Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Spero stiate bene e abbiate trascorso un buon weekend. Io ho avuto modo, negli ultimi giorni, di terminare una lettura iniziata a novembre, ovvero Cuore di Succuba, di Stefania Toniolo. L’ho trovata originale, diversa da ciò che mi aspettavo, e con dei dialoghi particolarmente spassosi. Ringrazio l’autrice e la casa editrice per la copia omaggio in cambio di una recensione onesta.
Cuore di Succuba
di Stefania Toniolo
Prezzo: 7,99 € (ebook) 17,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 360
Genere: commedia fantasy
Editore: Acheron Books
Data di pubblicazione: 24 ottobre 2025
Torino, Museo Egizio. Evie è metà umana, metà 'qarinah', ma al momento si sente un disastro totale. Sta per affrontare l’esame finale per la patente di magia emotiva, ma se superare la teoria è stato un gioco da ragazzi, la pratica si basa sul controllo delle emozioni. E lei, quando si emoziona, ha davvero poco sotto controllo. Spoiler: non va a finire bene. L’unico modo per non rinunciare al sogno di diventare una ricercatrice è seguire un corso di recupero e dimostrare di essere in grado di sedurre un essere umano per raccoglierne le emozioni. Ma ad affiancarla come tutor e maestra di seduzione è Diana, la sua ex migliore amica e attuale rivale accademica. Grazie al suo aspetto affascinante ha ottenuto con fin troppa facilità tutto ciò che Evie desidera per se stessa, diventando il suo incubo e la sua ossessione… La tensione tra loro cresce a ogni incontro, ma quando al Museo Egizio arriva una mummia leggendaria i cui amuleti si dice siano dotati di grande potere, Evie dovrà scegliere se seguire ancora una volta quelle regole che l’hanno sempre svantaggiata, o se tentare una scorciatoia…
"Quanto è terribile, amaro e angosciante l’amore, quando senti di non meritarlo?"
Non è da tutti i giorni imbattersi in una lettura come Cuore di Succuba. La trama ti fa da subito presagire qualcosa di unico, tant’è che è stato quasi impossibile rifiutare una collaborazione del genere, quando mi è stata proposta. Stefania Toniolo è un’autrice molto ironica. Dopo il suo Non è una storia di Zombie, che ha vinto il premio Amazon Storyteller nel 2024, Stefania prova a cimentarsi, questa volta, con le mummie. Se siete affascinat* dal mondo egizio, se avete visto La Mummia un milione di volte o siete dei nerd fino al midollo, sicuramente Cuore di Succuba potrebbe essere la lettura adatta a voi.
L’autrice ha immaginato una realtà in cui umani e mostri convivono, ma questi ultimi non immaginateli come i cattivi della storia, capaci di risucchiare l’essenza umana e non lasciare altro che involucri vuoti e senza vita. In verità, ne sarebbero capaci, ma mettete che esiste anche una scuola di magia delle emozioni in cui possono imparare a gestire le loro emozioni portentose e i loro poteri. Ecco, è proprio da questa scuola che prende avvio tutto. La nostra protagonista, Evelyn, metà umana e metà qarinah, è a un passo dal prendere la patente di magia emotiva. Lei è una vera secchiona, infatti non ha avuto nessun problema negli esami teorici; quello che la frega è la pratica. Nel momento in cui sembra tutto sotto controllo, ecco che succede qualcosa che la fa letteralmente scoppiare, mandando a monte la sua possibilità di raggiungere il traguardo sperato. Ma Evelyn non ha nessuna intenzione di finire fuori corso, di pagare altre rette che non può permettersi, di deludere i suoi genitori. E quindi, di fronte all’unica opportunità che le viene offerta per rimediare, si ritrova suo malgrado ad accettare. Scendere a compromessi non è nelle sue corde, ma deve necessariamente collaborare e seguire un tutoraggio prima di poter ridare l’esame. La fregatura però sta nel fatto che a farle da tutor è la sua ex migliore amica Diana Cordero, con cui ha chiuso da tempo ogni rapporto e dalla quale preferirebbe stare lontana.
Diana è tutto ciò che Evelyn non è. Sicura di sé e bellissima, ha già raggiunto traguardi che altri possono soltanto sognare. La sua bellezza l’ha resa popolare, permettendole di ottenere tutto ciò che ha sempre voluto e sembra che non smetta mai di affascinare e riuscire bene in ogni cosa in cui si cimenti. Evelyn la trova snervante e altezzosa, convinta che non la ritenga alla sua altezza. In effetti, in un primo momento, sembra proprio che Diana appaia così, ma soltanto procedendo con la lettura ci renderemo conto che non lo è affatto, anzi dietro la sua aria da prima della classe, si nasconde una creatura gentile e premurosa.
In questo romanzo, l’autrice ha deciso di trattare la psicologia di redpilled e il movimento incel, in una variante con creature magiche che disprezzano gli umani ritenuti inferiori (ma utili per le loro emozioni) e invidiano i loro simili più attraenti. C'è di fondo una riflessione sulla bellezza, su ciò che è capace di far ottenere, e sulla società umana vittima del marketing.
Per tutto il tempo riusciamo a percepire le emozioni di Evelyn, sempre ben distinte e parte fondamentale ai fini della trama, e a sentire addosso il suo senso di inadeguatezza costante, la sua ansia da prestazione, il suo desiderio di superare dei limiti apparentemente invalicabili, il disagio nei confronti del suo aspetto - non abbastanza attraente da renderle le cose più facili nella vita - e anche il suo essere per metà umana, e quindi più manipolabile, in un certo senso, e meno abile nel gestire i suoi poteri. La scuola che frequenta è in tutto e per tutto come le nostre Università, e anche qui l’autrice ha saputo rendere molto reali i problemi e le ansie di molti studenti e studentesse. La pressione nell’affrontare determinati esami, la paura di fallire, di deludere la famiglia, di non riuscire a stare al passo con gli altri, sono sicuramente tappe che ha vissuto ogni universitari*.
Cuore di Succuba è una storia divertente, dal tono scanzonato e ironico, ricca di citazioni pop, che amerete scovare di capitolo in capitolo (Star Wars, Doctor Who, Karate Kid, Shrek... giusto per citarne alcune). I dialoghi sono brillanti e spassosi, anche se dietro l’ilarità non mancherete di avvertire lo squilibrio emotivo della protagonista, sempre in cerca di assestamento. Dovrà praticamente risorgere una mummia prima che lei inizi a vedere le cose diversamente, che allarghi i suoi orizzonti e si renda conto di non essere la creatura insignificante che ha sempre pensato di essere.
Le vibes egizie ci sono tutte. Oltre al fatto che la storia è per gran parte ambientata nel Museo Egizio di Torino, Toniolo non manca nemmeno di tirare in ballo divinità, storia, personaggi dell’Antico Egitto e anche, perché no, qualche colorata imprecazione a tema. Se posso fare un piccolo appunto su qualcosa che forse mi ha infastidita, è stato il ripetere continuo di un’espressione, Seth Fauss, riportata a mio parere un po’ troppe volte, un’esclamazione ricorrente come se ne trovano spesso anche in altri romanzi Acheron e che puntualmente mi infastidiscono. Capisco che diano l’impressione di dialoghi più realistici, ma quando viene usata troppe volte si ottiene quasi l’effetto contrario. A parte questo, la lettura non presenta intoppi. È scorrevole, spigliata e mai noiosa, le tematiche chiare e ben trattate. La love story saffica è molto carina, ma non è centrale. Non aspettatevi grandi effusioni tra le protagoniste, perché è tutto molto casto. Anzi, forse c’è anche meno interazione di quanto mi sarei aspettata. Cuore di succuba è la lettura per voi se siete alla ricerca di una storia leggera e spiritosa, che sappia intrattenere a dovere ma anche far riflettere. Il finale lascia un piccolo spiraglio aperto, chissà se l’autrice ha pensato di scrivere un seguito. Sarei molto curiosa di leggerlo ;)
Photo credit: @francikarou @coffee&books
Fonte immagine: Pinterest






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