Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi inauguriamo la settimana con la recensione di Eleonora a uno dei romanzi di Georgette Heyer, Una ragazza adorabile, un romanzo regency con due giovani protagonisti. Scoprite questa storia frizzante e ricca di peripezie e fateci sapere il vostro parere. A presto! ;)
Una ragazza adorabile
di Georgette Heyer
Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 416
Genere: romance storico, regency
Editore: Astoria
Data di pubblicazione: 14 aprile 2023 (2° ediz.)
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
Essere stato respinto dalla fascinosa Isabella Milborne è una vera sciagura per il giovane lord Sheringham: rimanere scapolo, infatti, non gli permette di entrare in possesso di una consistente eredità. Impulsivo come sempre, Sherry decide allora di fare un matrimonio di convenienza… e la prima donna che incontra è la dolce e ingenua Hero Wantage, una ragazza adorabile che lo ama sin dall'infanzia. Hero quasi non crede alla sua buona sorte e si getta – innamorata e riconoscente – tra le braccia di Sherry. Ma nessuno è pronto ad affrontare la lealtà e il candore di Hero. Di certo non lo è Sherry, troppo cieco per accorgersi di quanto la giovane moglie sia buona e generosa. Ma soprattutto non lo è quel Bel Mondo londinese in cui è permesso ogni intrigo purché lo si ammanti di discrezione e obbedisca alle regole non scritte dell'etichetta. Così, fra tavoli da gioco e salotti esclusivi, si sviluppa ben presto un'irresistibile commedia degli equivoci, con Sherry che cerca di porre rimedio alle gaffe della moglie (senza riuscirci), con Hero che sconcerta tutti con la sua schiettezza (senza accorgersene) e gli scapestrati amici di Sherry a fare da coro (e da sostegno a Hero). Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare: cosa succede infatti quando un matrimonio di convenienza si trasforma in un'appassionata storia d'amore?
E’ possibile trasformare un romanzo regency in uno young adult regency? A quanto pare, se è Georgette Heyer a scriverlo, si può. Anche se, parlando di categorie da libreria, non verrà mai identificato in tale maniera, Una ragazza adorabile per me rientra a pieno titolo nella categoria, di fatto “creandola” praticamente da zero. I protagonisti di questo ultimo romanzo sono Hero Wantage, una ragazzetta dolce e parecchio ingenua di sedici anni, e Sherry o meglio Lord Sheringham, un giovane impulsivo e inquieto che è solo alle soglie della maturità legale e che pieno di tutto l’ardore della gioventù, come solo un ventenne può essere (beato lui), pensa che il mondo sia suo e che ogni circostanza che incontra sulla sua strada si possa trasformare in un'avventura degna dei migliori eroi romantici. In questo suo moto perpetuo, Sherry si prende quella che tutti chiameremmo una colossale cotta per la debuttante più bella della stagione londinese e, con sfacciataggine e sicurezza, si presenta prontamente a profferire le sue offerte di imperituro amore e di matrimonio; quest’ultima proposta, se accettata, gli permetterebbe finalmente di sfuggire alle grinfie dei suoi tutori, i quali attualmente controllano il suo patrimonio fino al raggiungimento della maturità legale, ossia i ventun anni, molto conveniente dunque. Ahilui, la debuttante in questione ha delle mire un po’ più alte che un semplice visconte e senza troppe cerimonie rifiuta le sue offerte. Preso da un moto di stizza, che diciamolo ha più a che fare con l’impossibilità di veder svincolata la sua eredità che non con l’essere stato rifiutato, Sherry decide che se non può sposare la Bellezza della stagione sposerà la prima donna che incontrerà sul suo percorso. Destino vuole che la fortunata donzella in questione sia Hero Wantage, una sua amica d’infanzia, orfana, di buona famiglia ma attualmente in una situazione molto simile a quella di Cenerentola; sin da bambina Hero aveva una predilezione per il discolo Sherry e, complice questa e una immensa riconoscenza per il possibile cambio di vita che la aspetta, accetta la frettolosa proposta di matrimonio. Come due birbanti i due fuggono per convolare a nozze il prima possibile, prima che qualcuno abbia qualcosa da ridire o renda impossibile proseguire con il piano, visto che nessuno dei tutori dei due ne è a conoscenza e dunque ha dato il benestare, e tornano a Londra solo a cose fatte. C’è da dire che essendo entrambi giovani e ingenui il loro matrimonio fin da subito sembra più uno giocare a “Mamma-casetta”, in cui gli sposini pensano solo a divertirsi il più possibile, che non un vero inizio di vita coniugale. C’è solo un problema: Hero non ha la minima idea di come comportarsi in società e per capirlo può fare affidamento solo sul suo reticente compagno e sulla sua banda di amici. Sherry si renderà presto conto che il matrimonio non tutto è rose e fiori come aveva pensato, soprattutto quando la sua graziosissima e inesperta moglie conquista le attenzioni, auspicabili e non, del Bel Mondo. Per sua fortuna Hero non ha occhi che per una e una sola persona, anche se in questo caso molto cieca, lui stesso, tutti se ne rendono conto, in particolare i suoi amici che, dopo un atteggiamento fuori luogo di troppo di Lord Sheringham, decidono di prendere in mano la situazione e aiutare i giovani a far chiarezza nel loro matrimonio con un improbabile ma quanto mai utile stratagemma: convincono lei ad andare a Bath per un periodo presso la vecchia zia di uno di loro, persona più che qualificata per aiutarla a destreggiarsi negli ambienti mondani, facendo intanto credere a lui che la sua giovane moglie sia scappata senza dire niente a nessuno. Ovviamente dopo qualche peripezia e incomprensione tutto si risolve con il più classico dei lieto fine.
Una ragazza adorabile è un libro ben diverso dai soliti di Georgette Heyer anche se comunque lo stile frizzantino e ironico dell’autrice c’è e rimane il suo marchio di fabbrica, così come l’accuratezza storica. Quello che differenzia questo lavoro dagli altri è in primis l’età dei personaggi, più giovani e inesperti rispetto a quello a cui siamo abituati di solito e questa caratteristica condiziona e distingue la storia da tutti gli altri scritti dell’autrice. Solitamente Georgette Heyer si diverte a costruire intere situazioni basate su battibecchi, schermaglie e fraintendimenti giocati da personaggi già adulti che sanno benissimo quello che stanno facendo e che devono dimostrare l’uno all’altra “chi comanda”, basti pensare per esempio a Il tavolo da Faraone, a Frederica o a Sophy la Grande, finendo poi sempre con il riconoscere che in realtà sono entrambi alla pari e innamorati l’uno dell’altra. In questo caso abbiamo a che vedere con un processo di maturazione dei personaggi che solo come step finale ha il riconoscimento dei sentimenti, e che non presenta la volontà di primeggiare l’uno sull’altra. Sherry vuole e pensa di comandare in casa solo perché così è abituato e così sa che si fa, non per altri motivi. Ce la fa? A stento e con enormi sforzi. In 400 pagine infatti possiamo assistere alla trasformazione di Hero da giovincella sprovveduta di campagna a ragazza più sicura di sé e di ciò che la circonda, capace di essere indipendente dalla guida del marito in tutto e per tutto, assistiamo anche però al cambiamento di Sherry, da impudente testa calda ad effettivo visconte di Sheringham in grado di prendersi le sue responsabilità di capo del casato e marito, pur mantenendo comunque un’aria scanzonata che ben si accoppia con la vivacità della moglie. Anche l’evoluzione sentimentale in questo caso si differenzia dal solito, invece che una negazione dei sentimenti fino allo stremo per poi soccombere ad essi, abbiamo una trasformazione da cotta stile cagnolino a effettivo innamoramento per quanto riguarda Hero, e una lenta, molto lenta, progressione dall’affetto giocoso tipico dell’infanzia e un po’ condiscendente fino all’amore nel caso di Sherry. I due protagonisti in questo romanzo, anche qui a differenza di molti altri che ha scritto l’autrice, fanno grande affidamento sugli amici di cui sono circondati per crescere e destreggiarsi nella mondanità, così come nel matrimonio e possiamo tranquillamente dire che senza la presenza di questi personaggi secondari ma fondamentali la storia non sarebbe stata la stessa.
Per quanto riguarda stile, scrittura, personaggi della Heyer c’è molto poco o nulla da aggiungere rispetto al solito se non che come sempre ogni suo romanzo è una continua conferma della sua abilità di scrittrice e della sua modernità pur scrivendo di un'epoca lontana a noi lettori, un suo tratto che mi piace molto. Infatti è proprio la sua abilità di valicare i confini temporali delle sue storie e renderle, soprattutto grazie ai personaggi che costruisce, perfettamente apprezzabile e godibili anche adesso senza percepire troppo lo stacco temporale, sia in termini di scrittura che di contenuti.
Voto: 4.5 ( ma solo perché preferisco le storie con personaggi un po’ più adulti)
Eleonora
Photo credit: @eleonoranicoletto
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