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martedì 5 settembre 2023

Review Party: "Una ragazza d'altri tempi" di Felicia Kingsley (a cura di Eleonora)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi il blog partecipa al Review Party di Una ragazza d'altri tempi, organizzato dalla casa editrice Newton Compton Editori. Si tratta del nuovissimo romanzo di Felicia Kingsley, autrice rosa molto apprezzata, che stavolta ha sorpreso con una storia molto particolare. Scoprite tutto nella recensione della nostra Eleonora e fateci sapere se leggerete questo libro. A presto! ;)

Una ragazza d'altri tempi
di Felicia Kingsley

Prezzo: 5,99 € (eBook) 9,90 € (cop. rigida)
Pagine: 512
Genere: commedia romantica, romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 5 settembre 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

A chi non piacerebbe vivere nella Londra di inizio ’800, tra balli, feste e inviti a corte? Di certo lo vorrebbe Rebecca Sheridan, perché a lei il ventunesimo secolo va stretto: vita frenetica, zero spazio personale e gli uomini... possibile che nessuno sappia corteggiare una ragazza? Brillante studentessa di Egittologia e appassionata lettrice di romance Regency, Rebecca ama partecipare alle rievocazioni storiche in costume e, proprio durante una di queste, accade qualcosa di inspiegabile: si ritrova sbalzata nella Londra del 1816. Superato lo shock iniziale, realizza di avere un'opportunità unica: essere la debuttante più contesa dagli scapoli dell’alta società, tra tè, balli e passeggiate a Hyde Park. Mentre è alla ricerca del suo Mr Darcy, attira però l’attenzione dell’uomo meno raccomandabile di Londra: Reedlan Knox, un corsaro dal fascino oscuro e dalla reputazione a dir poco scandalosa. Insomma, il genere d’uomo che una signorina per bene non dovrebbe proprio frequentare. Ma quando Rebecca scopre segreti inconfessabili e trame losche dell’aristocrazia, il suo senso di giustizia le impone d’indagare. Nessuno però pare intenzionato a mettere a rischio il proprio onore per aiutarla. Non le resta che rivolgersi all’unico che un onore da difendere non ce l’ha: Reedlan Knox. E se, dopotutto, il corsaro si rivelasse più interessante del gentiluomo che ha sempre sognato? Decidere se tornare nel presente o restare nel 1816 potrebbe diventare una scelta difficile...

Il nuovo libro di Felicia Kingsley, Una ragazza d’altri tempi, rispetto a tutti i libri precedenti dell’autrice prende una piega diversa e inaspettata nell’evoluzione della storia che ne rende un po’ complicata la classificazione; a mio parere non lo si può definire regency, sebbene gran parte della storia sia ambientata in epoca della reggenza e incarni le caratteristiche tipiche di questa categoria, allo stesso tempo non lo definirei totalmente un contemporary proprio per il suddetto motivo. Se penso a questo romanzo dunque mi viene in mente un solo modo per definirlo ed è: “romance alla Kerstin Gier”, per come è strutturata tutta le vicenda e per l’impostazione della protagonista, infatti, per certi versi, mi ha ricordato un sacco la Trilogia delle Gemme della Gier, una delle serie comfort della mia esistenza. Tornando al libro in questione, sono stati inseriti molti spunti interessanti e un paio di elementi per ampliare le vicende del romanzo, troviamo infatti viaggi nel tempo (con spiegazione scientifica e non fantastica), misteri, intrighi e drammi familiari, il tutto condito da una love story piena di sfide, battibecchi e finestre, oltre che del più classico elemento piccantino.

Veniamo alla trama. La protagonista della storia è Rebecca Sheridan, ventun anni, studentessa di egittologia alla London College University, anima vintage, appassionata di libri e periodo regency, alla ricerca del suo Mister Darcy. Rebecca è orfana di entrambi i genitori sin da quando ha diciotto anni, quando sono morti entrambi improvvisamente in un incidente d’auto lasciandola sola, frastornata e di fatto impaurita dal mondo che la circonda. A farle da “fata madrina” ci pensa la sua vicina di casa Gwenda, ex professoressa di fisica e colei che la introduce nel mondo dei salotti rievocativi Regency per spingerla a uscire dalla sua comfort zone. Quello che tanti rimproverano alla nostra laureanda (deve infatti finire di scrivere e consegnare la tesi) è la sua fobia a viaggiare, a esplorare, o per restare nel piccolo anche solo a provare a guidare in autostrada (qui un po’ la capisco), nonostante di fatto si sia scelta un lavoro che per definizione la dovrebbe portare in giro per il mondo. Per aiutarla in questo senso la “scienziata madrina”, dopo aver scoperto che in uno dei magazzini di Hatchards si apre un tunnel spazio temporale che porta dritto dritto nel 1816, con la sola forza dell’inganno ci spinge dentro una a dir poco confusa Rebecca. C’è da specificare però che uno dei passatempi preferiti della protagonista è quello di tenere una sorta di diario in cui si è inventata tutta una vita alternativa ambientata proprio nel 1816, con tanto di famiglia di rango, migliore amica con cui intrattiene regolarmente degli scambi epistolari e situazioni sociali alle quali lei ha preso parte, ha fatto conoscenze eccetera, insomma una realtà totalmente alternativa e perfettamente costruita che si inserisce e identifica a meraviglia nel suo capitombolo temporale. C’è da immaginarsi dunque il suo profondo stupore quando si ritrova catapultata, con smartphone, paracetamolo e converse rosa, in quelle che sembrano essere le pagine del suo diario che hanno preso vita, ovviamente la sua mentalità spiccatamente moderna e quelle che sono considerate le sue stramberie la fanno spiccare su tutta l’alta società londinese e non mancano le occasioni in cui lei non si faccia notare. Ben presto però Rebecca si rende conto che probabilmente i nostri tempi hanno romanticizzato un po’ troppo i fasti della reggenza e quando davanti ai suoi occhi si mette a fuoco un cruento crimine decide che è ora di farsi avanti e riportare un po’ di giustizia in un'epoca che di giusto ha ben poco. Aiutata, o per meglio dire coinvolta in un mutuo ricatto di aiuto, dal suo affascinante ma molto indisponente e malizioso vicino, Lady Sheridan si lancia in una complicata indagine che la porterà nei luoghi più pericolosi e più diffamati della Londra di inizio Ottocento, oltre che tra i vari covi di serpi del beau monde cittadino, sinceramente non so quale dei due sia preferibile. Mentre si approfondisce il mistero, si approfondisce anche la sua frequentazione con Reedlan Knox, il pirata vicino di casa, il quale, una volta che si cominciano a spellare i suoi strati come una cipolla, si rivela essere un magnete a cui alla protagonista risulta impossibile resistere, ma diciamocelo non ne ha nemmeno troppo l’intenzione. Tra possibili scandali, doveri familiari e sociali, scappatelle e balli al ritmo di Taylor Swift ed Ed Sheeran, si srotola dunque il tempo ottocentesco per Rebecca, che sempre più vorrebbe dimenticarsi della sua vita nel presente e rimanere là. Quale sarà la sua decisione finale? A voi non è dato ancora saperlo, bisogna leggere il libro.

Andiamo a parlare del libro e della storia in sé; questo romanzo come tutti quelli di Felicia Kinglsey mi è piaciuto molto, la cura dei particolari storici è decisamente encomiabile così come anche i riferimenti temporali, e sì, da brava San Tommaso sono andata a fare qualche ricerca per verificare e anche per mia pura curiosità, dalla scelta della modista, fino a un negozio molto particolare, dalle mode casalinghe fino alle “cure” prescritte dai dottori, per non parlare poi dei vari trattamenti subiti da infermi e carcerati, fino al linguaggio e all’utilizzo del ventaglio è stato tutto tratteggiato con grande cura e precisione. Quello che però mi è mancato un po’ rispetto ad altri suoi romanzi è stata la “verve” generale, mi è mancata un po’ di spinta e grinta, soprattutto nella prima metà del libro, verso la fine invece ritmo e personaggi si sono fatti decisamente più incalzanti. Ho assolutamente apprezzato il personaggio di Reedlan, in lui ho ritrovato mischiati molto bene tratti forti da mascalzone (buono) con altri aspetti un po’ più dolci e a tratti quasi fanciulleschi (vedi la scena della mongolfiera), irresistibile. I parenti regency di Rebecca, se inizialmente mi sono sembrati un po’ piatti e privi di spessore, con l’eccezione di Archie, il cugino, sul finale si sono riscattati dimostrando tutta una bontà di cuore e un carattere che una volta emerso ha reso impossibile non adorarli, lo zio potremmo definirlo proprio una perla nella storia. Rebecca è la colpevole della mia idea di “romance alla Kerstin Gier”, praticamente per come si comporta e per come poco si adatta alle situazioni, anche volontariamente, mi ricorda un sacco Gwendolyn, la protagonista della trilogia delle Gemme. Con le sue converse rosa indossate sotto i ricercati e ambitissimi abiti di Mrs. Triaud, con il suo spray al peperoncino e paracetamolo sempre a portata di mano, ma soprattutto con l’organizzazione di un ricevimento formale come se fosse una festa studentesca più eleborata mi ha fatto pensare a tutte le “infrazioni storiche” che volontariamente e a volte poco consapevolmente commette Gwen, la scena della soireè danzante vi dice niente? Se no andate a leggere i libri della Gier. Ci sono stati punti in cui avrei preferito una maggiore specificazione o un maggiore spazio per il contorno della storia, come ad esempio la spiegazione del viaggio nel tempo che ho trovato un filo contorta e non immediatamente comprensibile o anche sul finale una maggiore chiarezza nel percorso dei personaggi ma complessivamente questo libro è come al solito un gran sì; in più è stata citata la mia adorata Georgette Heyer tra le autrici di riferimento di Rebecca, che altro dire se non “100 punti a Grifondoro”?

Ringrazio la Newton Compton per la copia ebook fornitami in anteprima, anche se so già che il cartaceo farà presto la sua comparsa nella mia libreria.
Voto: 4 tazzine di tè (allungato con brandy) servite in fine porcellana.


Eleonora


Fonte immagini: Pinterest

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