Buon pomeriggio, lettor*!
Eccoci di nuovo alla rubrica settimanale Milk, Cookies&Books: libri a merenda, stavolta con un post davvero speciale. In vista dell'uscita del nuovo volume della saga Fairy Oak, di Elisabetta Gnone, la nostra Anna ha scelto di dedicare un post all'intera serie, portandoci nel mondo incredibile creato dall'autrice e parlandoci delle protagoniste, delle varie tematiche e di tutto ciò che troverete nei libri che compongono la serie. Un viaggio alla scoperta di Fairy Oak, tra una Natura splendida e incantata e avventure capaci di rapire il cuore. Se non conoscete ancora Fairy Oak vi consiglio di leggere quanto ha da dirvi Anna in proposito, vi porterà alla scoperta di una realtà magica e indimenticabile che non vedrete l'ora di amare alla sua stessa maniera. Buona lettura! ^^
È in arrivo il nuovo romanzo edito da Salani Editore della fortunata serie Fairy Oak, bestseller internazionale da oltre 4 milioni di copie vendute, della scrittrice Elisabetta Gnone.
L'emozione dell'attesa è veramente da batticuore: Fairy Oak è una delle mie saghe preferite, il mio “comfort book” e mi perdonerete se le mie parole oggi saranno piene di stelline e coriandoli…
Mi sono innamorata della splendida storia delle gemelle Vaniglia e Pervinca, soprannominate Babu’ e Vi’ e dei loro amici, la Banda del Capitano, delle fatine babysitter e di tutti gli abitanti della valle fin dalle primissime pagine grazie alla semplice eppure profonda trama, agli adorabili personaggi, alle vivide descrizioni dei luoghi e dei panorami nordici, grazie alla natura spettacolare che ne è protagonista e al calore che infonde nell’anima. Grazie ai valori veri e puri di cui è pervasa, raccontati con una spontaneità ed eleganza disarmante. Quale occasione migliore, aspettando il nono e attesissimo capitolo, per una GUIDA ALLA LETTURA dedicata a chi ancora non ha scoperto la magia di questo meraviglioso mondo fatato che incanta lettori grandi e piccini?
Il primo libro della saga Il segreto delle gemelle è stato pubblicato nel 2005, seguito poi da L'incanto del buio e Il potere della luce. Insieme hanno dato vita a una trilogia autoconclusiva tradotta in 23 paesi e diventata un fenomeno mondiale. Grazie al grande successo dei romanzi, corredati da magnifiche illustrazioni che hanno fatto sognare tutti noi lettori, l'autrice ci ha donato poi altri quattro romanzi a completamento e conclusione della serie: Capitan Grisam e l'amore, Gli incantevoli giorni di Shirley, Flox sorride in autunno e Addio, Fairy Oak, il capitolo finale, l’ultimo addio, che ha lasciato noi “Oakers” in un mare di lacrime.
Impossibile non restare ammaliati da una saga che inizia così:
“Da oltre mille anni, a mezzanotte precisa, nelle case di Fairy Oak avviene un fatto magico: minuscole fate luminose raccontano storie di bambini a streghe dagli occhi buoni, emozionate e attente. Insolito, vero? Tutti sanno che Fate e Streghe non vanno d’accordo e che alle streghe i bambini non piacciono affatto. Ma siamo nella Valle di Verdepiano, nel villaggio di Fairy Oak, e qui le cose vanno da sempre un po’ diversamente…”
Oh, stringiticuore! Che emozione!!!
La saga è ambientata nel villaggio della Quercia Fatata. Fairy Oak è un antico villaggio immerso in una natura viva e selvaggia che domina potente e benevola sulla tranquilla Valle di Verdepiano, affacciata sull'ampia baia di Arran e accarezzata dal freddo mare del nord, battuta dai venti provenienti dal Monte Adum e circondata da prati fioriti di eriche e ginestre, fiumi dalle acque cristalline, dolci e verdi pendii e dagli incantati alberi di Bosco Che Canta. Tutti gli edifici sorgono intorno alla piazza principale, le case di pietra ingentilite da rampicanti fioriti, i variopinti giardini, le botteghe artigiane, l'antica scuola Horace McCrips, il municipio, la fontana. Il cuore del villaggio è proprio il luogo scelto come dimora, moltissimi anni or sono, da un antico ed enorme albero magico parlante, un gigante dal cuore buono, chiacchierone e amante dei bambini: Quercia, da cui appunto Fairy Oak prende il nome.
Gli abitanti di Fairy Oak vivono in un mondo senza tempo; cittadini Nonmagici e Streghe e Maghi convivono in una alleanza stretta in tempi lontani e l’amicizia, la collaborazione e il rispetto reciproco hanno stemperato lungo il corso degli anni le differenze tra le due comunità, ormai fuse in perfetta armonia. Quando una famiglia di Magici viene baciata dalla fortuna della nascita di un bimbo, una minuscola fatina, dal nome lunghissimo e impronunciabile come uno scioglilingua, parte dal suo meraviglioso paese lontano, nominata dal Gran Consiglio, per accudire il bambino fino al suo quindicesimo compleanno, giorno in cui farà ritorno al suo regno incantato, pronta per un nuovo incarico.
Ed è proprio qui che inizia questa favola straordinaria…
Zia Tomelilla, la Strega più saggia e onorevole di tutti i tempi, è preoccupata: sua sorella Dalia aspetta due gemelle. Ma l'antico Magico Regolamento parla chiaro: il dono della magia può essere tramandato esclusivamente lungo l’asse familiare zii-nipoti e i fratelli gemelli non possono ereditare i poteri. Che smacco per l'antichissima e celeberrima famiglia di maghi Dei Sentieri, tra i fondatori stessi della comunità! Finché le bambine, Vaniglia e Pervinca, non avranno compiuto circa dieci anni si può comunque sperare in un miracolo: le sorelline infatti non sono proprio gemelle a tutti gli effetti, sono nate a distanza di ben dodici ore e sono completamente diverse nell’aspetto e nel carattere.
Chissà che per questa volta le leggi magiche possano fare una ecc-eccezione…
Per osservare da vicino la crescita di Vi’ e Babu’ e cogliere ogni possibile segnale di magia viene convocata dal Regno delle Rugiade d’Argento la giovane, promettente ma ahime’ alle prime armi fatina chiamata Sefeliceiosaròdirtelovorrò, detta più semplicemente Feli’ , dai capelli come gocce di rugiada e vestita di una nuvola di luce. La fatina viene accolta in casa Periwinkle-Dei Sentieri e riceve in dono come casetta un profumato barattolo di marmellata vuoto, come lettino un morbido giaciglio di mollica di pane in estate e un soffice gomitolo di lana in inverno e come scrivania, per appuntare ogni sera le sue osservazioni sulle bambine e raccontarle poi quando tutti dormono alla sua Strega Tomelilla durante l’ora del racconto, un delizioso tavolino costruito con un rocchetto di filo di mamma Dalia. E’ proprio Feli’ la deliziosa voce narrante di tutti i romanzi tranne l’ultimo, La storia perduta, in cui la narrazione passerà a sorpresa alla doppia voce delle gemelle…. e la trovata è a dir poco geniale! La scrittrice inventa per lei un linguaggio particolarissimo, allegro, divertente fatto di "urkablu", "tritapizzichi", "emozioniemozionose": una vera ventata di freschezza, esuberanza e dolcezza. Sotto gli occhi più o meno attenti di Feli’, le bambine crescono e diventano streghe, facendo tirare un grandissimo sospiro di sollievo a zia Tomelilla e incarnando così proprio la ecc-eccezione alle regole dell'antica Legge Magica. Il destino ha voluto che le gemelle ereditassero, uniche al mondo, poteri opposti e complementari che le uniranno e insieme separeranno per sempre.
Vaniglia e’ dolce, affettuosa e premurosa, si stupisce e rallegra delle piccole cose, è una dormigliona, ama ogni più indifeso animaletto della valle, colleziona matite colorate e si dispera se malauguratamente qualche suo oggetto va perso… poverino come farà a cavarsela tutto solo nel mondo? È una Strega della Luce: con i suoi poteri può creare, fare apparire, trasformare il brutto in bello, curare, far nascere.
Pervinca è indipendente, dispettosa e attaccabrighe, mal sopporta di sottostare alle regole, se Feli’ cerca di intralciare i suoi progetti la chiude nel suo barattolo, ha per amico un ragno, ama la notte e l’avventura, odia i vestitini e preferisce i comodi calzoni per scappare dalla finestra e si caccia sempre nei guai. È una Strega del Buio: con i suoi poteri può vedere nella notte e dentro le persone, può distruggere, far scomparire, trasformare il bello in brutto, ferire, uccidere.
“Di solo buio la Terra non può vivere, né di sola luce, né delle due cose insieme. Luce e Buio non possono governare insieme, solo l’alternanza assicura la vita...La notte segue il giorno, il giorno la notte, Luce e Buio, per sempre insieme, per sempre separati, a meno che un prodigio intervenga a sconvolgere gli eventi: non erano le gemelle stesse il prodigio?”
I giorni scorrono sereni al villaggio fino a quando si affaccia all’orizzonte una tremenda minaccia: tempeste, tuoni, fulmini e cattivi presagi preannunciano, dopo anni di pace, il ritorno del Grande Nemico, noto come il Terribile 21.
“Ci fu un’era nella quale Luce e Buio erano un unico potere. Chi lo possedeva governava sulla Terra in pace e armonia, orchestrando il giorno con la notte, il freddo con il caldo, la pioggia con il sole…Ma qualcuno tradi’, voltò le spalle all’equilibrio e impose l’odio sull’amore, il buio sulla luce. Ne seguirono anni di battaglie, il Buio, potente e spietato prese il sopravvento…senza Luce la Terra perse la sua bellezza e diventò una landa tetra e colma di dolore e tristezza. Molti morirono, altri furono catturati, altri ancora persero la ragione…”
Il Terribile 21 sta tornando e minaccia guerra. La difesa sarà affidata a Magici e Non Magici insieme, ma il Nemico si insinua tra loro: incanta, attrae, rapisce, sparge il seme del sospetto e della paura… il veleno del tradimento inizia ad incrinare le antiche alleanze.
Nessunissimo ulteriore spoiler ovviamente, la storia è tutta da scoprire con il fiato sospeso fino all’ultima pagina della trilogia!
La tetralogia che segue i primi tre libri è formata da quattro splendidi spin-off che ci riportano alla vita quotidiana nel villaggio. Le gemelle hanno ormai compiuto 15 anni, l’incarico di Feli’ è giunto al termine ed è ora di tornare a casa. L’accoglienza delle compagne al suo ritorno nel Regno delle Rugiade d’Argento è straordinaria, Feli’ è acclamata per il suo coraggio e il suo intervento fondamentale nelle vicende di guerra, la storia del villaggio è ormai ovunque leggenda e tutte quante insistono perché la fatina continui a raccontare altre storie di Fairy Oak. Ma i sentimenti di Sefeliceiosaròdirtelovorrò non sono ugualmente allegri:
“Finché ero stata in viaggio, un filo mi aveva tenuta legata al villaggio della Quercia Fatata e per tutto quel tempo mi aveva consolata l’idea che all’altra estremità ci fosse Strega Tomelilla, così che se io avessi tirato, lei avrebbe sentito e se avesse tirato lei l’avrei sentita io, e con lei avrei sentito tutti coloro che avevo amato e amavo ancora a Fairy Oak. Sapevo, durante il viaggio, che se il dolore mi avesse sopraffatta avrei potuto voltarmi e tornare indietro. Bastava seguire il filo…Ma mentre mi avvicinavo a casa...sentivo il rumore sottile e affilato del filo che si spezza rimbombare nel mio cuore come un ponte che crolla. Avevo appena detto addio a Fairy Oak. Il sole tramonto’ dieci volte prima che le lacrime smettessero di bagnarmi il volto…”
Feli’ accetta così di narrare quattro nuovi racconti sulle avventure dei protagonisti del villaggio: quattro misteri di cui non aveva ancora parlato nelle sue precedenti lettere alle fate, vicende ambientate in stagioni diverse, ricche di quella magia che solo la Natura può regalare. Gli ultimi racconti, dopodiché non parlerà mai più del passato. Nasce così la storia invernale del Capitan Talbooth, una vicenda sepolta tra gli oggetti trovati in un antico baule e che i ragazzi del villaggio, sotto la guida del giovane Grisam Burdock, coraggioso e leale mago del buio innamorato di Pervinca, faranno emergere con i suoi sorprendenti risvolti. E poi la storia primaverile-estiva che svela il segreto di Bosco Che Canta, legato indissolubilmente al passato misterioso della giovane strega Shirley Poppy, una creatura unica al mondo che non solo possiede straordinari poteri ma è lei stessa la magia, l’infinito Potere. E ancora la storia autunnale che vede come protagonista la migliore amica delle gemelle, la gioiosa, solare e coloratissima Flox Pollimon impegnata a scoprire la verità dietro a tutte le stranezze che si stanno verificando nel villaggio e che tutti chiamano “la danza delle follie di stagione”. Infine il lungo e struggente addio di Feli’ al villaggio e alle gemelle, un addio fatto di quei piccoli momenti di felicità, di quei semplici aneddoti di vita quotidiana che riempiono il cuore e rendono ancora più indimenticabili le ultime pagine della saga: “Il miglior modo per dire addio, è non dirlo affatto e il miglior ricordo che ci si può portare via, è il ricordo di un giorno qualsiasi […] Ogni viaggio ha un inizio e una fine, e se la fine ci induce tristezza, significa che il viaggio è stato bello e che la nostra valigia torna piena di ricordi per i quali è valsa la pena viaggiare.”
Ritratti di personaggi unici, primi amori che sbocciano e vecchi amori mai vissuti, sacrifici e rinunce, segreti e ricordi, abbandoni e nuovi incontri, battaglie e riconciliazioni… un mondo di sentimenti e avventure raccontate da Elisabetta Gnone con un linguaggio e un ritmo che è insieme magico e semplicissimo, colorato e toccante, in una sola parola: unico.
Amicizia, Fiducia, Integrazione, Comunita’, Solidarietà sono i capisaldi su cui si fonda questa intensissima saga dalle mille sfaccettature in cui le avventure dei personaggi del villaggio, in modo particolare delle sorelle Vaniglia e Pervinca, si avvicendano sullo sfondo della vera protagonista di tutta la storia: la Natura. Fairy Oak è una metafora naturalistica, la stessa autrice conferma di aver voluto raccontare la Natura, le sue forze creatrice e distruttrici, le sue potenti e contrastanti energie, i suoi cicli e i suoi eterni ritorni, la sua dolce armonia e il suo equilibrio precario. Terminata l’ultima pagina dell’ultimo libro per noi appassionati la domanda non è stata “e adesso cosa leggo” ma “e adesso dove vado?” perché Fairy Oak non è soltanto un libro, Fairy Oak è un mondo, Fairy Oak è famiglia, Fairy Oak è casa. E questo Elisabetta Gnone lo ha sempre saputo, ecco perché è tornata lo scorso anno con il nuovo, coinvolgente racconto La storia perduta, edito da Salani, con cui riabbraccia tutti noi vecchi lettori e dà il benvenuto ai nuovi con un vero e proprio colpo di scena nelle prime pagine, una sorpresa che colpisce all’improvviso come uno schiaffo, entra nel profondo, ti costringe a chiudere il libro, fare un respiro profondo e poi tornare a osservare la copertina, sentire il profumo delle pagine fresche di stampa, sussurrare: “Bentornato Fairy Oak” e iniziare di nuovo a leggere.
Sono cambiate molte cose al villaggio ed è passato molto tempo. Qualcuno è tornato, qualcuno se ne è andato. Vaniglia e Pervinca sfogliano un album di fotografie che riporta alla memoria le antiche vicende dell’anno della balena, nuove avventure delle gemelle e degli amici di sempre da raccontare... In un'intervista la autrice ha spiegato perché, nonostante la saga fosse da considerarsi conclusa, ha deciso di farci tornare insieme a lei nel meraviglioso villaggio della Quercia Fatata: durante il lockdown causato dalla pandemia siamo stati costretti a restare in casa, lontani dalle amicizie, dalla comunità e soprattutto dalla natura, protagonista indiscussa della amata saga. La Natura, questa magica fonte di energia da qui traiamo forza e vivacità e insieme sicurezza e ristoro… in un momento in cui per molti è stato impossibile viverla in prima persona la Gnone ha voluto farci rivivere la natura viva e selvaggia del mondo che abbiamo tanto amato con una nuova lettura che ci ha riportato indietro nel tempo attraverso la nostra fantasia, nel nostro rifugio di immaginazione. E così la scrittrice ha riaperto le porte del villaggio promettendo di restarci e farci restare ancora per un po’ di tempo, per ritrovare i vecchi amici della saga e per ritrovare noi, suoi affezionati lettori, nonché incantare anche le nuove generazioni. Non solo! Dal 1 dicembre fino al giorno della vigilia di Natale del 2020, come in un specialissimo calendario dell’avvento, Elisabetta ci ha accompagnato ogni pomeriggio live su Instagram con dirette in cui ci ha raccontato i pensieri dietro la caratterizzazione dei personaggi, i retroscena della trama, come sono state pensate le illustrazioni, da dove ha preso ispirazione, e ci ha letto ad alta voce alcuni capitoli dei libri… proprio come se ci trovassimo tutti insieme nella serra di casa Periwinkle durante la famosa “Ora del Racconto” tra Feli’ e Tomelilla...
Cosa resta da dire?
Manca ormai davvero pochissimo all’uscita del nuovo romanzo, in testa ho tante domande, mille curiosità e altrettante speranze… ma soltanto una certezza: Elisabetta saprà stupirci ancora.
Anna
Photo credit: @anna_bookfantasy
Fonte immagini: Amazon.it
Non era facile parlare di tutti i libri, ma tu lo hai fatto benissimo!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di tornare a Fairy Oak che anche per me è un luogo confortevole **
Davvero! È il NOSTRO villaggio 🥰
RispondiElimina@anna_bookfantasy