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martedì 30 novembre 2021

Rubrica: Coffee&Books - Film di Natale: cosa si salva e cosa no?

Anche se manca ancora un po’ a Natale, tutto intorno a noi già ricorda la festa più attesa dell’anno. Dalle vetrine addobbate, agli alberi in anticipo nelle case, dalla corsa agli acquisti dei regali ai film che trasmettono in televisione o riempiono i cataloghi delle migliori piattaforme streaming. E proprio di questi ultimi parliamo in questo nuovo appuntamento di Coffee&Ciak. Devo dire, per fare una premessa, che io non sono una fanatica di questi film, ma avendo avuto il piccolo a casa per 15 giorni in isolamento, abbiamo fatto scorpacciata di film natalizi, che spesso sono carini e divertenti, rassicuranti anche… e altre volte decisamente no. Ecco qualche consiglio sui film migliori offerti da Netflix&Co. e su quelli assolutamente da evitare.

FILM DI NATALE: COSA SI SALVA E COSA NO?

Comincerei dai film migliori, preferisco sempre lasciare il peggio per la fine :P Segnatevi pure questi titoli perché sono tutti assolutamente deliziosi, da guardare sia in famiglia, che da soli in compagnia di una bella tazza di tè caldo e del vostro gatto comodamente accoccolato sulle gambe.

Uno dei film usciti su Netflix che mi piace riguardare ogni anno è Klaus. I segreti di Natale, uscito nel 2019. Il film, dal coideatore di “Cattivissimo me”, è stato anche candidato agli Oscar. Parla di un postino un po’ scansafatiche che si ritrova a lavorare in un luogo lontano, freddo e triste. Qui stringerà amicizia con un vecchio e burbero giocattolaio e i due, insieme, riusciranno a portare un po’ di allegria e sorrisi nella città. È una storia dolcissima e molto toccante, gli abitanti sono divisi in clan e si detestano tra loro, non permettendo ai loro bambini di stare insieme e giocare. Ma grazie all’intervento del giovane postino e di Klaus le cose presto cambieranno. Di questo film ho adorato tutto, musiche comprese. È uno di quei film che non ti aspetti e che, alla fine, scopri essersi preso il tuo cuore. Guardatelo se non lo avete ancora fatto e innamoratevene anche voi, è davvero splendido.

Visti di recente su Netflix, Qualcuno salvi il Natale e Qualcuno salvi il Natale 2, ve li consiglio se amate non solo i film natalizi, ma quelli con un bel pizzico di magia. Qui la fantasia davvero non manca e sapranno sorprendervi nei momenti più inaspettati, ma un motivo per cui non potete proprio perdere questi due film è per la presenza della coppia Kurt Russell e Goldie Hawn nei panni di Babbo Natale e Mamma Natale (i due attori fanno coppia fissa anche nella vita reale). E poi ci sono loro, gli elfi, che in questi due film sono qualcosa di troppo carino e coccoloso, divertentissimi e adorabili. Dovete assolutamente conoscerli! (mi vedrei un terzo film di questa serie solo per avere un'altra dose di questi simpatici personaggini).

Se siete abbonati a Prime di Amazon, su Prime Video potete trovare la trasposizione di “Miracolo in una notte d’inverno” di Marko Leino. Il film è del 2007 ed è di produzione finlandese e girato quasi interamente in Lapponia, oltre che sceneggiato dallo stesso Leino. L’ho apprezzato proprio per le ambientazioni, ma anche per la presenza di attori finlandesi e totalmente sconosciuti. In qualche modo ciò ha reso la storia ancora più credibile. Anche in questo caso preparatevi a commuovervi, perché la storia del piccolo Nikolas vi farà provare un sacco di emozioni, soprattutto sul finale. Nikolas è un bambino che ha perso la sua famiglia in un incidente e rimasto solo al mondo, la comunità in cui vive decide di prendersene cura a turno. Così Nikolas si ritrova a vagabondare da una famiglia all’altra, di casa in casa. Alla fine, riconoscente per ciò, decide di intagliare giocattoli di legno da lasciare loro quando è costretto ad allontanarsi dal villaggio. Qui non abbiamo magia, ma tanta tanta realtà, per una storia che potrebbe benissimo stare alla base della leggenda di Babbo Natale. Scoprite questo piccolo gioiello, è il film definitivo di Natale, credetemi!

Tornando a Netflix, inserisco tra i film piacevoli visti, anche uno tra quelli usciti proprio da pochissimo, ovvero “Un bambino chiamato Natale”, anche questo trasposizione di un romanzo omonimo, dall’autore Matt Haig. La storia è abbastanza fantasiosa, ma molto carina e c’è un cast di attori di tutto rispetto, tra cui spicca senza dubbio la meravigliosa Maggie Smith che, proprio nel finale, riserverà una battuta ad effetto ed una bella sorpresa. Se cercate una storia un po’ più avventurosa e magica, con personaggi grigi e un protagonista buono e coraggioso, questo film è l’ideale!

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E, adesso, veniamo alla parte dolente e parliamo dei film natalizi che vi consiglio ASSOLUTAMENTE di evitare. Piccola precisazione: sono tutti su Netflix! Purtroppo, è così: Netflix sforna tanti piccoli gioielli quanta roba trashissima e inguardabile. È la regola dell’equilibrio, credo, o qualcosa del genere. Non me lo spiego proprio :P L’elenco sarebbe davvero lungo e non me la sentivo di mettere tutti i film, anche perché a me sarebbe toccata un bel po' di nausea e a voi un post chilometrico e noioso. Diciamo che mi limiterò a quelli che veramente mi hanno fatto vomitare bile e dei quali desidererei bruciare la pellicola ed evitare a chiunque altro di sorbirsi la stessa agonia.

Il primo film di cui vi parlo è del 2020, anche se io l’ho scoperto solo quest’anno (e avrei preferito non farlo). Si tratta di Too close for Christmas, che mi ha incuriosito solo per la presenza di una mia vecchia crush adolescenziale, Chad Michael Murray. La trama è davvero insignificante e priva di attrattiva. Abbiamo una ragazza che lavora come organizzatrice di eventi che, per una volta, dopo tanti anni, si prende le vacanze per le festività natalizie e le trascorre insieme alla sorella. Qui ritrova il fratello di suo cognato che detesta perché con una battuta, al matrimonio della sorella, ha messo in crisi il rapporto con il suo fidanzato (ormai ex). Il tempo infame costringe il ragazzo a restare per le feste insieme alla famiglia e così si ritrovano tutti insieme appassionatamente a organizzare un calendario per l’avvento fatto di tante piccole tradizioni natalizie a cui la giovane non è abituata. E tra la scelta di un albero, una pattinata sul ghiaccio e due chiacchiere all’alba, i due che prima si odiavano alla fine si innamorano. Ok, questo film è stucchevole all’inverosimile, siete avvisati. È un concentrato di tutto ciò che più detesto dei film di Natale e, per di più, è recitato malissimo. Insomma, se potete, evitatelo. Nemmeno per Murray ne vale la pena, credetemi.

Passiamo ad una delle novità di quest’anno nel catalogo Netflix, ovvero “Love hard” che ripesca dal quasi-dimenticatoio la Nina Dobrev di Vampire Diares e la mette insieme a un Darren Barnet riciclato da Never Have I Ever… La coppia funziona, nel senso che insieme, sullo schermo, sono davvero molto belli, ma è la storia a non funzionare. Love Hard è un miscuglio di cliché e di commedie già viste (non solo su Netflix). Non so, forse non avevano più idee e hanno attinto qua e là con la speranza di ricavarne un film decente, ma questo film è tutto fuorché decente. Aveva del buon potenziale ma è andato sprecato. Penso di aver apprezzato solo Harry Shum Jr di tutto il film (mi ha fatto davvero ridere) e quel cuoricino di co-protagonista Jimmy O. Yang che produce candele profumate che sanno di nonni e altre cose meravigliose. Lui è un ragazzo un po’ sfigato che passa inosservato e che nessuna ragazza si fila di striscio. Così quando su un’app per incontri mette le foto di un altro e attira le attenzioni della nostra bella Nina, che nel film si chiama Natalie, decide di portare avanti la commedia. Certo tutto si aspetterebbe tranne che lei prenda un aereo e si faccia chilometri per passare con uno sconosciuto il Natale. Eppure è quello che Natalie fa, lei povera sfortunata in amore (ci credo poco), che ha pensato bene di cogliere la palla al balzo e conoscere dal vivo l’unico ragazzo che sembrava potesse essere davvero quello giusto dopo tanti tentativi andati a male. Non vi sto a raccontare il resto perché poi comincia la parte alla Cyrano de Bergerac (che troviamo anche in Sienna Burgess è una sfigata, con cui si notano molte somiglianze), e poi anche con Tall, Come farsi lasciare in dieci giorni, Holidate, Love actually e via dicendo (giuro, mi sono segnata ogni film che questa commedia mi ha ricordato). Insomma, se volete risparmiarvi un bel po’ di incazzature, tenetevi alla larga da questo prodotto fatto di pellicole riciclate.

Del 2019 è invece "Un cavaliere per Natale", con Vanessa Hudgens e Josh Whitehouse. Devo dire che quando annunciarono questa uscita su Netflix, avevo qualche bella aspettativa da parte, un cavaliere del XIV secolo che finisce in un’epoca moderna e si innamora della spiazzata eroina di turno. So che la trama è già vista e rivista (Kate e Leopold indimenticabili), ma avevo buone speranze che potesse uscirne qualcosa di carino, invece è stata una delusione su tutti i fronti. Oltre a non offrire nulla di nuovo, si è rivelato un film piatto, privo di colpi di scena, di momenti di pathos, di quella tipica magia natalizia che dovrebbero trasmettere questo genere di film. Le battute sono imbarazzanti e vi è un numero esponenziale di cliché e stereotipi di ogni tipo a rendere il film ancora più noioso e scontato. Se ancora non lo avete visto, vi siete risparmiati un’ora e mezza di occhi buttati al cielo. Se lo avete visto, fatevene una ragione: nessuno vi ridarà più quella preziosa ora e mezza.

Vanessa Hudgens non è nuova ai film di Natale. Nel 2018, infatti, si è cimentata in un’altra commedia romantica dal titolo “Nei panni di una Principessa”, anche questo disponibile su Netflix. Anche stavolta abbiamo una storia dalla trama per nulla originale, in cui una giovane pasticcera, un giorno si scontra con una ragazza identica a lei che si rivela essere una duchessa e futura principessa. Il resto non occorre che lo racconti perché, come nel più classico dei film delle sorelle Olsen, le due si scambiano di identità per vivere l’una la vita dell’altra. Ma il peggio non è la banalità di questo film natalizio, quanto il fatto che nel 2020 la Hudgens abbia fatto bis con il seguito “Nei panni di una Principessa. Ci risiamo!” in cui non solo interpreta due personaggi, ma ben tre sosia perché fa la sua comparsa anche la cugina Fiona, identica alle due ragazze. Con questo film, quel poco di credibilità che poteva ancora essere mantenuta, si perde del tutto, e il risultato è un prodotto troppo simile al precedente e anche troppo assurdo. Ma, siccome al peggio non c’è mai fine, ecco nel 2021 sbarcare su Netflix “Nei panni di una Principessa. Inseguendo la stella”, il terzo capitolo di quella che, a tutti gli effetti, si conferma essere una saga natalizia (speriamo di essere risparmiati da un quarto capitolo!). La Hudgens riprende i panni della pasticcera Stacy, adesso principessa, della sua sosia Margaret e della cugina Fiona. Cambia un po’ il registro, l’attenzione si concentra su Fiona stavolta e sulle sue avventure, ma ancora una volta il risultato è un film mediocre, trash a livelli imbarazzanti e lo spettatore si ritrova a dire “ORA BASTA!” perché la Hudgens, dopo un po’, fa anche indigestione. Una serie di film facilmente trascurabili, evitateli come la peste!

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Spero l'articolo vi sia piaciuto. Sicuramente torneremo a parlare di film natalizi, ma la prossima carrellata riguarderà classici indimenticabili e senza tempo, quelli che davvero tutti apprezziamo.
Fateci sapere quali sono i vostri film di Natale preferiti e se avete visto quelli che vi ho citato. 
A presto!
xoxo



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