare avanti, imparando a capire di chi può fidarsi e di chi meno, contando solo su se stesso, alla fine.
Il worldbuilding è un po’ soffocato dalla complessità del protagonista e di altri personaggi che gli ruotano intorno, il livello di azione però è altissimo, non ci si annoia mai, non ci sono momenti troppo statici, anche se a volte alcuni dialoghi sono eccessivi, di una lunghezza inverosimile. Notevoli le scene di scontri, combattimenti, battaglie, Ryan dimostra molta maestria in questo ambito ed è stato per me una piacevole scoperta, che mi porta tra l’altro a inquadrare il romanzo non solo come epic-fantasy ma anche come grimdark, vista l'enfasi nel descrivere certi episodi. I dettagli, tra l'altro, non sono elementi su cui l'autore lesina, anzi si può dire che ci sia quasi una cura maniacale nel rappresentare determinati aspetti del suo mondo e dei suoi personaggi. C’è davvero tantissimo da dire su questo libro, in cui si esplorano vari aspetti dell’animo umano, soprattutto i più ombrosi, ma capace anche di rivelarsi imprevedibile pagina dopo pagina, in un crescendo di emozioni sempre più diversificate. Un cammino impervio e per lo più ostacolato, quello che Alwyn dovrà percorrere e noi, insieme a lui, vivremo ogni vicenda sulla nostra pelle, grazie a una narrazione vivida e appassionante. Come primo approccio a un autore del calibro di Ryan direi che posso ritenermi soddisfatta. Ho apprezzato Il Reietto, la sua corposità (non l'avrei mai detto), la sua epicità e anche le sue imperfezioni, che esattamente come quelle di un antieroe, contribuiscono a fartelo amare di più. Sono curiosa di leggere il secondo volume, scoprire cos’altro succederà, approfondire alcuni elementi che, secondo me, sono rimasti un po’ sul vago, come quello magico e in parte quello religioso. Sono sicura che Ryan non deluderà. Vi consiglio questa lettura? Decisamente sì. Questo libro saprà conquistarvi, per un motivo o per un altro, è sicuro!
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest
Hai sempre una chiarezza cristallina nello sviscerare un romanzo, si capisce sempre tutto perfettamente
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