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sabato 28 gennaio 2023

Recensione: "L'infinito tra me e te" di Mariana Zapata (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor* e buon weekend! ^^
Oggi la nostra Eleonora ci parla di un contemporary romance, L'infinito tra me e te, di Mariana Zapata, autrice che ultimamente sta spopolando su Tik Tok, grazie anche all'uscita dei suoi romanzi in una nuova e più accattivante veste. Leggete la recensione per saperne di più sul romanzo e fateci sapere se lo avete letto anche voi ;) A presto!

L'infinito tra me e te
di Mariana Zapata

Prezzo: 2,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 480
Genere: contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 6 gennaio 2023

Vanessa Mazur sa che sta facendo la cosa giusta. Non ha alcuna intenzione di sentirsi in colpa per aver mollato il lavoro di assistente tuttofare di Aiden Graves: è sempre stato un impiego temporaneo. Lei ha altri piani per il futuro, ha delle ambizioni, e di certo non comprendono il ruolo di fatina personale di una star del football. E allora perché quando Aiden si presenta alla sua porta, pregandola di ripensarci, Vanessa esita? Per due anni, l’uomo che la stampa chiama “il Muro di Winnipeg” è stato il suo incubo: neanche un buongiorno al mattino, o un sorriso il giorno del suo compleanno. Era talmente concentrato sullo sport che sembrava non accorgersi nemmeno di chi o cosa lo circondasse. Cos’è cambiato, allora? Quello che Aiden chiede, per Vanessa è semplicemente incomprensibile. Dopo il modo in cui è stata trattata, lei desidera solo dedicarsi alla sua vera passione, il design, e lasciarsi alle spalle l’indifferenza. La perseveranza di Aiden sarà in grado di farle cambiare idea? In questo genere di partite, segnare un punto richiede pazienza, gioco di squadra e una buona dose di determinazione.

In questo periodo di esami e di studio matto disperatissimo, sentivo la necessità di una lettura leggera, non troppo complicata e che mi lasciasse di buon umore, di un romance insomma. Su consiglio di un’amica ho quindi virato verso i libri di Mariana Zapata e quello che mi ispirava maggiormente al momento è stato L’infinito tra me e te, un libro che da subito mi ha catturato e divertito, rivelandosi sorprendentemente piacevole. 

La protagonista del libro, Vanessa, lavora da due anni come assistente personale di uno dei più famosi giocatori di Football della Major League americana, Aiden Graves. L’uomo non è tra i più facili datori di lavoro con cui avere a che fare, diciamo che probabilmente si colloca proprio tra i peggiori: è musone, antipatico, parla poco o niente e quando lo fa è sgarbato, ma soprattutto pare non riconoscere i meriti e proprio l’esistenza della sua assistente che per lui fa di tutto, dal semplice preparare i pasti attenendosi ad una dieta rigorosamente vegetale ma maxi proteica e maxi porzione, al gestire le relazioni con il pubblico e con la stampa. Il desiderio di Vanessa però non è mai stato fare l’assistente personale di una celebrità ma mettersi in proprio e aprire una sua agenzia di design che sia in grado di mantenerla economicamente e soprattutto di saldare il debito che ha accumulato per pagarsi gli studi. Dopo due anni di “vitaccia” appresso ad Aiden decide che è giunta l’ora di lasciar andare la sua sicura occupazione per provare a spiccare il volo. Complice un comportamento sgarbato di troppo, la giovane decide di abbandonare baracca e burattini e di non guardarsi indietro per nessun motivo che non sia dare una prima e ultima risposta per le rime a quello che ormai è il suo ex capo. Come dice il vecchio adagio “ti accorgi del valore di qualcosa o qualcuno solo quando lo hai perso”, che anche in questo caso si rivela veritiero. Dopo poco tempo, infatti, il buon caro, vecchio Aiden bussa alla porta di Vanessa per chiederle di tornare a lavorare per lui; non lo ammetterà mai, ma senza di lei non sa proprio da che parte cominciare. L’ex assistente rimane ferma nella sua decisione e ribatte punto per punto senza risparmiare nulla alle affermazioni e alle richieste del campione. Quest’ultimo, cocciuto e testardo come pochi, è deciso a prenderla per sfinimento, facendo così delle improvvisate sotto casa della ragazza. Ovviamente la tecnica porta i suoi frutti e i risultati sono talmente buoni che dopo poco tempo i due si ritrovano sposati. Siete scioccati? Tranquilli ha tutto molto senso.

Entrambi hanno alle spalle, più o meno, un passato difficile e delle famiglie a dir poco disastrate
ma ognuno dei due ha reagito alla cosa in modo differente, lei allontanandosi fisicamente e mentalmente ma mantenendo comunque dei rapporti con una parvenza di civiltà con alcuni membri, lui ha troncato di netto ogni relazione con i genitori e si è chiuso sempre più al mondo e agli altri, in ogni senso. Man mano che andiamo avanti nella lettura scopriamo sempre di più quelli che sono i retroscena e come i due sono diventati le persone che sono ora, ne veniamo a conoscenza soprattutto tramite i dialoghi e la comunicazione che c’è tra i due, tra l’altro, un aspetto che ho apprezzato molto della costruzione del libro; tutto ciò però non preclude le dinamiche scherzose e bisticciose del libro.

In effetti la parte che ho veramente apprezzato del libro è proprio l’evoluzione del rapporto tra i due, che di fatto è quasi praticamente inesistente, in senso positivo, ma soprattutto la tipologia di storia d’amore, totalmente limpida e lineare. Quando dico che l’evoluzione del loro rapporto è quasi inesistente intendo dire che la storia d’amore è assolutamente “sana”, non ho mai trovato, quanto meno da parte di lei, una mancanza di rispetto e/o stima nei confronti di lui e mai un cambiamento nel modo di comunicare e relazionarsi, ho apprezzato la coerenza nel suo sviluppo, anche quando si rende conto dei sentimenti che prova, non cambia idea e rimane sempre se stessa e fedele alle sue parole. Lui invece è “maturato” dai primi capitoli nel corso della storia, inizialmente ammetto che i suoi atteggiamenti mi sono sembrati un po’ infantili tanto che se non fosse stato per la simpatia che mi ispirava Vanessa ero tentata di abbandonare la lettura, poi quando ha iniziato a strisciare (capirete leggendo) l’ho iniziato a rivalutare fino a che non l’ho fatto del tutto. 

Intervengono nella narrazione dei temi esterni di cui sinceramente non ho capito bene l’utilità, però nel complesso ogni cosa ha un suo senso e fila liscia.

A metà dunque tra una serie Webtoon che ho seguito e un film di Sandra Bullock (niente titolo per evitare spoiler), L’infinito tra me e te si è dimostrato una lettura veramente piacevole e all’altezza delle aspettative.

Eleonora



Fonte immagini: Pinterest

lunedì 26 dicembre 2022

Recensione: "A cena con l'assassino" di Alexandra Benedict (a cura di Melz)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi concludiamo la settimana dedicata alle recensioni natalizie qui sul blog. La nostra Melz ha letto A cena con l'assassino, un giallo in perfetto stile Agatha Christie, con atmosfere davvero azzeccate. Scopritelo nella recensione che segue e fateci sapere cosa ne pensate. A presto! ;)

A cena con l'assassino
di Alexandra Benedict

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 288
Genere: giallo
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2022

Lily Armitage ha deciso che non metterà mai più piede a Endgame House, la grande dimora di famiglia in cui sua madre è morta ventuno anni prima. I suoi propositi, però, vacillano quando riceve una lettera dalla zia, che la invita alla sfida tradizionale che si tiene ogni anno: il Gioco di Natale. In cosa consiste? I partecipanti dovranno trovare dodici chiavi con i dodici indizi a disposizione. Quest'anno c'è un premio speciale: l'atto di proprietà di Endgame House. A Lily non interessa nulla della casa, ma nel biglietto c'è un dettaglio che basta da solo a convincerla: durante i giochi verranno rivelati gli indizi per scoprire finalmente la verità sulla morte di sua madre. Ma è davvero così o si tratta di uno scherzo di pessimo gusto? Per scoprirlo, Lily deve trascorrere dodici giorni nella grande casa insieme ai cugini, risolvendo enigmi e indovinelli per rivelare, uno a uno, i segreti più oscuri della famiglia Armitage. Quando una tempesta di neve isola la casa da ogni contatto con l'esterno, tutto può succedere...

Prima di iniziare la recensione, colgo l’occasione per fare a tutti gli auguri di Buone Feste (sebbene il Natale sia ormai passato). Il mio augurio è che chiunque possa trovare uno scorcio di serenità in un anno in cui l’atmosfera festiva si sente ancor meno. Ma chi meglio dei libri a tenerci compagnia e farci viaggiare in posti in cui il Natale esiste ancora? Il libro di cui vi parlerò questo Natale ha vibes che non vorrei rivivere sulla mia pelle, ma ha la neve e già quello basta a sentire di più l’aria di Natale *risata isterica*.

E’ un Newton Compton e purtroppo io con questa casa editrice ho avuto esperienze più negative che positive, per questo motivo anche se copertina e trama mi attiravano tantissimo esitavo a comprarlo. Immaginate che bella sorpresa quando ho visto che Franci me ne aveva regalato una copia per Natale (grazie ancora Franci <3). Non farò nessun tipo di spoiler: parlare di un giallo inserendo dei dettagli precisi lo è automaticamente quindi mi limiterò a parlarvi dei suoi punti forti e di quelli deboli. Una cosa, però, posso anticiparvela: mi è piaciuto veramente tanto.

A inizio libro ci sono due giochi per il lettore e questo per me è stata una po’ la parte negativa, ma per puro gusto personale. Non mi piace leggere e scoprire anagrammi, voglio rilassarmi e godermi la suspense, indizio dopo indizio. Capisco però che possa essere un punto vincente per lettori meno pigri di me. Alexandra Benedict voleva mettere alla prova il lettore, ma diciamo che per quanto mi riguarda un thriller può anche limitarsi a mettere i bastoni tra le ruote al protagonista e basta; la mia sfida è già quella di scoprire il finale.

Le ambientazioni invece, come vi dicevo prima, hanno quello stile inquietante, ma natalizio e sono la mia parte preferita del romanzo. Ti fanno sentire a casa e, allo stesso tempo, incredibilmente estranea. Vengono descritte tramite sensazioni, un pizzico di nostalgia (molto poca) e paura di scoprire la verità. Mi sono piaciute quasi tutte le descrizioni, a parte quelle sull’abbigliamento delle persone. La protagonista è una stilista e per tale motivo usa espressioni come “vestita Stella McCartney” e questo, certo, mi dice che è molto ricca, ma non sapendo chi sia questa persona non riesco a figurarmela.

Il labirinto è enorme, uno dei più grandi del Regno Unito... Le curve e i vicoli ciechi sono ricoperti dalla neve. La parte superiore delle grandi siepi è bianca, i sentieri si sviluppano nell’ombra, ma non sono evidenti come un tempo perché non è stata effettuata una potatura precisa. I suoi occhi, però, riescono ancora a seguire la strada fino alla zona nascosta in cui mamma venne ritrovata.

Tutto il romanzo si basa sul presunto omicidio della madre di Lily (fatto passare per suicidio) e il ritmo è adatto a un romanzo del genere. Nonostante i primi capitoli un po’ lenti, diventa poi sempre più incalzante e non cala mai. La casa in questione si chiama Endgame House e non mi sarei aspettata niente di meno che una serie di difficoltà da risolvere con l’astuzia, di questo non ne sono stata affatto delusa. Altro punto a favore la caratterizzazione dei personaggi, tramite dialoghi brillanti si riesce a capire subito chi è l’artefice della battuta velenosa di turno. Impeccabile.

“A cena con l’assassino” è un libro adatto sicuramente agli amanti del genere, ricorda molto le antiche atmosfere dei romanzi di Agatha Cristie, ma anche a chi vuole leggere un libro natalizio fuori dagli schemi, un libro da leggere tutto d’un fiato. Questa volta la Newton Compton ha fatto centro.

Melz

Fonte immagini: Pinterest

martedì 20 dicembre 2022

Recensione: "Un ultimo regalo" di Emily Stone (a cura di Eleonora)

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi inizia la settimana di Natale qui sul blog, troverete soltanto recensioni a tema, esattamente come è stato l'anno scorso. La prima recensione ce la porta la nostra Eleonora, che ha letto Un ultimo regalo, di Emily Stone, una storia commovente e intensa ma il cui colpo di scena principale è stato rovinato dallo SPOILER nella trama. Per chi non vuole rovinarsi la lettura, non legga la trama nel riquadro! La recensione, invece, leggetela tranquillamente ;) Vi aspettiamo nei commenti. A presto!

Un ultimo regalo. One last gift
di Emily Stone

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 320
Genere: romance, contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2022

Il Natale, per Cassie, ha sempre avuto un significato speciale. Ogni anno, fin dalla tenera infanzia, suo fratello maggiore Tom ha organizzato una caccia al tesoro per lei, disseminando una lunga serie di indizi da interpretare per riuscire a trovare il suo regalo. Questa tradizione, nata come espediente per distrarre la sorellina nei mesi successivi alla morte dei genitori, è presto diventata un appuntamento fisso, che entrambi hanno aspettato con impazienza anno dopo anno. Cassie adesso è un'adulta e non si sente più la bambina spaventata che non si allontanava di un passo dal fratellone. Quando però Tom perde la vita durante un'escursione in montagna, tutte le sue certezze vacillano. Distrutta dal dolore, si prepara a trascorrere il Natale in solitudine. Quando torna a casa dopo il funerale, trova inaspettatamente ad attenderla uno dei bigliettini di Tom, con il primo indizio della caccia al tesoro che, evidentemente, ha fatto in tempo a preparare prima dell'incidente. Cassie ancora non lo sa, ma l'ultimo regalo di Tom potrebbe essere il miracolo di Natale di cui ha bisogno per ritrovare la strada verso la felicità.

Per la serie libri natalizi lacrimevoli, in questo caso più lacrimevole che natalizio in effetti (anche se per motivi spiegati più avanti, un po’ poco portatore di lacrime), parliamo di Un ultimo regalo di Emily Stone, autrice anche di un altro romanzo natalizio dal titolo Succede quasi sempre per caso, con la capacità di trasformare il lettore in fontana da camera. In questo nuovo libro facciamo la conoscenza di Cassie, una ragazza rimasta orfana da bambina proprio durante la vigilia di Natale. Fortunatamente le è rimasto accanto il suo adorato fratello, Tom, che per sopperire alla mancanza dei genitori e per tirare su il morale alla sorellina, ogni anno, in occasione di quella data, le organizza una caccia al tesoro, il cui premio finale è proprio il regalo di Natale di Cassie. Per tutta la vita la nostra protagonista, nonostante la presenza della zia come tutrice, si è sempre quasi totalmente affidata all’adorato fratello e al loro gruppo di amici, in particolare a Sam, il migliore amico di Tom, per il quale la cotta adolescenziale di Cassie si è trasformata in un sentimento molto più profondo e duraturo, e ad Hazel, migliore amica di Cassie praticamente da tempi preistorici. Grazie a loro tre, infatti, il giorno di Natale e la vigilia si sono trasformati in momenti carichi di gioia e spensieratezza invece che di tristezza e malinconia.

Ma si sa, il tempo passa per tutti e a volte anche i legami che paiono inevitabili e indissolubili si sfaldano fino quasi al punto di rottura, destabilizzando gli equilibri e portando con essi nel migliore dei casi indifferenza o semplice risentimento. Nella nostra storia, purtroppo, non ci troviamo per niente in questa situazione, anzi in questo caso all’allontanamento e, a un raffreddamento momentaneo dei rapporti, si aggiunge la tragedia e con essa crollano tutte le certezze delle persone coinvolte, in particolare di Cassie che si vede precipitare in un baratro da cui non vorrebbe nemmeno uscire. Fortunatamente, però, c’è qualcuno che ha già pensato a tutto e in soccorso della ragazza arrivano le immancabili tradizioni natalizie, questa volta un po’ più importanti e significative per lei; le serviranno infatti per capire cosa vuole veramente per se stessa e a fare chiarezza con i propri sentimenti. Nell’intraprendere questo percorso ovviamente non sarà da sola ma verrà accompagnata più o meno indirettamente dalle persone che le sono sempre state accanto e che anche in questa occasione la supporteranno in tutte le sfide che si troverà ad affrontare. In questa storia Cassie non è la sola a fare un percorso di crescita e di scoperta di se stessa; nelle retrovie c’è qualcun altro che similmente si sta riscoprendo, ritrovando, e che si sta riappropriando della propria vita e del proprio futuro facendo chiarezza in quello che è stato e in quello che sarà.

Quello che apprezzo dei libri di questa autrice è che solitamente nulla è bianco o nero come potrebbe sembrare a una prima occhiata alle trame e ai personaggi. Se infatti già ce n’era stato un assaggio nel primo romanzo Succede quasi sempre per caso, in Un ultimo regalo c’è la conferma che a questa scrittrice piace indagare nel percorso dei suoi personaggi insieme a essi e, se nel farlo emerge anche qualche lezione sulla vita, pure meglio. In questo secondo libro effettivamente Emily Stone si è sbizzarrita ancora di più che nel primo, non c’è stata nessuna sua creazione che non abbia avuto una qualche rivelazione personale durante il percorso/caccia al tesoro di Cassie che ha svolto totalmente ed egregiamente il suo ruolo di catalizzatore della storia. Ho piacevolmente ritrovato anche un’altra caratteristica che avevo notato nel primo libro che, a essere sinceri, non sempre ritrovo nei romanzi, ossia un finale molto realistico e pragmatico, di cui non posso dire di più per evitare spoiler ma che si differenzia dai soliti happy ending felici e gioiosi a cui ormai i lettori sono quasi assuefatti (anche se quando non ci sono personalmente un po’ me la prendo con l’autore) dandoci un lieto fine molto verosimile.

Nel caso di questo libro purtroppo non posso dire di aver speso fiumi di lacrime, non per incapacità dell’autrice ma per “colpa” della casa editrice che molto, molto incautamente ha fatto un mega spoiler nella trama che mi ha quasi del tutto rovinato la lettura del libro. Come si è ben capito fino ad adesso questo libro doveva essere una lettura commovente e portatrice sana di pianti a dirotto e avrebbe anche potuto esserlo se non fosse stato per l’enorme anticipazione che si trova nella trama. Senza questo spoiler, nonostante durante la lettura si percepisca l’incombenza della tragedia, nel momento in cui arriva la rivelazione si potrebbe non aspettarsela e quindi avere veramente quell’effetto di shock che porta a leggere il resto della storia con le lacrime agli occhi. Con questa deprecabile scelta purtroppo tutta la storia si rivela sottotono e poco emozionante, nel mio caso ho letteralmente iniziato il libro chiedendomi quando sarebbe arrivato ciò che doveva succedere, e tutti gli elementi validi del libro, come il tema della famiglia creata e ritrovata, la crescita dei personaggi e la risoluzione di incomprensioni, nonché lo sviluppo sentimentale, anch’esso componente del processo di maturazione e “premio” finale, sono passati in secondo piano di fronte al nervosismo per essermi ritrovata con la parte fondamentale della storia rovinata. Grazie all’abilità dell’autrice qualche lieve nodo alla gola c’è stato ma nulla di che e sicuramente molto meno di quanto mi aspettassi.

A malincuore dunque devo dare a questo libro una media dei voti tra lo spoiler della trama che ha rovinato lo sviluppo della storia e quello che sarebbe potuta essere senza quello:
Voto: 3
Eleonora


Fonte immagini: Pinterest

lunedì 29 agosto 2022

Recensione: "Bellezza selvaggia" di Anna-Marie McLemore (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*, e buon inizio settimana! ^^
Oggi la nostra Eleonora ci parla di un libro di qualche anno fa, un dark fantasy molto particolare e affascinante, uscito per Newton&Compton. Scoprite cosa ne pensa nella sua recensione e fateci sapere se l'avete letto e apprezzato anche voi. A presto! ;)

Bellezza selvaggia
di Anna-Marie McLemore

Prezzo: 4,99 € (eBook)
Pagine: 315
Genere: dark fantasy
Editore: Newton&Compton
Data di pubblicazione: 10 maggio 2018

Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino di La Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli al loro tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di misteriose scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il proprio nome: Fel. La ricerca della verità nel passato di La Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi, che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.

Dall’ambientazione a metà tra Encanto della Disney e Mexican Gothic di Silvia Moreno-Garcia, Bellezza Selvaggia è un libro che con la sua atmosfera gioiosamente cupa e inquietante trasporta il lettore in una storia fatta di segreti, misteri, superstizioni, fiori e legami famigliari così profondi che alle volte i contorni dei singoli componenti della famiglia sfumano fin quasi a svanire e a far sembrare tutti parte di un unico organismo. Tutto ruota intorno alla famiglia delle Nomeolvides, donne in passato conosciute come las hijas de l’aire e che, per sfuggire a maldicenze e persecuzioni a causa di un loro particolare talento, sono cadute dalla padella alla brace stabilendosi in un luogo incantato che sotto la loro presenza ha preso il nome di Pradera (Il Prato). Sia il cognome delle donne, letteralmente la traduzione del nome del nontiscordardimè, che il posto dove risiedono sono indicativi delle loro capacità; ogni componente della famiglia infatti ha il “potere” di far crescere dal nulla e su qualsiasi superficie fiori e piante, non di qualsiasi tipo, però; ognuna di loro fa crescere il fiore o la pianta che viene evocata dal loro nome, tradizionalmente anch’esso di derivazione floreale. Questa famiglia ha un’altra peculiarità: nascono solo figlie femmine, e infatti nel nucleo che ci viene presentato troviamo cinque nonne, cinque madri e cinque figlie; come si può notare non esistono uomini in famiglia e nemmeno parenti acquisiti, mariti o mogli, questo è frutto della maledizione che pesa su ogni generazione di Nomeolvides: ogni persona che esse amano all’infuori della famiglia è destinata a scomparire nel nulla, inghiottita dalla terra. Per questo motivo per le Nomeolvides la Pradera è una sorta di divinità che temono, rispettano e a cui si rivolgono con offerte e sacrifici (simbolici, non umani o animali) in cerca di protezione.

La Nomeolvides principale di questa storia è Estrella, una delle cinque “cugine” dell’ultima generazione. Si crede che il non avere un nome collegato ai fiori l’abbia in qualche modo marchiata negativamente in quanto è l’unica della famiglia a non controllare perfettamente il suo dono. Colleziona statuine di cavalli alati in legno risalenti a un passato non meglio precisato e come le sue altre quattro cugine ha una cotta profonda per la padroncina della tenuta vicina. In una sera in cui tutte e cinque le ragazze decidono di pregare la Pradera di garantire l’immunità dalla maledizione alla ragazza che amano, Estrella decide di seppellire nel suolo il suo cavallino preferito; il giorno dopo, però, mentre girovaga nel parco, nel punto preciso in cui ha seppellito il cavallino emerge un ragazzo misterioso, senza nome e senza memoria che viene immediatamente adottato in famiglia come il figlio/nipote mai avuto. La sua presenza genera emozioni contrastanti nelle Nomeolvides che non sanno se rallegrarsi o preoccuparsi. Pian piano, il ragazzo, chiamato Fel, si integra con loro alla perfezione tanto da prendere anche parte alle scorribande delle cugine ai danni del nuovo occupante della villa vicina, il cugino sbruffone e “pericoloso” di Bailey, la ragazza di cui sono cotte. In tutto ciò il rapporto di Fel con Estrella cresce, si fa più profondo e prende una connotazione più romantica con grande preoccupazione da parte delle donne della famiglia. Col tempo riemergono anche alcuni ricordi del ragazzo che lo collegano a un passato molto più remoto di quello che si credeva ma che lo lasciano con più interrogativi che risposte; fino a quando Bailey, indagando nel passato della sua famiglia non scopre un tremendo segreto che è stato insabbiato e nascosto a chiunque, l’unica a ricordarsene è proprio la Pradera che negli anni ha compiuto e continua a compiere la sua sanguinosa vendetta, sia nei confronti dei colpevoli originari sia della famiglia di donne che la abita da oltre un secolo e che inconsciamente è diventata complice nell’occultamento dell’accaduto. Solo lo smascheramento e un “disboscamento” del suolo placano la furia della terra e pongono fine ad anni e anni di sparizioni e allontanamenti.

La storia in questo libro si sviluppa in maniera molto semplice, nonostante i cavilli, i misteri, le maledizioni e l’unità delle cinque cugine, che spesso e volentieri sembrano un’unica entità; lo stile è semplice e leggero, non è super super coinvolgente, nel senso che mentre si legge comunque si mantiene una visione distaccata dagli eventi, ma è comunque sufficientemente evocativo affinchè nel corso della lettura si percepisca bene il retrogusto dark e inquietante che permea la Pradera e la vita dei suoi abitanti. L’impostazione delle dinamiche della famiglia delle Nomeolvides è molto particolare e caratteristica, sin dall’inizio le cinque cugine vengono descritte più come cinque sorelle e tale è il loro rapporto, sempre pronte a spalleggiarsi e a proteggersi l’una con l’altra ma anche ad azzannarsi e a litigare pur di ottenere quello che desiderano. Hanno nei loro caratteri una sorta di lato selvaggio latente che si percepisce tra i loro discorsi e nelle loro azioni e che ben si sposa con l’ambientazione del libro e con la storia scelta per la loro famiglia. Si può dire che in generale la famiglia Nomeolvides ha un che di gitano, quanto meno quello che viene rappresentato in letteratura, con le sue superstizioni, la chiusura del nucleo famigliare e allo stesso tempo il profondissimo affetto che dimostrano (anche in modo silenzioso e burbero) per chiunque percepiscano come facente parte della famiglia. Grazie a queste caratteristiche Bellezza Selvaggia è un libro molto particolare e fuori dal comune, che si fa leggere assolutamente senza fatica e invoglia anche a una rilettura proprio grazie al mix tra inquietante e disneyano (se così si può dire); una lettura adattissima a chi ama i libri di A.G. Howard o in genere le storie “strane” dal retrogusto dark.
Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

mercoledì 1 giugno 2022

Review Tour: "Facciamo finta che mi ami" di Elena Armas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Tour di "Facciamo finta che mi ami", di Elena Armas. Lo ha letto Giulia, che si è divertita molto in compagnia di Catalina e Aaron. Scoprite la sua opinione e fateci sapere se leggerete anche voi questo frizzantissimo romanzo ;) A presto!

Facciamo finta che mi ami
di Elena Armas

Titolo originale: The Spanish Love Deception
Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 480
Genere: contemporary romance
Editore: Newton&Compton
Data di pubblicazione: 30 maggio 2022

La regola non era che mentire è concesso solo se può aiutare a tirarti fuori dai guai? Per molti sì, ma non per l’imbranatissima Catalina Martín. Lei è riuscita a infilarsi in un pasticcio di proporzioni incalcolabili, e invece di uscirne sembra sprofondare sempre più giù. Per darsi la zappa sui piedi le è bastato sapere che il suo ex fidanzato, Daniel, il bastardo per cui è scappata a New York dalla minuscola città spagnola dove è cresciuta, farà da testimone di nozze all’imminente matrimonio di sua sorella… accompagnato dalla stupenda nuova fidanzata. Al telefono Catalina è riuscita soltanto a dire che anche lei si presenterà con il suo bellissimo e innamoratissimo fidanzato americano. Peccato che lui… non esista! E adesso dove lo rimedia uno con cui fare colpo su parenti e amici e non vedersi umiliata davanti a tutta la sua famiglia? Le bugie sono come le ciliegie, una tira l’altra: così Catalina ha chiesto ad Aaron Blackford di fingersi il suo fidanzato in cambio di un viaggio in Spagna di tre giorni. Ma Aaron Blackford non è il collega-avversario che in ufficio la mette sempre in difficoltà e che lei detesta amabilmente? Proprio lui! Catalina, Catalina… possibile che tu non capisca che se un uomo sexy, bello e affascinante come Aaron decide di farti un piacere non è per guadagnarsi un posto in paradiso?

Un romance al momento giusto. Una storia d’amore frizzante, ma anche riflessiva. Una protagonista che ti lascia spiazzata, per il suo carattere, per il suo passato e per la sua rinascita. Catalina, per gli amici Lina, ha un lavoro stabile e che le piace molto, ha una migliore amica pazza quanto lei, ma soprattutto ha un problema enorme che si è creata da sola. Sua sorella si sposa, lei è la testimone e ha detto a sua madre che porterà il suo fidanzato al matrimonio. Ecco, l’unico problema è che lei non ha un fidanzato da ben 6 anni e deve assolutamente trovare qualcuno che l’accompagni in sole 4 settimane. Guarda caso, come una specie di semi stalker, il suo peggior incubo e l’uomo che detesta più al mondo, ha sentito la conversazioni con la migliore amica Rosie in cui lei si malediva per la cavolata commessa, e inveiva contro la sua stessa famiglia e contro tutte le aspettative che avevano su di lei. Aaron Blackford, collega nonché spina nel fianco da ben 1 anno e 8 mesi, ha ascoltato tutto e le propone di essere lui il suo accompagnatore. Capirete benissimo che Lina non può di certo accettare. O sì?

“Una cosa, però, la sapevo: non avrei mai accettato la proposta di Aaron Blackford. Non era la mia unica opzione e di sicuro non la migliore. Cavolo, non era proprio niente. Tantomeno un potenziale cavaliere per il matrimonio di mia sorella”.

Catalina e Aaron non potrebbero essere più diversi, non si sopportano, non sono amici, sono sempre pronti a evidenziare gli errori dell’altro, eppure non riescono a stare separati e a incappare l’uno nell’altra. La storia mi è piaciuta molto, la scrittura dell’autrice è molto semplice e scorrevole ma non manca di descrivere le tradizioni del paese d’origine di Lina, ovvero la Spagna; ho trovato che aggiungessero quel tocco in più a tutta la narrazione. Lina è una ragazza solare, col sorriso sempre sulle labbra, gentile, ma che non si lascia mai mettere i piedi in testa da nessuno. È una ragazza che ha sempre saputo combattere le sue battaglie da sola e continua a farlo. Ha un passato da cui è scappata che pensa di essersi lasciato alle spalle, però purtroppo non sempre la vita ci mette davanti a delle sfide facili, e la sua sfida più grande si presenterà al matrimonio di sua sorella, dove il testimone del marito della sorella, altro non è che il fratello dello sposo e suo ex fidanzato, che ben 6 anni prima ha fatto peggio che tradirla con una donna, l’ha usata e poi lasciata in pasto ai leoni.

Lina non è una bugiarda ma per il bene della sua salute mentale si è lasciata scappare una piccola e innocente bugia, che però ora la perseguita ogni giorno. Dovrà trovare un fidanzato da portare in Spagna, non può permettere che la sua famiglia confermi quello che già pensano di lei, ovvero che è distrutta e bloccata. Eppure questa volta non sarà da sola ad affrontare i pensieri della sua famiglia sul suo cuore e sulla mente, perché nonostante tutto Aaron è l’unica alternativa che ha. Il Clark Kent d’America, s’è risvegliato ed è andato in soccorso di una ragazza che l’ha combinata grossa, ma purtroppo o per fortuna Aaron non è solo bello, è anche intelligente, gentile se ha la luna dal verso giusto, e si rivela un compagno più fedele di quello che Lina avrebbe mai potuto immaginare.

“Non sei più da sola a gestire questa cosa. Siamo io e te, adesso. Siamo insieme e ce la faremo”

Le mie aspettative sul personaggio di Aaron erano molto basse, perché sinceramente dalla presentazione che aveva fatto Lina, i miei pensieri erano stati subito poco rispettabili, avevo in mente un ragazzo freddo, dal cuore di ghiaccio, un bad boy menefreghista. Andando avanti con la storia, mi sono dovuta ricredere e non di poco, Aaron è un orsacchiotto, un ragazzo dolce, intelligente ma, cosa ancora più importante, un ragazzo di cui ci si può fidare ciecamente e a cui probabilmente affideresti la tua vita, come tra l’altro fa Lina. La trama mi è piaciuta un sacco, mi ha sorpresa, ma in parte, perché se alcuni risvolti erano prevedibili, altri li ho trovati inaspettati, come ad esempio il passato di Aaron, molto travagliato e triste.
Sicuramente non è una storia che fa piangere, però io sono certa che sarà capace di farvi emozionare, soprattutto di farvi sorridere, un pò per la stranezza di Lina e un po' per le cavolate che combina durante tutta la storia.

“Permettimi di essere la tua roccia. La mano da stringere. La tua casa.”

Enemies to lovers rispettato, una protagonista femminile che fa quello che dice e non delude mai, una storia coinvolgente e a tratti emozionante, un protagonista maschile super sexy ma anche super dolce, cosa volete di più?

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

martedì 12 aprile 2022

Review Party: "Ancora una volta con te" di Dustin Thao

Buongiorno, caffeinomani! ^^
Oggi sono qui a parlarvi di un libro che volevo leggere da un sacco di tempo. Scoprire che sarebbe uscito in Italia è stata una grande gioia e ringrazio la casa editrice per avermi dato l’opportunità di partecipare al Review Party dedicato al romanzo. “Ancora una volta con te”, di Dustin Thao, è un contemporary romance young adult, con una piccola componente fantasy, una storia toccante e tenera che mi ha smosso un sacco di emozioni. Qui sul blog è già presente una recensione a questo libro, quella della nostra Laura che lo ha letto tempo fa in inglese. Oggi ve ne parlo io. 
Vi aspetto nei commenti ;)

Ancora una volta con te
di Dustin Thao

Titolo originale: You've Reached Sam
Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,99 € (cop. flessibile)
Pagine: 320
Genere: contemporary romance, young adult
Editore: Newton&Compton
Data di pubblicazione: 7 aprile 2022

Julie ha solo diciassette anni ma ha già tutto chiaro in testa: lascerà la piccola città in cui è cresciuta insieme a Sam, il suo ragazzo. Il college li aspetta e, insieme, stanno già pianificando un’estate magica in Giappone. Ma poi Sam muore. E tutto cambia. Il dolore arriva con una potenza distruttiva e Julie fa del suo meglio per arginare le profonde ferite del cuore nell’unico modo che conosce: fuggire via. Non partecipa al funerale, butta via le cose che le parlano di Sam. Fa di tutto per dimenticare. Ma quando le capita sotto gli occhi un messaggio che lui le aveva scritto, i ricordi tornano a galla. E la mancanza di Sam le toglie il fiato. Sperando di poter ascoltare la sua voce almeno nella registrazione della segreteria telefonica, compone il numero del suo cellulare. E Sam… risponde al telefono. Adesso che il destino le ha dato una seconda occasione per dirgli addio, Julie si rende conto che non può più fare a meno della sua voce. E a ogni chiamata è sempre più difficile lasciarlo andare. È così sbagliato ostinarsi a tenere vivo un amore impossibile?

Ancora una volta con te
non è stata la lettura che mi aspettavo, è stata molto meglio. Dustin Thao, autore vietnamita al suo esordio, mi ha fatto innamorare con la semplicità della sua storia capace di regalare sorrisi e lacrime in egual misura. Era da tempo che non uscivo dalla mia comfort-zone e questa piccola deviazione devo dire che mi ha fatto bene. Avevo quasi dimenticato quanto adoro i romance young adult, era da un po’ che non trovavo un titolo che mi soddisfacesse pienamente. Ancora una volta con te è riuscito nell’intento, si è fatto amare e ha anche lasciato un segno indelebile nel cuore.

La storia è quella di Julie e Sam, due ragazzi che frequentano la stessa scuola ma che non hanno mai avuto il coraggio di parlarsi. Piano piano le cose cambiano, il coraggio si fa strada in loro e, finalmente, riescono a scambiarsi qualche parola, poi a instaurare un rapporto di amicizia, a uscire insieme, fino a rendersi conto di provare qualcosa l’uno per l’altra e a finire per innamorarsi e diventare una coppia. Assistiamo a diversi momenti della vita di questi due ragazzi che hanno iniziato da poco a stare insieme, salvo renderci poi conto che questi momenti non sono altro che ricordi. Sono i ricordi di Julie, quelli che sta tentando con tutta se stessa di cancellare dalla sua memoria. Julie vuole dimenticare Sam, vuole dimenticarlo perché lui non c’è più. Sam è morto. E, quel che è peggio, chiunque a scuola pensa che sia colpa sua. Julie per una settimana dalla morte di Sam si tiene lontana dal mondo intero, si rinchiude in un bozzolo dal quale non vuole uscire, tenendo tutti a distanza e mancando persino al funerale del ragazzo. Non riesce ad accettarlo. Non riesce a pensare che sia morto, che debba dirgli addio. Avevano così tanti progetti insieme…

Un giorno, però, accade l’inspiegabile. Julie compone il numero di Sam a memoria. È un’esigenza più forte di lei, un bisogno impellente, come se fosse possibile sentire ancora una volta la sua voce, un’ultima volta… Il telefono squilla, ma non squilla invano. Qualcuno risponde. 
È lui. È Sam. È la sua voce.

Comincia da qui il vero viaggio fantastico attraverso il quale ci conduce Dustin Thao, con una narrazione in cui si alternano ricordi del passato a momenti del presente. La lettura scorre veloce, le pagine si divorano, nel tentativo di capire, di scoprire, di sapere come siano possibili tante cose. Eppure non è facile avere delle risposte, ed è proprio questo a tenere il lettore incollato a questa storia. Il suo essere così fuori dal normale, assurda ma allo stesso tempo irresistibile.

Ciò che lega Julie e Sam è qualcosa di veramente speciale, una connessione che entrambi non hanno mai avuto con nessun altro, nemmeno con i loro migliori amici. Ed è semplicemente stupendo leggere come sia nato il loro amore, fatto di piccoli ma significativi gesti. Empatizzare con la protagonista viene molto naturale, anche noi ci innamoriamo di Sam leggendo le sue parole e anche a noi si spezza il cuore quando facciamo presente che Sam - ragazzo premuroso, dolce, gentile come pochi - non c’è più. Julie sogna di diventare una scrittrice, Sam sognava di fare musica. I loro sogni s’infrangono all’improvviso e non sarà facile per Julie tornare alla vita di prima, riprendere in mano i suoi sogni e portarli avanti, non senza Sam a incoraggiarla e a credere in lei. Eppure, quando si permetterà di uscire fuori dal suo guscio, si renderà conto di non essere completamente sola, c’è chi le vuole bene e può, di sicuro, ritrovare il modo di credere ancora nei suoi sogni, anche senza Sam accanto. Ma Sam c’è ancora. È dall’altra parte del telefono, non si sa bene dove né come né perché, ma c’è ancora per lei. Ci sarà sempre. Avere la possibilità di parlargli ancora rende tutto più facile (o forse più difficile), viene concessa loro un’ultima occasione, l’occasione per dirsi addio. Ma quanto è dura dire definitivamente addio a chi si ama? Non vorresti mai lasciarlo andare.

Ancora una volta con te
ti spiazza, sin dalle prime pagine. La storia raccontata da Thao è di una bellezza incredibile, ma anche molto struggente. Un piccolo fiore di carta diventa simbolo di un amore che non c’è più, di un ricordo che fa male. Allo stesso tempo, però, ogni ricordo diventa prezioso. Questo romanzo ha davvero molto da dare al lettore grazie alle sue importanti e profonde tematiche. Sicuramente insegna a godere di ogni piccolo momento di felicità con le persone che si amano, perché la vita è breve e in qualsiasi momento può toglierti così come ti ha dato. Insegna che un lutto può essere affrontato in diversi modi e non necessariamente un modo è sbagliato rispetto un altro. È qualcosa di personale e intimo, che non va mai giudicato. Ogni persona ha bisogno dei suoi tempi per elaborare un lutto. Insegna anche che la vita va avanti e che il tempo che ci rimane dobbiamo impiegarlo al meglio, senza mai sprecarlo. I ricordi non vanno cancellati, anzi vanno tenuti stretti al cuore, perché sono proprio quelli a trasmettere forza e coraggio in chi ha perso qualcuno di importante. Infine, la cosa più importante: dire addio non significa dimenticare.

<<[…] Ma forse siamo sempre stati connessi, anche dopo che te ne sei andato. Non potrò mai perderti completamente. Sei una parte di me. Sei ovunque io guardi, scendi dal cielo come petali.>>

Sono enormemente grata per questa lettura, anche se mi ha fatto versare fiumi di lacrime, anche se l'ho letta nel periodo meno azzeccato possibile. Vi consiglio questo romanzo se cercate una storia scritta bene che sappia regalarvi emozioni intense. Potrà anche affollarvi la testa di quesiti ma vi riempirà il cuore di dolcezza.
Voto: 5 tazzine di caffè caldo e zuccherato.

A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest

Ringrazio la casa editrice per la copia eArc fornita in cambio di una recensione onesta.

martedì 22 febbraio 2022

Recensione: "Questo pazzo pazzo amore" di Sophie Cousens (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi si parla di una storia d'amore folle e divertente, quella di Questo pazzo pazzo amore, di Sophie Cousens. L'ha letta la nostra Giulia, scopritela nella sua recensione e fateci sapere se conoscete questo romanzo. A presto! ^^

Questo pazzo pazzo amore
di Sophie Cousens

Prezzo: 5,99 € (ebook) 9,90 € (cop. rigida) 
Pagine: 384
Genere: commedia romantica, romance
Editore: Newton&Compton
Data di pubblicazione: 27 maggio 2021

Quante possibilità ci sono di incontrare l'anima gemella? Quinn e Minnie sono nati insieme, ma non potrebbero essere più diversi. Dopo trent'anni adesso stanno per incontrarsi di nuovo... Minnie Cooper sa con certezza due cose: che il suo compleanno, che cade il primo giorno dell'anno, è sfortunato; e che la causa di tutto è Quinn Hamilton, che non ha mai incontrato. Le loro madri li hanno partoriti nello stesso ospedale subito dopo la mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno, ma Quinn è comparso su tutti i giornali per essere stato il primo bambino nato a Londra nel 1990 e a lui è andato il tradizionale premio in denaro. Come se non bastasse, ha ottenuto anche il nome destinato a Minnie. Quando lei si imbatte casualmente in Quinn a una festa di Capodanno, si convince più che mai che la fortuna abbia continuato a favorirlo: lui è diventato un affascinante imprenditore di successo, mentre lei sta seriamente rischiando di finire sul lastrico e perdere tutto ciò che ha. Ma se Quinn e Minnie appartengono a mondi tanto diversi, perché continuano a incappare l'uno nell'altra? E perché ogni volta sentono quella irresistibile attrazione, come se una misteriosa forza unisse i loro destini?

Se penso che questo libro in inglese si intitoli: “This time next year” e che in italiano hanno avuto il coraggio di tradurlo in quel modo, mi viene voglia di sotterrarmi. D’altronde però la Newton Compton Editori è nota per questa sua mania di tradurre i titoli dei libri del loro catalogo in modo molto fantasioso. Non fatevi però ingannare dal titolo e dalla copertina, ma andate a scoprire la trama e vi assicuro che la troverete molto interessante. Potremmo definire questo libro come: la storia della ragazza più sfigata di tutta l’Inghilterra. Questa storia parte il giorno 31 dicembre del 1989, quando due mamme in procinto di partorire, si trovano a chiacchierare dei nomi dei loro prossimi figli e a scambiarsi informazioni sulla notizia di un famoso giornale importante, che avrebbe premiato in denaro il primo nascituro del nuovo anno. E così, nella stanza di un ospedale ha iniziato la storia di questi due ragazzi.

Minnie Cooper ha una vita pervasa dalla sfortuna, o almeno è quello che la madre le ripete da appena nata. Giunta all’età di trent’anni, crede fortemente che il giorno del suo compleanno, ovvero l’1 gennaio, la sua sfortuna arriverà ai massimi livelli. Infatti, la ragazza è abituata a stare chiusa in casa a guardare un film, di solito in compagnia della sua migliore amica Leila. Quest’anno però è diverso, il suo attuale fidanzato Greg l’ha quasi obbligata ad uscire perché è stato invitato alla festa di Capodanno della sua collega Lucy. Ma, per sostenere la tesi di Minnie, la serata inizia male e finisce ancora peggio. Sull’autobus per andare a casa di Greg, Minnie perde il cappotto con dentro le chiavi di casa e, per finire la serata in bellezza, rimane chiusa a chiave nel bagno del locale per ben sette ore. Ed è proprio alla fine della “prigionia” che facciamo la conoscenza del protagonista maschile, Quinn Hamilton, e veniamo a scoprire che non solo è il fidanzato di Lucy ma è anche il bambino che ben trent’anni prima le aveva fregato il premio come primo nascituro dell’anno e per giunta il nome.

Così ha inizio la storia.

Tra torte rustiche, banche, proposte di matrimonio con sirenette e unicorni, Minnie ci confessa le sue paure e le sue insicurezze, lo fa con umorismo e sempre con il sorriso stampato in faccia per non dare troppi pensieri ai suoi amici. Minnie si scopre una ragazza dal cuore d’oro che però ha paura di lasciarsi andare, cerca sempre di non attirare mai l’attenzione su di sé, perché più la gente ti guarda, più trova qualcosa di sbagliato in te.

“Nella vita aveva sempre puntato a mimetizzarsi, a non attirare l’attenzione. L’attenzione portava critiche, prese in giro”

Minnie è l’esatto opposto della sua migliore amica Leila. Lei è esuberante, eccentrica e non ha mai paura di vivere. Incontrare Leila, per Minnie, era stata una fortuna enorme, in mezzo a tantissimi anni di sfortuna. Leila è ciò che Minnie si sarebbe solo sognata di diventare. E poi, abbiamo Quinn, un ragazzo dalla vita apparentemente tutta rose e fiori, ma che ne ha dovute passare tante per arrivare dov'è adesso. Quinn è tutto quello che sua madre le ha detto dovrebbe detestare di più al mondo, eppure lei non riesce ad odiare quel ragazzo così dolce ed affascinante. Quinn e Minnie sono due ragazzi che non si conoscono, però sono legati dal filo del destino, che scuoterà tutte le carte in tavola per far capire ad entrambi che sono fatti l’uno per l’altra.

“Se ce l’hai ancora in testa, vale la pena correre il rischio. Chissà, magari potrebbe rivelarsi perfetto.”

Un libro che ti strappa molto facilmente una risata, leggero e con un percorso di crescita notevole. C’erano tante buone basi affinché questo diventasse un bel libro, però sono rimasta un po' delusa dal punto di vista emotivo. La scrittura dell’autrice non è riuscita a farmi emozionare, a farmi battere il cuore.

Consiglio questo libro perché comunque è stata una bella lettura, però invito coloro che lo leggeranno a non aspettarsi troppo.

Giulia



Photo credit: @_gbooklover_



sabato 31 luglio 2021

Recensione: "I battiti dell'amore" di Jewel E. Ann (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi trovate una nuova recensione di Giulia che ci parla del romance "I battiti dell'amore" di Jewel E. Ann, edito Newton&Compton. Una storia d'amore bellissima ma anche sofferta. Vi lascio alla sua opinione, fateci sapere se avete letto questo libro e cosa ne pensate. A presto! ;)

I battiti dell'amore
di Jewel E. Ann

Titolo originale: Look the Part
Prezzo: 3,99 € (eBook) 9,99 € (cop. flessibile)
Pagine: 414
Genere: romance
Editore: Newton&Compton
Data di pubblicazione: 30 aprile 2019

Flint Hopkins è convinto di aver trovato la persona ideale a cui affittare lo spazio sopra il suo studio legale a Minneapolis. Spera ardentemente che la proposta di Ellen Rodgers vada a buon fine: le sue referenze sono ottime ed è persino di bell'aspetto. Ma quando Flint scopre che la ragazza passa le sue giornate a suonare... tutte le sue attese crollano. Ellen, infatti, è una terapeuta che usa la musica per aiutare i suoi pazienti. Tamburi, chitarre, persino urli a squarciagola. Flint è sul punto di scriverle una di quelle lettere degne di un avvocato d'assalto come lui, quando si accorge che a suo figlio, Harrison, affetto da una forma di autismo, Ellen sembra piacere molto. Un padre single non può certo competere con l'allegria contagiosa di una ragazza che suona la chitarra, ammaestra topolini e ha sempre il sorriso stampato sul viso. Purtroppo tende anche a invadere gli spazi di Flint... A sistemargli la cravatta, ad abbottonargli la camicia... Una cosa è certa: deve starle lontano!

Buongiorno a tutti e a tutte, oggi sono ritornata per parlarvi di un libro romance che mi ha letteralmente frantumato e riscaldato il cuore allo stesso tempo. Il libro di cui andremo a parlare oggi è I battiti dell’amore e penso non ci sia titolo più azzeccato di questo, l’amore ha tantissime sfumature e questo libro riesce a racchiuderne una gran parte, l’amore per il proprio figlio, l’amore per i propri genitori, l’amore per il proprio lavoro ma anche l’amore verso un’altra persona, quella persona che ormai sai ti farà felice e senza la quale ti senti persa. Questa è la storia di un nuovo amore, di un amore che Flint pensava di non meritarsi più, un amore che gli farà aprire gli occhi e gli farà capire che la sua vita non è finita, che merita tutto quello che la vita e l’amore possono offrire. Flint vive la sua vita in modo monotono perché è quello che si è imposto dopo un grave episodio che l’ha segnato per sempre. La sua vita gira intorno al figlio, Harrison, tutto quello che fa è per far star bene lui, fino a quando un giorno la sua nuova vicina non gli scombussola l’intera esistenza. Ellen non avrebbe mai immaginato che l’avvocato al piano di sotto che gli aveva affittato la stanza dove lei lavorava non sapesse che il suo lavoro girasse intorno alla musica e quindi anche intorno ai tamburi e a quello che Flint definisce “fracasso che non lo riesce a far pensare”, così dopo solo una settimana il signor Hopkins le da tre settimane di preavviso per trovarsi un altro appartamento dove svolgere il suo lavoro. E così inizia la storia di Ellen e Flint, due persone con il cuore a pezzi che piano piano cercheranno di salvarsi a vicenda. Due matrimoni con un finale straziante alle spalle, un figlio che sicuramente non renderà facile prendere delle decisioni, dei topolini e qualche dolcetto dopo, riusciranno a curarsi le ferite a vicenda o questo dolore finirà per distruggerli? E, beh, scopritelo.

“Mio padre era un uomo gentile, semplice. Fin troppo generoso. Non ha mai nessuno come lei guarda me. Lei mi guarda come se fossi la peggior sciagura della sua esistenza”

Ellen è una ragazza solare, che nella vita ha affrontato un po' di tutto, la mamma le è morta quando lei era piccolina e il padre l’ha cresciuta da sola. Fa la musicoterapista e nel suo lavoro è bravissima, non sopporta quando qualcuno sminuisce il suo lavoro e ha questo strano vizio di sistemare il colletto e i polsini delle camicie di Flint. Sua madre sistemava sempre la camicia a suo padre e in qualche modo il fatto che Flint vesta sempre in giacca e cravatta gli fa ricordare la madre e questo la rende felice. Il suo rapporto con Flint è stato strano sin dall’inizio, una sorta di odio mischiato ad attrazione, non posso nemmeno nominarlo hate to love perché per quanto quell’alone di odio ci sia per buona parte del libro non è odio che provano i due protagonisti, è più un non potersi avere, e questa cosa, nonostante io capisca le giustificazioni di Flint, non mi è piaciuta granché. Se Ellen è sempre gentile e cortese con tutti, lo stesso non possiamo dire di Flint, come piace ricordare ad Harrison il suo unico migliore amico si sta trasferendo a 300 km di distanza e lui è l’unico che lo sopporta davvero.
Flint è il classico tipo di uomo che ti faresti senza batter ciglio ma che dopo aver conosciuto vorresti non fosse mai entrato nella tua vita, a detta di Ellen. Scorbutico dalla mattina alla sera, non si lascia sfuggire nemmeno un’occasione per guardare male Ellen o dirle che tra due settimane dovrà lasciare l’edificio.
Ma quest’uomo dalla faccia sempre imbronciata e con quel sentore di tristezza che non se ne va mai, nasconde un segreto, un segreto che non sa se rivelerà mai a suo figlio Harrison. Dopo quella notte tutto è cambiato e lui non è mai più stato lo stesso, ma ora guardando Ellen e guardandola chiacchierare e suonare con Harry, pensa a lei in un modo diverso, la pensa come l’amore della sua vita, come la donna che forse riuscirà a mettere fine alle sue sofferenze.
Non vi nascondo che per quasi tutta la parte finale io sia stata con i lacrimoni agli occhi e l’ansia che mi attanagliava il cuore, e le domande che mi frullavano in testa non hanno trovato pace fino alla fine del libro.
Un libro pieno d’amore ma anche tanta sofferenza, un libro equilibrato che vi farà rimanere incollati alle pagine e una storia d’amore che vi lascerà senza fiato, questo è I battiti dell’amore.

Giulia


Foto credit: @_gbooklover_


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