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mercoledì 22 marzo 2023

Recensione: "Tu prima di me" di Chloe Liese (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Eleonora ci regala la recensione di un libro che ha amato molto, Tu prima di me, di Chloe Liese, una storia con protagonisti veri, con cui empatizzare profondamente. Scoprite perché questo libro si è rivelato tanto speciale e fateci sapere nei commenti cosa ne pensate e se lo avete letto o vi piacerebbe farlo. A presto!

Tu prima di me
di Chloe Liese

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 352
Genere: romance, contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 7 febbraio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

Jamie Westenberg e Bea Wilmot non hanno nulla in comune, a parte un primo incontro disastroso. Lei ha un disturbo nello spettro autistico, lui è un maniaco del controllo che detesta gli imprevisti. Per questo, quando i loro rispettivi amici gli tendono un tranello per farli mettere insieme, si sentono ingannati e realizzano di aver in comune finalmente una cosa: il desiderio di farla pagare a quegli insopportabili impiccioni. Fingeranno di essersi perdutamente innamorati, prendendosi gioco degli aspiranti Cupido, per poi rompere in maniera spettacolare, così da porre fine una volta per tutte alle intrusioni nelle loro vite sentimentali. C'è solo un problema: perché il piano funzioni è necessario che l'amore sembri autentico. Il che vuol dire trascorrere parecchio tempo insieme. E se fingere di essere innamorati diventasse improvvisamente sempre più facile? Forse, allora, gli intriganti Cupido non avevano sbagliato del tutto la mira…

In questo periodo in cui alterno fasi di blocchi di lettura a letture obbligate ho sentito la necessità di buttarmi su qualcosa di leggero e possibilmente scorrevole, motivo per cui sono andata in libreria e ho preso un titolo che mi attirava già da un po’. Tu prima di me è il primo libro pubblicato in Italia di Chloe Liese e sinceramente mi pare un gran buon inizio.

I protagonisti di questo romanzo sono Jamie e Bea, lui è un maniaco del controllo e lei ha un disturbo nello spettro autistico. I due non potrebbero essere più diversi tra loro (o così sembra) e le uniche cose che li accomunano sono una banda scriteriata di amici decisamente impiccioni e delle relazioni traumatiche alle spalle (anche se loro inizialmente non lo sanno). Il primo burrascoso incontro tra James e Bea è per l’appunto orchestrato proprio dalla gemella di lei e dal suo fidanzato, amico di lui, coadiuvati da altri amici comuni. Le loro azioni sono mosse solo da buone intenzioni, peccato che la prima impressione tra i nostri due protagonisti sia tutt’altro che favorevole, complici un paio di bicchieri di vino e uno sgabuzzino con la serratura difettosa.

Conoscendo i loro polli, la banda di Cupido prepara e li attira in una sorta di conoscenza al buio, facendo leva sui loro punti deboli per convincerli, che può culminare dopo una settimana con un incontro già organizzato, secondo quello che decidono i due in base a come va la missione in incognito.
Mentre tutto sembra procedere a gonfie vele nella presentazione al buio, nel mondo reale Bea e Jamie continuano a incontrarsi e scontrarsi (letteralmente) sempre con risultati disastrosi e tra i due sembra non esserci alcun possibilità di interazione civile.

Arriva il momento dell’incontro e quando vengono svelate le rispettive identità i due poveri ignari si rendono conto di essere stati gabbati dal loro circolo e non solo, sono pure tenuti d’occhio durante l’appuntamento da due dei loro amici, sgamati peraltro con estrema facilità, proprio come cavie da esperimento. Infastiditi all’ennesima potenza nello scoprire il tranello, le nostre “cavie” decidono di sfruttare la connessione che si è creata tra loro nella settimana che ha preceduto il fatidico giorno per architettare e mettere in pratica una vendetta ai danni degli amici, volta a far loro capire che devono smetterla di giocare con i sentimenti delle persone o più prosaicamente che devono piantarla di impicciarsi nelle vite altrui, per quanto ben intenzionati. Quello che nasce però come un semplice piano di rivalsa si trasforma pian piano in qualcosa di vero e di tangibile, segno che alla fine i Cupido improvvisati tutti i torti non li avevano.

Quello che di questa storia mi ha maggiormente colpito è stata la normalità delle cose, credo che veramente questo sia uno dei rari casi in cui tutto quello che viene narrato è verosimile ed è qualcosa in cui chiunque può trovare un particolare o una situazione in cui identificarsi, che sia la propensione della protagonista a inciampare ogni mezzo passo o a fare figure imbarazzanti piuttosto che alcune piccole manie che contraddistinguono Jamie, magari non così tanto perché, parliamone, non è così comune trovare qualcuno che a una festa tra amici si porti dietro almeno due cambi d’abito perché non si sa mai.
In un modo o nell’altro però sono proprio le piccole caratterizzazioni di questo romanzo ciò che lo lega veramente alla realtà. I protagonisti che ci vengono qui raccontati hanno entrambi dei “disturbi” che in un modo o nell’altro, più o meno lievemente, condizionano la loro vita quotidiana. La scelta di costruirli con queste determinate caratteristiche è stata voluta dell’autrice, a sua volta persona neurodivergente, con il preciso intento di dimostrare quanto quella che molti percepiscono come diversità sia invece una normalità come tante altre, oltre che con l’intenzione di giungere a tutti, ma veramente tutti, e di stimolare l'empatia dei suoi lettori

In tutta onestà, a mio parere, è ben riuscita nell’intento, non ha fatto di queste caratteristiche il punto focale della storia, ma non le ha nemmeno messe in “secondo piano” facendole passare per superficiali nella caratterizzazione dei personaggi; le ha inserite perfettamente nel contesto e nell’impostazione di Jamie e Bea. Oltre a tutto questo, gli stimoli di riflessione che ci vengono offerti sono molti e interessanti: si va dall’influenza delle relazioni famigliari nello sviluppo della personalità, ai rapporti “sani” e consapevoli, fino anche semplicemente a cosa significa avere autoconsapevolezza di se stessi e del proprio valore.

Arrivando a parlare della parte “piccante” della faccenda, beh che dire, ho adorato spudoratamente. Il livello di attenzione, di premura, di dialogo aperto e di romanticismo mai scontato ma pensato apposta per l’altra persona senza che nulla di tutto ciò risulti stucchevole o finto, è qualcosa fatto a regola d’arte, in due parole: assolutamente adorabile. C’è una scena in particolare in cui davvero mi sono sciolta come una minestra di verdure scongelata (la scelta delle parole è decisamente un indizio) e non sono riuscita a pensare ad altro che non fosse “momento bellissimo” per almeno dieci minuti. Non sarà dunque un libro che spicca per colpi di scena e d’azione o per inventiva e fantasia, ma l’ironia, la tenerezza e il “pensato” che lo caratterizzano gli fanno guadagnare a pieno titolo un punteggio quasi pieno. Non lo promuovo con il massimo solo per un dettaglio, le sorelle della protagonista sono due: la gemella e una sorella maggiore; quest’ultima viene sempre nominata solo di striscio come se non fosse importante salvo poi fare la sua comparsa all’ultimo e gettare carne al fuoco che spero sia materiale per un nuovo libro collegato a questo (fatto di cui non sono per niente sicura), senza però avere una propria introduzione e risultando quasi una comparsa buttata a casaccio sul finale.
Eleonora


Fonte immagini: Pinterest

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