Buongiorno e buon inizio settimana, car* lettor*! ^^
Oggi Eleonora, che come sapete è la nostra lettrice più accanita di romance storici, ci parla di Rendevouz, un romanzo di recente pubblicazione dell'autrice Amanda Quick. Non pare sia stata una lettura particolarmente apprezzata, scoprite il perché nella recensione e fateci sapere il vostro parere.
A presto!
Rendevouz
di Amanda Quick
Prezzo: 7,99 € (eBook) 14,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 336
Genere: romance storico
Editore: Leggereditore
Data di pubblicazione: 3 marzo 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
Augusta Ballinger era certa che si trattasse di un terribile errore. Il borioso e inquietante conte di Graystone non poteva certo desiderare di sposarla. Si diceva che la sposa prescelta dovesse essere un vero e proprio modello di virtù ed era risaputo che Augusta era una donna a cui non interessava sottostare alle regole imposte dalla società. Per questo motivo, aveva pianificato un incontro di mezzanotte per mettere in guardia il conte e convincerlo che sarebbe stata una pessima moglie. Ma intrufolandosi nel suo studio attraverso la finestra, Augusta non fece altro che rafforzare il proposito di Harry: baciare quella bocca impertinente e insegnarle come avrebbe dovuto comportarsi una vera lady! E il conte come poteva sapere che sarebbe stato proprio lui a ricevere una bella lezione dalla sua sfacciata fidanzata intenta a conquistare il suo cuore? E come affrontare un vecchio nemico giunto a minacciare il loro amore, l’onore e le loro stesse vite?
Che peccato quando una storia pare raffazzonata in qualche giorno con l’impressione che sia stata messa insieme solo per scrivere qualcosa senza una vera conoscenza della materia di cui si scrive, impressione che salta all’occhio soprattutto in un romance ambientato in epoca storica. Questo purtroppo è il caso di Rendevouz, di Amanda Quick, un romanzo con tutte le carte in regola per essere una lettura regency stimolante e piacevole ma che si è rivelata solo carina, ingenua e superficiale.
Come al solito partiamo dalla trama e già qua cominciano i problemi, dato che sono riuscita a capirla solo dopo aver finito di leggere il libro e da quello che ho capito l’intento dell'autrice era quello di mescolare giallo e spionaggio con il classico romance a sfondo storico. Ci troviamo nell’Inghilterra post guerre napoleoniche e dunque in piena epoca della Reggenza; il protagonista maschile è l’ormai ex capo dei servizi segreti britannici, altresì conosciuto come Nemesi, mentre la protagonista femminile è la classica ragazza scapigliata senza famiglia e senza dote, che non punta a sposarsi ma che ugualmente grazie al suo fascino anticonformista, frizzantino e decisamente avanti con i tempi per la mentalità dell’epoca, conquista in quattro e quattr’otto il cuore della controparte maschile. A fare da sfondo e a offrire l’elemento mystery nella vicenda troviamo la morte del fratello di Augusta, la protagonista, avvenuta per un incidente, o forse no, e la costante presenza inosservata dell’arcinemico del Regno e di Harry Fleming, conte di Graystone, noto come il Ragno.
Ora come veniamo introdotti alla storia? E’ finita la guerra e al nostro conte, che cela la sua vera identità dietro la barbosa facciata di storico dei classici greci e latini, rigoroso e perfezionista fino all’eccesso, serve una moglie per portare avanti il nome della casata. Da bravo metodico qual è, stila una lista con i nomi delle varie candidate selezionate in base a specifiche caratteristiche e in cima alla lista, ovviamente, c’è proprio Augusta Ballinger, del ramo di famiglia dei Northumberland, ossia la parte più sanguigna e ribelle della famiglia, ma anche la più leale e devota nei legami di sangue. L’attrazione tra i due si sente sin dall’inizio, peccato che i loro due temperamenti proprio d’amore e d’accordo non ci vadano; preciso e rigoroso lui, scapestrata e impulsiva lei, i due ogni volta che si incontrano fanno scintille. E dopo una situazione rocambolesca di troppo, convolano a nozze senza troppi indugi. A gettare ombre sul matrimonio però ci pensano appunto i fantasmi del passato che non sono per nulla intenzionati a lasciare in pace la novella coppia che si ritrova dunque coinvolta in una vorticosa spirale di indagini, omicidi e inseguimenti a poco tempo dalle nozze. Ovviamente, tutto è bene quel che finisce bene e, dopo qualche peripezia, Augusta e Harry si possono finalmente godere gli agi della contea e della pace.
Ora perché non mi ha convinto fino in fondo questo romanzo? Per tutta una serie di motivi, primo tra i quali appunto la trama non ben definita. Potrei poi aggiungere che non ho apprezzato il costante ribadire da parte della famiglia della protagonista, da lei stessa e da chiunque la conoscesse “io sono/lei è una Ballinger del Northumberland e quindi si comporta per forza in tal modo” oppure “che ti aspettavi è una Ballinger del Northumberland” e altre mille mila variazioni sul tema, a pagina dieci ormai era estremamente chiaro a che ramo della famiglia appartenesse la giovane; come se poi potesse essere sensato definire le azioni e i comportamenti di una persona solo in base al ramo famigliare cui appartiene, bah. Non mi è piaciuta nemmeno la fretta che l’autrice ha avuto nel “concludere l’affare”, a nemmeno un terzo del libro era già tutto concluso, non un corteggiamento, non qualche approfondimento di conoscenza, nulla, Harry ha deciso e Harry ha fatto, punto. Di nuovo bah, soprattutto considerando che Augusta è la co-fondatrice di un club esclusivo per sole donne che ricalca e ridicolizza in qualche maniera quelli per soli uomini, tipici dell’epoca, in cui si può discutere di qualunque argomento senza limiti di tematica o di genere, un concetto dunque estremamente moderno per il tempo (fin troppo a volte) che rispecchia appieno il suo modo di pensare. Altra cosa estremamente “moderna” e poco precisa per l’ambientazione storica è proprio il lessico e il gergo utilizzato dall’autrice, troppo confidenziale da subito, troppi pochi formalismi e in generale una parlata troppo simile a quella dei giorni nostri. E ancora, l’ambientazione non è pervenuta, non ci sono particolari e dettagli che si connettano maggiormente all’epoca riguardanti la moda, le convenzioni, eccetera, o quanto meno ne ho trovati molto pochi.
Dopo tutte queste polemiche qualcuno potrebbe dunque pensare che la lettura non sia stata piacevole e invece no, tutto sommato lo stile è scorrevole e chiaro e la storia si fa leggere volentieri, senza affaticare il cervello stanco da una lunga giornata. È un vero peccato che l’impressione generale sia di un lavoro raffazzonato senza alcuna base, se non quelle di tipo generale, o senza una conoscenza approfondita del periodo storico, perché qualche dettaglio in più o più curato lo avrebbe reso un libro notevolmente migliore.
Voto: 3 tazzine di caffè the decisamente annacquato
Eleonora
Fonte immagini: Pinterest
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