Buon pomeriggio! ^^
Ritorna oggi la nostra amata rubrica dedicata a bambini e ragazzi. In questo nuovo appuntamento post vacanze estive parliamo di un bellissimo libro di un'autrice super consigliata, della quale potete trovare recensiti altri libri qui sul blog. La nostra Anna ha letto L'isola dal cuore spezzato, della bravissima Sophie Anderson, e l'ha adorato. Conoscete questa autrice? Siete pront* a innamorarvi della sua nuova storia? Ringraziamo come sempre Rizzoli per la collaborazione e la copia fornita in cambio di una recensione onesta.
L'isola dal cuore spezzato
di Sophie Anderson
Prezzo: 9,99 € (eBook) 17,00 € (cop. rigida)
Pagine: 408
Genere: fantasy, ragazzi
Editore: Rizzoli
Illustrazioni: Joanna Lisowiec
Data di pubblicazione: 23 maggio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
C'è un'isola, da qualche parte, che ha il cuore spezzato: si chiama Morovia. L'armonia che vi ha sempre regnato è solo un ricordo: gli alkonont, il popolo degli uomini-uccello originario dell'isola, è stato relegato nelle paludi, mentre agli umani è vietato avere qualunque contatto con loro. Il capitano Ilya e i suoi sostengono che la magia del canto, il potere degli alkonost, sia pericolosa e che vada quindi repressa a qualunque costo. Anche la tredicenne Lin e suo padre Usignolo hanno dovuto lasciare la loro casa, dicendo addio a Silver, zio Clay e gli altri amici umani, per nascondersi nella Palude dell'Afflizione. Lin non ha perso la speranza, però. La speranza di tornare a Spark, la sua città, quella di poter vivere di nuovo in pace con gli umani e di ritrovare Hero. Era la sua migliore amica, un'umana che viveva al palazzo reale, ma al momento della separazione tra alkonost e umani hanno litigato e non si sono più viste. Quando Usignolo viene catturato e portato alla Fortezza, Lin deve agire. All'inizio ha al suo fianco solo due piccoli compagni, la nutria Baffy e il rospo Grumo; l'avventura che l'aspetta è piena di insidie e deve capire di chi fidarsi. Non è affatto detto che riesca nel suo intento, ma vale la pena di provarci. Sempre.
Sophie Anderson è ormai una delle mie autrici preferite, una scrittrice in grado di trasportare in mondi immaginari che attingono dalle favole e dalle leggende della tradizione slava.
Con il suo romanzo d’esordio del 2018 La casa che mi porta via (recensione QUI) l'autrice ci accompagna in una avventura straordinaria con Marinka, una ragazzina desiderosa di crearsi una vita diversa da quella che il destino le ha assegnato nascendo futura Yaga, Custode del Cancello, traghettatrice di anime verso le stelle. Con il suo secondo libro del 2019 La ragazza degli orsi (recensione QUI) la scrittrice ci sorprende con un romanzo naturalistico in cui Yanka, una ragazzina che vive nella gelida foresta del nord, decide di partire alla ricerca dei segreti del suo passato, della ragione del suo profondo e viscerale legame con gli orsi. Con il suo terzo romanzo del 2021 Il castello incantato di Olia (recensione QUI) Sophie Anderson ci porta in un antico castello pieno di segreti. Spetterà a Olia liberare la potente magia che vi è rimasta imprigionata prima che sia la magia stessa a trovare la strada per la libertà.
Era da tempo che non leggevo delle storie così vivide e coinvolgenti, di quelle che ti penetrano nel cuore con una forza tale da lasciarti in subbuglio quando arrivi alla fine. E quando credi che tre romanzi così belli siano insuperabili, scopri che la Anderson è in grado di regalare un nuovo capolavoro, L’isola dal cuore spezzato.
Chissà dove, tra gli oceani del mondo, l’isola di Morovia si sposta continuamente “in una danza infinita e sempre nuova”. L’isola ha la forma di un cuore spaccato a metà, come spaccato a metà è il suo popolo, anticamente unito dalla magia, oggi separato da odio, rabbia e rancore. Migliaia di anni fa il popolo originario di Morovia, gli Alkonost, gli uomini-uccello, offrì salvezza, speranza e rifugio a degli umani sopravvissuti a un naufragio. I due popoli iniziarono a convivere in armonia, supportandosi e costruendo insieme una comunità semplice e pacifica. Una regina umana e una regina Alkonost governavano in nome della fratellanza, gli umani mettevano a disposizione arti e tecniche, gli Alkonost condividevano la magia del loro canto per il benessere di tutti. Ma durante le celebrazioni dell’anniversario del Giorno dell’Unione di tre anni prima, il vascello Gioia, che ospitava la consueta rievocazione storica, naufraga portando via con sé entrambe le regine e i più illustri cittadini di Morovia tra cui la mamma di Lin, la protagonista della storia, e quella di Hero, la sua migliore amica.
Dal giorno del naufragio sia l’amicizia tra Lin e Hero, sia la pace a Morovia vengono spazzate via. Gli umani incolpano gli Alkonost di avere provocato la tragedia con la magia, gli Alkonost diventano vittime dell’allontanamento dalla capitale, di una deportazione di massa e dei lavori forzati. Lin e suo padre Usignolo sono costretti a lasciare tutto per nascondersi nella Palude dell’Afflizione, dove il popolo degli uomini-uccello si è disperso per sfuggire alla cattura. Non tutte le speranze però sono perdute. Gli Alkonost si stanno riorganizzando in un Movimento per l’Unità in lotta per il cambiamento. Lin non vede l’ora di entrarne a far parte, purtroppo però sono anni che attende che la sua magia si manifesti, e più si impegna a cantare, meno la magia si rivela. Come potrà Lin, senza il dono della magia, aiutare il suo popolo a ribellarsi e riunificare Morovia?
In un crescendo di azione e tensione, Lin raccoglierà il suo coraggio e la sua determinazione mettendosi in viaggio verso la Fortezza per liberare il suo popolo dalla schiavitù e consegnare all’Erede al Trono Vasha, il suo canto di Unione e Amicizia.
Nella Palude dell’Afflizione, insieme alla dolcissima nutria Baffy e all’impavido rospo Grumo, Lin si unirà ai suoi compagni di avventura: i combattivi fratellini Alkonost Gheppio e Ghiandaia che conoscono come le loro tasche tutti i segreti e i tranelli della palude, Fleur e Silver, gli umani amici di famiglia unitisi alla causa, Eco, la Alkonost guida del Movimento per l’Unità, saggia e illuminata, e infine la stessa Hero, l'amata amica del cuore, finalmente ritrovata.
Ma attenta, Lin! A volte le apparenze ingannano. Chi sono i veri amici e chi i nemici? Chi sta alimentando la divisione e il rancore tra i due popoli e chi invece, sta tentando di riappacificarli?
Perfettamente delineati e splendidi i personaggi di questo romanzo: nel momento di estremo bisogno ognuno di loro schiererà la sua magia o il suo specifico talento, mettendolo a disposizione con generosità e lealtà, perché la vera magia è l’unione, nemmeno l’incantesimo più potente è straordinario quanto l’amicizia.
Incredibilmente originale e alternativo è poi il personaggio di Lin, la protagonista bambina-uccello: non si abbatte davanti a nessun problema, dubbio o pericolo. Un'eroina caparbia, forte delle sue debolezze, coraggiosa grazie al desiderio di superare i propri limiti, determinata come pochi nello scegliere sempre la strada giusta piuttosto che quella facile.
Lin è una vera leader, di grande personalità carismatica, sensibile ma granitica, dolce ma forte, fragile ma incrollabile. Il suo carattere e la sua storia di eroismo, ribellione, leadership, guida verso la rivolta contro un governo ingiusto e crudele, che domina per mezzo della coercizione e della paura, e la ricerca del suo canto magico che diventerà anche per lei il “Canto della Rivolta”, hanno spalancato nella mia mente una passaporta davvero magica... a chi somiglia Lin?
Nessun dubbio! A Katniss Everdeen, la protagonista di Hunger Games, fortunatissima trilogia di Suzanne Collins del 2008, diventata un cult della cinematografia di genere fantascientifico-distopico.
E che dire della maestria della Anderson nella descrizione dei luoghi? La scrittrice crea un parallelismo paesaggistico-emozionale perfettamente riuscito, profondo, simbolico, onirico con i sentimenti di malinconia e disincanto dei protagonisti e con la condizione di segregazione e di isolamento forzato. Se nella simbologia degli elementi l’acqua, nella sua espressione cupa e stagnante di palude, significa stasi emotiva, tristezza, e ha una valenza mortifera, insana e ingannevole, per il popolo degli Alkonost diventa un santuario accogliente di ospitalità. Gli alberi sono un rifugio sicuro, le fronde un abbraccio protettivo, il buio una difesa, le acque ferme e scure il luogo da cui provengono gli amici più fidati.
E questo paradosso paesaggistico-simbolico mostra la totale valenza negativa della luce insopportabile delle cave in cui lavorano i prigionieri, che anziché rappresentare l’illuminazione e la verità, qui è metafora di abbagliamento dell’intelletto e della ragione.
L’isola dal cuore spezzato è un romanzo bellissimo, una denuncia al Razzismo e un inno alla Amicizia, alla Pace e alla Libertà, al Pentimento e al Perdono, alla Fiducia e al Sacrificio, all’Unione, agli ideali di Uguaglianza e Democrazia, al Coraggio e alla Gentilezza.
Nonostante l’iniziale lentezza nella trama, nonostante il finale un po’ scontato, nonostante il pugno nello stomaco dato da un racconto di fantasia fin troppo aderente ai tragici eventi di discriminazione razziale passati e presenti della storia dell’umanità, questo libro è un piccolo capolavoro di Speranza, adatto a tutti coloro che sanno vedere con il cuore la magia che ci circonda.
Anna
Photo credit: @anna_bookfantay
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