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venerdì 3 giugno 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Il Castello Errante di Howl" di Diana Wynne Jones (a cura di Anna)

Buon pomeriggio! ^^
Eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata a bambini e ragazzi! Oggi la nostra Anna ci parla di un grande classico, Il Castello Errante di Howl, famoso anche per la trasposizione cinematografica di Miyazaki. Una lettura bellissima ma anche complessa. Scoprite l'opinione di Anna e fateci sapere se avete mai letto questa serie e cosa ne pensate. A presto ;)

Il castello errante di Howl
di Diana Wynne Jones

Prezzo: 38,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 647
Genere: fantasy, ragazzi
Editore: Kappalab
Data di pubblicazione: 1 giugno 2017

La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega.

Non c’è che dire, Hayao Miyazaki ha sempre avuto talento nel trovare le giuste storie da trasformare in capolavori cinematografici di animazione dando vita a personaggi indimenticabili, incredibili disegni, paesaggi spettacolari, atmosfere sofisticate e magiche, seppure spesso malinconiche. Non fallisce mai, sforna successi uno dopo l'altro, incanta grandi e piccini con accompagnamenti musicali sensazionali, trame che incrociano in modo creativo la reale storia dei libri a cui si ispira e la fantasia degli artisti che lo studio Ghibli ingaggia. Forse molti di voi conoscono Il Castello Errante di Howl soltanto grazie al film fantasy del 2004, verso il quale la scrittrice britannica Diana Wynne Jones ha espresso grande apprezzamento, ma vi siete mai chiesti quale sia la vera trama del romanzo, il primo di una trilogia che comprende Il Castello in aria del 1990 e La Casa per Ognidove del 2008? La storia è sostanzialmente la stessa narrata dalla versione animata, ma tantissimi sono gli adattamenti voluti dal regista Miyazaki che ha inserito ambientazioni particolari e distanti dall’originale, richiamanti la Alsazia e la Vienna del tardo ‘800, nonché tematiche come l’ambientalismo e il pacifismo, totalmente assenti nel libro. Alcuni personaggi poi sono stati completamente modificati, sia nella personalità sia nell’aspetto sia nell’economia del racconto, se non addirittura eliminati.

La trama del libro è veramente complessa, non nascondo che l’ho dovuto rileggere tre volte per capire i dettagli disseminati qua e là come tessere di un puzzle che si riesce a ricostruire soltanto alla fine, e ammetto sinceramente di non essere così convinta di averlo compreso del tutto. Ci sono molti personaggi e per alcuni di loro passato e presente si incrociano; incontriamo protagonisti il cui aspetto cambia a causa di incantesimi o maledizioni, ci sono magie oscure e taciute, incontri casuali che si rivelano determinanti solo alla fine, segreti da scoprire, ambientazioni in continua trasformazione. Troviamo portali magici che mescolano e confondono il tempo e lo spazio, la geniale trovata del pomello d'ingresso del castello, che a seconda del colore verso il quale viene ruotato apre la porta verso quattro diverse città immaginarie e ancora maghi che catturano demoni o forse demoni che soggiogano maghi, fraintendimenti, inganni e sotterfugi... Insomma mille mila ingredienti che rendono questo romanzo tanto interessante e accattivante quanto complicato. Ovviamente leggerò presto gli altri due libri della trilogia sperando di chiarirmi le idee e non di ingarbugliarmele ancora di più.

Di cosa parla Il Castello Errante di HowlSophie vive a Market Chipping, nello strano paese di Ingary, ha diciotto anni ed è la prima di tre sorelle. Convinta che il suo futuro non le riserverà nessuna sorpresa e nessuna avventura, accetta di buon grado di lavorare nel negozio di cappelli di famiglia, destinata alla monotonia. Ma il destino in realtà ha in serbo per lei ben altri progetti... In paese è arrivato il famigerato mago Howl con il suo bizzarro castello volante; si dice che il giovane e affascinante mago seduca e rapisca le fanciulle, ne divori i cuori e le collezioni, facendole scomparire per sempre. Non solo! La temutissima Strega delle Terre Desolate pare avercela proprio con lei e, accusandola di intromettersi in cose che non la riguardano, quali siano queste cose non mi è del tutto chiaro, le scaglia un incantesimo di invecchiamento e la condanna a non poter rivelare a nessuno di essere vittima di un sortilegio. Diventata improvvisamente una vecchia donnina zoppicante e brontolona, a Sophie non resta altro che andarsene di casa, finché stanca e provata, si ritrova proprio davanti al castello del mago. Non sarà certo la cattiva fama di un ragazzo dotato di fantomatici poteri magici a fermarla nell’intento di trovare un riparo per la notte e una comoda poltrona davanti al fuoco sulla quale riposarsi. Sophie entra quindi nel castello accolta da Michael, l’apprendista di Howl, e da Calcifer, il demone del fuoco.

Da questo momento in poi... ne succederanno di tutti i colori!

Chi è veramente Howl? Quale è il patto segreto che lo lega indissolubilmente a Calcifer? Come farà Sophie a sciogliere gli incantesimi e le maledizioni che incredibilmente ogni personaggio del romanzo pare avere subìto? Riuscirà Sophie a tornare se stessa e salvare le sue sorelle? Saranno in grado Howl e Sophie di superare i contrasti e unire le forze contro la Strega delle Terre Desolate? E chi lo sa! Se voi riuscite a scoprirlo fatemelo sapere perché a me qualche piccolo interrogativo è rimasto...

A parte gli scherzi, e la indubbia complessità della trama, la scrittrice ha saputo creare un fantasy eccellente ed originalissimo. Non i soliti protagonisti, scontati e già visti, non i soliti mostri che alla fine sono sempre tutti uguali, non le solite improbabili ambientazioni, tanto strane da riuscire persino difficile immaginarle. Il Castello Errante di Howl ci regala personaggi sorprendenti la cui grandiosità va ben oltre la trama stessa. Howl è un giovane e potente mago solitario dalla pessima reputazione e dal pessimo carattere, un vero e proprio eroe romantico, sofferente per un amore non ricambiato e indebolito giorno dopo giorno a causa del patto con il demone del fuoco, che da un lato ha esaltato i suoi poteri e dall’altro lo ha reso schiavo del loro legame. Howl è un disperato quando davanti allo specchio la tinta dei capelli non riesce alla perfezione, vanesio nei suoi esuberanti abiti sgargianti stile fine ‘800, convinto che nessuna donna possa resistere al suo fascino, snob all’ennesima potenza, megalomane, narciso e volubile quanto basta, arrogante, irascibile, viziato, in pratica oggi diremmo un bipolare... ma in fondo in fondo con un cuore d’oro che vuole a tutti i costi nascondere e, ovviamente, bellissimissimissimo. Come non innamorarsi di lui?

E Sophie? Bè Sophie non è ricca, non è una principessa, non è una fanciulla incantevole, anzi è una arzilla e recalcitrante vecchietta vittima di una maledizione bella tosta. È l’anti eroina per eccellenza, anziana, brontolona, testarda, determinata, non molla mai a costo di diventare insopportabile. Rappresenta l’altro lato della medaglia della personalità di Howl: non è bella ma è costante e saggia, è una donna che bada alla sostanza e non all’apparenza, è una persona realista, sa porsi degli obiettivi e trovare il modo per raggiungerli, non è consapevole di avere poteri magici ma giorno dopo giorno diventa una strega sempre più forte, è umile e semplice, guidata dai veri valori dell’amore per la sua famiglia e dell’amicizia e non ha paura di niente e di nessuno. Alla faccia delle sue iniziali preoccupazioni relative a un destino fatto di noia e solitudine!

E come non parlare del mio personaggio preferito, Calcifer, il demone del fuoco? Ecco è proprio qui che ho maggiori dubbi sul fatto di avere davvero capito tutto quanto per bene... In ogni caso Calcifer è il vero motore del castello che viaggia grazie all’energia delle sue fiamme. È indissolubilmente legato a Howl da un patto magico all’interno del quale entrambi si sono, loro malgrado, intrappolati. Si scoprirà solo alla fine il vero dramma sotteso a questo contratto: Calcifer era una stella cadente che Howl ha trovato e catturato. Promettendogli la vita il mago gli dona il suo cuore che continuerà ad ardere tra le fiamme del demone; in cambio Howl riceve dalla stella/fuoco dei poteri magici ancora più straordinari... ditemi voi se non è complicato! Il fuoco, e per estensione Calcifer, rappresenta l’eterno contrasto tra l’inizio e la fine, la creazione e la distruzione, l’ignoranza e la conoscenza. Non era forse proprio la fiamma della conoscenza il fuoco rubato da Prometeo? Il legame tra Howl e Calcifer è di vita o di morte: se uno muore muoiono entrambi, uno non può vivere se l’altro muore.

Ok, non ho ancora iniziato a parlare di “passaporte” ma qui non posso proprio aspettare! Non ricorda anche a voi il legame indissolubile, anch’esso frutto di una maledizione, tra Harry Potter e Lord Voldemort nella saga di Harry Potter di J. K. Rowling del 1990? E lo stesso Calcifer che si palesa a Sophie dando alle proprie fiamme la forma di un volto umano non ricorda anche a voi l’episodio in cui il fuggitivo Sirius Black compare a Harry nel fuoco del camino della sala di Grifondoro?

Restiamo ancora connessi alla saga di Harry Potter: le sorelle di Sophie, insoddisfatte del proprio futuro, decidono di scambiarsi tra loro aspetto, sembianze, voce e vita grazie a una pozione magica. Molto simile alla pozione Polisucco, non trovate? E ancora, Calcifer ha protetto il castello di Howl dalla vista e dalle intrusioni estranee con incantesimi potentissimi, mooolto simile agli incantesimi di protezione che l’Ordine della Fenice riserva al castello di Hogwarts!

Tante sono le “passaporte” che ho trovato in questo romanzo e che creano dei passaggi magici con altri libri che amo.

Proprio settimana scorsa vi ho parlato del delizioso albo illustrato Lo spaventapasseri malinconico di Carlotta Paoletti del 2018 (recensione QUI). Eccolo un nuovo portale! Il protagonista è uno spaventapasseri animato, vivo, dotato di emozioni e sentimenti e alla ricerca di se stesso, proprio come lo spaventapasseri con la testa di rapa a cui Sophie, ignara di essere una strega, ha dato vita e che per tutta la storia la seguirà con insistenza perché concluda l’incantesimo di ricongiungimento con il vero sé.

Un altro spaventapasseri in viaggio alla ricerca di se stesso è quello straordinario personaggio creato da L. Frank Baum in Il meraviglioso mago di Oz del 1900, guarda caso anche lui decide di partire alla ricerca di un mago che, grazie a un incantesimo, possa restituirgli qualche “pezzo mancante”.

E parlando di castelli e case magiche ecco un’altra “passaporta”! Come Il Castello Errante di Howl è una bizzarra abitazione composta da pezzi assemblati alla bene e meglio e tenuti insieme da una potente magia, in grado di muoversi nello spazio/tempo aprendo le porte ai personaggi più bislacchi, così La casa che mi porta via (recensione QUI) splendido romanzo di Sophie Anderson del 2018, vede protagonista una casa Yaga magica che si muove su enormi zampe di gallina (dettaglio assente nel libro ma sposato nelle illustrazioni della versione animata di Miyazaki) e accoglie le anime dei morti per accompagnarli nell’aldilà.

Infine è impossibile non accennare alla somiglianza di Howl con Dorian Gray in Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde del 1890. Dorian Gray è un gentiluomo di bell’aspetto che, ossessionato dal culto della eterna giovinezza, stipula un “patto con il demonio” grazie al quale rimarrà per sempre giovane e bello ma corrotto moralmente, cedendo al proprio ritratto l’onere di invecchiare. Un patto con un demone? Proprio come Howl!

Ed ecco che si torna ancora alla fobia di Lord Voldemort di invecchiare e morire nella saga di Harry Potter, vero motivo per il quale ha distrutto la sua anima disseminandone i pezzi nei famigerati horcrux!

Questo complicatissimo romanzo è una miniera di “passaporte”, ma il mio tempo è finito! Trovatene voi delle altre e poi raccontatemele! 

Anna


Photo credit: @anna_bookfantasy

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