Rieccoci, carissim*, con una nuova recensione! ^^
La nostra Melz ha letto I lupi dorati, di Roshani Chokshi, in occasione di un Review Party organizzato da Maria Cristina di Cronicles of Bookhaolic. Scoprite cosa pensa del romanzo e non dimenticate di passare a leggere i pareri sugli altri blog che partecipano all'evento ;) A presto!
I lupi dorati
di Roshani Chokshi
Prezzo: 11,99 € (eBook) 24,00 € (cop. rigida)
Pagine: 432
Genere: fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 13 settembre 2022
1889. L’Esposizione Universale ha immesso nuova linfa alla città di Parigi, ma ha anche portato alla luce antichi segreti. Nessuno conosce le oscure verità quanto Séverin Montagnet-Alarie, cacciatore di tesori e ricco albergatore. Il potentissimo ordine di Babel lo contatta per costringerlo ad aiutarli in una missione, e Séverin si trova così a inseguire un tesoro che mai avrebbe immaginato: la sua vera eredità.
Da quando ho letto Notre Dame de Paris ho capito una cosa: datemi un libro ambientato a Parigi e lo divoro in una settimana scarsa. Lavorando a tempo pieno, eh! Mettiamoci anche che questo contiene il mio trope letterario preferito, il family found, e siamo a cavallo. Prima di cominciare, però ci tenevo tanto a ringraziare Maria Cristina di Chronicles of a Bookaholic per aver organizzato il Review Party che mi ha permesso di leggere questo libro in anteprima.
Come vi dicevo, siamo a Parigi nel 1889, durante l’Esposizione Universale. Severin, il nostro protagonista scaltro e addestrato al furto, approfitta della situazione per fare ciò che sogna: trovare l’eredità della sua famiglia. Per farlo si avvarrà dell’aiuto dei suoi compagni, singolari come lui e dalle mille sorprese. Non avevo mai letto nulla dell’autrice, ma ho capito già dal capitolo due, i parallelismi con Sei di Corvi. Si tratta di protagonisti diversi, sfaccettati, con caratteristiche ben definite. Mi sbilancio dicendo che il punto forte del romanzo è proprio questo. Come vi dissi già per Una Porta per ogni Cuore, c’è solo una cosa più importante della trama stessa: i suoi personaggi. Séverin è divertente, intelligente, abile, con un passato difficile e determinato a riappropriarsi di ciò che gli appartiene. Laila è tenera, buona, un appiglio sicuro per i suoi compagni e possiede un’abilità fuori dagli schemi, quella di leggere il passato degli oggetti. Zofia è razionale, come i numeri che tanto ama, ma riesce a creare un legame con gli altri, anche con l’ostacolo dell’autismo. Tristan sembra timido a ha una tarantola come animale domestico, ma una grande maestria nella sua capacità. E poi c’è Enrique, il mio preferito per sempre, estroverso, divertente, intelligente e tutte le altre mille qualità che scoprirete leggendo (non sono di parte, no no). Hypnosis, infine, è la spensieratezza del gruppo, pur non facendole - all’inizio! - parte davvero.
La trama è un susseguirsi di enigmi, mi ha ricordato molto Il Codice Da Vinci di Dan Brown (e siamo di nuovo a Parigi, devo avere una fissazione), perciò non posso dirvi molto senza farvi spoiler, ma il worldbuilding è pazzesco. Purtroppo, però, devo ammettere che ho fatto molta fatica a capire dall’inizio come fosse fatto. Più lineare la storia della forgiatura (forse) perché si prende delle pagine apposta. Infatti, proprio il sistema magico è la cosa spiegata peggio. Ho ancora molti dubbi su molte cose, lasciate troppo al caso e spero verrà spiegato meglio nei successivi. Ma, nonostante ciò, il modo dell’autrice di descrivere questa Parigi ottocentesca mi ha catapultata nella storia e fatto toccare con mano quell'atmosfera così appariscente, magica e, solo all’apparenza, perfetta.
Un’altra cosa che ho apprezzato parecchio è stato il ritmo incalzante della storia, accompagnato da dialoghi piacevoli e intelligenti. I Lupi Dorati non lascia al caso ed è senza fronzoli (altro parallelismo con Sei di Corvi). Ogni volta che finivo un capitolo avevo voglia di passare a quello successivo e le mie occhiaie di quei giorni potevano testimoniarlo. C’è parecchia tensione, anche tra le varie ship che inevitabilmente si formano, che è una cosa che personalmente amo immensamente.
In definitiva, nonostante la pecca prima citata, ho adorato questo libro e come vari contesti siano stati incastrati nel tutto. Negli indovinelli c’è storia, matematica, mitologia, in modo da far partecipare ogni protagonista perché tutti hanno un punto di forza, ma solo insieme sono una squadra. Anzi, una famiglia. Il libro è inoltre costernato di inclusività e una buona componente LGBTQIA+
Consiglio questo libro a chi ha amato Sei di Corvi e affini, a chi ama gli enigmi e, più in generale, agli amanti del Fantasy (soprattutto storico) e della magia.
Melz
Photo credit: @themarvelousmrsmelz
Fonte immagine: Pinterest (Kassidy Page)
Nessun commento:
Posta un commento
Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)