Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi partecipo al Review Party di Mist&Frost, di Sandy Giannotti, una novella sequel di Ivy&Ruins. Creature del Crepuscolo. Ringrazio l’autrice per avermi permesso di partecipare a questo evento e per la copia digitale omaggio in cambio di una recensione onesta.
Mist and Frost
di Sandy Giannotti
Serie: Creature del Crepuscolo #1.5
Prezzo: 1,99 € (eBook) 10,90 € (cop. flessibile) 15,90 € (cop. rigida)
Pagine: 187
Genere: fantasy, new adult, racconto
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2023
È ormai passato un anno da quando Hunter Hargreaves e i suoi fratelli sono fuggiti da Rosedale.
I tre, assieme al changeling Killian Thorne, si sono trasferiti a Northwood, una metropoli molto diversa dalla loro città natale.
Ed è proprio lì che Hunter cercherà di rendersi utile: al calar della notte, tiene al sicuro i suoi abitanti, vestendo i panni di quella che i mezzosangue chiamano con terrore la caccia selvaggia.
Da qualche mese, molte ragazze sono state trovate annegate vicino al fiume. L’unico indizio sono gli occhi cavati.
Si vocifera di un serial killer a piede libero, ma Hunter sa che c’è di più dietro la loro morte.
Sprofondando nelle trame del Mondo Nascosto, Hunter si troverà a fare i conti con un nemico apparentemente inarrestabile. Tuttavia, non sarà da solo.
L’incontro con Hiems, la regina della corte dell’inverno, cambierà ogni cosa.
Ivy&Ruins ha segnato l’esordio letterario di Sandy Giannotti, giovane autrice dalle tante passioni tra cui quella per il mondo dei Fae. Proprio intorno a questo mondo e al folklore celtico, ruota la sua serie Creature del Crepuscolo. Sandy ha in programma diversi volumi per questa serie, ma intanto ci regala una novella che ha per protagonista Hunter, il fratello maggiore di Evans ed Everan. Abbiamo già conosciuto questi personaggi nel primo volume, ma Hunter era rimasto un po’ in ombra, un personaggio che era chiaro avesse molto altro da dire e che finalmente ha potuto avere lo spazio che meritava in Mist&Frost.
L’autrice non delude. Il suo stile qui è più maturo e sicuro e qualche piccola imperfezione riscontrata nel libro d’esordio è bella che abbandonata. La novella è breve, sono circa 180 pagine, eppure vi è condensata tutta una serie di eventi molto importanti ai fini della storia. Se avete letto Ivy&Ruins e avete intenzione di proseguire con questa serie, non potete assolutamente tralasciare la lettura di questo piccolo, indispensabile volume.
La storia riprende da dove si era conclusa nel primo, con i protagonisti in fuga. Rosedale adesso è solo un ricordo e Hunter, Evans, Everan e il changeling Killian, ormai di famiglia, si sono rifugiati a Northwood e qui hanno iniziato una nuova vita. Eppure, non possono dimenticare il loro passato, non possono mettere da parte ciò che è successo, gli eventi che hanno vissuto e che li hanno segnati. Hunter ha molta responsabilità sulle proprie spalle, eppure si sente inutile, senza un vero scopo nella vita. Gli attacchi di panico lo tormentano e le sue giornate sembrano complicarsi sempre di più. Trova il modo di sfogarsi occupando le notti a uccidere mezzosangue, vuole riuscire a fermare una serie di omicidi di giovani donne ritrovate senza occhi in un fiume. Lo chiamano la Caccia Selvaggia (argomento che ritorna tra le mie letture, è destino) e fa strage ovunque colpisca. Ma resta pur sempre umano, un solo umano.
<<Cercavo di salvare delle vite, ma arrivavo sempre troppo tardi. Così, tutto ciò che mi restava era pareggiare i conti.>>
Quando gli indizi lo portano verso gli Oni, delle creature misteriose, demoni giapponesi, con a capo un essere immortale, Makai, non può più prendere le cose alla leggera, dovrà lasciarsi aiutare. E sarà così che si imbatterà in Hiems, regina della Corte dell’Inverno, una donna bellissima con cui, sin da subito, instaura un legame molto forte. Sebbene tentino entrambi di non farsi coinvolgere troppo, sarà inevitabile e quella che sembrava una storia basata semplicemente sull’attrazione fisica, potrebbe diventare qualcosa di molto più profondo e importante.
Hunter e Hiems si ritrovano a mettersi entrambi sulle tracce di Makai, con lo scopo di carpire il segreto della sua immortalità e avere un punto debole da colpire, ma Hiems ha in realtà i suoi segreti e, sebbene sia una Fae e non possa mentire, riuscirà a non rivelare le sue vere intenzioni fino alla fine. Anche Hunter però nasconde la verità su di sé e sulla famosa àncora che dovrebbe proteggere. E qui è meglio che io taccia perché potrei rischiare di rivelarvi troppo e non voglio spoilerare nulla :P
L’autrice è stata molto brava nel creare i rapporti tra i suoi protagonisti, rapporti messi in dubbio da situazioni più grandi di loro, che tendono ad allontanarli ma che poi li portano a trovarsi. Mi riferisco sia a ciò che lega Hunter e Hiems, ma anche al legame più ingarbugliato di Hunter con i fratelli, soprattutto con Evans. Evans che non vuole più intraprendere l’università e che vuol seguire una strada diversa, Evans che adesso è cresciuta e che ha voglia di prendere delle decisioni in autonomia, fare ciò che la fa sentire bene. Ci metterà un po’ Hunter a capirlo, a ritrovare la sintonia con lei, ma alla fine comprenderà il bisogno della sorella e accetterà il fatto che non è più la stessa ragazza di prima, non dopo tutto quello che è successo a Rosedale. In questa piccola storia c’è anche spazio per due che speravo tanto di ritrovare e di cui non vedo l’ora di leggere nel prossimo romanzo, ovvero Everan e Killian. La tensione tra loro è, come sempre, palpabile, anzi ancora più accentuata qui, ma la storia è narrata esclusivamente dal pov di Hunter e quindi avremo solo piccoli pezzetti di questa coppia e delle scintille che emanano ogni volta che sono insieme.
Posso dirmi soddisfatta di questa lettura, perché l’autrice è riuscita a non fare mancare proprio nulla, gli ingredienti ci sono tutti, amore, famiglia, avventura, rivelazioni, anche qualche momento molto spicy, e sebbene le proporzioni non siano sempre equivalenti, mi sono divertita a leggere ogni pagina e sono rimasta a bocca aperta nel finale, nell’attesa adesso di avere un seguito altrettanto appagante. In più, ho apprezzato la mescolanza di folklore, qui infatti vengono inseriti elementi appartenenti alla cultura giapponese e la cosa mi ha affascinata parecchio, sebbene probabilmente meritava ancora più approfondimento.
Concludo riconoscendo che Sandy Giannotti ha fatto davvero un ottimo lavoro, la storia è costruita bene e intriga, i personaggi continuano a crescere e a farci affezionare, le tematiche importanti non mancano e, in generale, il mondo cui ha dato vita regala belle sorprese e incanta come pochi. Questa serie è assolutamente da leggere! ;)
Photo credit: @francikarou @coffeeandbooks
Art: @meridyan_art
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