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mercoledì 20 ottobre 2021

Recensione: "Death is not the worst. Inheritance" di Julia Sienna

Buonasera, caffeinomani!
Come promesso ieri, eccomi qui a parlarvi del romanzo di Julia Sienna, “Death is not the worst. Inheritance”, urban fantasy che mescola azione e romance e lo fa in maniera egregia. Di questo romanzo ho amato tutto. Ieri vi ho parlato, in occasione del blogtour, di alcuni dei personaggi; oggi approfondirò il discorso e vi spiegherò anche perché questo romanzo è uno dei migliori urban fantasy in circolazione. Mentre scrivo questa recensione sto anche cercando di rispondere all’autrice che mi tartassa in chat di domande post-lettura, spero di uscire viva da tutte e due le imprese, ahahaha :P Buona lettura!

Death is not the worst. Inheritance
di Julia Sienna

Pagine: 496
Genere: urban-fantasy, fantasy, azione, new adult
Editore: Gainsworth Publishing
Data di pubblicazione: 14 ottobre 2021

Norwich, Mississippi. La prestigiosa cittadina universitaria si sta preparando ad affrontare un nuovo anno accademico, incurante della scia di macabri omicidi e sparizioni che sta affliggendo il Sud degli Stati Uniti. Catherine O'Bryan, giovane studentessa della Ole Lady, ritornata alla città natale per lasciarsi alle spalle gli spiacevoli eventi del suo recente passato, si imbatte nello spavaldo Tristan, unico erede dell'antica famiglia Averhart, che dimostra da subito interesse per lei, tanto da infrangere ogni regola e divieto si fosse imposto pur di farsi notare. Oltre il sorriso sprezzante del ragazzo, però, si celano ferite molto più profonde di quelle che la sua pelle mostra con fin troppa assiduità. Nel suo sangue si nasconde l'ira di un Predatore, una maledizione che nessun Averhart può sciogliere, nemmeno dopo secoli di sofferenza e molte vite spese in tributo. Fiamme nella notte, riti sciamanici, cannibalismo, corpi che bruciano occultando agli Umani uno dei più grandi segreti della Storia, ma questa è solo routine per gli Averhart e gli altri Cacciatori. Il nemico li attende nell'ombra, pronto a ucciderli non appena abbasseranno la guardia. I suoi occhi d'ambra non smetteranno mai di fissarli, fino a quando non li avrà eliminati. Tutti. Solo la Morte potrà placare la sua terribile Vendetta.

Non credo di avere torto nell’affermare che Death is not the worst. Inheritance sia un romanzo molto valido, più valido di molti, dello stesso genere, che ho avuto modo di leggere, anche di recente. Julia Sienna, rientrata in possesso dell’opera originaria scritta a quattro mani con un’altra autrice anni fa, ci restituisce una storia epurata e libera da tutti quei difetti che l’appesantivano. Il romanzo che andrete a leggere adesso è esattamente come avrebbe dovuto essere dall’inizio e sono contenta che la Sienna abbia voluto dargli questa seconda occasione perché la meritava assolutamente. DINTW è un romanzo con tante qualità. Non basterà la mia recensione per elencarvele tutte, ma spero di farvi capire i motivi per cui mi ha fatto innamorare e che vi prenda una voglia impetuosa di comprare il libro e leggerlo.

Siamo in Mississipi. Catherine O’Bryan, dopo una decina d’anni passati in California, si trasferisce dalla nonna Beatrix, in seguito a una vicenda delicata che l’ha vista coinvolta nella sua vecchia scuola, ma anche dopo il tragico divorzio dei suoi. Qui vuole ripartire da zero, lasciarsi alle spalle il passato e andare avanti con la sua vita. Una situazione temporanea, si dice, ma che presto diventa la convivenza ideale, capace anche di lenire il dolore per la perdita dell’amato nonno Michael. Si iscrive alla Ole Lady di Norwich, alla Facoltà di Antropologia, ritrovando l’amica d’infanzia Maggie, e non solo. Anche Tris Averhart frequenta la stessa scuola, lo stesso Tris che vive a Willow Creek e con cui giocava da piccola. Adesso è diventato un ragazzo molto carino, circondato da ammiratrici, uno che attira facilmente l’attenzione su di sé, che non passa inosservato. Fisico atletico, occhi azzurri taglienti, fascino irresistibile, Averhart è l’emblema di tutto ciò da cui tenersi alla larga, uno di quelli che tratta le ragazze come oggetti e che, una volta “usate”, le butta via. È questa l’idea che si fa Cat non appena lo vede. Peccato che Tris non sia esattamente così, ma dietro le apparenze nasconda ben altro. Tra i due si inizia a creare una strana tensione che li porta a battibeccare ogni volta che si incontrano e a sfidarsi. Tris è incuriosito da Cat e continua a stuzzicarla, lei gli risponde per le rime e non gliene dà vinta nessuna. Ormai Cat ha imparato a guardarsi bene dai ragazzi come lui, dai ragazzi in generale, dopo ciò che le è successo in California, e non riesce più a fidarsi, a lasciarsi andare completamente. Però Tris, pian piano, va acquistando punti con azioni che la sorprendono e Cat non potrà ignorare di iniziare a sentire un piccolo tumulto interiore causato proprio da questo suo lato inaspettato e così comincerà ad aprirsi poco alla volta, ignorando in cosa stia andando realmente a cacciarsi… Tris, come vi dicevo, nasconde ben altro dietro la facciata di ragazzo bello, ricco e donnaiolo. Ama divertirsi, è vero, ma quando non trascorre il suo tempo con gli amici Dwight e Jack o con qualche ragazza, si allena con lo zio Xander. Tris, infatti, è l’ultimo discendente di una famiglia di Cacciatori e, dopo la cerimonia di iniziazione, anche nel suo sangue inizia a scorrere quello dei Cacciatori, i suoi sensi si acuiscono e si prepara a combattere i Predatori come gli altri. Da tempo, infatti, gli Averhart portano avanti una guerra contro queste creature immortali e sanguinarie, in particolare contro William, uno dei Predatori più temibili in circolazione. Con lui hanno delle questioni in sospeso, un passato in comune di cui tendono a non parlare ma che prepotentemente si ripresenta. William, dopo aver perso la sua amata Isabelle per mano di uno degli avi degli Averhart, ha giurato vendetta eterna e da allora perseguita il clan e qualunque Cacciatore sulla faccia della Terra. Ha creato la Fratellanza per sterminarli tutti e finché non avrà ucciso anche l’ultimo Averhart non avrà pace. Ecco perché i Cacciatori non devono mai abbassare la guardia, ed ecco perché Tris è sottoposto ad enorme pressione da parte della sua famiglia. Deve essere pronto a ciò che lo aspetta e ciò che lo aspetta è qualcosa di davvero inimmaginabile.

Potrei ancora continuare a parlarvi della trama ma non finirei più, perché la storia è talmente intrigante che non riesci proprio a staccarti dalle pagine, il coinvolgimento è sempre altissimo e ogni momento, ogni scena, si imprime nel lettore in maniera indelebile. Non scherzavo quando dicevo che di questo romanzo ho amato tutto e proprio perché ho amato tutto mi esalto avendo l’occasione di parlarne. DINTW, come avrete capito, è una storia in cui si narra d’amore, ma anche di guerra. L’autrice è riuscita a calibrare alla perfezione i due elementi, senza che nessuno dei due prevarichi sull’altro. C’è sempre un perfetto equilibrio tra romance e azione, tra momenti leggeri e altri più inquietanti e concitati. Ciò che rende, secondo me, questa storia unica è anche il lavoro che è stato fatto sui personaggi. Tutti, nessuno escluso, hanno un loro spazio. Non troverete un romanzo unicamente incentrato sui protagonisti, Cat e Tris, o solamente sui Cacciatori, ma verrà esplorato anche il mondo dei Predatori. L’autrice ci mostra due mondi in parallelo, senza puntare maggiore attenzione su l’uno o sull’altro. Lascia che siano questi a parlare, a mostrare i loro lati positivi e negativi. Buoni e cattivi, bene e male, nel racconto della Sienna convivono e si equivalgono, due facce di una medaglia che ci viene mostrata da entrambi i lati; sta al lettore valutare, interpretare, empatizzare con chi preferisce, perché sia Cacciatori che Predatori hanno da raccontare qualcosa ed è bello leggere ciò che ognuno di loro ha da dire, ciò che li spinge ad essere come sono e a fare ciò che fanno. 

E così conosceremo i vari membri del clan degli Averhart, tra cui Xander e Augustus, lo zio e il padre di Tris, entrambi con un bel bagaglio di sofferenze alle spalle, soprattutto dopo uno scontro con William che ha spinto uno verso un errore fatidico e l’altro a portarsi addosso una ferita indelebile. Sono due tra i personaggi più interessanti del romanzo, fratelli uniti dallo stesso scopo ma molto, molto diversi. Non mancheranno le divergenze, in particolare riguardo l’educazione di Tris e la sua preparazione come Cacciatore, ma riusciranno anche a trovare la forza di riflettere sui propri sensi di colpa e rammarichi, di affrontare le proprie cicatrici, i propri dolori e qualunque questione irrisolta tra loro legata al passato e alla maledetta notte. Fanno parte del clan anche Emily, madre di Tris, e il Cacciatore Sciamano Julius, due figure indispensabili per la riuscita di molte missioni e nella Caccia ai Predatori. Mi è piaciuta molto, in particolare, la presenza di Julius, che è anche il Tutore di Tris, che con le sue doti sciamaniche ha dato alla storia una nota fantastica, che non vedo l’ora di esplorare meglio.

E, oltre la realtà dei Cacciatori, è anche quella dei Predatori che viene esplorata. L'autrice ci porta negli appartamenti lussuosi abitati dai Predatori. Molti di loro si nascondono, infatti, dietro identità di ricchi miliardari, persone di alto rango o con cariche importanti, uomini e donne molto potenti. William - conosciuto dal mondo del jet-set come William Blanchard - è un Predatore che passa le sue giornate a tormentarsi nel ricordo dell'amata Isabelle, a ripercorrere il tempo passato insieme, la figura della donna come fosse al suo fianco. È una creatura che ama la melodrammaticità, si logora per ciò che ha perso ma non smette di meditare vendetta. È un essere capace di incutere timore con un solo sguardo, bellissimo e, allo stesso tempo, tremendamente pericoloso. Basta poco per fargli perdere il controllo, la sua natura bestiale che lotta per venir fuori in ogni momento. È la sua adorata Reina a tenerla a bada, l'unica in grado di conoscere a fondo i suoi bisogni, di capirlo, di calmarlo, di infondergli lucidità. Reina è terrificante almeno quanto William, insieme formano una coppia da cui è bene guardarsi, però vi assicuro che i loro momenti sono davvero strepitosi. 

Questo romanzo mi ha stregato. Oltre che essere scritto molto bene, si nota una cura ammirevole nella scelta delle ambientazioni, nella costruzione dei personaggi, nei dialoghi (sempre molto brillanti e avvincenti), in generale per tutte le dinamiche che si vengono a formare e i legami. Non è un semplice urban-fantasy che parla di cacciatori e creature soprannaturali, è un romanzo che va a indagare molto più a fondo nell'animo umano, che fa riflettere sulla percezione di bene e male, ma che allo stesso tempo ci fa divertire. Si legge tutto d'un fiato grazie ad un ritmo serrato, ad una narrazione quasi cinematografica, ad un susseguirsi di colpi di scena e di tensione sempre crescente. E lo so che mi sono dilungata tantissimo e dovrei tagliare corto adesso, ma voglio ancora dirvi un'ultima volta di dare una possibilità a questo libro perché ci troverete tutto ciò che non sapevate di stare cercando. Emozioni potenti, brividi di terrore, una coralità di protagonisti e personaggi secondari indimenticabili (a proposito, non vi ho parlato di Dwight, ma non sarebbero sufficienti queste ultime righe per parlare di quel simpaticone dell'amico di Tris, ma se recuperate DINTW vi sfidò a non volere un tipo così nella vostra compagnia :P), e ancora: sangue, vendetta, lotte, riti, cene con sorpresa e molto, molto, molto altro! Insomma - e adesso concludo sul serio - leggete questo libro e amatelo (poi venite da me e scleriamo forte ;) )
Voto: 5 tazzine di caffè per un urban-fantasy dalle tante, meravigliose sfumature, come se ne vedono pochi in giro. Super consigliato!


A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest 

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