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mercoledì 13 aprile 2022

Review Tour: "Trittico dell'Inganno" di S.M. May

Buongiorno, lettor*!
Oggi sono qui a parlarvi di “Trittico dell’Inganno”, di S.M. May, autrice che avevo già avuto modo di apprezzare per i suoi precedenti lavori e che, ancora una volta, è riuscita a conquistarmi.
La prima novella contenuta in questo volume, insieme al romanzo vero e proprio, erano già stati pubblicati in passato. In questa nuova edizione sono racchiusi entrambi più un’ultima novella del tutto inedita. Non conoscevo questa serie, devo essere sincera, ma quando l’autrice mi ha contattata per far parte del Review Tour e me ne ha parlato, mi ha convinta assolutamente. Trittico dell’Inganno contiene un sacco di elementi che io adoro e poi, se a metterli insieme è stata l’autrice del Principe degli Sciacalli (romanzo fantastico che ho divorato lo scorso anno), non potevo dire di no. Anche Trittico dell’Inganno è stata una bellissima esperienza di lettura, nel pieno stile della May, che ormai apprezzo davvero tanto.

Trittico dell'Inganno
di S.M. May

Serie: Oro collection (1-3)
Prezzo: 2,99 € (eBook) 19,00 € (cop. rigida) 14,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 443
Genere: sci-fi, poliziesco, M/M, lgbtqia+, avventura
Editore: self-publishing
Link: Amazon
Data di pubblicazione: 6 aprile 2022
Avvertenze: possibili contenuti sensibili

Da tempo i nobili Picadanias tramano per conquistare nuovi pianeti e accrescere il proprio potere politico. Ma stavolta il giovane lord Frances dovrà affrontare una concorrenza inaspettata e sanguinosa. L’agente imperiale Sapphire Crissen non ha mai imparato la sottile arte della diplomazia. Per questo i suoi superiori hanno deciso di fargliela pagare assegnandolo a un caso spinoso. Dovrà affiancare il capitano Jen Adur, affascinante quanto infido, e si ritroverà invischiato, suo malgrado, in un gioco di faide, conquiste e vendette. Dalla capitale ai mercati sotterranei di Arces, dalle foreste nere di Nerdur all’arena insanguinata di Pikaen, dalle trame dei contrabbandieri agli intrighi dell’aristocrazia, dalla sofferenza degli schiavi alle lame impietose dello Skullball, inizia un lungo viaggio per scoprire la verità. Perché quasi sempre le apparenze ingannano…

<<I talliniani sono gente infida e pericolosa. Ti attirano a loro come un magnete e, se li tocchi, oppure se ti lasci a tua volta toccare, non riesci più a staccarti.>>

Mi ritrovo nuovamente a sospirare dopo aver letto qualcosa di S.M. May. Lo stile di questa autrice italiana ho scoperto essermi particolarmente congeniale, in quanto scrive benissimo, crea personaggi sempre ben approfonditi e cura alla perfezione il wordbuilding, cosa che gradisco moltissimo come lettrice. Riesce a farmi fare viaggi incredibili e questa volta mi ha portata addirittura nello spazio. Trittico dell’Inganno è, infatti, una serie sci-fi, in cui non mancano elementi cari all’autrice, come le tematiche lgbtqia+, che riesce a esplorare a fondo grazie alla presenza di diverse rappresentanze, insieme a un’attenta analisi sulla diversità, sui vizi e le imperfezioni dell’animo umano, sull’amore nelle sue più varie sfaccettature, sulla natura complessa ed eterogenea di questo che spesso si affaccia sugli strascichi di un altro sentimento, un sentimento di rivalità e astio (il trope enemies-to-lovers è il mio preferito :P). Questa serie non poteva regalarci due protagonisti più diversi. Da un lato abbiamo il capitano Jen Adur, un talliniano purosangue, un essere raro e visto spesso con disprezzo dalle popolazioni dei pianeti vicini, ma allo stesso tempo con desiderio, considerate le sue caratteristiche fisiche particolari. Tallin non ha una buona reputazione, è un pianeta selvaggio, ricco di foreste, e altrettanto selvaggi vengono considerati i suoi abitanti. Rozzi, privi di ingegno. Ecco perché c’è chi vuole concepirne un miglior utilizzo usandoli come schiavi. Ma Jen non è un talliniano qualsiasi, ha una bellezza sofisticata, è colto, intelligente, preparato. E odia la schiavitù. Farà di tutto per salvare il suo popolo e il suo pianeta, anche scendere a patti con il nemico, se necessario. È convinto di poter cambiare la visione che gli altri hanno dei talliniani, ma dovrà scontrarsi con la dura realtà che non sempre è così facile far cambiare le proprie idee a qualcuno, specie se questo qualcuno è un borioso aristocratico che si sente superiore a tutti.

Dall’altro lato abbiamo, invece, il detective di distintivo A6 Sapphire Crissen, caduto in disgrazia e malvisto dai superiori per la sua incapacità di diplomazia e il suo impeto che spesso non riescono a farlo stare al proprio posto. Sapphire si porta addosso un numero imprecisato di cicatrici e rimpianti, un colosso di uomo da tutti considerato come una sorta di mostro, che quasi hanno paura di sfiorare. <<Per l’Impero, lo aveva toccato. Nessuno toccava mai il poliziotto-mostro, se non costretto per il giusto prezzo.>> Sapphire Crissen si ritrova assegnato a una squadra investigativa mista su Arces, secondo pianeta per importanza e il primo per traffici commerciali. Qui dovrà indagare sulla morte di un nobile appartenente a una delle Grandi Famiglie, Frances Picadanias, e dovrà farlo insieme a Jen Adur, l’algido e nobile capitano delle forze armate imperiali, che con il suo sguardo dorato e la sua bellezza raffinata sembra fare a pugni con la rozzezza del suo aspetto, il suo essere contrastare con la sua natura sgraziata. Persino i loro ideali sembrano dissonare. Eppure, dovranno trovare il modo di collaborare, appianando le divergenze e, perché no, imparando a conoscersi guardando oltre. Oltre un corpo, oltre un genere definito, oltre una razza, oltre qualsiasi pregiudizio.

Trittico dell’Inganno
ci regala un’avventura che mescola bene elementi sci-fi e polizieschi, sebbene il lettore conosca già il colpevole dell’omicidio, grazie alla prima novella che approfondisce le figure di Jen Adur e Frances Picadanias. È comunque interessante vedere come procedono le indagini e scoprire in che modo verranno risolte, grazie anche all’intromissione di Sapphire, che Jen inizialmente considera un idiota ma che presto lo farà ricredere. E, nel frattempo, assistiamo al nascere di un rapporto che supera ogni barriera, qualcosa a cui non sarà facile abbandonarsi, una vera e propria sfida nel momento meno adatto possibile. I due si troveranno più simili di quanto avevano preventivato, scorgendo punti di incontro e somiglianze laddove sembrava non esserci altro che intolleranza e avversione. Ho molto amato il loro rapporto fatto di alti e bassi, con tanta di quella tensione da tenermi sempre avvinghiata alle pagine. In realtà, penso di aver amato tutto di Trittico dell’Inganno. Mi ha sorpreso come non pensavo potesse succedere, perché è un mix ideale di elementi fantastici, indagini, avventura, amore, complotti politici, sport sadici e ripugnanti, inganni, segreti e molto altro. S.M. May ha dato vita a una serie a dir poco indimenticabile, per i nostalgici de Il Principe Prigioniero di C.S. Pacat e per tutti gli amanti e le amanti di storie forti, con tematiche importanti e tanta introspezione. Non mi aspettavo di innamorarmi di questo romanzo, ma così è stato, e la novella conclusiva inedita ha dato il colpo di grazia a quello che già il romanzo era stato: semplicemente perfetto. Se ancora non avete letto questa serie, preparatevi. Vi aspettano intrighi, pianeti da esplorare, personaggi ammalianti, conflitti. Una storia avventurosa e seducente come poche, una storia sulla diversità e sulla libertà intesi come pregi, come qualcosa di cui aver diritto senza opposizione alcuna. Un viaggio affascinante grazie alla penna di un'autrice italiana di grande talento. Correte a comprare questo libro!
A presto!
xoxo
Le illustrazioni presenti nella recensione sono alcune di quelle che trovate all'interno del volume.


Ringrazio l'autrice per la copia arc fornitami in cambio di una recensione onesta e per avermi permesso di partecipare a questo evento.

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