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mercoledì 29 settembre 2021

Recensione: "Nearly Gone" di Elle Cosimano (a cura di Eleonora)

Eccoci di nuovo qui, stavolta con una recensione! Eleonora ha letto per Coffee&Books il nuovo romanzo di Elle Cosimano pubblicato da Hope Edizioni. Si tratta di Nearly Gone. Scoprite la sua opinione su questo thriller romance con venature paranormali e non dimenticate di commentare ;)
Si ringrazia Hope Edizioni per la copia eArc fornita, in cambio di un'onesta opinione.

Nearly Gone
di Elle Cosimano

Prezzo: 3,99 € (eBook) 13,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 361
Genere: thriller romance, suspense, paranormal
Editore: Hope Edizioni
Data di pubblicazione: 26 agosto 2021

Nearly Boswell sa come tenere un segreto. Vivendo in un campo di case mobili alla periferia di Washington DC, sa che è meglio non condividere niente che possa renderla un facile bersaglio dei compagni di scuola, come, per esempio, la sua ossessione per gli annunci personali, il lavoro di spogliarellista della madre e, più di ogni altra cosa, la sua capacità di percepire le emozioni della gente, se sfiora la pelle di qualcuno. Quando però un serial killer comincia a fare strage di studenti, lasciando sul giornale criptici annunci che solo lei riesce a decifrare, a Nearly non resta che rivolgersi all’unica persona di cui non dovrebbe fidarsi: quel nuovo studente che la sta tenendo d’occhio. Nearly potrebbe essere l’unica in grado di mettere insieme tutti gli indizi e, se non dovesse risolvere presto l’enigma, rischierebbe di diventare la prossima vittima.

Oggi parliamo di Serial Killer. Il nuovo romanzo, autoconclusivo ma primo di una serie, di Elle Cosimano, è un mystery YA. La trama ruota intorno a Nearly, una ragazza di diciassette anni, nata e cresciuta in un contesto difficile e che riesce a sentire le emozioni delle persone che la circondano con un contatto pelle a pelle. La vita parrebbe scorrere tranquilla e nella norma tra difficoltà famigliari, amicizie e rivalità a scuola e Nearly cerca di destreggiarsi come può per ottenere una borsa di studio che le permetta di andare a studiare via dalla città in cui è cresciuta perché, da quando suo padre ha abbandonato lei e la madre senza dare più notizie di sé, la situazione è precipitata. Non è corretto però dire che il padre non si è più fatto vivo, poco tempo dopo la sua partenza ha infatti mandato un messaggio alla figlia tramite gli annunci sul giornale locale per rassicurarla sul suo essere vivo, lei da quel momento è diventata quasi ossessionata da quella sezione al punto che da quel giorno scruta scrupolosamente le inserzioni alla ricerca di un altro messaggio che la faccia sentire più vicina e in contatto con il padre. La nostra protagonista, inoltre, per avere più chance di vincere la borsa di studio, fa anche da tutor di chimica ad alcuni studenti della sua scuola che ne hanno bisogno, in modo tale da guadagnare crediti extra, tra questi c’è anche Reece Wheland, un ragazzo con un passato problematico alle spalle, ma che cerca di riscattarsi facendo da informatore per la polizia, con lo scopo di smantellare un giro di droga che circola nella cittadina (piccolo, minuscolo e prevedibilissimo spoilerino: tra Reece e Nearly ci sarà del tenero).

Dopo queste premesse possiamo pure far intervenire il serial killer nella storia. Sin dalle prime pagine del romanzo si percepisce un’atmosfera inquietante, come i brividi che ti corrono per le braccia quando sai che sta per succedere qualcosa di brutto ma non sai né cosa né quando, e il lettore viene introdotto gradualmente nella spirale di eventi che condurrà al primo omicidio, ma una volta che la giostra è partita non si può più scendere. Tutto inizia quasi per caso, durante una lezione di chimica avanzata che ha come argomento il quesito del “gatto di Shroedinger” (segnatevelo, è importante), con una scritta sul banco “MORTO O VIVO?” (in maiuscolo e con un pennarello blu, d’effetto vero?) e uno strano messaggio nella sezione annunci nel giornale. Da questo momento comincia un crescendo che porterà alla sequenza di omicidi (come Grissom di CSI insegna, il serial killer non è tale dall’inizio ma segue un’escalation che prima o poi raggiungerà un picco massimo). Nearly comincia quasi da subito a notare qualcosa che collega i crimini purtroppo, però, quando va a segnalarlo alle autorità non viene ascoltata, anzi viene posta sotto sorveglianza e l’incaricato di tenerla sotto controllo è proprio Reece, e le cose però non andranno proprio come previsto. L’elemento che accomuna tutte le vittime sono i numeri, apparentemente posti a caso nascondono un intento che, personalmente, per quanto fosse creepy, ho adorato e sono ovviamente il focus dell’attenzione di Nearly oltre ad un altro fatto che è meglio non rivelare in questa sede, ma indagando, la nostra protagonista si ritroverà comunque a dover affrontare delle verità sulla sua famiglia che non si sarebbe mai aspettata.

Ho apprezzato molto la componente mistery di questo libro, il piano delineato per i vari omicidi e chi c’è dietro non sono scontati (per me almeno), l’autrice ci pone di fronte ad una situazione talmente tanto disastrata che ad un certo punto ti ritrovi a sospettare perfino dei poliziotti. Elle Cosimano ci dice bene o male dove dirigere lo sguardo ma è comunque troppo poco per avere dei sospetti chiari e decisi dall’inizio; ho apprezzato anche molto come si sviluppa il rapporto tra Reece e Nearly, parte dalla fiducia, poi subentra la cooperazione ed infine arriva tutto il resto. Su quelli che vengono definiti i migliori amici di Nearly invece avrei qualcosa da ridire: in primis Jeremy, all’inizio del libro sembra poter essere una presenza continua e leale, nonostante tutti i suoi problemi infatti trova sempre il modo per stare accanto a Nearly, appena entra in scena Reece, però, comincia ad essere sempre più distaccato e distante, pronto ad andare dove la situazione gli è più congeniale; la seconda “migliore amica”, Ahn, a parere mio è proprio una frequentazione tossica per la protagonista, di comodo in qualche modo, altrimenti proprio non riesco a spiegarmi il loro rapporto, hanno poco o niente in comune e tra le due c’è sin da subito un clima di rivalità scolastica abbastanza pressante, entrambe vogliono la borsa di studio, ma a differenza di quella che per me è una “sana” sfida, qui nessuna riesce a gioire dei meriti dell’altra e tutte e due sono costantemente, perennemente in invidiosa competizione. Senza considerare il fratello di Ahn, pure lui non fa che appesantire il loro rapporto mettendo in evidenza la loro rivalità ogni volta che si ritrova a parlare con Nearly; questo secondo me non è il clima adatto su cui si possa basare un’amicizia e infatti poi si vedono i risultati.

Ho trovato poi un paio di dettagli un po’ raffazzonati a partire dalla capacità della protagonista di sentire le emozioni altrui con il contatto, c’è ma se non ci fosse stata non sarebbe cambiato molto nella storia, il fatto che Nearly non voglia mai toccare o essere toccata se non è lei a decidere poteva essere giustificato pure in un altro modo dato, è veramente poco influente ai fini della storia. Per risolvere il caso, infatti, viene messa in gioco più la capacità deduttiva che non le doti paranormali; anche il fatto che la polizia decida così su due piedi che è la principale indiziata senza considerare minimamente che ha tentato di avvisarli sul modus operandi dell’assassino, lo capisco ai fini del racconto ma regge poco se si pensa che non sono mai state seguite delle piste alternative o che non portassero ad una sua piena e unica colpevolezza.

Il libro comunque si legge senza problemi e volentieri, specie se si ha voglia di un po’ di intrighi, situazioni borderline ed angoscianti, lo stile è scorrevole, accattivante e cattura il lettore pagina dopo pagina senza difficoltà. Nonostante qualche difetto quando sono arrivata alla fine del libro ho pensato: “peccato, è già finito!”

Ringrazio Hope Edizioni per la copia ebook che mi è stata fornita.
Aspettando il secondo volume dò a questo titolo 3*** e 1/2.
Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto

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